Riflessioni sull'Esoterismo
di Daniele Mansuino indice articoli
La chiave interpretativa del sistema a sette dell'Ermetismo
di Davide Cavosi
- Seconda parte
Aprile 2021
Ho trattato, nell'articolo del mese scorso, le caratteristiche delle prime tre delle Sette Energie, in una prospettiva che ho cercato di mantenere svincolata dai vari adattamenti ai quali il sistema a sette va incontro nella sua universale diffusione - dai sette pianeti tradizionali dell'astrologia all'Ottava di Gurdjieff, per citarne soltanto due da un numero enorme. Invece questa presentazione cerca di tenersi lontana dalle caratteristiche loro attribuite dai vari sistemi esoterici, limitandosi a prenderle in considerazione dal punto di vista energetico.
Riprendiamo dunque il nostro viaggio a partire dalla
Quarta Energia
il cui nome è Armonia attraverso il Conflitto.
Prima di trattare di questa energia, va premesso che il suo ruolo è di enorme e crescente importanza per i destini umani; ma viene molto sottovalutata, forse perché è la più difficile da individuare - ed è proprio questa, probabilmente, la ragione del suo rientrare nel novero delle tre energie che ho segnalato il mese scorso (la IV, la V e la VII) le cui posizioni sono state invertite - probabilmente, in questo caso, per indurre l'uso della VII al posto della IV.
È forse l'informazione più importante, tra quelle trasmesse agli Ermetisti da questa coppia di articoli, che IV-3 è decisivo per la riuscita di qualsiasi operazione mediatica (e quindi di programmazione dell'inconscio collettivo): un concetto veramente poco noto, perché di solito tutto quanto concerne il funzionamento dei media viene assimilato al raggio della magia rituale, e quindi attribuito - come scritto poco sopra - alla Settima Energia.
Per quanto sia ormai da più di tre secoli che il progresso sta pesantemente intervenendo a mutare le modalità della comunicazione, tre secoli sono pur sempre - a confronto con la tradizione ermetica - un battito di ciglia; e molte cose devono ancora essere chiarite.
Il mio amico lettore può quindi smettere senz'altro di appellarsi (anche senza saperlo) alla VII aspettandosi di ottenere risultati sulle grandi masse, ed ottenendo magari invece qualche piccolo e (relativamente) poco influente canale YouTube da mezzo milione di iscritti; perché, ripeto ancora, per manipolare la percezione dell'umanità va usato IV-3 (ed il lavoro consiste allora in sei fasi) se necessario, potenziato da IV-2 (e le fasi sono allora dodici).
È quindi importante che il lavoro sulla comunicazione venga condotto con IV-3 e IV-2, SENZA fare uso indiscriminatamente dell'intera IV: perché, se lo facessimo, IV-1 annullerebbe IV-2, e sarebbe davvero un errore da principianti alimentare di PACE il Fuoco col quale si sta andando in GUERRA.
Esaurita questa premessa, cominciamo ad esaminare la IV nel dettaglio: fin da quando essa squarcia il velo della manifestazione dalle parti del Leone, del Sagittario e dell'Acquario, e si rivela dunque come l'energia che più di tutte ha a che fare con il regno umano, comprendendone le istanze individuali (Leone), collettive (Acquario) ed evolutive-sintetiche (Sagittario).
Il suo primo sottoraggio (IV-1) è conosciuto anche come Pace e Stabilità, e scende dritto ed imperturbabile dal Leone, passando attraverso il Sole.
State dicendo che vi ricorda il I-2? Sì e no: qui il passaggio avviene attraverso il Sole nel suo aspetto solare, mentre il I-2 passa attraverso l'aspetto vulcaniano.
Inoltre, se il I-2 portava energia vitale allo stato puro (pioveva dal Leone, ma allo stesso tempo dal triangolo Leone-Ariete-Capricorno), qui l'energia veicolata dal Sole è quella di un Leone umano ed incarnato: strettamente legata, quindi, al fenomeno della percezione, che richiede la mediazione tra oggetto e soggetto - ed è proprio la dimensione soggettiva ad essere veicolata dal Sole in questo modo.
L'influsso di IV-1 è particolarmente indicato per risvegliare la coscienza individuale a livello iniziatico. Banshei ci illustra velatamente come, nell'ambito dell'Organizzazione (vedi articolo precedente), esso venga utilizzato dagli alti gradi inferiori nel reclutamento dei gruppi.
Come riporta lo stesso autore di Banshei, IV (come d'altronde le altre sei) si suddivide in tre categorie da sei qualità ciascuna.
È presto detto che le tre categorie sono i sottoraggi, e le sei qualità i loro passaggi, che seguono invariabilmente il seguente schema, detto sestina:
1. trasformazione-intermediazione
2. trasmissione
3. espressione
4. planarizzazione
5. concentrazione
6. nuclearizzazione
La precipitazione a terra dei sottoraggi segue sempre le stesse sei fasi, che si susseguono in tre processi binari: trasformazione-trasmissione, espressione-planarizzazione, concentrazione-nuclearizzazione - durante i quali possono alternarsi (le influenze di) fino a tre pianeti diversi.
Per riprendere, a titolo di esempio, il III-2 che abbiamo esaminato nello scorso articolo, possiamo riscontrare in esso una trasformazione e trasmissione venusiana, un processo di espressione e adattamento planare guidato da Urano e, infine, una concentrazione e nuclearizzazione saturnina.
Volendo riferire l'intero processo all'Organizzazione, è curioso notare come in essa il primo processo avvenga a livello di alti gradi inferiori e il secondo a livello di gruppi, mentre le ultime due fasi vengono passivamente elaborate dall'intera umanità.
L'infusione di sestine da parte degli alti gradi iniziatori, che è generalmente rivolta ai candidati più promettenti e ai neofiti, non solo accelera il processo di espansione mentale, ma contribuisce anche a mitigare il rischio di rigetto delle nuove correnti energetiche che sono abitualmente collegate ad un avanzamento in seno all'Organizzazione.
Accade infatti, non troppo di rado, che un candidato rifugga il processo avviato all'innesto del grado, e non contribuisca consapevolmente alla fase di gestazione immediatamente successiva. In tutti questi disgraziati casi, si procede a tranquillizzare il candidato (che spesso ha subito l'innesto inconsapevolmente), promettendogli un ritorno tranquillo alla vita profana; però, molto spesso l'espansione incontrollata che ormai ha subito lo condurrà a conseguenze spiacevoli che non è più possibile evitare.
Ma se l'iniziatore aveva preso la precauzione di sottoporre preventivamente il candidato a un bagno di sestine (ricordiamo che i sottoraggi non sono energie di rimbalzo ma di precipitazione, e quindi per natura agirebbero solo a livello sovraindividuale), tutto questo non accadrà, perché le sestine avranno plasmato e fluidificato il soggetto, allentandone le tensioni e rendendogli più semplice l'abbandono della dimensione umana individuale.
Proseguendo con i sottoraggi di IV, IV-2 alimenta la Volontà e il Potere degli uomini. Originando dal segno del Sagittario, è pregno di dinamismo ed ha un carattere teleologico; ed ahimè, si può dire che sia proprio il suo finalismo la radice della maggior parte dei conflitti umani, in quanto la percezione di un fine ha il potere di riunire vasti gruppi di persone, concentrarne il potere e scagliarli uniti verso di esso.
Suppongo sia chiaro che, in tal modo, lo scontro con chiunque debba trovarsi a interferire sia inevitabile; perché influsso del Sagittario riceve inizialmente una tremenda espansione in Giove ed attraversa poi la Terra in direzione di Marte, caricandosi prima di umanità e poi di conflitto.
Nonostante l'estremo carattere separativo di questo sottoraggio, tuttavia, una sua attenta miscelazione con il IV-1 e il IV-3 può esaltare l'espressione di questi ultimi, in osservanza della legge per cui l'evoluzione passa sempre attraverso il dolore e l'armonia attraverso il conflitto.
È IV-2, infatti, a farsi carico ed espressione di quella spinta all'avventura che ha avuto grande risalto ai tempi del colonialismo e che è oggi in ripresa, come dimostra il rinnovato interesse per l'esplorazione spaziale.
IV-3 ha un carattere comunicativo e di diffusione. Esso trasmette l'influsso acquariano attraverso Urano, ed è precisamente ad esso che si devono attribuire i grandi successi nell'arte della comunicazione.
L'influenza di Urano è evidente nelle tecnologie di trasmissione delle informazioni, ma anche nel carattere sempre più collettivo e globalizzato dei messaggi. La sua azione viene successivamente espansa da Giove, ed infine direzionata all'inconscio collettivo dalla Luna; è infatti a livello sublunare che opera il IV-3, parlando apertamente alle masse di questioni trascurabili ed operando gli effettivi e desiderati cambiamenti a livello occulto.
La IV rimbalza in una corrente unica (IV-r), che vede Venere esaltato inizialmente dall'influsso del Capricorno, poi dai Gemelli ed infine dalla Bilancia.
L'azione del Capricorno su Venere radica a livello emotivo la determinazione a raggiungere un determinato obiettivo, amplificando la volontà del soggetto che lo riceve, ma anche gli aspetti più capricciosi e volitivi del suo carattere. Ogni ostacolo verrà da lui percepito come insopportabile, e il bisogno di superarlo si manifesterà in istinti aggressivi e/o manipolatori.
Questa caratteristica, socialmente percepita come problematica, rende i ricettori della IV-r estremamente preziosi per i lavori che implicano la gestione delle masse. I dittatori, i politici, i giornalisti, i generali necessitano del continuo supporto di IV-r, la cui natura radicalmente scontrosa e testarda viene poi armonizzata dal pianeta in cui si convoglia, e - ancora successivamente - arricchita di intelligenza comunicativa ed empatica grazie al lavoro dei Gemelli e della Bilancia.
La IV-r supporta anche l'artista e lo sportivo, colui che è destinato ad essere magnificato per i suoi atti. Conferisce un eterno bisogno di rapportarsi gli con altri, perché la sua azione sviluppa l'istintiva e inconscia consapevolezza dell'identità del soggetto nella percezione di ognuno. È come se la ricerca continua di approvazione e riprovazione nello sguardo altrui fosse sotterraneamente determinata dal desiderio di comprendere sé stesso attraverso gli altri, in una sorta di inconscia consapevolezza da parte del soggetto che, al di là delle apparenze, altri da sé gli altri, in fondo, non sono; ed ecco allora IV-r in qualità di croce e delizia dell'artista, bisogno di comprensione e impossibilità di essere compreso, frustrazione che si veicola nella comunicazione a-logica ed estetica, secondo i dettami edonisti di Venere e della Bilancia, il piacere come risposta definitiva all'ignoranza del mondo.
Quinta Energia
La V, il cui secondo nome è Scienza e Tecnica, ha dei percorsi che ripercorrono alcuni sottoraggi di I (I-1, I-3) e di III (III-1, III-3) - notare che quest'ultimo è condiviso con entrambe); tuttavia, le sue modalità di ingresso nel sistema solare determinano, ovviamente, effetti diversi. Essa perviene infatti dai segni di Ariete, Cancro e Capricorno, che messi assieme producono un effetto assai particolare.
La direzione di sviluppo materiale impressa dal Capricorno condiziona profondamente la V, che si volge alla manipolazione e il controllo della materia attraverso un'azione colma di spirito di iniziativa e non disgiunta da una forte componente sessuale. È infatti l'energia che più di tutte rappresenta il mondo animale, nella sua continua evoluzione biologica esercitata - attraverso il sesso - a fini riproduttivi ed evolutivi.
Vi è nella V la credenza sottile di ergersi ad artefici del regno della forma, di iniziare un nuovo ciclo, questa volta totalmente radicato negli aspetti densi del reale. Tale entusiasmo arietino acquisisce un tocco lunare e un po' puerile attraverso il segno del Cancro, che però viene precipitato nei suoi aspetti più densi.
Il movimento delle energie eteriche, la loro manipolazione in senso conoscitivo e pratico: tutto ciò esalta un certo tipo di istinto tantrico, che si abbarbica attorno alla V mediante il suo riflettersi in molti aspetti delle discipline biotecnologiche occidentali.
La scoperta del DNA e la sua manipolazione sono strettamente aderenti all'espressione questa energia.
Sul piano individuale, la V è l'esaltazione degli aspetti uraniani attraverso il percorso degli stessi in Ariete, Bilancia e Acquario. Condiziona il rapporto di sé con il mondo esterno, gli equilibri tra i singoli con la collettività umana.
Si tratta di un'azione fortemente radicata nella materialità dell'esistere, che interessa dapprima la prima casa (Ariete) e il suo rapporto con l'evoluzione collettiva, alimentando volontà e iniziativa e spingendo all'analisi dei rapporti tra le forme.
La Bilancia legata a Urano esalta poi la propria inclinazione alle regole… infrangendole, ovvero esplorandone spregiudicatamente le perversioni per renderle sopprimibili, oppure riformabili nel nome del progresso.
In terzo luogo, il passaggio di Urano in Acquario guida il pensiero del ricettore di V verso la collettività. Qui sta l'origine della filantropia scientifica, del medico disposto al rischio individuale per il bene dei pazienti, dei sacrifici fatti per la scienza da ricercatori sottopagati che rinunciano volontariamente alle gioie della vita familiare; ed anche, ahimè, del motivo per cui il mondo scientifico tende a subordinare l'interesse degli individui ad una vaga concezione di interesse collettivo.
Il V-1 vede il vertice Ariete modularsi attraverso il percorso Marte-Mercurio-Urano, comune al I-1; ma l'espressione finale di Urano sulle masse non ha qui il senso di un fuoco rivoluzionario, bensì piuttosto dello sviluppo tecnologico, capace di stravolgere le coscienze sconvolgendo il mondo in cui sono inserite. Mercurio, in questo caso, esalta l'approccio introspettivo e analitico più che quello comunicativo, mentre la prima tappa marziana aveva già impresso il carattere maschile ed assertivo di questo sottoraggio.
Il V-2 esprime il Cancro nel percorso Luna-Nettuno, che avevamo già incontrato nel III-1. Dobbiamo ribadire la natura potenzialmente tanto salvifica quanto distruttiva indotta da questo percorso, ma anche sottolineare la natura più materiale, e meno attenta al rispetto degli equilibri, della V rispetto alla III.
È questo il sottoraggio dello sviluppo tecnologico messo in pratica, che presenta aspetti decisamente più pericolosi della sua teoria, rappresentata nel V-1, perché il V-2 non è mitigato dalla Bilancia, ed anzi viene esaltato e reso inarrestabile dal fuoco arietino.
Troviamo con particolare evidenza il manifestarsi del V-2 nella medicina e nell'aeronautica, nell'industria bellica e - più generalmente - in tutte le tecnologie all'avanguardia, sorreggendo anche gli aspetti più tecnici dell'informatica.
Ai tempi della guerra fredda, si rivelò necessario un lavoro certosino di sbilanciamento della V da parte degli alti gradi inferiori, che deviarono un 30% del V-2 verso il più mite e controllabile V-3. Il risultato di questa operazione fu, probabilmente, di scongiurare una catastrofe nucleare, ma ne stiamo ancora pagando il conto.
Il V-3 vede lo spettacolare (per chi lo sa vedere) passaggio del vertice del Capricorno attraverso Saturno e Venere, parallelamente a quanto avviene nella I e nella III. Conosciamo già il carattere gerarchizzante di questo percorso; ma in questo caso si tratta, più che altro, di una sorta di riordinamento degli elementi del mondo dal generale al particolare.
A livello animale, si incarna nello spirito che guida gli istinti maschili: il carattere introverso ed apparentemente asciutto dell'energia del Capricorno cela infatti un aspetto estremamente virile ed assertivo-insertivo, che viene esaltato dall'aspetto lunare del Cancro (in senso polare) oltre che dal Fuoco dell'Ariete (in senso simpatico).
A livello umano, il V-3 si esprime nell'impulso a riordinare i dati ottenuti dall'esperienza in maniera coerente e riproducibile, e potremmo quasi definirlo il cavallo trainante del metodo scientifico. Esalta in particolare gli esperimenti genetici, gli studi sulla fertilità e sulla contraccezione, quelli sull'ipnosi, sull'ibridazione e sulla clonazione.
Va segnalato che il successo cinematografico del primo Jurassic Park svolse la funzione di una valvola di sfogo per l'eccessivo accumulo di questa sottocorrente, verificatosi in seguito alla deviazione della V-2 cui prima ho accennato.
Sesta Energia
I percorsi della VI in fase di precipitazione presentano analogie con i IV-2, II-2, II-3.
Vediamo che si hanno due assi associativi tra le energie di precipitazione: il primo formato da I-III-V e il secondo da II-IV-VI. Il primo asse sembra inclinarsi sul lato sinistro del cervello, il secondo sul destro. Tenete a mente queste informazioni, perché si riveleranno preziose.
Conosciuta anche come Idealismo, la VI entra nel sistema solare dai segni della Vergine, del Sagittario e dei Pesci, sintetizzando la fertilità generativa del primo con il carattere espansivo ed idealistico dei secondi. Si tratta di un'intelligenza che vuole trascendere la materia, o per meglio dire regolamentarla (Vergine) nella direzione di un superamento della stessa (Pesci) ed in funzione di un ideale (Sagittario).
Suonerà forse sorprendente, nell'analisi della VI che sto per intraprendere, come ne risulti escluso il segno dell'idealismo per eccellenza, l'Acquario. Questa è dunque l'occasione per ricordare che ciò di cui sto trattando sono i percorsi seguiti dalle energie del sistema a sette nel loro processo di manifestazione: ovvero un'analisi che rientra nel campo dell'Ermetismo e non dell'astrologia, pur essendo - fatalmente - ad essa strettamente legata.
Nello specifico, direi che la VI non transita per l'Acquario perché è un segno d'Aria, troppo incline all'astrazione. È infatti la dualità spirito-materia ad essere enfatizzata, sottolineata ed esaltata da questa energia, il cui misticismo non è legato soltanto alla religiosità, ma anche alle tendenze idealiste che furono proprie del romanticismo e del decadentismo, inclusi i loro aspetti più oscuri - un idealismo quindi più d'Acqua che di Aria, come è attestato anche dal fatto che, nel sostentamento energetico di eggregori e forme-pensiero, il ruolo della VI è insostituibile.
Già questa breve introduzione può averci fatto presagire quanto pochi si rendano conto della versatilità della VI, che si muove ben lungi da ogni stereotipo riguardante il concetto di regolamentazione sociale; ed è quindi ancora più efficace nella sua funzione regolatrice quanto più riesce a mascherarla sotto i panni… dell'anarchia, rendendola in questo modo accettabile anche dai più indocili. La sua espansività rende i colori più vivi, e - correttamente equilibrata - concede all'essere umano un rapporto sano ed avventuroso con la propria esperienza di vita.
Sulla precipitazione di VI fanno affido conglomerati di ogni tipo: dai movimenti politici alle religioni, dalle squadre di calcio alle famiglie. L'intera, variegata struttura della cultura occidentale è fortemente dipendente dall'azione di questa energia.
E tuttavia, il principale pericolo legato al suo abuso risiede nella sua tendenza intrinseca alla cristallizzazione. In modo particolare, quando la VI si combina con la I tende a liberare tutta l'arroganza e la distruttività che le appartengono in nuce - di regola, per mezzo della sinergia Plutone-Marte, ovvero attraverso gli sbocchi sul piano della realtà oggettiva dei suoi sottoraggi VI-2 e VI-3, che stiamo per vedere.
Per non parlare di quando, oltre alla I, si mette di mezzo anche la V: è allora che possiamo parlare del famoso Ternario del Diavolo, protagonista della lotta tra i Signori della Forma e i Signori dell'Essere di cui parla Banshei, o - in tempi più recenti - nelle vicende del secolo breve.
Il VI-1 è il più tranquillo, ed ha la caratteristica di fare da scudo al tempo. Le ricerche che vengono svolte sulla preservazione della giovinezza dovrebbero far leva su di esso molto più che sul V-3, come invece accade in ambito profano.
Parallelamente al II-2, la natura di Vergine di questo sottoraggio si esprime inizialmente attraverso Mercurio, ed è qui che si innesta a livello di forme-pensiero per nutrirle di attenzione.
Risiede proprio nel lavoro di Mercurio - e, più precisamente, nella sua fase di trasmissione - la chiave per l'utilizzo del VI-1 in rapporto al tempo; non solo per il prolungamento della giovinezza, ma anche per il viaggio nel futuro.
La cosa migliore da fare, per il lettore che voglia capirne di più, è andare a rileggersi quanto è scritto in Banshei sul tempo capovolto; ma comunque, il fenomeno su cui il VI-1 può agire da antidoto è quello per il quale l'azione disgregatrice del tempo aumenta di intensità con l'accrescersi della coscienza collettiva.
Può fare miracoli a riguardo il sovrappiù di influsso VI-1, che si può riscontrare in alcuni punti particolari del globo, ed in alcune strutture appositamente progettate per la sua concentrazione (un buon esempio è l'Integratron di George Van Tassel, che purtroppo non venne mai ultimato).
Si narra che i sacerdoti e gli architetti dell'antico Egitto fossero dei veri e propri maestri di manipolazione della VI, e c'è chi giura di aver subito una vera e propria ubriacatura di VI-1 all'interno della Grande Piramide.
Il VI-1, dopo il transito su Mercurio, viene espresso e planarizzato sulla Luna, i cui influssi lo adattano ai cicli terrestri e lo rendono idoneo alla regolazione delle forme viventi; dopodiché, concentrato e nuclearizzato da Giove, la sua forma definitiva si svela come una forza molto vitale ed entusiasta (sebbene non scevra da alti e bassi), la cui ricezione è in grado di riportare anche l'uomo adulto alla passionalità dell'adolescente.
Il VI-2 è l'espressione della VI dal vertice del Sagittario, secondo lo stesso percorso già visto per il IV-2.
Anche in questo caso, la teleologia propria del segno viene esaltata attraverso l'azione di Giove; ma, grazie alla traccia equilibrante della Vergine nel triangolo di raggio, la concentrazione e nuclearizzazione operata da Marte risulta meno aggressiva.
Se è puro, ovvero non frammisto ad altre energie, il VI-2 ispira misticismo, saggezza ed empatia; qualora invece cada sotto l'influsso di altre energie, si rivela essere facilmente ridirezionabile, ed ecco che dal mistico si risveglia il guerriero.
La sua percezione da parte degli animali amplifica in loro il desiderio, ed è quindi estremamente funzionale per l'addestramento dei cani. Un bravo addestratore dovrebbe essere in grado di percepire - almeno a livello inconsapevole - questa energia di precipitazione, e di comprenderne i meccanismi.
Infine, il VI-3, che presenta analogie con il II-3, è certamente il più problematico dei tre sottoraggi di VI. Con lui, i Pesci raggiungono - sempre attraverso Giove - l'orbita di Plutone, ovvero le più estreme propaggini del sistema solare; ma a differenza del caso della II-3, la presenza del Sagittario nel triangolo di raggio, al posto del Leone, ne impedisce l'individuazione.
È proprio la sua estrema difficoltà a farsi individuare e riconoscere consapevolmente delle persone a fare del VI-3 il più trascendente dei sottoraggi; solo che ahimè, Plutone - per quanto io non sia d'accordo con quanti lo definiscono un pianeta malefico - non è il tipo di pianeta la cui azione possa essere lasciata a sé stessa senza alcun controllo, pena il suo svolgere un'azione profondamente disgregativa - solvere per non coagulare (anche sul piano materiale - vedi l'emofilia ereditaria dei Romanov), spiritualizzare per mortificare la materia - questa è l'opera del VI-3, della quale gli esseri viventi faticano a prendere contezza.
L'energia di rimbalzo della VI si esprime in due correnti (VI-r1, VI-r2), delle quali però soltanto una arriva a piena espressione. La corrente marziana è quella dominante, ed esprime le valenze terrestri sotto l'influsso di quattro segni - Sagittario, Cancro, Scorpione e Ariete - con una carica fortemente sessuale, dagli effetti non dissimili da quelli del V-3 sul regno animale.
In VI-r1, il Sagittario estende la sua freccia verso Ariete attraversando le acque di Cancro e Scorpione. La sua espressione sessuale, se repressa, può facilmente convertirsi in violenza, tendenze persecutorie o blocchi psicologici: è questo un caso frequente tra gli individui cresciuti in ambienti religiosi, o comunque dove la sessualità non può essere espressa in maniera serena - qui la freccia del Sagittario volgerà verso l'ascesi, e il Fuoco arietino sconvolgerà le Acque, provocando attacchi di ira e stimolando tanto gli aspetti più conservatori del Cancro quanto la crudeltà dello Scorpione.
Un Marte inquisitore e repressivo è l'effetto ultimo della perversione di questa corrente, sistematicamente stimolata dalle religioni e dai poteri interessati ad una popolazione bellicosa e pronta al sacrificio in nome della patria.
La VI-r2 si basa invece su Nettuno, che la esprime attraverso il Sagittario, il Cancro e solo marginalmente lo Scorpione.
Questa è la corrente del mistico, di colui che ambisce alla fuga dalla condizione materiale. L'idea della necessità di un ritorno a casa spirituale è una delle più tipiche espressioni della sua azione: lo Scorpione sonda le profondità dell'abisso per purificarsi, seguendo la freccia del Sagittario e attraversando le acque chiare ed addomesticate del Cancro.
Questo tipo di misticismo può formare egualmente il santo e il satanista; ma in entrambi questi casi non si tratterà di personalità violente e pronte a tutto per il proselitismo. La caratteristica della corrente nettuniana, a differenza di quella marziale, è infatti il permanere su piani elevati, disinteressandosi totalmente delle vicende del mondo.
Per questo motivo, ritroviamo la VI-r2 in abbondanza nei poeti, come in quei matematici inclini a vivere la propria disciplina come una forma d'arte; oltre che generalmente nei bambini, almeno fino a quando la corrente marziale non inizia a prendere in loro il sopravvento.
Non c'è alcun dubbio che Gesù pensasse proprio alla VI-r2, quando disse: se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Settima Energia
Conosciuta come Amore e Magia Rituale, la caratteristica per cui è famosa tra gli Ermetisti è il suo presentare un angolo di incidenza assai problematico, che vari testi definiscono difettoso: infatti, il suo ingresso dai segni adiacenti dello Scorpione e del Sagittario, e dal Toro opposto allo Scorpione, forma un triangolo stretto e allungato, che non può assolutamente consentire una corretta distribuzione della Settima Energia nel mondo.
La combinazione di queste forze agisce con grande intensità sui mondi lunari, plasmandoli e portandoli a coagulazione con tutta la materialità che il Toro sa infondere.
Un'altra caratteristica sorprendente della VII è la sua collosità, che si traduce negli istinti possessivi tipici dell'essere umano (ovvero dei suoi corpi lunari), e che tendiamo ad individuare nell'azione dello Scorpione. È anche legata al vampirismo, alla manipolazione, ai legami di ogni genere e alla morte.
Il continuo processarsi ciclicamente della vita dipende in tutto e per tutto dall'imperfezione della VII, che essendo tanto collosa e aderente limita la mobilità delle forme, imprigionandole in bolle di spazio-tempo serrate e prive di via di uscita.
Il fatto che nel nostro sistema la stessa luce abbia una velocità massima, e quindi un limite di moto, la dice lunga sull'azione inibitoria di questa energia; ma dobbiamo anche ricordare che essa rende possibile ogni forma di vita, inclusa - in fin dei conti - anche l'individualità stessa.
La speranza di redenzione della settima passa attraverso la sua fluidificazione, e i primi tentativi seri da parte dell'Organizzazione in questa direzione si sono manifestati attraverso le prime esplosioni atomiche, per poi convertirsi nell'azione di sovvertimento dei valori culturali che ha contrassegnato la seconda metà degli anni '60.
Come era stato programmato, gli ideali di libertà e di rinuncia al possesso in voga a quei tempi si scontrarono con la cristallizzazione degli stessi ad opera delle strutture sociali più forti, come lo stato e la famiglia; ma fu centrato il risultato di porre questi ultimi in grado di riformarsi, smorzando almeno in parte il dolore e la rigidità che ne erano state, fino ad allora, componenti costitutive, e che pregiudicavano gravemente il loro contributo alle istanze di trasformazione della coscienza collettiva.
Dopo questo, che l'Organizzazione considera un successo (meno, in realtà, quanti si erano impegnati per realizzarlo), il lavoro di fluidificazione della settima si spostò a livello informatico, dove stava delineandosi la possibilità di dare concretezza alla realtà virtuale: un insieme di mondi in grado di sfuggire al controllo delle pachidermiche strutture che ne impedivano lo scorrimento.
È il caso davvero di affermare che, anche in questo campo, l'era dei computer sta cambiando il mondo; perché ai nostri giorni, per la prima volta nella storia umana, si stanno riuscendo a raffinare grandi quantitativi di settima fluidificata; e il lettore troverà forse una curiosità interessante che l'industria pornografica rappresenta oggi, a livello quantitativo, il suo primo strumento di fluidificazione nel mondo.
Sarebbe molto interessante dilungarsi su questi argomenti, anticipando come nei prossimi anni assisteremo ad una progressiva fuoriuscita del virtuale nella realtà oggettiva (già ne vediamo i primi segnali, ma davvero si tratterà di una rivoluzione percettiva di una portata che - al momento - è difficile da immaginare); ma credo sia arrivato il momento di parlare della precipitazione dei tre sottoraggi di VII sul nostro pianeta.
Il VII-1 si distacca dal vertice del Toro e viene trasformato e trasmesso da Venere, mentre i passaggi successivi avvengono tutti nel Sole. La sua azione avviene sempre in sinergia con il VII-2, tanto da rendere difficile una sua percezione pura; a differenza di quest'ultimo, però, il primo esprime una forza espansiva e materializzante.
La sua produzione si lega alle fasi di Luna crescente e Luna piena, e la vediamo aumentare in primavera e scemare in autunno.
Un altro accumulo di questo sottoraggio avviene durante quegli eventi, ricorrenze e celebrazioni che hanno lo scopo di rinsaldare vincoli sociali e consolidare gruppi.
Il VII-2, proviene invece dal segno dello Scorpione, ed è trasformato, trasmesso, espresso e planarizzato da Marte, mentre le fasi di concentrazione e nuclearizzazione avvengono su Mercurio. Il risultato è una forza dalla natura introspettiva ed ostacolante, la cui massima espressione avviene in luna nuova e calante e nei mesi autunnali.
L'intreccio di questi due è guidato dal VII-3, la cui natura è davvero misteriosa, in quanto si dice che provenga dalle Cerchie Lunari secessioniste, che pare abbiano a che fare con quei gradi dal 10:: al 12:: di cui si parla in Banshei vol. III.
L'origine di VII-3 è dalle zone del Sagittario, e il percorso è ovviamente lo stesso degli altri due sottoraggi incidenti dallo stesso segno (IV-2 e VI-2); ma queste premesse non sono sufficienti a giustificare il carattere eccezionalmente magnetico e separativo che è legato alla sua azione.
Si mormora che VII-3 registri una deviazione della precipitazione non molto dopo la sua trasmissione da parte di Giove - precisamente nella fascia degli asteroidi, nella quale il sottoraggio transita prima di giungere alla Terra; ed è vero, in effetti, che la percezione della sua direzione di provenienza risulta leggermente spostata rispetto a quella di IV-2 e VI-2, come se invece di fare ingresso dal Sagittario provenisse da una sorta di terra di nessuno tra Sagittario e Scorpione.
Comunque sia, il risultato ultimo è una forza che agisce potentemente sulla psiche umana, nella quale l'opera di concentrazione e nuclearizzazione di Marte per VII-3 si manifesta in forme tanto profonde e oscure da ricordare l'azione di Plutone - e per suo tramite, enormi quantitativi di desiderio di morte e sensi di colpa si trasfondono dall'individuo alla coscienza collettiva.
Lo scorrere dei cicli, con le sue continue morti e rinascite, è come tenuto insieme da un'occulta brama di sofferenza; la freccia del centauro è in volo, proiettata verso sempre nuove forme da trafiggere e distruggere per liberarle dai propri vincoli.
In verità, la mortalità dei viventi viene sancita proprio dalla VII-3 - la quale, d'altra parte, costituisce anche una soluzione alla viscosità della ricezione di VII nel nostro sistema; e non è chiaro se si tratti effettivamente di una maledizione che l'umanità è destinata a portarsi dietro all'infinito o se si tratti invece di un male provvisorio e necessario, almeno fino a quando la fluidificazione non diventi una pratica effettuabile su larga scala; e comunque vada, il regno animale nella sua declinazione umana continuerà sempre a rivestire in essa un ruolo fondamentale, della quale la proliferazione delle realtà virtuali (pornografiche o meno) è soltanto una tappa. È forse meglio tacere, per ora, i dettagli di quanto andrà a seguire, dai quali il nostro lettore potrebbe risultare orripilato o estasiato.
Volendo chiudere con qualche annotazione sulla VII presa nel complesso, va detto che la sua azione può generare nell'individuo due diverse correnti: una lunare VII-r1 e l'altra mercuriale VII-r2.
La VII-r1 riceve amplificazione dagli influssi di Acquario, Scorpione, Vergine, Ariete e Cancro, caratterizzando il suo ricettore in senso operativo e femminile. Il dominio sui cinque elementi e l'armonia con le forze magnetiche della natura ispirano un'azione sottile e precisa, che porta alla manipolazione occulta della psiche; non solo i fattucchieri rivelano quindi un talento per operare con questa corrente, ma anche gli psicologi e gli insegnanti (ancor meglio se sostenuti anche da un buon apporto di III).
L'idea - ormai fortunatamente superata - che dietro a un grande uomo si nasconde una grande donna cela una verità occulta: al tempo in cui il sesso femminile era relegato fra le mura domestiche, le nostre antenate impararono l'arte della manipolazione di questa corrente, e ancora oggi esistono tradizioni stregonesche che sono debitrici della loro sapienza plurimillenaria a queste condizioni ostili.
La VII-r2 invece è minoritaria, pur se in grande crescita. Qui ai cinque segni già operanti nella corrente lunare si aggiunge anche l'azione dei Gemelli, il che le attribuisce un carattere più sessuale e meno femmineo, con una manipolazione delle forze effettuata a livello più diretto.
Così (che si tratti di operazioni consapevoli o meno), il portatore di VII-r2 tenderà a manipolare le forze e le persone da un punto di vista eterico: è questo il caso del guaritore pranico e del vampiro, come anche di tutti coloro che usano il sesso per costruire legami di varia natura.
Date queste premesse, la sua importanza in magia è intuibile da chiunque, ma pochi davvero riescono a immaginare quanto le sue potenzialità siano illimitate: può essere d'aiuto in questo rammentare che uno dei più grandi manipolatori di VII-r2 fu Castaneda. Da essa dipende la possibilità di fluidificare il proprio equilibrio energetico, andando a polarizzare e depolarizzare le proprie caratteristiche a piacimento: sia per quanto riguarda i nostri caratteri psicologici, sia per quelli fisici imparando l'arte di modificare il nostro aspetto, sia per quanto concerne la struttura dei corpi sottili.
Davide Cavosi
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