FILOSOFIA QUANTISTICA e Spiritualità
La chiave per accedere ai segreti e all’essenza dell’essere. Di Ulrich Warnke
Traduzione a cura di Corrado S. Magro
In esclusiva assoluta per l'Italia, per gentile concessione dell’autore e dell’editrice Scorpio la traduzione del libro di Ulrich Warnke: Quantenphilosophie und Spiritualität.
Capitolo 8 - Maggio 2015
Trasposizione delle conoscenze ancestrali e nuove
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8.5 Organizzati in funzione dello scopo
Anche se la teoria dell’evoluzione postula qualcosa del tutto diversa, tramite le conoscenze degli innumerevoli costrutti naturali e delle funzioni presenti in natura diventa sempre più chiaro che la natura ha organizzato gli esseri viventi in funzione dello scopo.
È qualcosa di analogo alle moderne apparecchiature di navigazione: inseriamo la meta e il computer sceglie uno dei tanti percorsi possibili per raggiungerla.
Allo stesso modo sono indirizzati intelligentemente costruzione e funzioni dell’organismo e dei suoi sistemi. È decisivo il fatto che tutti i sistemi organici, comprese le loro diverse funzionalità degli enzimi, “sanno” come devono organizzarsi complessivamente.
Ma non solo i sistemi organici del corpo sono indirizzati allo scopo, anche la consapevolezza quotidiana mostra questa tendenza. È per questo che noi possiamo pronunciare solo frasi complete, perché il nostro intelletto forma già in anticipo l’enunciato dell’intera frase. Tutte le nostre azioni hanno un indirizzo. Resta decisivo l’accoppiamento reattivo che deriva dall’evento e/o dal fine. Sulla base delle mie esperienze “IO” sono capace di questo o di quello. Il desiderato è già prefigurato, lo stato effettivo è impresso. Allo stesso modo noi abbiamo trasferito sotto il controllo della consapevolezza attività vegetative del nostro corpo, che si svolgono inconsciamente come p. es. svuotare la vescica o l’intestino.
Abbiamo appreso a puntare la mira su uno scopo e controlliamo lo stato dello scopo il più delle volte attraverso accoppiamenti reattivi inconsci. In questo modo pilotiamo il nostro modo di vivere.
Ecco due esempi a titolo chiarificatore:
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Cammino attraverso il paradiso. Mi circondano colori splendidi e odori esaltanti… Se non mi concentro su questi odori e colori e non li faccio miei, il paradiso per me non esiste.
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Se mentre mangio leggo un giornale, non mi concentro su quello che mangio, è evidente che non me lo posso gustare.
In linea di massima ogni pensiero è connesso con una sensazione che lo interpreta.
Tutti i sistemi del corpo, all’aiuto di questa combinazione di sensazione e ragione, possono apprendere un programma. Ciò vale anche per i sistemi vegetativi che non sono pilotati dalla volontà. La combinazione di raziocinio ed emozione può essere condizionata dall’esercizio. Un esempio valido è l’allenamento autogeno in cui p. es. ci poniamo in anticipo consapevolmente lo scopo mirato ”piedi freddi diventano caldi”. Vengono investite emozioni (consapevolezza inconscia) che rafforzano rappresentazione/attesa/fiducia che lo scopo sia già stato raggiunto.
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