Ipazia: Riflessioni Filomatiche
di Danilo Campanella
Il mondo è composto da simboli
Di Ariberto Longobardi Agosto 2013
Il mondo è un grande libro nascosto ai distratti e pericoloso per gli incauti. Tutto è matematica, algebra e geometria, e si compone in frattali che, nonostante Pirrone o Sesto Empirico, compongono le cose del mondo. La materia e, quindi, la nostra mente, si compone di simboli. L’arte spesso e volentieri, come anche la sapienza, si sono serviti per rendere manifeste a pochi quello che poteva essere distrutto dai più. Così una civetta su una statua può significare un’associazione che ha posto la statua in onore di un affiliato speciale, un compositore può scrivere in musica una dottrina esoterica come Mozart ne Il flauto magico, e un’intera nazione conia la sua moneta. Interessante anche come alcuni gruppi musicali moderni scelgano i propri temi artistici, come del caso della rara copertina del gruppo degli Psycho Hype, o nel filmato della canzone Dannati Forever di Elio e le storie tese.
Il mondo è composto da simboli, la natura si forma su quelli e la società umana, spesso, si serve di loro per disseminare di conoscenza la terra. Eppure anche la conoscenza ha bisogno di essere protetta, perché non accada che si gettino perle ai porci. Questi non riconosceranno il valore delle perle, e le calpesteranno sotto i loro zoccoli. Per gli altri, sebbene in buona fede, non riamane che una mai assopita sensazione di mistero nei confronti di ciò che non potranno mai conoscere.
Ariberto Longobardi
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