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Riflessioni Teosofiche

Riflessioni Teosofiche

di Patrizia Moschin Calvi  - indice articoli

 

Il poeta irlandese William Butler Yeats e la Teosofia

Di Antonio Trivellato

Marzo 2014

 

William Butler Yeats e la TeosofiaPer questo mese allego qualche nota storica sul rapporto tra il mondo teosofico e il grande poeta e mistico irlandese William Butler Yeats. Qui a sinistra una immagine della torre di Ballylee, in Irlanda, dove Yeats visse con la sua famiglia dal 1921 al 1929. Un luogo che ha conservato nei secoli un fascino direi quasi “esoterico” e che consiglio a tutti di visitare.


   Patrizia Calvi

 

 

Da qualche decennio assistiamo ad un rinnovato interesse per la cultura celtica, non solo nella vecchia Europa, ma anche negli Stati Uniti: sempre più spesso, infatti, troviamo nelle librerie volumi sulle antiche saghe irlandesi, studi sulla civiltà gaelica, oppure raccolte di poesie. Ed il nome del poeta irlandese William Butler Yeats (1865-1939) è ricorrente.

Anche in campo musicale, sempre più frequentemente vengono prodotti compacts di antiche melodie irlandesi, scozzesi o gallesi. L’arpa celtica, con le sue liquide e magiche sonorità, sta diventando parte del cosiddetto movimento New Age.

Il movimento di “rinascenza celtica” ebbe tuttavia origine nel secolo scorso ed è prevalentemente associato alla figura del poeta Yeats e dei suoi amici irlandesi. Da tempo, inoltre, gli studiosi del movimento teosofico del periodo delle origini sanno che tra Madame Blavatsky e W.B. Yeats vi fu un rapporto di collaborazione, almeno per un certo periodo. Troviamo infatti nei suoi “Appunti e diari occulti” questa annotazione: “Ritengo che i Maestri di Madame Blavatsky siano Maestri giusti ed eruditi ed io nutro per loro tutta la debita fiducia come da allievo ad insegnante”(1).

Dal 1887 al 1889, Yeats fu a stretto contatto con Madame Blavatsky nella casa londinese di quest’ultima a Lansdowne Road e ci ha lasciato molte pagine nelle quali descrive non solo l’ambiente, per altro assai familiare e poco formale del salotto di Madame Blavatsky, ma anche sul carattere e l’umana simpatia che emanava dalla fondatrice del movimento teosofico(2).

I dissapori con la Società Teosofica, a quanto scrive Sylvia Cranston nella sua recente biografia su Madame Blavatsky, derivano da un eccessivo interesse di Yeats per i fenomeni occulti, giudicato da molti soci come “futile”. In seguito a tali critiche, il poeta decise di dimettersi dalla Società Teosofica nel 1889.

Al di là di questi avvenimenti storici, che sotto molti aspetti sono marginali rispetto all’evoluzione della coscienza umana, è indubbio che vi fu un’influenza della Teosofia nell’attività poetica e letteraria di Yeats. In questi anni ho avuto infatti la precisa sensazione che a noi sia giunta una sorta di “onda lunga” che dall’Irlanda del secolo scorso arriva ai nostri giorni.

Un altro poeta irlandese influenzato dalle idee teosofiche fu George Russell che scriveva con lo pseudonimo di AE. Russell era quasi sicuramente un chiaroveggente, come appare da questa lettera scritta all’amico Yeats: “Gli Dei sono ritornati in Erin (Irlanda) prendendo possesso delle montagne sacre e accendendo fuochi in tutto il paese… Ho notato dappertutto un aumento dell’interesse per tutto ciò che riguarda il “mondo fatato”. Questo aumento di energie e di cose nuove che stanno uscendo, sono convinto che annunci l’arrivo di un nuovo Avatar e da tutte le sfere partono i messaggeri per prepararne l’arrivo. Forse sarà uno degli Avatar reali, allo stesso tempo governatore degli uomini e maestro di magia(3).
È interessante sottolineare come qui sia evidente non solo l’uso di una terminologia legata all’esoterismo, ma anche la presenza di alcune “profezie” forse riguardanti anche il tempo futuro.

L’argomento dei rapporti tra il movimento teosofico e la “rinascenza celtica” penso sia ancora ampiamente suscettibile di indagini più approfondite, che mi auguro possano essere condotte in futuro.

 

   Antonio Trivellato

 


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NOTE
1)
Sylvia Cranston, “Helena Blavatsky. La straordinaria vita e il pensiero della fondatrice del movimento teosofico moderno”. Armenia Editore, 1994, p. 456.
2) Sylvia Cranston, op. cit., pp. 456-457.
3) Ulick O’Connor, “Celtic Dawn. A Portrait of the Irish Literary Renaissance”. Black Swan, 1985, pp. 162-163.


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