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Salute e alimentazione naturale

Del dott. Giacomo Bo   indice articoli

 

I frutti dell'autunno…
Castagne, zucca e funghi

Ottobre 2015

 

Arriva l’autunno… le giornate sono decisamente più corte, meno luminose e più fredde, e anche noi abbiamo bisogno di più calore. Ecco che la natura ci viene incontro con alcuni frutti straordinari come la zucca e le castagne, ma parleremo anche dei funghi perché piacciono a molti e non tutti li conoscono bene dal punto di vista della salute.
PCastagne, zucca e funghiovera ma buona, la zucca è un ortaggio ingiustamente bistrattato e dimenticato e che una volta era il cibo dei poveri mentre oggi compare sempre di meno sulle tavole. E pensare che, invece, è uno scrigno di salute.
La sua potente azione benefica si estende principalmente su numerosi campi: benessere della pelle, regolamentazione dell'attività intestinale, controllo della glicemia ed effetti antitumorali. Interessanti anche le altre qualità. La polpa è ricca di vitamina A, utilissima per la salute della pelle e di tutte le cellule epiteliali che ricoprono i vari organi, mentre la vitamina E (contenuta nei semi) è importante per favorire la fertilità femminile e superare meglio la menopausa.
In più, la zucca, che a differenza di altri vegetali non ha fibre irritanti, si rivela benefica in caso di attacchi di diarrea o di enteriti ed è curiosamente capace di regolare i movimenti intestinali: li rallenta in caso di dissenteria e li stimola in caso di stitichezza.
Mangiata ridotta in poltiglia, cattura le sostanze nocive nascoste negli altri alimenti (nitrati, polifosfati, coloranti, conservanti) e le elimina con le feci impedendo così che l'intestino le assorba. In cardiopatici e ipertesi agevola l'effetto terapeutico dei farmaci normalmente somministrati per il controllo della pressione. Non solo: ricca di acqua e a bassissimo livello di sodio (un milligrammo per etto), ha effetto diuretico e decongestionante sulle vie urinarie e protegge dai calcoli ai reni.
Infine, possiede proprietà antidiabetiche e antipertensive. La zucca si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella. Sebbene siamo soliti togliere la buccia, andrebbe invece mangiata anche questa perché più ricca di sali minerali. Si abbina benissimo a spinaci, formaggi, mandorle, funghi e tartufi, ideale per il ripieno dei famosi tortelloni emiliani o gli gnocchi. Ottimo anche il risotto alla zucca o la pasta condita con una crema di cipolle, aglio e zucca.

 

Sin da tempi antichissimi la castagna è sempre stata considerata un frutto di grande valore, un dono preziosissimo della natura perché poteva sfamare negli inverni più rigidi, si conservava a lungo, si prestava a moltissime ricette e addirittura veniva usata come moneta di scambio.
Le castagne sono ricche di fibre, di carboidrati e potassio, nonché di una serie di vitamine A e B che contengono proprietà curative ottime contro le anemie ed i cali di pressione sanguigna.  I sali minerali rappresentano un valido aiuto per l'organismo umano in quanto pieni di fosforo, calcio e ferro molto utile per rafforzare la muscolatura e per combattere l'inappetenza.
La cura a base di castagne è consigliata inoltre per la riduzione del colesterolo e per prevenire disturbi gastrici e stipsi renali. Rappresenta poi un ottimo alimento per i bambini, anziani e convalescenti o qualora essi vengono riscontrati allergici al latte di mucca, cosi come la sua farina impiegata nella preparazione di minestrine, risulta utilissima da somministrare a soggetti insofferenti ai cereali.
Come alimento il modo migliore per consumarle è come portata principale del pasto. Sono ottime sia bollite con l’aggiunta di cannella e zenzero, oppure di qualche erba aromatica, sia saltate sulla fiamma (le caldarroste). Possono essere accompagnate da verdure crude e cotte di stagione, mentre è meglio evitare altri carboidrati nello stesso pasto, come il pane o un cereale cotto.
Diverse persone sostengono di non poterle mangiare perché gonfiano la pancia e irritano l’intestino. Questo è vero perché vengono consumate nei momenti sbagliati, a merenda oppure a fine pasto. Così facendo facilmente fermenteranno nello stomaco dando origine a gas e gonfiori.  Le castagne sono buonissime nelle minestre di verdure, al posto del pane o della pasta, e accompagnano bene ogni tipo di pietanza, purché si abbia l’accortezza di non consumare insieme cibi molto proteici, come carne, pesce, formaggi e uova, perché questi impediscono la corretta digestione dei carboidrati contenuti nelle castagne, con la conseguente fermentazione degli zuccheri.

 

Che dire infine dei funghi? Piacciono molto ma non tutti li tollerano, e a ragione, perché i funghi raccolgono le sostanze tossiche del bosco; sono dei veri e propri spazzini e in una certa misura tutti i funghi hanno sostanze tossiche. Ecco che bisogna avvicinarci con estrema cautela. Se avete difficoltà a digerirli non mangiateli. Se invece non avete problemi consumateli con moderazione e sempre ben cotti. I funghi contribuiscono al buon funzionamento del nostro sistema immunitario. Sono considerati una buona fonte di sali minerali come il potassio, il fosforo, il rame ed il selenio, tutti indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo. Contengono lisina e triptofano, per quanto concerne le proteine. Da parte di molti i funghi sono erroneamente ritenuti come un alimento povero di nutrienti. Ciò è stato smentito dal ritrovamento all'interno di essi di selenio, il cui apporto nutrizionale ci permette di difenderci sia dalle malattie infettive che dalla comparsa di tumori. Essi contengono inoltre vitamina B3, che contribuisce al buon funzionamento del sistema nervoso e ad una corretta ossigenazione del sangue, e vitamina B2, necessaria sia per la produzione di globuli rossi che per il metabolismo di proteine, grassi e carboidrati.
Per quanto riguarda il loro potere di rafforzare il sistema immunitario, i funghi sono ritenuti da secoli come un vero e proprio antibiotico naturale e vengono indicati dalla medicina non convenzionale come un alimento prezioso da assumere durante il cambio di stagione per proteggersi da i malanni autunnali. La loro comparsa nei boschi tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, o tra inverno e primavera, conferma che è proprio il passaggio tre le stagioni il periodo ideale per consumarli freschi e per godere di tutti i benefici che essi presentano.

 

Nadia e Giacomo Bo
www.ricerchedivita.it

 

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