Testi per Riflettere
L'esperienza del non sè (il trascendimento dell'Io)
di Bernadette Roberts - Ed. Astrolabio-Ubaldini
pagina 3/5 .: pagina precedente .: pagina successiva
Nota: Bernadette Roberts usa il termine "sé" per indicare l'ego, l'io psicologico.
A questo punto avvertii alla bocca dello stomaco la sensazione di chi precipita per cento piani in un ascensore non-stop e sentii che nella caduta mi veniva aspirato ogni senso di vita. Al momento di toccare terra, la consapevolezza: quando non c’è sé personale, non c’è neppure Dio personale. Vidi chiaramente come i due procedano insieme: quantunque non abbia mai scoperto dove siano andati.
Per un po’ restai lì, mentalmente ed emotivamente senza riflessi. Non riuscivo a pensare a ciò che era accaduto, il mio essere non rispondeva in nessun senso. Attorno a me c’era solo silenzio, e in quel completo silenzio attesi a lungo che si instaurasse un qualche tipo di reazione, che prima o poi accadesse qualcosa: ma non accadde nulla. In me non c’era alcun senso di vita, né movimento o emozione; alla fine mi resi conto che non avevo più un ‘dentro’ in assoluto.
Contemporaneamente alla caduta, s’era fatta una pulizia interiore così completa che non avrei avuto mai più l’impressione di possedere una vita che potessi chiamare mia, o un genere di vita qualsiasi. La mia vita interiore o spirituale era finita. Finita l’introspezione: da allora in poi i miei occhi poterono soltanto guardare fuori. Quando questo accadde, non potevo immaginare le terribili ripercussioni che l’improvviso evento avrebbe avuto. Le avrei apprese poco a poco, ed esclusivamente sul piano dell’esperienza: la mia mente non poteva comprendere cosa fosse accaduto, dal momento che l’evento e tutto quanto gli fece seguito esulavano da qualsiasi schema di riferimento a me noto. Da quel momento in poi, dovetti letteralmente cercare a tentoni il percorso lungo una strada del tutto sconosciuta.
Il primo pensiero che ebbi fu: oh no, non un’altra Notte Oscura! L’esperienza mi aveva abituata a queste sparizioni di Dio ed era piuttosto deprimente pensare che non fossero finite. Ma quando non riconobbi nessuna delle reazioni abituali – qualsiasi cosa dall’ansia al tormento, a voi il definirle – sentii che l’esperienza non aveva nulla a che fare con quanto ha descritto
pagina 3/5
.: pagina precedente .: pagina successiva
Libri pubblicati da Riflessioni.it
RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA VITA 365 MOTIVI PER VIVERE |
|