Riflessioni al Femminile
di Rita Farneti - Indice articoli
Al giardino ancora non l'ho detto
Aprile 2021
Cristina Palomba, editor dal 2000 di Ponte alle Grazie del Gruppo Mauri Spagnol, con la quale Pia Pera ha pubblicato Al giardino ancora non l’ho detto*, scrive di aver intuito nella scrittrice molti dubbi, soprattutto sull’opportunità di dare alle stampe un testo che attraverso il racconto della sua malattia e dell’incombente morte avrebbe sicuramente rattristato i lettori**. Eppure, nonostante l’avanzare della malattia, o forse proprio anche attraverso questa, l’autrice si è concessa la libertà di entrare nel cuore dell’enigma vivendo gli ultimi mesi nell’attesa dell’invisibile.
Opera intelligente, lucida, operazione straordinaria del guardare il mondo capo all’ingiù. Un testamento lasciato a sé stessa, sospeso fra l’interrogarsi sommesso ed il palpitare di lucidissima razionalità, dentro la tenerezza del silenzio. Una prosa profonda, ben presente a ciò che è flebile e dissonante, pervasa dal brivido di creature vegetali con le quali fare famiglia. Giorno dopo giorno Pia Pera incontra lo stupore di sorprese buone, ma anche i tradimenti nel proprio corpo. Ascolta le voci del suo giardino e ne racconta in modo delicato, quasi intimo, la vita, continuando ad assaporare, quasi in un fermo immagine, carezze di vita che ancora nella gioia sanno dirsi.
In certe giornate d’aprile si guarda al cielo, lo si sbircia attraverso la fioritura dei ciliegi, si accarezzano con lo sguardo le grandi nuvole d’erba smeraldina ricamata di fiori di campo, assorti nella girandola di nuvole che ondeggiano forse al soffio, ora gentile, ora prepotente, del vento.
Penetrante in ogni dettaglio, il testo non è il semplice diario di bordo di una malattia che può cogliere alla sprovvista, come in mare aperto una tempesta improvvisa. È piuttosto un sussurro, porta a far vibrare l’ombra della notte, è promessa di un ancora anche quando la sabbia finissima del poco tempo rimasto scivola veloce fra le dita.
E’ un viaggio a ritroso: liberata l’autrice dalla zavorra terribile del futuro, indifferente al cruccio del passato, immersa nell’attimo presente, è Pia Pera a rappresentarsi per prima la parte vera di un mondo fluttuante ed in grado, dunque, di trasformarci.
Rita Farneti
Indice Riflessioni al Femminile
Riferimenti
*N.d.R. Il titolo nasce da una poesia di E. Dickinson
Io non l’ho detto ancora al mio giardino
per non perdermi d’animo.
E non mi sento ancora tanto forte
da rivelarlo all’ape.
Non ne farò parola nella strada,
perfino le botteghe stupirebbero ch’io
timida ed ignorante come sono,
abbia l’audacia di morire.
Non devono saperlo le colline
dove tanto ho vagato,
né posso dire ai miei boschi diletti
il giorno dell’addio.
Né mormorarlo a tavola,
né sventata accennare per la via
che oggi stesso entrerò
nel cuore dell’enigma!
**P. Pera, Il ricordo di chi ha lavorato al suo ultimo libro, di Cristina Palomba, in www.illibraio.it/news/storie/pia-pera-ricordo-381889/
P. Pera, Al giardino ancora non l’ho detto, Milano, Ponte alle Grazie, 2016
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