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Il sesso e l'età

Pregiudizi sul Sesso

di Davide Ragozzini   indice articoli

 

Il sesso e l'età

Gennaio 2014

 

Questo libro, trattando il sesso da un punto di vista scientifico, psicologico, filosofico, spirituale e esoterico si rivolge a chiunque.
In particolar modo, questo capitolo, è rivolto ai giovanissimi, nella speranza che comunque possano avvicinarsi al testo numerosissimi al fine di usarlo come educazione sessuale sotto tutti i profili in cui si dilata.
Quest’opera ha la ferma consapevolezza di essere uno strumento di educazione sessuale in un senso del termine molto più ampio di quello che siamo abituati a concepire.
Ha la volontà di allargare le coscienze al sociale e non solo, è uno strumento che consente l’applicazione dei suoi schemi di ragionamento a qualsiasi aspetto della vita degli esseri umani partendo dal presupposto che TUTTO è collegato dalle parole che abbiamo udito e assimilato da bambini; al primo bacio fino ad arrivare alla guerra.
Sondaggi studi e ricerche ci dicono che stiamo assistendo ad un cambiamento, o meglio ad un dilatamento dell’approccio al sesso, che sta influendo sui comportamenti di tutta l’umanità: l’età in cui ci si avvicina al sesso per la prima volta sembra sia scesa fino ai tredici, quattordici anni e dall’altro capo, gli anziani sostengono di fare sesso fino oltre gli ottant’anni.
Certo, le percentuali ai due estremi si assottigliano ma sembra che comunque siano in aumento sia la discesa e la salita dell’età che la percentuale stessa dei soggetti che praticano sesso all’interno delle fasce di età più estreme.
In pratica sempre più adolescenti giovanissimi e sempre più anziani in là con l’età si dedicano al sesso.
Questi dati confermano un’evoluzione della sessualità che già da alcuni anni molti esperti stanno interpretando come un risveglio consapevole dell’importanza di questa funzione.
Ho detto risveglio che letteralmente indica una fase e un cammino o percorso verso l’evoluzione e non un traguardo già raggiunto.
Sembra che l’evoluzione sessuale sia strettamente funzionale o strettamente collegata all’evoluzione intesa come un risveglio generale delle anime che da un punto di vista esoterico è considerato un passaggio in uno stadio energetico superiore chiamato “quinta dimensione”.
Ciò non toglie che alcune branche filo-cattoliche, conservatrici e/o religiose in senso generale, gridino l’allarme per una decadenza della morale, secondo loro, sempre più preoccupante.
Già all’inizio di questo libro ho introdotto il concetto, tentando di spalmarlo qua e là lungo le pagine, dell’esigenza storica da parte di chi detiene il controllo e il potere di arginare questa evoluzione.
Se mai abbiamo avuto dubbi o se ci siamo chiesti i motivi di questa schiavitù psicologica che incredibilmente è riuscita a togliere al sesso la sua più naturale espressione, beh, la risposta è proprio in questo collegamento tra l’evoluzione sessuale e un’evoluzione intesa in senso più ampio e completo, anche dal punto di vista culturale, delle coscienze e, quindi politica.
Sembra che i potenti abbiano sempre saputo, che un popolo che gode è un popolo libero.
Emarginando, svilendo e volgarizzando il sesso, e rivestendolo di una falsa morale che alimenta i sensi di colpa si ottiene un popolo schiavizzato.
Sembra il passo di una ricetta o di una pozione magica o di un rito voodoo.
Certo non potevano spingersi fino a provocare l’estinzione quindi dovevano garantire la procreazione consacrando il rapporto sessuale solo all’interno del matrimonio.
Niente di più semplice.
Ricordiamoci che qualunque abilità negativa abbiamo avuto quei pochi uomini su di noi, glielo abbiamo permesso.
Un concetto filosofico ed esoterico di una potenza immane, che è possibile applicare a tutti gli opposti, dice che non si può conoscere una dimensione fino in fondo se non si sperimenta il suo contrario.
L’umanità nel tempo, e l’umanità nel presente, ha ampiamente sperimentato il contrario della libertà anche se la memoria storica e le esperienze contemporanee ne limitano la consapevolezza e, quindi, molti di noi non se ne sono accorti o peggio ancora credono di essere liberi.
Molte informazioni, però, ci arrivano dal contesto attuale che convergono tutte in un disegno che è possibile interpretare come il più grande cambiamento energetico ed evolutivo della storia dell’umanità.
 Tali informazioni ci arrivano dal declino della fiducia nelle istituzioni politiche, dal crollo dei sistemi economici  e ci arrivano anche da un risveglio collettivo che stiamo vivendo anche se in maniera  poco consapevole e difficilmente rilevabile a livello sociale.
Se sapremo comprendere e inserirci in quel cambiamento, diventandone, oltre che partecipi addirittura promotori, scopriremo che la terra continuerà a dare i suoi frutti, le menti continueranno ad inventare tecnologie che potranno e dovranno essere eco-sostenibili, e le mani continueranno a creare manufatti modificando un sistema economico che attualmente è solo una gabbia virtuale che compra il nostro tempo e non ci dà la possibilità di riacquistarlo; il crollo di quel sistema economico porterà, se compreso e aiutato dal popolo, ad una più equa distribuzione della ricchezza.
L’evoluzione sessuale fa parte di questo risveglio e io credo che ne sia contemporaneamente la causa e la conseguenza come un concetto di meccanica quantistica.
L’emancipazione sessuale porta inevitabilmente ad un livello superiore di coscienza.
La scoperta individuale del proprio corpo e dei piaceri che può provare, la sinergia tra corpo e mente e la conseguente conquista di una spiritualità erotica eleva l’essere umano alla dimensione più alta che esista o che possiamo sperimentare qui sulla Terra.
Il passo successivo, e stiamo andando anche in quella direzione, è la condivisione di tutto questo con la nostra metà sperimentando la vera unione di due anime.
Capite come tutto questo sia la dimensione concettualmente, energeticamente, spiritualmente più lontana possibile dalla guerra?
Un popolo consapevole di questo, non può accettare di essere governato come se fosse composto da un branco di esseri senza anima e coscienza.
“Quel” popolo userà la sua ritrovata coscienza e dignità per scegliere tra i migliori, e non tra i peggiori, da chi far gestire gli aspetti pratici della vita in comunità che comunque in una società LIBERA saranno molti meno.
Quindi, tornando alle fasce di età in cui si inizia e si continua a fare sesso, non stupisce che queste si dilatino perché seguono semplicemente una tendenza di espansione che si avverte, nel corpo, nello spirito, nello spazio e quindi anche nel tempo.
Stiamo varcando la soglia da una moderna schiavitù alla libertà.
Credo che sia opportuno, però, analizzare una parte delle preoccupazioni che questo diverso e più “acerbo” approccio dei giovani al sesso, crea in alcune persone che osservano le sue manifestazioni nella vita quotidiana.
Molti esperti, con il solito catastrofismo, ritengono che i giovanissimi siano poco o per nulla informati sugli effetti collaterali del sesso, dal rischio di gravidanze indesiderate alla possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
Ancora una volta da tali convinzioni emerge anche una subdola, volontaria o meno, tendenza al concetto che “una tempo era meglio”, poiché secondo loro un approccio ritardato al sesso era sicuramente accompagnato da più maturità e quindi più informazione.

 

Ma io non credo che le cose stiano esattamente così; i giovani, con Internet, si ritrovano, oggi, più informati che mai; sono svegli e la loro sessualità si sviluppa prima rispetto al passato perché segue la normale evoluzione di tutto il pensiero collettivo.
Non subiscono quasi più l’influenza della stessa “morale” che hanno subito i loro genitori e, meno che mai, i loro nonni, e non trovano ostacoli sotto forma di pregiudizi; in più comunicano tra loro in tempo reale attraverso la tecnologia, confrontandosi e formandosi opinioni più libere e disinibite.
È ovvio che attraverso questi elementi ci si trovi di fronte ad un progresso.
Le percentuali di “incidenti” naturalmente esistono ma non devono fare da deterrente, semmai al contrario, e qui appoggio i sostenitori, dobbiamo assicurarci che le cose fluiscano per limitare i danni ma non dobbiamo limitare il naturale progredire delle cose.
Un conto è impegnarci per informare i nostri figli ma lasciarli comunque liberi di vivere le loro esperienze e un conto è limitarli.
Probabilmente il risultato, in percentuale, dei danni sarebbe lo stesso ma il primo è calcolato su un numero molto più alto di esperienze libere e questo a me sembra il risultato migliore.
Dagli studi emerge un dato rassicurante: le ragazzine hanno nei confronti della verginità lo stesso identico rispetto e considerazione di tutte le ragazzine di sempre.
La natura ha dato loro, e di riflesso anche ai maschi, la possibilità di non correre e di riflettere su un atto che psicologicamente proietta la persona nel mondo degli adulti.
L’imene è uno strumento più psicologico che fisico ed è un piccolo ostacolo che la Natura sembra abbia progettato perché si possa valutare con calma la nostra sessualità.
Se è sempre stato considerato il simbolo della purezza, oggi lo si può considerare come uno strumento che induce non a ritardare ma a riflettere sull’importanza della sessualità.
 Da questo punto di vista, sembra rientrare nel concetto più alto che l’umanità sta riconoscendo alla sessualità.
Per quanto riguarda gli anziani, da nessuna ricerca emergono effetti collaterali, anzi sembra che i soggetti che hanno una regolare e gratificante attività sessuale siano in ottima salute e lucidità mentale.
Dai sondaggi sembra che nella fascia senile, stia aumentando l’età in cui si continua a fare sesso, il numero di individui che non rinunciano all’amore, e la serenità nell’esprimere questa meravigliosa realtà.
Stanno cadendo, lentamente, tutti i tabù.

 

   Davide Ragozzini

 

Indice Pregiudizi sul Sesso


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