Testi per Riflettere
Invito alla responsabilità
Tratto dal libro: "Le grandi verità ricercate dall'uomo"
del "cerchio di Firenze 77" - Edizione Mediterranee
A tutti voi che credete o non credete, diciamo: non siate convinti d'essere depositari della verità assoluta, e perciò non siate intolleranti; siate sempre disposti ad ascoltare chi non è sempre della vostra stessa opinione. Guai a chi crede che non vi sia nient'altro che possa fargli rivedere le sue convinzioni, o, peggio ancora, a chi crede che non vi sia nulla di più importante di ciò che sa.
Non fate delle vostre convinzioni un pretesto per distinguervi e dividervi da chi non la pensa come voi. Non coalizzatevi con l'intento di avversare chi non è con voi, ma siate consapevoli che ciascuno è unico e irripetibile nel Cosmo.
Come un organismo pluricellulare ciascun organo ha una sua funzione che lo distingue dagli altri, e tutti insieme non si combattono ma cooperano e interagiscono per l'equilibrio vitale dell'organismo stesso, così voi non fate dell'altrui diversità in senso lato - cioè non solo della diversità di opinione - motivo di antagonismo, di condanna; ma sappiate vedere in chi è diverso da voi un complemento di voi stessi, perché in realtà ciascuno fa parte di un sol Tutto inscindibile.
Cercate di rappresentare nel miglior modo possibile la parte che siete chiamati a rappresentare, sì da non creare ostacoli a chi voglia riconoscersi in ciò che credete. Ad ognuno il suo compito, ed è importante che ciascuno lo svolga con l'unico scopo di arricchire la conoscenza dell'uomo e renderla il più aderente possibile alla Realtà oggettiva. A tutti voi credenti e non credenti, auguriamo di essere soprattutto in buona fede; di non essere portatori di interessi faziosi od egoistici; di risvegliare le qualità migliori di chi avvicinate; di avere una chiarezza di idee tali da costituire un punto di riferimento per il pensiero dell'uomo; di giungere là dove siete attesi e necessari; di essere docili strumenti del divino volere che tutti guida all'ampliamento della conoscenza individuale; di capire che in realtà non vi sono né debbono esservi vinti o vincitori ma solo persone che, con la loro fatica, col loro impegno, in buona fede, lavorano per riscattare l'uomo dall'ignoranza, dalla paura, dalla indipendenza e dallo sfruttamento e ne fanno un nuovo essere con un nuovo, meraviglioso sentire.
DALI
testo inviato da Armonia
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