Salute e alimentazione naturale
Del dott. Giacomo Bo indice articoli
Una noce al giorno.
Un interessante studio del Policlinico di Barcellona
Marzo 2009
Negli anni ’70 gli americani fecero un importante studio comparativo riguardo l’incidenza delle malattie cardiovascolari (arterosclerosi, infarto, colesterolo ecc.) nel loro paese e in Europa e scoprirono un dato interessante: quei popoli che vivevano intorno al mediterraneo avevano un’incidenza di tali malattie del 50% in meno rispetto a tutti gli altri.
Poiché lo stile di vita era abbastanza simile, ed anche l’alimentazione non differiva più di tanto, si cercò con grande impegno quali potessero essere i fattori che fossero all’origine di tale divario. La scoperta fu stupefacente: l’olio d’oliva.
Mentre gli americani facevano un grande uso di burro, gli europei vicini al mediterraneo usavano l’olio d’oliva. La differenza tra i due lipidi è semplice: il primo è ricco di grassi saturi, il secondo abbonda di grassi monoinsaturi ed alcuni polinsaturi.
Consumare pasti troppo ricchi di grassi saturi rappresenta un grosso rischio per l'organismo umano. Subito dopo ogni pasto, infatti, si ha uno stato infiammatorio e reazioni ossidative conseguenti alla circolazione di questi grassi ingeriti. Col tempo tali reazioni induriscono le arterie creando arterosclerosi e quindi un rischio cardiocircolatorio. Oltre a ciò, il fegato e in generale tutto l’organismo tollera male questi grassi saturi che tendono a depositarsi nelle arterie, con conseguente aumento del colesterolo, della pressione sanguigna e del rischio di infarti, trombosi ecc.
Viceversa, i grassi insaturi – in special modo quelli poliinsaturi – vengono usati ottimamente dall’organismo e hanno anche il pregio di ridurre il colesterolo.
Come è possibile distinguere un grasso saturo da uno insaturo? Molto semplicemente, ogni grasso che in natura sia solido è saturo, mentre se è liquido è insaturo. Quindi, burro, panna, strutto, lardo, burro di cacao, grasso di palma (chiamato erroneamente olio di palma), i grassi contenuti negli animali e nei loro derivati (come le uova, il latte e i formaggi), sono tutti saturi, mentre tutti gli oli sono insaturi.
Lo scorso anno, sul Journal of the American College of Cardiology è apparso un interessante studio del Policlinico di Barcellona che dimostrava in modo preciso come il consumo di grassi insaturi proteggesse le arterie dagli effetti negativi che possono arrecare loro i grassi cosiddetti cattivi (ossia i saturi).
I ricercatori hanno arruolato nella ricerca 24 adulti. La metà di loro aveva livelli di colesterolo moderatamente elevati. A queste persone vennero somministrati due pasti a base di formaggio grasso e salumi a distanza di una settimana l'uno dall'altro. Dopo il primo, venne dato ai pazienti cinque cucchiaini di olio d'oliva, noto per le sue virtù protettive per i vasi sanguigni. Dopo il secondo, invece, vennero offerti 28 grammi di noci.
Test successivi a cui furono sottoposti i partecipanti dimostrarono che sia l'olio d'oliva sia le noci riducevano le reazioni infiammatorie e ossidative che intervengono nelle arterie.
Secondo quanto riferito dal coordinatore dello studio Emilio Ros, le noci furono anche in grado di preservare elasticità e flessibilità delle arterie, parametri chiave della loro funzionalità. Le noci agivano tramite l'amminoacido arginina di cui sono ricche. Questo stimola la produzione di ossido nitrico che è indispensabile all'elasticità dei vasi.
Inoltre, questi frutti contengono i grassi omega-3, antoossidanti per eccellenza e quindi alleati preziosi (e rari perché contenuti solo anche nel pesce) della nostra salute.
Questo studio ha rappresentato quindi una rivincita per questi piccoli frutti, spesso considerati avversari della linea – perché molto calorici - e ha indicato in modo inequivocabile che possono essere considerati una parte importante in una dieta bilanciata e salutare.
Come consumare le noci quindi? Essendo molto ricche di proteine nobili possono tranquillamente sostituire un pasto proteico, come la carne, il pesce o il formaggio. Una bella insalata mista cruda con insieme circa 1 etto di noci soddisfa abbondantemente le esigenze dell’organismo in termini di proteine, grassi, calorie, vitamine e sali minerali.
Tra l’altro, le noci sono ricche di calcio, minerale indispensabile la cui mancanza determina l’osteoporosi.
Vorremmo infine aggiungere una precisazione: le noci sono in realtà una famiglia numerosa che comprende anche le nocciole, le mandorle, gli anacardi, i pistacchi, le noccioline americane, le noci pecan, i pinoli, e tutti portano all’organismo i benefici che abbiamo descritto.
Solo un’avvertenza: essendo un alimento molto completo, dovrebbero essere usate unicamente come portata principale del pasto, e non come aperitivo, fine pasto o – peggio ancora – nei dolci, come la torta alle nocciole, perché altrimenti il rischio di eccedere con le quantità consigliate (circa 1 etto) è molto alto, oltre al fatto che mangiate così sono indigeste.
Nadia e Giacomo Bo
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