Riflessioni sul Senso della Vita
di Ivo Nardi
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Riflessioni sul Senso della Vita
Intervista a Maria Mantello
Agosto 2010
Maria Mantello è docente di Filosofia e Storia, saggista, giornalista. Collabora con diverse testate, tra cui "Micromega", “Lettera internazionale" e con il periodico indipendente “L’incontro”. Dirige “Libero Pensiero” www.periodicoliberopensiero.it
Ha pubblicato saggi su Giordano Bruno, sull’antisemitismo, sulla caccia alle streghe, sulla mitologia pagana e cristiana. E’ stata curatrice e relatrice in vari Convegni sul pensiero di Giordano Bruno, sull’affermazione dello Stato laico, sulla figura di Ernesto Nathan. Tra i suoi libri: "Sessuofobia Chiesa cattolica Caccia alle streghe, il modello per il controllo e la repressione della donna", Generoso Procaccini editore; “Ebreo, un bersaglio senza fine. Storia dell’antisemitismo” Scipioni editore.
1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?
La felicità è quella condizione di serenità che deriva dall'affrontare la realtà realisticamente, nella consapevolezza di aver fatto quanto possibile.
2) Professoressa Mantello cos’è per lei l’amore?
E' l'interazione affettiva che si determina quando non si pretende dall'altro di essere il nostro specchio.
3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?
Fa parte della vita, col dolore bisogna fare i conti, non c'è possibilità di eluderlo.
4) Cos’è per lei la morte?
Una parte del ciclo biologico di trasformazione.
5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?
Cerco di costruire il mio diritto alla libertà nel riconoscimento di quella altrui, e in ogni occasione mi batto per questo, contro soprusi e privilegi, contro il condizionamento fideistico.
6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?
Il nostro esserci, unico e irripetibile. Ognuno si determina attraverso le proprie azioni, divenendo l'individuo storico biologico esistente, non ci sono a priori, non ci sono essenze, ma individui storici che si strutturano in base alle loro scelte.
7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?
La domanda è capziosa, sottende un'antitesi tra individualità e socialità. L'individualismo non è da intendere come prevaricazione, ma come affermazione di ciascuna individualità nel diritto-dovere alla libertà, questo fa sì che la libertà sia uguaglianza nella libertà, solidarismo delle libertà.
8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?
Nel concreto, non c'è un'idea prefissata.
9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?
Le religioni sono false antropologie, dicono di occuparsi dell'uomo ma lo schiacciano attraverso l'ideologia della redenzione, io amo la filosofia, che è ricerca razionale aperta, tutto il contrario della fede.
10) Qual è per lei il senso della vita?
"Fai quel che devi accada quel che può".
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