Riflessioni sul Paganesimo
di Monica Casalini indice articoli
Ferragosto: le ferie dei pagani
Agosto 2012
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Le ferie dell'imperatore
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Acqua e fuoco
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Trasformazioni cristiane
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Conclusioni
In Italia lo sappiamo bene, mentre il resto degli Europei non capiscono come mai ad agosto gli Italiani chiudono i battenti. Siamo l'unico paese al mondo che fa le ferie quasi esclusivamente ad agosto ed è come se durante questo torrido mese estivo, l'italica attività si riducesse ad una linea retta sul cardioscopio. Telefoni che squillano a vuoto per giorni, serrande abbassate, ristoranti chiusi... la desolazione più totale, come se gli Italiani avessero abbandonato il Bel Paese.
E in effetti è proprio così... da circa 2000 anni!
Le ferie dell'imperatore
Il termine "Ferragosto" deriva dalla frase latina Feriae Augusti, ovvero le "Feste (in onore) di Augusto", poiché fu proprio l'Imperatore Ottaviano Augusto ad introdurre questa vacanza che sollevava ogni cittadino romano dall'attività lavorativa durante la calura estiva. E in effetti anche il mese porta il nome dell'Imperatore.
Con il termine ferragosto, oggi, indichiamo la sola data del 15, ma originariamente si indicava tutta la durata del mese, durante il quale si organizzavano feste, banchetti e in alcuni casi ci si scambiava anche piccoli doni. Si organizzavano anche mercati, fiere e sagre di ogni genere; e poi balli, gite e tanto altro. Inoltre vi erano comunque tutte le festività religiose del mese, quali: le Consualia, la festa di Diana, le Opiconsiva, le Volturnalia e via dicendo... Il tutto era ovviamente volto a dimenticare per un breve periodo la fatica del lavoro nei campi, che per tutto il resto dell'anno portava sì abbondanza, ma anche sacrifici e spesso malattie, morti premature e tutto ciò che in un epoca come quella poteva essere definito come "stento".
Acqua e fuoco
Durante la notte che precedeva il 15 agosto, si soleva accendere grandi falò, un po' come facciamo noi oggi a dire il vero, ma ovviamente l'intento originario era ben diverso di una notte spensierata in spiaggia tra birra e chitarre. All'epoca, come oramai sappiamo bene, ogni gesto aveva un significato ben preciso e in questo caso il falò aveva la funzione apotropaica di scacciare, anzi, di rimandare l'inevitabile decalage del calore solare sulla Terra. Con il fuoco si voleva prolungare ancora per qualche settimana il caldo estivo e la lunghezza delle giornate, ormai destinate ad accorciarsi irrimediabilmente fino alla famosa notte del 24 dicembre.
E a proposito di fuoco, cosa sono poi i fuochi d'artificio se non una grandiosa manifestazione di luce e di festa?
Anche l'acqua aveva un significato magico: gli antichi si immergevano nelle acqua del mare, o dei laghi e dei fiumi, come gesto lustrale in previsione dell'autunno e del lavoro che esso comportava. L'acqua purificava il corpo e lo spirito dopo un periodo di sosta, che serviva a ridare le energie necessarie a svolgere il duro compito che aspettava i contadini nei campi.
Trasformazioni cristiane
Il sentimento e la valenza spirituale di queste manifestazioni antiche erano talmente forti che quando la Chiesa Cattolica prese in mano le redini religiose, non poté far altro che assorbire tali festeggiamenti, anziché demonizzarli come aveva fatto con altre celebrazioni pagane, e farli propri associando ad essi una ricorrenza cattolica. E così il 15 agosto si cominciò a celebrare anche la festa dell'Assunta in Cielo, che sin da subito mescolò rituali cristiani e tradizioni pagane. E a ben pensarci ancora oggi è così per tutte le varie feste dei santi patroni.
Conclusioni
Un proverbio recita:
"Per san Rocco (16 Agosto)
la rondine fa fagotto"
Questo testimonia quanto detto finora, ovvero che già dal giorno dopo di Ferragosto si può dire che l'estate (quella della canicola) volge ormai al termine e la rondine che sinora aveva soggiornato sui rossi tetti italiani, si rimette in viaggio verso paesi più caldi.
Monica Casalini
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