Riferimento: italiani popolo di ignoranti?
Sono perfettamente d’accordo con te, e mi infervoro anch’io quando si e tenta di ergere un tipo di arte rispetto ad un’altra, questa è arte e questa no! Ma chi lo dice? Già i venditori di arte!
Ma marcare i confini all’arte equivale a sottrarle ciò che ne costituisce la sua essenza! L’arte non può avere limiti, anzi è superamento di quei limiti…..personali o culturali che siano……questo fa l’artista e non si può avvincerlo con catene a cui possiamo dare il nome di cliché, stereotipi, convenzioni, o altro - significherebbe asfissiarlo!
Bisognerebbe riuscire a distinguere il dato oggettivo dalle sensazioni soggettive che si ricevono da un’opera, ad. es. per me Picasso è stato un grandissimo artista, ma per il mio tipo di sensibilità, e nonostante le sue punte “rosa”, resta per me preminente la sua irruenza, visibile o più visibile soprattutto nel periodo cubista, con il quale taglia, disperde, mette in fuga la realtà, per poterle dare una sagoma, un’immagine più vicina alla sua visione interiore ("Dipingo gli oggetti come li penso, non come li vedo") la virulenza con le quali realizza le sua opere, mi crea un senso di nervosismo e di fastidio.
E’ uno dei pochi artisti che non riesco a guardare. Paradosso?! No! Emotivamente suscita questo in me. Ma non per questo, non ne riconosco il suo genio, e il contributo che ha reso all’arte tutta, dovuto probabilmente proprio a quella sua grande forza accentratrice e dominatrice che l'ha portato a discostarsi più di altri da certi canoni all’epoca inviolabili. L’artista resta un visionario capace di rompere e travalicare i limiti e offrici una visione “altra”…..e chi riesce a far questo, possa piacere o meno “soggettivamente”, credo vada in ogni caso espressa la nostra gratitudine!
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