Riflessioni in Rosa
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Coppia e Corteggiamento: questione di ruoli o regole d'amore?
Marzo 2013
Esiste ancora il corteggiamento? Il corteggiamento è uno speciale momento della seduzione; risale all’amor cortese quando la bella principessa, prima di donarsi, veniva omaggiata a lungo dall’aspirante amante. Sedurre oggi è un gioco: implica tranelli e travisamenti, le dichiarazioni vengono sottintese, i gesti vengono eseguiti in modo volutamente equivoco, un’azione viene spesso seguita da un’altra che la contraddice. Nel corteggiamento la parola d’ordine è ambiguità.
Ma oggigiorno i ruoli dell’uomo e della donna sono cambiati, cosa che ha stravolto l’approccio erotico dei tempi moderni. Oggi, infatti, non si corteggia più. Sembra che ci sia solo una gran fretta di arrivare alla fine e questa nuova tendenza è dettata anche, e soprattutto, da alcuni modelli cinematografici moderni che tanto ammiriamo. Le persone, o meglio gli uomini hanno smesso di corteggiare perché temono un rifiuto, e a nessuno piace sentirsi dire “no”. Corteggiare, in un certo senso, significa anche “convincere” l’altro, che non sia inteso come qualcosa di manipolativo.
Oggi sono pochissimi gli uomini che sanno stare in questo limbo di sospensione in cui cercano di conquistare la "principessa" e che accettano di affrontare un’avventura il cui esito non è affatto garantito. La maggior parte di essi non regge l’incertezza e si comporta come la volpe della celebre fiaba di Esopo che non arriva a cogliere l’uva: “tanto è ancora acerba”. Morale: è facile disprezzare quello che non si può ottenere.
Ma cosa fanno esattamente le donne e gli uomini per attirare l’attenzione dell’altro?
Le donne, bisogna ammetterlo, sono generalmente più scaltre e raffinate dell’uomo. Recenti studi (anche se abbiamo dimostrato che in genere i risultati degli studi sulla seduzione maschile sono a dir poco grotteschi) hanno messo in luce come è pressoché una regola che sia la donna a fare la prima mossa in un modo così sottile da passare quasi inosservato: si guarda attorno con apparente indifferenza, ma ripetutamente; si muove con disinvoltura in una sala, attenta ad esaltare il saliscendi dei fianchi; si avvicina ad un uomo; lancia brevi occhiate, seguite dal distogliere lo sguardo. L’uomo a quel punto, prende l’iniziativa, ma in realtà è stato indotto a farlo dalla controparte.
L’arma della seduzione maschile è, invece, quella di mettere in evidenza i muscoli: ed ecco perché ci capita di avere davanti un uomo che continua a sollevare le maniche della camicia, massaggiarsi il collo con la mira occulta di esibire il bicipite, passare la mano sul torace.
Corteggiare, sedurre, amare, giocare… sono aspetti così strani che ci travolgono e ci stravolgono. Ma, tutto sommato, hanno sempre un fascino magico e credo che in fin dei conti tutte e tutti a modo loro sognano qualcosa di fiabesco.
Francesca Numerati
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