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15-03-2008, 22.51.25 | #4 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
Messaggi: 706
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Riferimento: Amore e cibo
Citazione:
Ciao... grande vena poetica in questi ultimi giorni. Questa è bellissima, ed è bellissimo come arriva dritta al mio cuore: come se lo conoscesse. Arsenio, non ha senso la tua irrequietezza. Non ce l'ha. Eppure percepisco nei tuoi scritti un'amarezza che un po' mi rattrista. Quando si legge un buon libro, non sempre si vuole rispondere qualcosa all'autore. Il nostro piacere arriva dal leggere, semplicemente. Alle volte lo penso anche di te, mi è difficile intervenire dicendo cose sensate e meditate, e mi limito al piacere di leggere. Ma è un piacere. Mi hai fatto venire una grande voglia di cioccolata... Complimenti per le rime, e per il tema... così romantico che non merita un mio intervento (il cibo e l'amore mi fanno venire in mente quanto il cibo possa essere frutto di un disagio da insoddisfazione amorosa), ma solo la mia contemplazione. Come tu riesca a tradurre in poesia atmosfere così congeniali alla mia mente, rimane per me un mistero insondabile. Avrei voluto fosse come te... |
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17-03-2008, 10.47.58 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
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Riferimento: Amore e cibo
Citazione:
Carissima,benvenuta in uno dei mie nuovi 3d poetici mi conforta pure riconoscere che sei tra le poche che può comprendere il senso di alcune mie rime. Si tratta ancora di una presenza femminile che evoco nell'immaginario: mi segue incerte predilette situazioni ambientali. “Chocholat” esiste davvero, è stato aperto da poco a Trieste nelle adiacenze di piazza Unità. Soltanto che è un localino modesto, anche se fascinoso e veramente fornito di irresistibili leccornie. L'ho trasfigurato: le bevande inebrianti al cioccolato con aromi e miscugli alcolici non esistono e dovremmo inventarle e si consuma solo al banco. Non ho mai considerato alcun rapporto con una donna in modo riduttivo. Credo al potere delle parole, nella loro immediatezza a volte maggiore della percezione ambigua di un'immagine. Come mezzo espressivo, non di vuoto effetto retorico. Sempre per un dialogico confronto tra un mondo comunque al maschile ed uno al femminile, con reciproci punti di contatto. Dev'essere divergente e mai arbitrario, sincrono ma non improvvisato e senza riflessione. Distinguendo una vitale affabulazione e le sempre necessarie scambievoli confidenze mai ripetitive o soltanto autocelebranti, che vorrebbero celare zone d'ombra che pur sempre poi trapelano. Amicizia e amore richiedono di stare bene assieme, senza annoiare e senza annoiarsi. Base da cui può sorgere pure l'aspetto erotico-affettivo che non è un'esigenza che si può decontestualizzare dalla vita quotidiana fatta soprattutto di atmosfere situazionali. Mi piacciono quegli amori, o amicizie amorose, dove ogni giorno sia una “festa “di un ... non -anniversario, come in Alice nel Paese delle meraviglie: essere l'uno per l'altro una “festa da sempre inventare E' vero che ultimamente “arsenio” s'è rattristato, ma non vorrei che ciò interferisca nella mia vita sociale fuori rete. Se per esempio qualcuno mi dice più o meno che per me l'amore è solo consumo, come addentare un pezzo di cioccolato, per una terribilmente travisata mia metafora che tu hai capito immediatamente, significa che quella persona non ha capito nulla di nulla di me e non riconosce nemmeno uno spontaneo galateo amoroso senza il quale non esiste seduzione. Purtroppo incomprensioni e fraintendimenti dovuti a propri condizionamenti spesso familiari succedono anche off line. Per questo avevo detto una volta, prima di mettervi con uno/a partner, vedete un po' cosa può aver appreso nella sua famiglia d'origine durante gli anni evolutivi della formazione. E certamente tali persone proiettano su di me una personale concezione , forse appresa, per suggestioni sotto soglia. Certe frequentazioni con individui di limitate ideazioni potrebbero far assimilare idee molto riduttive; secondo un'ottica ben definibile e senza visioni alternative. So che certe donne nella loro vita, ed in ogni contesto scelgono inconsciamente uomini anaffettivi e freddi loro malgrado, come se avessero bisogno di un conferma del fatto di non meritare l'amore, le attenzioni e la stima di qualcuno capace di non trattarle male e di valorizzare la loro sensibilità di genere. Quasi una complicità tra donne con bassi livelli di autostima e uomini che le maltrattano, anche suggestionandole con lavaggi del cervello, inculcando loro come “deve essere un uomo” e come “deve essere una donna”. Certe cattiverie nei loro confronti sono per loro funzionali al bisogno di farsi del male, e potrei citarti molti casi di cui sono venuto a conoscenza non solo in rete. Ma appunto non intendevo solo questo: è la loro mentalità che ne risente e quella preziosissima intuizione femminile che sa vedere certi vissuti e problematiche affettive, sociali, educazionali, psicosociali, con visioni e sfaccettature ben più ampie di quelle che possono uscire da dibattiti pur in centinaia di rimandi spesso in sequenze sincrone. Certe discussioni non possono esaurirsi in gossip, in esternazioni, in ottiche arroganti ed egocentriche. Con alcune ragazze senza dubbio intelligenti, ma con tale capacità come deviata, ho cercato invano di instaurare un dialogo attraverso lunghi discorsi non tanto con imposti propositi chiarificatori, quanto di mettere sul tappetto più punti di vista anche discordanti, perchè la realtà non è mai univoca. Ma loro certo privilegiano le visoni unilaterali, e che provengono da chi, con grave equivoco, fanno coincidere una “dominanza” artificiosa con un'esperienza di mondo. Spesso si tratta proprio delle persone più fragili e prive di risorse che sanno manipolare menti suggestionabili. Oppure incantano con quella “creatività” che non impegna troppo, perchè non impone idee di base incontrovertibili. Poi mi si dice con un'allusione che veramente mi ha sorpreso che “qui noi tentiamo di definire quell'indefinibilità dell'amore,che tu riduci al morso di una tavoletta di cioccolato”. Ne terrò certo conto, per poter imparare anch'io qualcosa sull'amore .... Sai ,qualcuno con me sempre sbaglia indirizzo. Sono sì un sognatore ma anche mi propongo di avere i piedi solidamente per terra con un ragionamento che non accetta compromessi con nessuna esortazione del tipo “Non puoi non socializzare con il pensiero del gruppo”. Se altri rinunciano ad una virile assertività o a quella libertà che fa sempre pensare con la propria testa e secondo personali esigenze,interessi, educazione ricevuta, ecc., sono padronissimi di farlo. Ora ti lancio queste rime composte ieri, sempre semiserie, ma che rispecchiano il mio umore del momento Tempo di poesia Invocherò la Musa affinché il mio verso sia melodia che ti rincuora. E' d'amara ironia la sorte di chi già scorge la meta del viaggio che gli si accosta e appena allora, quand' è tardi e l'ombra della notte incombe, s'accorge che l'amore non è il miraggio inafferrato che per una vita si rincorre ma l'incontro di amanti concordi che entrambi vedono nel profondo attraverso rimandi d'una parola viva ed infinita che a doppio filo unisce in tacito incrociare di sguardi che li isola dal resto del mondo. Non so quale destino serbi ai poeti il fato se liriche declamano in un tempo ormai spoetizzato, quando al loro Elisio di ritmate rime e di volteggi in lievità di danza,si contrappone un deserto inaridito ed ostile ai loro verseggi inascoltati. Forse quello del mitico Orfeo sceso nell'Ade che perse il suo amore e venne dilaniato? Oggi le glorie e gli entusiasmi vanno alle fatue parole d'evocati ectoplasmi ovunque volitanti in vani circoli verbali. La poesia che salva e che nessun più ode è un lucore d' astri a distanza siderale e dalla fulgida intermittenza; unico segnale di rivalsa che riscatta nei tempi cupi dell'insignificanza. Arsenio |
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18-03-2008, 08.18.12 | #6 |
Ospite
Data registrazione: 13-03-2008
Messaggi: 14
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Riferimento: Amore e cibo
Proverei a vedere la cosa da un’altra angolazione, se mi è permesso.
Ero a cena da amici, giusto l’altra sera. Ironizzavamo divertiti circa il fatto che, specie all’inizio di una relazione, è tutto un cimentarsi alla ricerca del locale più adatto, del ristorante che sappia meglio assecondare la magia del momento, della cena intima dove si possa condividere la sfumatura tra tante prelibate leccornie. Di questi tempi siamo circondati da gourmet sognanti, esperti di chimica applicata all’enotecnica. Fanno oscillare sapientemente il bicchierone, rimirano l’unghia sul cristallo che toglie ogni dubbio quanto al grado di alcolicità. Improvvisatori. Talvolta virano – più o meno consapevolmente, con o senza il corso di degustazione serale – verso la apologia dell’alimentazione quale chiave per accedere al paradiso dell’amore. E’ molto comico. La tavoletta di cioccolato con la percentuale di cacao tendente a infinito segue la stessa logica. E’ solo meno impegnativa di un clos du mesnil, finanziariamente voglio dire. Il film buonista con tanto di attrice francese prova solo a sdoganare l’improbabilità della nutella; non è difficile smascherarlo. Cinematografia per i palati semplici. Boldi è altra cosa: Boldi è Francis Bacon. La Binoche-pasticcera è l’acquarello che provano a venderti a Varazze, con su’ il porto di portofino pitturato che sembra di stare a educazione artistica tra i bambini di V elementare. Torniamo all’estasi della nostra coppia preferita. Lei estasiata di fronte a tanto sapere dispensato con fare complice e poi condiviso. Lui estasiato, proteso già ad assaporare quel che accadrà dopo poco, nell’intima alcova. Ammesso che interessi ancora, l’intima alcova. Ammesso che ce la faccia ancora. E’ una situazione che, in men che non si dica, può diventare molto comica. Vivere un amore intenso che – senza barare con te stesso – ti convinca che la vita vale davvero la pena di essere vissuta è cosa da pochi. Paradossalmente esiste una oggettività del grande amore. Attiene alla qualità umana di lui, alla qualità umana di lei, e alle fortuite circostanze che – quella volta lì – hai avuto la sfacciata fortuna di vedere incrociate proprio a tuo favore. Si tratta di prerequisiti forti, che oggettivamente esistono o no. Può capitare di andare in bianco per una vita, se sono carenti. I prerequisiti. Specie se non si ha fortuna. Col cioccolato non vai molto lontano. Se uno poi ci vuole credere, contento lui. La mia è solo un’altra angolazione dicevo. Non so se verrà capita. Tante volte le cose migliori risultano sgradite ai più. |
19-03-2008, 14.46.31 | #7 | |
Moderatore
Data registrazione: 08-02-2004
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Riferimento: Amore e cibo
Citazione:
Banana Mama: cioccolato, banana, rum, latte, zucchero. Si beve freddo, è un frappé. Deliziosa la cioccolata calda al gelsomino, anche quella alla rosa, anche quella alle spezie. Ci sono luoghi molto suggestivi, e aromi altrettanto suggestivi. Anche dalle mie parti c'è una deliziosa cioccolateria, dove assaggiare cose sfiziose in romantica compagnia. E' bello stupire di avere gli stessi gusti, e dopo un'ora di osservazione del menù... scegliere la stessa cosa (mi sono sempre chiesta: "uhm, sarà veramente ciò che preferisce oppure lo fa per indicarmi simiglianza di gusti? Oppure è poca fantasia? Oppure è semplicemente una tecnica per ovviare alla richiesta di assaggio? Oppure? Oppure cavoli con tutte 'ste domande mi sto già rovinando l'atmosfera da sola..." Ci sono luoghi decisamente d'atmosfera, non necessariamente alla moda. Ciao Ars, scorzette d'arancia bagnate in cioccolato fondente, fonduta di fragole in cioccolato, bocconcini di pera aromatizzata al liquore, con spolverata di cioccolato fondente. Ciliege candite al cioccolato.. e mi fermo qui. Una volta mi hanno dato una ricetta per una cioccolata calda alle spezie, deliziosa. Ricordo la ricetta ma non chi me l'ha suggerita: quando un piacere prende il totale sopravvento sull'altro... |
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19-03-2008, 14.51.40 | #8 | ||
Moderatore
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Riferimento: Amore e cibo
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Però... Citazione:
Questo che scrivi è meno vero... Paolo. Quando c'è grande amore, il cioccolato sulla coppia è meglio della ciliegina sulla torta... fidati E, un consiglio, la sfortuna può darsi esista ma: la fortuna aiuta gli audaci. |
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19-03-2008, 15.50.13 | #9 |
Ospite abituale
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Riferimento: Amore e cibo
Riflettendo (eh, sì, ...come posso... ) tra le ormai acclarate e reciproche influenze tra amore-cioccolato-audacia..... m'è tornata in mente Mina.
Ve lo ricordate quel suo brano in cui l'euforia nell'audacia amorosa ...prende traumatico contatto con la realtà... sì, insomma... quello che concludeva così: "Ma che cosa sarà mai questa robina qua? Ma perché, come mai, ma perché in gelateria non ci entro mai, eh? Mmm che cioccolato, dammi il cucchiaino, fai assaggiare un pochettino. Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos'è questa robina qua? Ma che bontà, ma che bontà, ma che gustino questa roba qua! Ma che bontà, ma che bontà, ma che cos'è questa robina qua? Ma che bontà, ma che bontà, ma che gustino questa roba qua! Cioccolato svizzero? No? Cacao della Bolivia? No? Ma che cosa sarà mai questa robina qua? Cacca?!" Mina, 1974 |
19-03-2008, 18.19.48 | #10 | |
Moderatore
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Riferimento: Amore e cibo
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In un colpo tramontate tutte le mie fantasie al cioccolato. Leggasi: CHE SCHIFO!!!! Donella, hai per sempre compromesso la mia associazione cibo/amore: sappilo e pentiti! Questa Mina proprio non me la ricordavo. Comunque, nella vita, spesso è questione di fiuto (non a caso...) |
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