Discorsi di Dharma
di Geshe Gedun Tharchin
Insegnamenti del Venerabile Lama Geshe Gedun Tharchin, Lharampa. Incontri, lezioni e scritti su Dharma, Meditazione e Buddhisimo.
Preghiera e meditazione come aspirazione e realizzazione
- Ottobre 2018
In realtà non esiste una netta separazione tra la meditazione e la preghiera, se meditiamo stiamo in un certo senso pregando e viceversa: con la preghiera esprimiamo le nostre aspirazioni, gli obiettivi che vogliamo raggiungere; la meditazione invece è un tentativo di realizzare il significato delle aspirazioni che avevamo messo in luce con la preghiera.
Generalmente quando si parla di religione, o di spiritualità, si pensa sempre in termini di separazione tra la pratica della meditazione e della preghiera mentre, in realtà, esiste solo una differenza sottile che consiste nel fatto che nella preghiera esprimiamo le nostre aspirazioni non per ricevere qualcosa dall’esterno, mentre nella meditazione avviene un lavoro interiore di cui realizzarne il significato, ossia è un qualcosa che rafforza e conferma le nostre intenzioni.
La meditazione è quindi uno strumento per realizzare tutto ciò che ci siamo prefissi con la preghiera.
Per far sì che la meditazione dia i suoi risultati è necessaria una costante preghiera; la preghiera senza meditazione è come desiderare di voler andare da qualche parte senza camminare.
La preghiera mostra il cammino da percorrere e la meditazione rappresenta il camminare, ossia lo sforzo, il lavoro. La meditazione senza la preghiera non saprebbe dove andare in quanto non conoscerebbe l’obiettivo, quindi la preghiera dà un impulso alla nostra pratica per andare più veloce.
La preghiera ci aiuta a capire a che punto del nostro lavoro siamo arrivati e dove dobbiamo dirigerci.
Quando leggiamo dei testi come preghiera, interiorizziamo i concetti, le parole, il senso ed ogni volta cogliamo qualcosa di diverso raggiungendo livelli diversi di comprensione che ci aiutano nella meditazione.
È importante chiarire le differenze tra preghiera e meditazione; su questo si fa molta confusione, crediamo siano due concetti in contrapposizione, pensiamo che pregare significhi chiedere qualcosa dall’esterno.
Ci sono due tipi di fraintendimenti: c’è chi pensa che colui che medita non abbia bisogno della preghiera in quanto autonomamente sviluppa una crescita interiore e chi ritiene che la preghiera esista senza la meditazione ossia chiedere qualcosa ad un Dio senza la propria realizzazione. Questi fraintendimenti portano le persone a credere o nella meditazione o nella preghiera quindi chi medita non prega e viceversa, invece preghiera e meditazione sono due cose diverse, ma complementari.
È quindi possibile pregare e meditare contemporaneamente, in quanto attraverso la preghiera abbiamo l’aspirazione e nella meditazione troviamo la realizzazione. Ad esempio quando leggiamo testi sacri stiamo pregando poiché questi vengono scritti come una preghiera, ma stiamo anche meditando in quanto ne analizziamo i concetti e quindi ne realizziamo il significato. Anche leggere silenziosamente è una forma di meditazione.
Nella società occidentale un ulteriore fraintendimento viene dal considerare la meditazione come una sorta di ginnastica mentale, mentre il vero significato è quello di portare la conoscenza alla realizzazione, ossia i concetti alla loro messa in pratica.
La conoscenza è il risultato di uno studio intellettuale, ma non avrebbe significato se, attraverso la meditazione, non la mettessimo in pratica e quindi la realizzassimo.
La meditazione e la preghiera sono quindi i metodi per portare la conoscenza alla sua realizzazione. Realizzazione significa portare dei concetti nella realtà, ad esempio possiamo sapere cosa siano l’amore e la compassione, ma poi è fondamentale realizzarli nella nostra vita, ossia vivere con amore e compassione.
Geshe Gedun Tharchin
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