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Salute e alimentazione naturale

Del dott. Giacomo Bo   indice articoli

 

La castagna, moneta dei poveri

Ottobre 2013

 

Sin da tempi antichissimi la castagna è sempre stata considerata un frutto di grande valore.La castagna, moneta dei poveri Gli uomini semplici che spesso vivono più in armonia con la natura e con se stessi sono depositari di antiche saggezze e sanno cogliere il valore delle cose. Ecco che le castagne erano considerate un dono preziosissimo della natura perché potevano sfamare negli inverni più rigidi, si conservavano a lungo, si prestavano a moltissime ricette e addirittura venivano usate come moneta di scambio. I boschi venivano tenuti puliti proprio in attesa della loro caduta, e la raccolta era uno dei momenti più vivaci e allegri delle comunità montane.

Le castagne sono ricche di fibre, di carboidrati e potassio, nonché di una serie di vitamine A - B che contengono proprietà curative ottime contro le anemie ed i cali di pressione sanguigna.  I sali minerali rappresentano un valido aiuto per l'organismo umano in quanto pieni di fosforo, calcio e ferro molto utile per rafforzare la muscolatura e per combattere l'inappetenza.

La cura a base di castagne è consigliata inoltre per la riduzione del colesterolo e per prevenire disturbi gastrici e stipsi renali. Rappresenta poi un ottimo alimento per i bambini, anziani e convalescenti o qualora essi vengono riscontrati allergici al latte di mucca, cosi come la sua farina impiegata nella preparazione di minestrine, risulta utilissima da somministrare a soggetti insofferenti ai cereali.

Persino le bucce vengono impiegate in cosmetica per lucidare i capelli e rinforzarli, facendole bollire in un litro d'acqua per venti minuti e il succo applicato poi su di essi all'ultimo risciacquo, li fa brillare  in maniera naturale donando loro dei riflessi splendenti. Quindi oltre alle sue qualità curative, la castagna offre numerose altre benemerenze persino per la bellezza del corpo.

Per le mani secche, ad esempio, vi sono ricette a base di crema di castagne frullate, mescolate ad un cucchiaio di miele e succo di limone, per ottenere delle mani morbidissime. Lo stesso risultato si ottiene spalmando il prodotto sulla pelle. L'impiego della castagna in cucina dimostra la sua grande duttilità nel creare innumerevoli piatti e ricette ed esistono numerose pubblicazioni in commercio che esaltano le sue qualità. Celeberrimo è il "castagnaccio" con tutte le sue variazioni regionali.

Per schiarire le indecorose macchie cutanee tipiche della vetustà, basta ammorbidire alcune castagne in acqua bollente, schiacciarle con una forchetta e amalgamare poi il risultato con succo di limone, spalmato questo su di esse, spariranno.

Inoltre si possono curare i reumatismi con un decotto ottenuto coi i ricci delle castagne bolliti per circa 20 minuti. Il risultato va filtrato e versato nella vasca da bagno. Il risultato è garantito.

Come alimento il modo migliore per consumarle è come portata principale del pasto. Sono ottime sia bollite con l’aggiunta di cannella e zenzero, oppure di qualche erba aromatica, sia saltate sulla fiamma (le caldarroste). Possono essere accompagnate da verdure crude e cotte di stagione, mentre è meglio evitare altri carboidrati nello stesso pasto, come il pane o un cereale cotto.

Diverse persone sostengono di non poterle mangiare perché gonfiano la pancia e irritano l’intestino. Questo è vero perché vengono consumate nei momenti sbagliati, a merenda oppure a fine pasto. Così facendo facilmente fermenteranno nello stomaco dando origine a gas e gonfiori.  Le castagne sono buonissime nelle minestre di verdure, al posto del pane o della pasta, e accompagnano bene ogni tipo di pietanza, purché si abbia l’accortezza di non consumare insieme cibi molto proteici, come carne, pesce, formaggi e uova, perché questi impediscono la corretta digestione dei carboidrati contenuti nelle castagne, con la conseguente fermentazione degli zuccheri.

Dove trovare le castagne? Ovviamente nei negozi, ma attenzione! Prima di tutto, è facile trovarne di provenienza dal Piemonte, dalla Toscana o peggio dall’estero, e non quelle friulane, per il principio economico secondo il quale più la merce viaggia, più persone guadagnano. In secondo luogo, per evitare che queste facciamo i vermi vengono spruzzate con prodotti chimici antivermifughi che ovviamente finiscono nei nostri piatti!

Conclusione: scegliete castagne dei nostri boschi, o meglio ancora, andatele voi a raccogliere!

 

Nadia e Giacomo Bo
www.ricerchedivita.it

 

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