Riflessioni sul Senso della Vita
di Ivo Nardi
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Riflessioni sul Senso della Vita
Intervista a Brian Guerra
Agosto 2010
Brian Guerra ha studiato composizione al Conservatorio di Alessandria e alla Royal Academy of Music di Londra, ed è oggi uno dei più stimati operisti italiani. Perlasca (2004) e l'Inferno di Dante (2006) sono state rappresentate con successo in Italia e all'estero. Vive e lavora a Sanremo.
Non ancora diciottenne incontrò casualmente Ramachandra, e il grande maestro – colpito dal suo interesse nei confronti della tradizione indù – scrisse di suo pugno una lettera di raccomandazione.
Con pochi soldi e quella preziosa lettera in tasca Brian andò in India, dove ebbe il suo primo approccio con l’esoterismo nell’ambiente assai propizio delle migliori scuole brahmaniche.
Negli anni ottanta, a Londra, ha ricevuto l’insegnamento di Gurdjieff (nella versione che fa riferimento a Rodney Collin e Maurice Nicoll) e ha approfondito gli aspetti della sua opera relativi alla musica.
1) Normalmente le grandi domande sull’esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per lei la felicità?
Armonia interiore.
2) Cos’è per lei l’amore?
Equilibrio tra bene e male.
3) Come spiega l’esistenza della sofferenza in ogni sua forma?
Siamo macchine biologiche che trasformano le energie.
4) Cos’è per lei la morte?
Un passaggio di stato.
5) Sappiamo che siamo nati, sappiamo che moriremo e che in questo spazio temporale viviamo costruendoci un percorso, per alcuni consapevolmente per altri no, quali sono i suoi obiettivi nella vita e cosa fa per concretizzarli?
Cerco di non identificarmi con tutto ciò che esiste. La neutralità è la mia via.
6) Abbiamo tutti un progetto esistenziale da compiere?
Forse… facciamo tutti parte di un progetto.
7) Siamo animali sociali, la vita di ciascuno di noi non avrebbe scopo senza la presenza degli altri, ma ciò nonostante viviamo in un’epoca dove l’individualismo viene sempre più esaltato e questo sembra determinare una involuzione culturale, cosa ne pensa?
Siamo troppi e siamo come un virus per il pianeta. In fondo, l’evoluzione inizia interiormente, e quindi su basi individualiste.
8) Il bene, il male, come possiamo riconoscerli?
Non identificandoci né con l’uno né con l’altro: la terza forza è neutrale.
9) L’uomo, dalla sua nascita ad oggi è sempre stato angosciato e terrorizzato dall’ignoto, in suo aiuto sono arrivate prima le religioni e poi, con la filosofia, la ragione, cosa ha aiutato lei?
Il liberarmi da tutto ciò.
10) Qual è per lei il senso della vita?
Essere ora (ALTRIMENTI, QUANDO?)
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