Riflessioni sul Senso della Vita
di Ivo Nardi
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Riflessioni sul Senso della Vita
Intervista a Robert Bauval
Novembre 2009
Robert Bauval, ingegnere edile inglese nato ad Alessandria d'Egitto nel 1948, autore di fama internazionale, appassionato di egittologia ha sviluppato in merito tesi che hanno suscitato accesi dibattiti in tutto il mondo.
Deve la sua notorietà al best seller "Il mistero di Orione" scritto con Adrian Gilbert nel 1994.
Tra i suoi libri, "La camera segreta", "L'enigma di Marte" scritto con Graham Hancock e John Grigsby, "Custode della Genesi" e "Talismano" entrambi scritti con Graham Hancock. Il suo sito web www.robertbauval.co.uk
1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?
La felicità è quel sentimento di riconoscenza verso l’universo per il fatto di essere vivi.
2) Ingegnere Bauval cos’è per lei l’amore?
L’amore è quel desiderio possente di rendere felici gli altri e diminuire la loro sofferenza. È ciò che più si avvicina alla “compassione”, o forse è la stessa cosa.
3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?
Non vi è altra spiegazione alla sofferenza tranne quello della necessità di crescita personale.
4) Cos’è per lei la morte?
La morte è un nuovo inizio. Senza morte non vi è vita.
5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?
I miei obiettivi sono quelli di vivere la mia vita pienamente e con passione. Ascolto sia il cuore che la ragione: ne riconosco le differenze ed agisco a seconda di quello che mi suggeriscono. Il mio obiettivo principale è di essere fedele alla mia voce interiore.
6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?
Esaudire la missione che mi è stata data al meglio delle mie possibilità. Anche se si tratta di combattere dei mulini a vento. Seguire la mia stella anche nelle sue impossibilità.
7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?
Non siamo solo animali sociali, ma facciamo anche parte del mondo cosmico. L’individualismo significa uscire dalla scatola sociale ed esperimentare la connessione cosmica. I cambiamenti e i miglioramenti nella società possono solo provenire tramite quegli individui che non solo fanno questo, ma ne dimostrano la verità agli altri.
8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?
La nostra anima riconosce sempre la differenza tra bene e male anche se cerchiamo di ingannarla o di essere sordi al suo appello.
9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?
L’aiuto che ho ricevuto venne da un padre illuminato che mi fece credere che è inutile cercare di mettere nel sacco gli dèi. Non dobbiamo comprendere il disegno divino, ma solo parteciparvi.
10) Qual è per lei il senso della vita?
La vita è il penultimo dono. Può solo aver senso con il rispetto e la gratitudine che si deve provare verso l’Universo per questo dono.
Il senso della vita è la vita stessa. Vivi libero, vivi sincero, vivi con passione. Soprattutto vivi e lascia vivere… Gli dèi ci chiedono di vivere e di vivere bene. Niente di più, niente di meno.
"Honi Soit Qui Mal Y'Pense"
L'intervista è stata tradotta dall'inglese dalla gentilissima Isabella di Soragna
- Intervista originale: Interview with Robert Bauval
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