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Piccolo figlio della vita
di Amedeo
Ero nel cielo ma poi ho perso le ali,
credevo di aver visto Dio ma forse non era lui,
credevo anche di essere sconfitto ma ero solo vittima dell'angoscia,
non avendo più certezze mi sembrò più logico fuggire.
"Avrei bisogno di denaro per fuggire. Dove andrò?"
Chiusi gli occhi.
Ed eccolo finalmente il sollievo che solo le lacrime possono dare.
Diventai fantasiosamente lacrima e provai ad affrontare i problemi, forse lottando avrei capito qualcosa di questa vita che si ostinava a non darmi spiegazioni.
Scivolando sulle mie labbra imbronciate caddi nel vento e fui una lacrima libera, almeno per un pò finché la mia immaginazione non aveva più soluzioni e chiamai a raccolta tutti i ricordi, tutte le esperienze, tutto ciò che avevo imparato ma mi ritrovai nel buio di una piccola e asfissiante stanzetta sconosciuta, arredata di paure, mi si avvicinò qualcuno con due occhi grandi e incerti, ci misi poco a capire che era il Passato,
posò le sue poderose mani sulle mie spalle "Non tremare più, non ti farò del male, il tuo animo grida ed io ascolto ed ascolterò sempre.
Io muto ogni attimo tra gioie, affanni, ricchezze e pianti.
Assimilo ciò che non sopporti e non lo posso evitare, posso solo rianimare nella tua mente i frutti raccolti nel campo della
pazienza, ma so che sei triste poiché lontano dalla Conoscenza".
Dietro il Passato riconobbi la Delusione,
con i capelli rossi come il fuoco,
occhi grandi e fascinosi ma senza luce.
Iniziò a ballare attorno al mio fisico prostrato ed era pronta a
distruggermi ammaliandomi e intrappolandomi con la sua bellezza ma ben presto la Verità mi salvò e gridò:
"E' solo un illusione, devi essere più forte di lei"
Urlavo disperato: "Che tu sia dannata maledetta Delusione,
non bestemmierò quel Dio che ci sta guardando, non devi vincere, meriti il mio disprezzo, forse sei più forte di me ma non sei invincibile, non bendare la bocca dell'Ottimismo, le sue parole sono incoraggianti ed io voglio ascoltare.
Sebbene fossi già ferito, sfoderai la mia spada della distorta moralità e trafissi la Delusione che non morì anzi iniziò a ridere e mi sfidò ancora.
"Vieni abbracciami, ti difendo io."
L'Amore luminoso aggravò la mia inquietudine,
non mi fidavo, ne volevo crederle.
Ormai l'aria mi bastava appena e tentai di aprire la porta di quella stanza, spinsi fortemente, provai a sfondarla, finché una voce mi interruppe "Non puoi uscire da qui, questa camera è la realtà"
Il suo tono era più blando e confortevole,
tornai a piangere tra le sue braccia.
"Io sono la Speranza, ed è giusto che tu pianga,
hai incontrato il Passato, la Delusione, la Verità, l'Amore e nessuno ti ha dato ancora spiegazioni, piccolo figlio della Vita,
quanta dolcezza in queste tue lacrime, fatti accarezzare.
Nulla è perso davvero poiché tutto insegna,
la felicità è negli attimi che saprai apprezzare,
e i tuoi timori, le tue sofferenze, le tue soddisfazioni, i tuoi successi sono parte di te e ti rafforzano ed è questa l'unica vera conoscenza, continuare ad affrontare perché non tutte le lacrime sono di dolore"
Le sue parole si allontanarono da me e si stamparono nel mio cuore, io tornai lacrima e riaprendo gli occhi solo una voce
"Guarda quanta luce, io sono la Vita."
Amedeo
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