Vita, Diritto e Società - Indice articoli
di Maurizio Colaiacovo
Il catcalling, ossia, le molestie di strada
Aprile 2021
Nella patria di Dante i neologismi mutuati da altre lingue purtroppo abbondano. In ogni caso, con il termine catcalling si intende indicare una serie di condotte moleste e di apprezzamenti a sfondo sessuale, indirizzati nella maggior parte dei casi da sconosciuti a donne che stanno passeggiando, facendo attività fisica in luoghi aperti al pubblico e, segnatamente, in strada.
Di recente, il catcalling ha guadagnato gli onori della cronaca per via delle prese di posizione di tante donne, anche molto note, che sui social network hanno denunciato di essere state oggetto di atteggiamenti molesti di questo tipo.
Le condotte sopra descritte vengono ricondotte da alcuni giuristi nella fattispecie di cui all'art. 660 del codice penale, che punisce con la pena dell'arresto fino a sei mesi, o dell'ammenda fino a cinquecentosedici euro, la condotta di chiunque in luogo pubblico o aperto al pubblico, col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, rechi a taluno molestia o disturbo.
Tuttavia, non si intende in questa compiere una disamina approfondita della fattispecie giuridica, ma solo porre l'accento sulle diverse prese di posizione, assunte di recente anche da autorevoli esponenti del mondo dell'informazione e della cultura, in merito al “catcalling”.
Da una parte si sottolinea come tali comportamenti non debbano essere sottovalutati e possano essere gravemente lesivi della dignità delle donne che li debbono subire, chiedendo a gran voce che una apposita legge regolamenti la materia, sanzionando gli autori degli illeciti.
Si aggiunge inoltre che il catcalling può arrivare anche – specie se ripetuto nel tempo – a creare un notevole stato di disagio psichico a chi lo subisce.
Dall'altra, si tende a sminuirne la portata lesiva ed a ricondurlo nell'alveo di comportamenti tutto sommato “accettabili” anche perché posti in essere per mera “galanteria”. Si sostiene, infatti, come spesso l'autore di tale pratica si limiti a rivolgere un apprezzamento, un complimento, o a rivolgere un semplice saluto alla malcapitata.
Sommessamente, ritengo che occorra evitare il rischio di trasformare il dibattito, che in questi giorni sta assumendo toni anche molto accesi, in un confronto ideologico tra sostenitrici e sostenitori del femminismo e dell'antifemminismo.
Chi sostiene che il catcalling sia strumentalizzato per ragioni ideologiche legate al femminismo non coglie nel segno. Infatti, in discussione vi è il rispetto per l'altrui dignità, che prescinde tanto da posizioni ideologiche di qualsivoglia orientamento, quanto da quelle legate alla diversità di genere.
Non è lecito offendere l'altrui persona con epiteti, battute, allusioni, e ciò deve valere – beninteso - anche quando ad agire sia una donna nei confronti di un uomo.
Solo in questa prospettiva può prendere corpo e forma un sistema di valori che tenda ad eliminare quelle discriminazioni che minano una società fondata sulla pacifica e civile convivenza.
Inoltre, combattendo alla radice ogni forma di prevaricazione e di abuso nei confronti del nostro prossimo, si possono rendere inutili e superflui provvedimenti legislativi tesi alla repressione di condotte che non hanno francamente alcuna ragione di essere.
Maurizio Colaiacovo
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