Riflessioni sull'Alchimia
di Elena Frasca Odorizzi indice articoli
Il Gioco dell'Ouroboros.
Una reinterpretazione alchemica del gioco dell'Oca
Maggio 2010
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CASELLA 24
Immagine: due gemelli siamesi congiunti per la schiena.
Nome della Casella: Rebis
Simbolo Aggiuntivo: Emisferi Cerebrali in dissolvenza alle spalle dei gemelli.
Abilità speciale: si perde un turno
Significato dell'Immagine e Nome della Casella: nella fase iniziale del processo alchemico la Materia Primasi differenzia in una coppia di sostanze, conosciute come la Regina Bianca e il Re Rosso.Dalle Nozze Chimiche di questi riottosi amanti, (che si attraggono e si respingono come lo Yin e lo Yang), prende vita l'infante reale. Il Figlio dei Filosofi, a causa della duplice natura della Materia Unica da cui discende, si ritrova ad avere due teste, ma un unico corpo ermafrodita(il Tao occidentale (1))e per questo motivo viene anche chiamato Rebis,cioè la cosa doppia (2). In questa casella ho scelto di rappresentarlo come una coppia di gemelli siamesi, che si danno le spalle, in atteggiamento pensieroso e conflittuale, con i simboli del Mercurio e dello Zolfo impressi sulla fronte, cioè laddove “si agitano i pensieri”.
Il Simbolo Aggiuntivo: i due Emisferi Cerebrali sullo sfondo, rappresentano la materia prima dell'Alchimia Mentale. Le due menti, sede delle attività intellettuali e spirituali, sono diverse per attitudini e abilità, ma sono anche congiunte, come i gemelli pigo pago (3), da un ponte calloso lungo il quale miriadi di domande e intuizioni si spostano da un lato all’altro dell’ordito neurale, tessendo la complessa trama della nostra vita psicoemotiva. Compito dell'Alchimista Spirituale è fare in modo che questi due modi differenti di vedere il mondo, racchiusi in un unico "vaso", comunichino e cooperino per un scopo comune (4).
Abilità speciale: in questa casa si perde un turno, perché è necessario trovare la Via Media, cioè mettere accordo (cor cordis, cuore, assonante con la parola corda) tra la mente e il “cuore”. È dunque necessario fermarsi per uno tempo ad ascoltarsi e riflettere su le proprie necessità.
CASELLA 25
Immagine: il Vento che soffia verso la Casella 25
Nome della Casella: Pneuma
Il Significato dell'Immagine: il Tamburo che abbiamo nel petto scandisce il Ritmo del nostro Respiro, ma i motivi dei sussulti che animano il nostro Cuore risiedono nella Mente, per cui, da come una persona respira, possiamo capire anche come vive. In questa casella il Respiro è rappresentato da un roseo Zefiro primaverile, pacifico e pieno d'amore che soffia verso le Onde della casella successiva (5). Come il Vento, infatti, anche il Respiro sospinge, travolge e influenza la natura di ogni cosa ed essere vivente che incontra, a seconda che sia espressione di un'Anima tumultuosa o di uno Spirito pacificato e rasseneratore.
Il Nome della Casella: per la Tradizione Orientale Tantrica, il Respiro è la manifestazione esterna del Prana, cioè dell'Energia Universale Divina che anima ogni cosa (6). In Occidente la parola Respiro si traduce con il termine greco Pneuma, che i filosofi Stoici, mutuandola dai primi anatomisti greci, usarono per indicare lo Spirito Divino, che con il suo Soffio Vitale compenetra la Materia dandole vita e forma:
« I bambini si portano dentro una magia naturale, che a poco a poco, crescendo, sono costretti a distruggere e allora cominciano a pregare a Santissima Trinità e i Santi, a Madonna, Una grande Madonna azzurra, con gli ori e gli incensi. Dobbiamo imparare a respirare, per riscoprire che gli alberi, le pietre, gli animali e tutta la macchina della Terra, hanno un respiro interno, un respiro interno come noi. Hanno ossa, vene, carni, come noi (7).»
Successivamente il termine Pneuma fu usato per indicare anche lo Spirito Divino Gnostico che genera le Anime dei Perfetti per mezzo di un Bacio (8):
« Tutti coloro che sono generati nel mondo sono generati in modo naturale; ma gli altri “dallo Spirito”. […] … dalla bocca, poiché se il Logos viene da quel luogo, egli nutre dalla sua bocca e sarà perfetto. Il perfetto, infatti, concepisce e genera per mezzo di un bacio. E per questo che noi ci baciamo l'un l'altro. Noi siamo fecondi dalla grazia che è in ognuno di noi (9). »
Casella 26.
Immagine: le Onde del Mare e il Pecten Jacobaeus
Nome della Casella: la Via
Significato dell'Immagine e Nome della Casella: il Vento Vivificatore della casella precedente circonda e sospinge le Onde Vive della Rotta Giacobea, che per gli Alchimisti rappresentava l'allegoria del processo di Distillazione. Nicolas Flamel accennò a questo procedimento alludendo a un suo presunto pellegrinaggio a Santiago di Compostela (10) per vedere le spoglie di San Giacomo. Il Cammino per Santiago era uno dei tre viaggi spirituali che i Cristiani affrontavano per purificarsi dai peccati o per semplice devozione religiosa. Coloro che facevano ritorno da Compostela raccoglievano una Conchiglia sulla vicina spiaggia e la cucivano sul cappello a testimonianza della loro impresa (11) . La parola Compostela deriva dall'espressione «Campus Stellae», perché secondo la leggenda un gruppo di luci apparvero in cielo formando una Stella luminosa, che indicò agli astanti dove trovare il corpo dell'Apostolo. Fulcanelli, nel suo il Mistero delle Cattedrali, spiegò che gli Alchimisti usavano questo racconto in senso metaforico, per indicare la Stellache appare nel Composto, sotto l'influenza dalle forze celesti che abbiamo incontrato nella casella 23:
« La luce di questa stella, scrive sant’Ignazio [Lettera agli abitanti di Efeso, c. XIX] superava quella di tutte le altre; il suo splendore era ineffabile, e la novità faceva sì che tutti quelli che la guardavano erano colmi di stupore. Il sole, la luna e gli altri astri formavano il cuore di questa stella. » Huginus a Barma nella Pratica della sua opera [Il regno di Saturno trasformato in età dell’oro], usa gli stessi termini per parlare della materia della Grande Opera, sulla quale appare la stella: “Prendete della vera terra, egli dice, ben impregnata di raggi del sole, di luna e degli altri astri.” (12).»
Il Cammino verso la Stella era quindi un'allegoria alchemica del procedere dell'Opera, all'inizio per Via Secca e poi per Via Umida o marittima (13):
«Tutti gli alchimisti sono obbligati ad intraprendere questo pellegrinaggio. Almeno nel senso figurato, perché si tratta di un viaggio simbolico, e chi desidera trarne profitto non può, fosse anche per un solo istante, abbandonare il laboratorio. [...] Compostella, città emblematica, non è affatto situata in terra spagnola, ma nella stessa terra del soggetto filosofico. [...] Ora utilizzando la Via Secca, rappresentata dal sentiero terrestre, seguito per primo dal nostro pellegrino, si giunge a esaltare a poco a poco la virtù diffusa e latente, trasformando in attività ciò che era solo in potenza. L'operazione è compiuta quando appare alla superficie una stella brillante, formata da raggi provenienti da un centro unico, prototipo dei grandi rosoni delle nostre cattedrali gotiche. Questo è il segno sicuro che il pellegrino è giunto felicemente al termine del suo primo viaggio. Ha ricevuto la mistica benedizione di San Giacomo, confermata dall'impronta luminosa che risplendeva, dicono, sopra la tomba dell'apostolo. [...] Da compostela, si può ritornare sia per la stessa strada, seguendo un diverso itinerario, sia per Via Umida o marittima, la sola che gli autori indichino nelle loro opere. Nel secondo caso il pellegrino, scegliendo la via marittima, si imbarca con la guida di un pilota esperto, mediatore sperimentato, capace di assicurare la salvezza del battello durante la traversata. Tale è il ruolo ingrato assunto dal Pilota dell'onda viva, perché il mare è disseminato di scogli e vi sono frequente tempeste (14).»
In questa casella la Conchiglia di San Giacomo (15) guida, come una Stella, i Piloti dell'Onda Viva (16), mentre il colore rosso ne fa un'allegoria della Rosa di Fludd. È, infatti, ancora Fulcanelli a svelarci l'esistenza di una analogia tra la Stella, la Rosa e la Conchiglia Giacobea:
«L'umile e comune conchiglia che egli portava sul cappello s'è mutata in astro splendente, in aureola di luce. Materia pura, di cui la stella ermetica consacra la perfezione: è adesso il nostro compost, l'acqua benedetta di Compostella (dal latino albastrum contrazione di alabastrum stella bianca). Ed è anche il vaso dei profumi, il vaso d'alabastro, (dal greco alabatrion, latino alabastrum) e il bocciolo che sboccia dal fiore della sapienza, rosa hermetica (17).»
Nel dipinto della Nascita di Venere (18), eseguito dal Botticelli, frequentatore del Cenacolo Ermetico e Neoplatonico di Marsilio Ficino, si può ammirare un'altra conchiglia identica a questa, sopra la quale una stella sorge dalle Acque, cioè la Dea Venere, Nostra Signora Stilla Maris. La Vittoria Spirituale come metafora del sorgere di un astro ci riporta, infine, al Sole Nascente Invernale, rivelandoci un'ultima corrispondenza tra la forma a raggiera del Pecten Jacobaeus e la Palma, simbolo di nascita e personificazione della Dea Madre (19). La Palma era usata, infatti, nei misteri antichi per costruire le corone con cui gli iniziati dimostravano la loro liberazione dalle tenebre interiori (20) e da questa usanza derivano probabilmente le immagini delle Aureole di luce dei Santi (21). Non a caso un ramo di una Palma veniva dato ai Pellegrini che arrivavano in Terra Santa (22) :
«Io ritornai da la santissima onda rifatto sì come piante novelle rinnovellate di novella fronda, puro e disposto a salire a le stelle.» (Dante , Purgatorio, Canto XXXIII)
CASELLA 27
Immagine: Due serpenti che si mordono la coda, uno possiede zampe, ali e corona.
Nome della Casella: Ouroboros
Abilità speciale: avanzamento o arretramento
Vedi casella 9.
CASELLA 28
Immagine: Porta del Mitreo delle Sette Sfere con il simbolo di Giove
Nome della Casella: 4a Porta
Simbolo Aggiuntivo: Chakra: Centro del Cuore
Abilità speciale: si perde un turno.
Significato dell'Immagine e Nome della Casella: il 4° grado del culto di Mithra era quello del Leone. Gli iniziati che raggiungevano questo livello venivano purificati con il miele ed esortati a restare immacolati nei pensieri e nelle azioni:
«Perciò nel rituale di iniziazione al grado del leone, quando si purificano le mani degli iniziati cospargendole di miele anziché di acqua, li si esorta a conservarle pure da qualsiasi cosa possa arrecare dolore, danno o contaminazione; e come si conviene a un iniziato, avendo il fuoco virtù catartica, si purifica l’iniziato con un liquido adatto al fuoco, e si rifiuta l’acqua in quanto sostanza ostile al fuoco. Con il miele viene purificata anche la lingua da ogni errore e colpa (23).»
Per attraversare questo tratto di strada sarà necessario avere Cuor di Leone. Solo, infatti, chi avrà il Coraggio di non cedere alla tentazione di prendere la strada più facile, dimostrandosi puro di cuore, riuscirà a proseguire con dignità e onore.
Il Simbolo aggiuntivo: il Chakra associato è Anahata o Centro del Petto. Si trova allo stesso livello del cuore fisico e ha come simbolo geometrico la Stella di Salomone, perché costituisce il punto di collegamento tra i 3 Chakra superiori e i 3 inferiori. È il centro dell'Amore puro e spirituale, che non chiede niente in cambio. Se funziona bene predispone alle attività creative e produce emozioni come l'Amore incondizionato, il sacrificio di sé per una giusta causa, l'empatia, la comprensione degli altri, l'accettazione della propria personalità, la sensibilità verso l'ambiente esterno, il desiderio di curare la vita in tutte le sue forme (umana, animale, vegetale).
Abilità speciale: poiché ogni Porta segnala l'avvenuto passaggio a un nuovo livello di ricerca (e quindi di consapevolezza), chi si attarda in una di queste stazioni, resta fermo un turno per meglio rifletter su lo cammino intrapreso.
CASELLA 29
Immagine: Bilancia Egiziana. Da un lato il Cuore del Defunto e dall'altro la Piuma di Maat.
Nome della Casella: Bilancia
Abilità speciali: si può tirare una seconda volta.
Significato dell'Immagine e Nome della Casella: nell'antica religione Egizia, il dio Thot, convocava le Anime alla presenza del dio Osiride, affinché venissero giudicate. La purezza delle azioni compiute in vita, veniva stabilita confrontando il peso del Cuore del defunto (24) con quello di una Piuma della Dea Maat, la Divinità della Verità e della Giustizia. Se il Cuore pesava meno della Piuma, l'Anima poteva accedere all'Aldilà, se invece pesava di più, allora veniva destinata all'oblio e gettata in pasto al demone femminile Ammut (25), colei che divorava i morti. Il rosso e l'oro della Bilancia, sono i colori dei frutti maturi della Natura e della realizzazione dell'Opera Alchemica, indicano quindi il momento del raccolto spirituale.
Abilità speciale: il cuore è stato trovato puro e quindi si può tirare un'altra volta.
CASELLA 30
Immagine: Lucchetto a forma di Cuore. Serratura con la forma del Pianeta Venere.
Nome della Casella: Fiducia
Il Significato dell'Immagine: avere un Cuore d'Oro, ma chiuso, non serve a niente se non si permette a nessuno di entrare e a niente di buono di uscire. L'Amore è l'unica Chiave che può aprire ogni Porta, compreso il lucchetto di questa casella, che per questo motivo reca l'impronta di Venere sulla serratura:
«[...] di questa Grande Opera il verbo divino è l'alchimista e lo Spirito Santo il fuoco segreto: ci sono due vie nell'Opera, ma non c'è che un Agente: l'Amore! (26)»
Il Nome della Casella: come tutte le Porte, anche quella dell'Anima si apre in due sensi, perché per essere amati bisogna amare, ma per amare bisogna essere stati amati. L'Amore, quindi, riproduce se stesso per circolazione ed espansione e può essere insegnato e trasmesso: tanto più, infatti, il cuore si apre e si fa grande, tanto più diventa capace di provare empatia per tutti gli esseri viventi. Alla base di questa Catena d'Amore, vi è dunque la Fiducia, che non deve essere tradita e interrotta, ma anzi va protetta dallo sterile Egoismo di coloro che pensano solo al proprio interesse e concentrano su se stessi tutta l'attenzione e le energie destinate anche agli altri:
« Come con una candela accesa se ne accende un’altra”, così il maestro trasmette lo spirito della vera arte da cuore a cuore , perché s’illumini. Se ciò gli è concesso, l’allievo ri-cor-da [cor cordis = cuore in latino] che più importante di tutte le opere esterne, anche le più affascinanti, è l’opera interiore che egli deve attuare se vuole portare a compimento la sua vocazione d’artista (27).»
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NOTE
1) Un'altra immagine orientale che rappresenta, non la Materia, ma le Fasi alchemiche, potrebbe essere il Gankyil, la Ruota della Gioia Tibetana, dove il Tao è formato non da due, ma da tre elementi, (uno nero, uno rosso e uno giallo), che si mescolano per rappresentare la Grande Perfezione, nella qualecui si uniscono la Base, il Percorso e il Frutto. http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9b/Sam_Taeguk.jpg
2) Il termine compare nel Medioevo. Per gli autori antichi che citano il Rebis come Res Bina o Res Bis, la cosa doppia, vedere Introduzione alla magia, a cura di Gruppo di Ur, Vol. 1, Roma, Mediterranee, 2004, pp. 300 - 3001
3) I Gemelli PigoPago sono uniti per la schiena. Vedi Embriologia Medica, op. cit. , p. 101.
4) A questo proposito rimando al mio articolo: L'Alchimia Spirituale. «NESCENTIA NECAT». https://https://www.riflessioni.it/alchimia/alchimia-spirituale-1.htm
5) Cfr. Il passo della Genesi (1,2) « [...] lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque. »
6) SWAMI SIVANANDA, Kundalini Yoga, Perugia, Edizioni Vidyananda, 1971, pp. 93- 96, Pranayama
7) Dal Film Giordano Bruno di Giuliano Montaldo, 1973.
8) Cfr. le favole e i miti dove principesse e valchirie vengono rianimate per mezzo di un bacio.
9) I Vangeli gnostici, op. cit., Il Vangelo di Filippo, pp.54-55 [59].
10) Flamel parla anche della devozione della Moglie Perrenelle per San Giovanni, alludendo probabilmente anche alla Via Secca. Il Filo di Arianna, 42 trattati di Alchimia , op. cit., pp.71 e segg., Nicolas Flamel, Il Libro delle Figure Geroglifiche.
11) Le altre due mete sante erano Roma e Gerusalemme. Coloro che viaggiavano verso Santiago erano detti Giacobei o Peregrini, gli altri erano chiamati Palmieri e Romei.
12) Fulcanelli, Il Mistero delle Cattedrali, Edizioni Mediterranee, Roma, Ristampa 2001, p, 58.
13) « La Via Umida utilizza un matraccio in vetro accuratamente lutato dalo stesso alchimista, mentre la Via Secca esige un crogiuolo in terra, capace di sopportare delle alte e costanti temperature.» in PATRICK RIVIÈRE, Alchimia e Spagiria, op. cit., p. 130.
14) Le Dimore Filosofali di Fulcanelli (I, p. 435) in PATRICK RIVIÈRE, Alchimia e Spagiria, op. cit., pp. 144-145.
15) Nome volgare del Pecten Jacobaeus è anche capasanta, cappasanta.
16) Vedi la nota 117 su Hortolanus o Il Filo di Arianna, 42 trattati di Alchimia dall’Antichità al XVIII secolo, op. cit., p.26.
17) Le Dimore Filosofali di Fulcanelli (I, p. 435) citate in PATRICK RIVIÈRE, Alchimia e Spagiria, op. cit., pp. 144 – 145.
18) In greco Kteis indica sia la conchiglia di Venere che il sesso femminile, per cui corrisponde anche alla Yoni indiana. Allo stesso modo il Pugnale della casella 22, corrisponde al Phallos greco e al Lingam Indiano.
19) La Signora della palma da dattero e dispensatrice di Vita eterna, si trovava raffigurata nelle tombe egiziane nell'atto di distribuire i frutti dell'immortalità ai defunti. Immagine in ROGER COOK, L’albero della Vita , le radici del cosmo, Collana Arte e Immaginazione, Como, Edizioni Red, 1987, p. 133
20) Cfr i Simboli del pavimento del Mitreo di Felicissimo e le Metamorfosi di Apuleio, Libro XI
21) Cfr. anche le conchiglie usate come decorazione architettonica o pittorica.
22) A questo proposito vedere anche il Simbolismo della palma, sui bassorilievi della Porta Ermetica di Rivodutri: ANNA MARIA PARTINI – CLAUDIO LANZI, La Porta Ermetica di Rivodutri, Simmetria collana di studi e ricerche sulle tradizioni spirituali, Roma, C.S.A.M. s.n.c. Edizioni, 1999.
23) Porfirio, l’Antro delle Ninfe, XV. Traduzione in Le Religioni dei Misteri, Vol. II, op. cit. Nella traduzione Sebastiani, edizioni Arckè si legge, invece, Perciò dunque a coloro che vengono iniziati ai misteri Leontici.
24) Immagini della psicostasia o cerimonia egiziana della pesatura del cuore del defunto, si trovano nei Papiri di Hunefer e di Ani.
25) MASSIMO IZZI, Il dizionario Illustrato dei Mostri. Angeli, diavoli, orchi, draghi, sirene e altre creature dell'immaginario, Roma, Gremese Editore, 1989, p. 26.
26) PATRICK RIVIÈRE, Alchimia e Spagiria, op. cit., p. 120
27) EUGEN HERRIGEL, Lo Zen ed il Tiro con l’arco, op. cit. p. 63
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