Sul Sentiero I
Dalla “divina inquietudine” alla Gioia
di Bianca Varelli
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Le Scienze “iniziatiche”
In quest’epoca di “feconda inquietudine”, di dolorose prese di coscienza, di svelamenti e rapidi mutamenti, molti si avvicinano all’esoterismo, nel tentativo di dare nuove certezze alle loro vite spesso prive di valori di riferimento.
Generalizzando, si potrebbe dire che si accostano alle Scienze iniziatiche tre categorie di persone:
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i curiosi, che ricercano situazioni fuori dell’ordinario, misteriose o “magiche”;
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gli “utilitaristi”, che desiderano potere, prestigio, o, più semplicemente, soluzione per la loro mancata realizzazione personale;
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infine, coloro che sono diventati, dopo un lungo cammino, pensatori e ricercatori e che desiderano indagare seriamente sul loro “essere al mondo”. Essi donano all’Umanità il fiore della loro accresciuta consapevolezza e di una più elevata Saggezza.
È solo a questi ultimi che possono riferirsi i termini “scienze iniziatiche”, “iniziazione”, “iniziato”.
Questi individui hanno conosciuto il dolore e hanno a lungo vagato nell’ambito delle confessioni religiose o delle speculazioni filosofiche. Infine, “iniziano” il Sentiero che porta alla casa del Padre, di cui sentono il richiamo sempre più intensamente.
Gli strumenti necessari per l’Impresa sono la meditazione, lo studio, il Servizio; le virtù richieste l’Umiltà, la Perseveranza e l’Amore.
Numerosi i dubbi e i tentativi infruttuosi; il senso di inutilità della ricerca; la percezione di essere distanti dal mondo comune, che perde via via la sua capacità di attrazione; i momenti di buio della coscienza (“la notte oscura dell’anima”, secondo la definizione di S. Giovanni della Croce).
Questo stato d’animo, spesso lungo e travagliato, può essere considerato una situazione di insoddisfazione “benedetta” poiché fa da levatrice all’anima nascente. Se fossimo “piattamente soddisfatti” del piccolo orizzonte della nostra vita non intraprenderemmo alcun percorso, paghi di quanto la routine quotidiana può offrirci. Consideriamo, pertanto, questa fase - che è spesso avvertita come destabilizzante e oscura e che ci può rendere estranei a molti - come un necessario passaggio dal mondo dell’incoscienza e della deresponsabilizzazione a quello della Consapevolezza dell’anima adulta, che si scopre e si sperimenta ogni giorno.
Se l’anima è “pronta”, si manifestano gradualmente:
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l’aspirazione ad uscire dall’Aula dell’ignoranza e ad entrare nell’Aula della Saggezza;
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ricerche e meditazioni personali sulle tematiche del risveglio dell’anima e del Sentiero;
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uno stile di vita allineato al Fine intravisto;
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il riorientamento del proprio progetto esistenziale in funzione dello svolgimento del compito di vita primario per ogni essere umano: l’evoluzione della coscienza;
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la Gentilezza del Cuore che ha appreso a donare e la Stabilità della Mente che ha appreso a rimaner “salda nella Luce”;
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la scelta della Cooperazione e del Servizio come sentita prassi di vita.
Che il nostro interesse per le “Scienze iniziatiche” siano il volo ardimentoso dell’anima adulta e non l’appiglio illusorio di strutture di personalità o labili ed emotivamente dipendenti o, invece, irrigidite in isolamenti narcisistici, aridi intellettualismi e indimostrabili rigorismi dottrinari.
Che la Mente si elevi nelle regioni superiori ove si dissolvano invischianti attaccamenti e immature possessività, permettendo infine l’accettazione della Verità più alta possibile per il nostro livello attuale evolutivo.
Che il Cuore si apra generosamente alla Cooperazione e alla Condivisione, senza le quali l’aspirazione spirituale è autentica e credibile.
Che gli esseri umani imparino, infine, ad amare davvero.
Bianca Varelli
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