Salute e alimentazione naturale
Del dott. Giacomo Bo indice articoli
Il piacere e il valore dei cibi fatti in casa
Ricette, consigli e tanto divertimento!
Marzo 2011
In questa rubrica abbiamo già citato Erri De Luca, ma vale la pena farlo nuovamente: “Noi moderni siamo abituati all’indifferenza per la materia prima e al culto per il prodotto finito”.
In meno di cent’anni lo stile di vita è cambiato profondamente e l’alimentazione ne è una prova evidente. I nostri nonni mangiavano ciò che la loro terra forniva, ed erano capaci di preparare praticamente tutto. Sapevano coltivare, allevare gli animali, tagliare la legna, costruire le case, farsi i vestiti, medicarsi con metodi naturali. Quasi non esistevano i negozi di alimentari perché la gente non ne aveva bisogno.
I nostri genitori hanno vissuto l’avvento dell’era industriale e del moderno stile di vita. Hanno visto svilupparsi la grande distribuzione con i supermercati e sono rimasti affascinati dalla comodità di comprare il cibo invece che doverlo coltivare.
Noi abbiamo fatto un ulteriore passo avanti: non solo non dobbiamo più coltivare, ma nemmeno preparare a casa il cibo, perché oggi esistono i ‘piatti pronti’, il prodotto finito e già pronto all’uso. Basta comprarlo e mangiarlo! Negli Stati Uniti da decenni il reparto più grande del supermercato sono i piatti surgelati già pronti. Con il microonde, in pochi minuti si mangia!
Grazie a questo sviluppo tecnologico non dobbiamo più perdere tempo a cucinare e possiamo dedicarlo ad altre attività, come il lavoro, il tempo libero e così via.
Ma siamo sicuri che preparare il cibo sia tempo perso?
Prendiamo ad esempio il pane, l’alimento simbolo della nostra cultura. Ai vecchi tempi si faceva una volta la settimana. Le donne preparavano a casa l’impasto e andavano al forno del paese per cuocerlo tutte insieme. Mentre aspettavano chiacchieravano e passavano momenti felici. Quel pane durava una settimana perché era fatto con la pasta acida e non con il lievito di birra che, come dice il nome, è adatto alla birra ma non al pane.
Ecco allora una semplice ricetta per il pane in casa: si parte dalla pasta acida (fatevela dare da qualche vostro amico oppure acquistatela secca nei negozi di alimenti biologici), si aggiunge 1kg di farina semi-integrale biologica, acqua, un pizzico di sale. Si impasta per una ventina di minuti e si lascia riposare in una terrina di vetro in un luogo caldo (20-25 gradi) per 12-24 ore, coperto con un panno bagnato. Quando la pagnotta è gonfiata, si stacca un pezzo grosso come un pugno e lo si conserva in frigorifero in un barattolo di vetro. Si cuoce il pane a 180 gradi per 45 minuti – 1 ora. La volta successiva basterà sciogliere in acqua la pasta madre conservata in frigo aggiungendo la farina, e ripetendo il procedimento descritto.
Scoprirete un pane completamente diverso come gusto e consistenza, ma soprattutto mangerete un alimento sano perché ricco di enzimi utili per il nostro organismo.
Parlando di enzimi, un altro cibo straordinario è lo yogurt fatto in casa, perché quello industriale - essendo pastorizzato - è quasi completamente privo. Acquistate nei negozi biologici i fermenti per lo yogurt (oppure usate 4-5 cucchiai di yogurt intero biologico), aggiungete 1-2 litri di latte fresco biologico (meglio ancora se appena munto – fatelo bollire se non vi sentite sicuri della sua igienicità) mettendo il tutto in un barattolo di vetro con il tappo. Lasciatelo però aperto, coperto solo con una garza tenuta ferma da un elastico; in questo modo i batteri presenti nell’aria andranno nello yogurt e lo arricchiranno. Tenete il barattolo all’aperto in un luogo caldo (d’estate potete anche metterlo fuori casa sul davanzale) per 12-24 ore. Quando vedrete che il latte è diventato denso come un budino lo yogurt è pronto. Conservatelo in frigorifero. Qual è il vantaggio di uno yogurt di questo tipo? Che è un prodotto vivo, pieno zeppo di fermenti e batteri utili per la nostra flora intestinale.
In modo molto simile si può fare il formaggio. Partendo da 2-3 litri di latte fresco (o appena munto) scaldare a 35 gradi, versare lentamente un limone spremuto mescolando continuamente, e alla fine lasciare riposare per 1 ora. Il latte caglia e forma una massa densa che dovrà essere spezzettata con un mestolo di legno e poi filtrata in una garza o in un colino a maglie molto strette. Ciò che rimarrà sarà appunto formaggio fresco. Salate e mangiate a piacere, oppure fate delle forme e lasciatele stagionare su taglieri di legno in un luogo fresco e areato, avendo cura una volta la settimana di spalmare dell’olio su tutta la superficie della formaggetta per evitare le muffe.
Ecco una ricetta semplice per i crauti: tagliare finissimo un cavolo cappuccio e metterlo in una terrina di vetro insieme a un pugno di sale. Mescolare e spappolare con le mani il cavolo in modo che si impregni bene con il sale e rilasci la sua acqua. Quando questa acqua ricopre completamente il cavolo, lasciare riposare coperto per 1-2 giorni, aggiungendo un po’ di succo di limone. Alla fine, conservare i crauti in un barattolo di vetro in frigo e consumare entro una settimana. Qual è la differenza rispetto al prodotto industriale? Di nuovo, un alimento vivo pieno di batteri positivi che rinforzano il nostro sistema immunitario.
Quali altri cibi si possono preparare facilmente in casa?: biscotti, torte dolci e salate, pasta fresca, marmellate, frutta secca, birra, verdure fermentate, pizza e focacce, gnocchi e ravioli, gelato, caramelle, seitan e tofu, hamburger vegetali, succhi di frutta e molto altro.
Conosciamo l’obiezione che fa la maggior parte delle persone: “ci piacerebbe ma non abbiamo tempo”. In realtà il tempo c’è, solo che è impiegato per altre cose, quindi è una questione di scelta personale.
Un ultimo consiglio da genitori a genitori: coinvolgete i vostri figli in queste attività perché per loro è un sano divertimento, un piacere nello stare insieme e una grande possibilità di conoscere meglio cosa sono i cibi e come si preparano in modo naturale.
Nadia e Giacomo Bo
www.ricerchedivita.it
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