Sul Sentiero II
L'aspirante e l'alchimia Interiore
di Bianca Varelli
Indice
Capitolo precedente - Capitolo successivo
PARTE PRIMA - LA VITA UNA
La Vita centrale
Una Vita centrale unificata comprende e sintetizza tutte le unità in evoluzione, sia della materia (atomi chimici e fisici) sia della coscienza (esseri umani).
È questa anche la visione di Giordano Bruno, il quale proclama che:
-
esiste un infinito universo, fatto di infiniti mondi, eternamente evolventi;
-
nell’universo opera una provvidenza universale, che armonizza ogni cosa, tutto indirizzando alla divina Sorgente, Monade delle monadi;
-
scopo dell’uomo è quello di tentare di armonizzarsi con il tutto, in una “ascesa furente”:
Nell’universo esiste una profonda unità, è impensabile che ogni parte non corrisponda al tutto in una suprema armonia. La natura è viva e vivificata dal soffio divino. Tutte le cose sono nell’universo e l’universo è in tutte le cose; noi in quello, quello in noi; e così tutto concorre in una perfetta unità…perché questa unità è sola e stabile, e sempre rimane; questo Uno è eterno; ogni volto, ogni faccia, ogni altra cosa è vanità, è come nulla… (G. Bruno, Gli eroici furori)
Il sistema solare, i gruppi umani e l’atomo attraversano gli stessi stadi. Ad ogni livello, alla separazione seguirà l’unione e la formazione di gruppi; dalla sintesi delle unità emergerà infine un’unità cosciente e organizzata, formata da tutte le entità, animate da un solo proposito.
L’evoluzione opera pertanto secondo un proposito ordinato nella realtà in cui viviamo e in cui noi uomini siamo chiamati a dare il nostro contributo di esseri pensanti situati tra il quarto regno, quello umano, e il quinto regno, quello spirituale, cui sempre più evidentemente aspira l’umanità avanzata.
Le “anime pronte” lavoreranno soprattutto sulla Sintesi, che, a tutti i livelli, “mantiene ogni cosa nella sfera dell’amore divino”; essa non è coazione all’unità, in cui ogni cosa diviene uguale a un’altra, ma è un processo per cui i molti confluiscono coerentemente e consapevolmente nell’uno. Il risultato della Sintesi è una nuova entità, diversa dalla somma delle parti, poiché, come accade nei sistemi organici viventi, ogni elemento, pur conservando il senso della propria individuale diversità, si fonde nell’insieme, consapevole di essere parte di un Tutto più vasto.
Afferma Ildegarda di Bingen: “C’è un tessuto di equità che collega l’umanità a tutte le creature”.
Pertanto, la Sintesi vivente, nel suo significato più interiore, è:
-
lettura intuitiva di fatti ed eventi;
-
sostegno alla tensione del Pianeta all’unità;
-
visione della totalità all’interno delle individualità;
-
riconoscimento del divino in ciascuno, al di là delle “differenze”;
-
aspirazione alla Co-operazione e alla con-divisione;
-
scoperta immediata e intuitiva dell’Essenziale;
-
tensione dinamica all’universalità e all’interezza;
-
riconoscimento dell’interdipendenza di tutte le sostanze;
-
visione del Bello e del Vero al di là degli annebbiamenti della mente;
-
spiritualizzazione del reale in vista del suo più alto significato e Fine.
Macrocosmo e microcosmo si rispecchiano nell’Universo, essendo ciascuno espressione di una piccola o grande vita; l’universo intero è vivente ed evolvente. H. P. Blavatsky, fondatrice della Teosofia, prospetta una visione globale: mostra che, studiando la forma, si scopre infine la vita entrostante e che, cercando la vita universale divina, infine la si trova in ogni forma; Annie Besant, eminente teosofa, afferma che l’atomo, che appare materia inerte all’individuo ancora dormiente, per una persona risvegliata è una vibrante realtà:
O Vita Celata che vibri in ogni atomo;
O Luce celata che risplendi in ogni creatura;
O Amore Celato che tutto abbracci nell’unità;
Possa colui che sente sé stesso uno con Te
sentirsi perciò uno con tutti gli altri.
Bianca Varelli
Indice
Capitolo precedente - Capitolo successivo
Libri pubblicati da Riflessioni.it
RIFLESSIONI SUL SENSO DELLA VITA 365 MOTIVI PER VIVERE |
|