Riflessioni al Femminile
di Rita Farneti - Indice articoli
Lettere a Marina di Dacia Maraini
Marzo 2022
C’è un punto di vista femminile (…) ovviamente non dovuto a un fattore genetico, ma a una storia millenaria. È una questione di educazione e di cultura: le donne, alle loro spalle, hanno un'esperienza di reclusione e la scrittura (…) segue sempre la vita.
Con queste parole Dacia Maraini si fa forte del fatto che senza reticenza, con pudore, uno scrittore deve poter parlare di tutto. In modo limpido e chiaro, con volontà di verità. Lo testimonia anche in una toccante poesia dal titolo Scrivo perché
Scrivo per non perdere il vizio
di dire le cose.
Scrivo nel tentativo di lasciare
una traccia.
Scrivo per paura che i pensieri
mi passino di mente.
Passeggio con la penna su questo
foglio bianco e lo lordo di idee.
Ci gioco, lo uso, mi faccio sedurre,
usare, tentare.
Con la penna dico tutto, non mento,
non ho pudore.
Dove la lingua esita e si ferma,
la mano scorre fluida e leggera.
Scrivo per guardarmi dentro.
Scrivo per fermare il tempo.
Scrivo per suscitare sentimenti e per
esprimere i miei.
Scrivo per dare un senso al silenzio.
Il cielo blu
il mare blu
l’inchiostro blu.
Se, come nota Peter Handke, scrivere è anche un modo tutto speciale di camminare, il termine forse più giusto che in un qualche modo potrebbe oggi racchiudere l’esperienza umana e letteraria di Dacia Maraini si colloca dentro la parola cammino, lei viaggiatrice dentro se stessa. La sua capacità di dare voce ad ogni venatura possibile alimenta l’alchimia dei contrasti, nutriti della convinzione di poter diventare (a loro volta) ossimori esistenziali alla ricerca di equilibri nuovi. La scrittura di Dacia Maraini è stata davvero in grado di legare cose lontane.
È lo scrivere un gesto di cura, è movenza gentile e credibile, anche quando vengono affrontati temi complessi e delicati, socialmente meno presentabili, a cagione dell’umore (ma anche del malumore) del costume culturale vigente negli anni 80.
Nel 1981 venne pubblicato Lettere a Marina: come recita la quarta di copertina rappresenta una riflessione senza tempo, una voce interiore appassionata e penetrante.
Cara Marina…Così iniziano tutte le lettere che Bianca, da un luogo dove si è volontariamente ritirata, ogni giorno scrive all'amica. Sono lettere intime che forse non arriveranno mai a destinazione, o forse non saranno neppure spedite, lettere che mettono a nudo i ricordi di tutta una vita.Oltre a rievocare la sua lunga storia con Marina, Bianca racconta se stessa, l’amore per il padre, le tentazioni di incesto con la madre, gli amori segreti, la vita di collegio, i sogni e gli incubi, il dolore, la paura e la speranza. Un romanzo dalla scrittura complessa e sensuale che mantiene intatto il suo fascino negli anni.
È un modo raffinato ed intimo di disvelarsi, con dolcezza, è un romanzo nel quale in un tu vengono ricomprese le vicende di un io. Prosa suggestiva, ricamata da una punteggiatura scarna, sobria, capace di evocare immagini e suoni che si ritmano dentro le stesse parole. In qualche modo l’autrice introduce efficacemente una scrittura dei sensi, la cifra in fondo più significativa del suo modo di narrare.
Odori di mare, di grasso di maiale, di cipolla, di basilico, di erba medica, di margherite bruciate dal gelo. E pezzi di memoria, risuscitati per incanto da un gesto, un volto.
Una sorta di lezione consegnata nel convincimento che in letteratura l’improvvisazione non paga. Vanno trovate le parole giuste, e scelte con cura, siano esse garanti di fluidità e capaci di ingenerare nel lettore la sensazione profonda che tutto avvenga nel modo più naturale possibile. E’ quanto sottolineava anche Raffaele La Capria: una naturalezza in grado di incantare e creare un movimento narrativo, che favorisca una lettura senza sforzi, come senza sforzo apparente (l’anatra) fila via tranquilla e impassibile sulla corrente del fiume, mentre sott’acqua le zampette palmate tumultuosamente e faticosamente si agitano, ma non si vedono.
Rita Farneti
Indice Riflessioni al Femminile
Nota
Dacia Maraini, Lettere a Marina, Bur Rizzoli, Milano, 2019
Scrivo perché: Dacia Maraini, Amata scrittura, Bur Rizzoli, Milano, 2002
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