Rastislav e l'enigma proposto al prigioniero filosofo

Aperto da Eutidemo, 17 Settembre 2024, 12:08:14 PM

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daniele22

O grande principe, aspetta un attimo che mi proteggo la vista altrimenti verrò abbacinato dalla luce che irradia la tua persona che generosamente dispensa pure ad altri la vista delle cose al lume della ragione.
Come vossignoria disse, i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti  quattro, a) b) c) e il caso d), ovvero, "se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero,  donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
Grande fu il mio errore nel dare l'interpretazione di senso..etc (vedi formula di Phil che non ho ancora imparato a memoria) al vostro chiarissimo "se tu, invece, ora mi predirrai con verità quello che farò..."
Dissi infatti allora tra me e me che avrei dovuto predire tutte le vostre azioni una per una, ma che senso avrebbe avuto mi diceva la mia mente obnubilata.
E infatti alla mia cieca istanza, e non saprei come altro definirla, in cui dissi "ti dirò con esattezza che entro stasera mi giudicherai" voi avete opposto l'illuminante "il prigioniero non doveva affatto limitarsi a predire quel che avrebbe fatto Rastislav entro la serata, altrimenti avrebbe anche potuto predire che Rastislav  avrebbe continuato a respirare fino a tale momento" e ancora "- doveva invece predire quale tra i quattro casi elencati avrebbe fatto verificare Rastislav entro la serata.".
Di fronte a tale "non attribuzione di senso" in cui risplende tutta la verità oggettiva del vostro dire sovrano, e di fronte alla mia impudenza che scaltramente indicava la lettera d) con la sicumera palesatasi in quel volgarissimo "sgancia i saccardi", altro non posso che prendere atto che "una salus victis, nullam sperare salutem"
Un saluto

Eutidemo

Citazione di: daniele22 il 18 Settembre 2024, 18:16:28 PM
O grande principe, aspetta un attimo che mi proteggo la vista altrimenti verrò abbacinato dalla luce che irradia la tua persona che generosamente dispensa pure ad altri la vista delle cose al lume della ragione.
Come vossignoria disse, i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti  quattro, a) b) c) e il caso d), ovvero, "se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero,  donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
Grande fu il mio errore nel dare l'interpretazione di senso..etc (vedi formula di Phil che non ho ancora imparato a memoria) al vostro chiarissimo "se tu, invece, ora mi predirrai con verità quello che farò..."
Dissi infatti allora tra me e me che avrei dovuto predire tutte le vostre azioni una per una, ma che senso avrebbe avuto mi diceva la mia mente obnubilata.
E infatti alla mia cieca istanza, e non saprei come altro definirla, in cui dissi "ti dirò con esattezza che entro stasera mi giudicherai" voi avete opposto l'illuminante "il prigioniero non doveva affatto limitarsi a predire quel che avrebbe fatto Rastislav entro la serata, altrimenti avrebbe anche potuto predire che Rastislav  avrebbe continuato a respirare fino a tale momento" e ancora "- doveva invece predire quale tra i quattro casi elencati avrebbe fatto verificare Rastislav entro la serata.".
Di fronte a tale "non attribuzione di senso" in cui risplende tutta la verità oggettiva del vostro dire sovrano, e di fronte alla mia impudenza che scaltramente indicava la lettera d) con la sicumera palesatasi in quel volgarissimo "sgancia i saccardi", altro non posso che prendere atto che "una salus victis, nullam sperare salutem"
Un saluto

Il principe Rastislav ti perdona e ti ringrazia, ammirando la tua ammirevole eloquenza; quindi pensa di nominarti ciambellano di corte, se la cosa ti aggrada! :)

daniele22

Grazie o magnifico e munifico Principe. Non sono riuscito ad aprire la lettera che mi hai consegnato, investito quindi del ruolo da voi magnanimamente affidatomi mi rivolgerò dunque agli esperti perché risolvano l'arcano.
(Esce di scena) 
Se pensa che io mi faccia complice di tutte le sue sadiche nefandezze .. aspetta, aspetta che mi dia le chiavi e mi prendo i cento fiorini più gli interessi ... e poi via, la prima notte di mezzaluna piena andrò a trovare i jinni del deserto

iano

Citazione di: Eutidemo il 17 Settembre 2024, 12:08:14 PM
Rastislav entra nella cella di un suo prigioniero filosofo, e gli dice:
- Secondo quanto da me sovranamente deciso, i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti  quattro; però, essendo ovviamente, "incompatibili" gli uni con gli altri, e con altre eventuali casi, potrà verificarsi esclusivamente "uno solo" di tali casi:
a) - entro stasera io ti farò giustiziare;
b) - entro stasera io non ti farò giustiziare però non ti lascerò libero, per cui resterai in prigione;
c)- entro stasera io non ti farò giustiziare, anzi, ti lascerò libero, però senza donarti neanche un fiorino.
d) se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero,  donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
***
Cosa risponde il prigioniero?
***

Il verificarsi dei casi a,b, oppure c ,non è incompatibile col caso c, cioè con la previsione del loro verificarsi
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Citazione di: iano il 19 Settembre 2024, 10:36:40 AMIl verificarsi dei casi a,b, oppure c ,non è incompatibile col caso c, cioè con la previsione del loro verificarsi
Non ti seguo! :(
Un cordiale saluto :)

iano

#20
Citazione di: Eutidemo il 19 Settembre 2024, 11:10:39 AMNon ti seguo! :(
Un cordiale saluto :)
Tu scrivi che i 4 casi sono ovviamente incompatibili, ma io noto che non hanno tutti la tessa natura.
Infatti a, b, e c sono casi che possono verificarsi, mentre c non è propriamente un caso, ma è la previsione del verificarsi di un caso.
La previsione che un caso si verifichi non è incompatibile col verificarsi o meno del caso.
E' possibile che questa osservazione non vanifichi di fatto la tua soluzione, cioè che pur partendo da premesse false tu arrivi a conclusioni vere, però preferirei affrontare l'enigma partendo da premesse vere.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano. :)
In ordine alle tue intelligenti ed acute considerazioni, eccepisco, tuttavia, quanto segue.
.
1)
I quattro casi sono senz'altro "incompatibili" tra di loro, in quanto:
.
A)
Se entro quella sera il prigioniero verrà giustiziato (a), allora:
- non potrà restare vivo in prigione (b);
- non potrà essere lasciato libero, anche se senza un quattrino (c).
-  non potrà aver predetto la verità, perchè, in tal caso Rastislav non poteva farlo giustiziare, ma, anzi, avrebbe dovuto lasciarlo libero,  donandogli, per giunta, cento fiorini di "buona uscita" (d).
.
B)
Se entro quella sera il prigioniero sarà lasciato vivere, ma in prigione (b), allora:
- non potrà essere giustiziato (a)
- non potrà essere lasciato libero, anche se senza un quattrino (c).
-  non potrà aver predetto la verità, perchè, in tal caso Rastislav non poteva farlo giustiziare, ma, anzi, avrebbe dovuto lasciarlo libero,  donandogli, per giunta, cento fiorini di "buona uscita" (d).
.
C)
Se entro quella sera il prigioniero  verrà lasciato libero, ma senza un quattrino (c), allora:
- non potrà essere giustiziato (a);
-  non potrà restare in prigione (b);
- non potrà aver predetto la verità, perchè, in tal caso Rastislav avrebbe dovuto lasciarlo libero,  ma donandogli cento fiorini di "buona uscita" (d).
.
D)
Infine, se entro quella sera il prigioniero  avrà predetto la verità, e, quindi, Rastislav avrebbe dovuto lasciarlo libero,  donandogli cento fiorini di "buona uscita" (d), allora:
- non potrà essere giustiziato (a);
-  non potrà restare in prigione (b);
- non potrà essere lasciato libero senza un quattrino (c).
.
2)
Circa il fatto che a, b, e c sono "casi" che possono verificarsi, mentre c non sarebbe propriamente un "caso" ma è solo la "previsione del verificarsi di un caso", non sono affatto d'accordo; ed infatti può accadere tanto che il prigioniero possa indovinare cosa farà (o non farà) Rastislav, quanto che, invece, non riesca ad indovinare cosa farà (o non farà) Rastislav.
Per cui, anche questo è  senza alcun dubbio un "caso"; ciò in quanto anche la "previsione del verificarsi di un caso" costituisce un  "caso", che può verificarsi o meno!
***
.
3)
Infine non capisco minimamente quali sarebbero le "premesse false"; ed infatti si tratta di quattro casi tutti egualmente possibili; sebbene "incompatibili" ed "alternativi" tra di loro.
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***

Phil

L'opzione "d" è totalmente "divergente" dalle altre:
- "a","b" e "c" riguardano il futuro (stasera) mentre "d" il presente («se ora mi predirai...»);
- "a","b" e "c" riguardano ciò che capiterà, passivamente, al prigioniero, mentre in "d" il prigioniero può attivamente decidere del suo destino;
- "a","b" e "c" sono in forma dichiarativa, mentre "d" è in forma ipotetica
Come già accennato al post 7, il prigioniero non può indovinare ciò che accadrà, ma al massimo le intenzioni del principe; se il principe ha intenzione di ucciderlo, per salvarsi appellandosi a "d", il prigioniero dovrebbe dire «tu hai intenzione di uccidermi stasera» e, avendo indovinato, dovrebbe essere salvo con i 100 denari in tasca. Siccome il principe chiede invece al prigioniero di predire quello che farà (non quello che farebbe se...), ovviamente il prigioniero non può che sbagliare (perché stando a "d", liberazione con pagamento annesso, l'indovinare impedirebbe poi alla predizione di diventare vera in serata e quindi la predizione risulterebbe falsa).
Parafrasare "d" non è predire quello che il principe farà, perché una predizione ipotetica descrive solo "quello che farebbe il principe se...". Affermare «se mi spari e mi colpisci, come minimo mi fai male» non è né vero né falso, poiché di fatto, non accade nulla, quindi non c'è nulla di verificato o vero (il solito problema dei limiti predittivi dell'induzione). Quindi la parafrasi di "d" non ha i requisiti di verità richiesti dal principe («mi predirrai con "verità" quello che farò») per poter salvare e pagare il prigioniero.

Eutidemo

#23
Ciao Phil. :)
Non c'è alcun dubbio che l'opzione "d" sia totalmente "diversa" (ma non divergente dalle altre, bensì ad esse consequenzialmente connessa), in quanto:
- a, b, c, riguardano quello che "potrebbe" fare Rastislav entro la sera, qualora non fosse condizionato dalla predizione a breve termine d) del prigioniero;
- diversamente, invece, d), riguarda quello che "potrebbe" indovinare  a breve termine il prigioniero, per poter eventualmente condizionare quello che farà Rastislav entro la sera .
Ma si tratta di quattro casi ipotetici ed alternativi; e, in quanto tali, "equipollenti"
***
Non è  peraltro del tutto esatto, come scrivi ti tu, e comunque  del tutto irrilevante ai fini dell'"enigma", che:
- "a","b" e "c" riguardino il futuro (stasera) mentre "d" strettamente il presente («se ora mi predirai...»), in quanto <<predirai">> è futuro, anche se più o meno a breve termine, e comunque, prima della sera;
- "a","b" e "c" riguardano ciò che capiterà al prigioniero, mentre in "d" il prigioniero può attivamente influire sul suo destino, in quanto è vero che lui non può decidere niente, però può condizionare la scelta di Rastislav se fara la predizione giusta;
- "a","b" e "c" sono in forma dichiarativa, mentre "d" è in forma ipotetica, ma sono tutti e quattro dei "casi ipotetici", così come sopra spiegato! .
***
Ed infatti:
- "a","b" e "c" riguardano il "futuro più remoto" (ciò che accadrà entro stasera), ma anche "d" riguarda anch'esso "il futuro, sebbene predetto con un certo anticipo"se ora mi "predirai"...»), in quanto "mi predirai" è "la seconda persona dell'indicativo futuro", che può riguardare sia un futuro prossimo che un futuro relativamente più lontano;
- "a","b" e "c" riguardano ciò che potrebbe capitare al prigioniero in serata, a meno che nel "futuro prossimo" "d",  il prigioniero non "predirrà" quello che farà o non farà Rastislav (sia pure in forma ipotetica negativa, il che non è affatto proibito);
- quanto al fatto che  "a","b" e "c" siano formalmente in modalità "dichiarativa" (ma comunque "implicitamente ipotetica", in quanto si tratta di casi futuri ipotetici  che si escludonol'un l'altro), mentre "d" è in forma "esplicitamente ipotetica", questo non inficia minimamente la validità del quesito, in quanto pressochè tutti gli enigmi sono formulati così (se mi dici il falso ti getterò dal ponte, a meno che tu, adesso, non mi predirrai una cosa vera).
***
Per concludere, affermare «se mi spari e mi colpisci, come minimo mi fai male» è assolutamente vero, poiché di fatto, che se ti becchi una palottolla in corpo, è assolutamente  "verificato" che:
- o vai all'ospedale;
- o vai al cimitero.
FIDATI!
***
Un cordiale saluto! :)
***

bobmax

Se predíco con "verità" tu farai D.
Ma tu farai D soltanto se io lo avrò prima predetto. In nessun altro caso tu farai D.

Se predíco B o C non sarà mai verità. In quanto non possono avvenire: se veri risulterebbe D.

Se invece predíco come verità A, A non può avvenire perché in tal caso dovrebbe invece avvenire D. Ma se avviene D, la predizione è falsa e dovrebbe allora avvenire A. Ma allora la predizione A è vera... Avanti nel loop.

L'unica possibilità è perciò predire D.
Che tuttavia non può essere predetto vero, perché significa: predire in verità ciò che è vero soltanto "dopo" che è vero.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

iano

#25
Bene, chiarito che i 4 casi sono dello stesso tipo, confesso comunque di non aver compreso la tua soluzione, Eutidemo, perchè in effetti non ho compreso bene l'enigma.
Dunque proverò a riscriverlo in un modo per me comprensibile, e tu mi dirai se i due modi sono per te equivalenti..

Si verificherà uno ed solo uno dei seguenti quattro casi:

 a) entro stasera io ti farò giustiziare;

 b)entro stasera io non ti farò giustiziare e non ti lascerò libero;

c)entro stasera io non ti farò giustiziare, e ti lascerò libero,  senza donarti neanche un fiorino.

d)entro stasera non ti farò giustiziare, e  ti lascerò libero,  donandoti  cento fiorini.

Se riesci a prevedere quale caso si verificherà, allora si verificherà il caso d.

Sei d'acordo su questa riscrittura del tuo enigma?
O pensi che non sia equivalente a quella originaria?
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Bobmax :)
Condivido tutto quello che hai scritto, meno la tua conclusione.
Ed infatti L'unica possibilità è predire d), perchè è "vero"; e ciò che è "vero" è "vero" sempre, non soltanto "dopo" che è "vero".
Secondo me tu confondi l'aggettivo "vero" con il participio passato "verificato", che non è esattamente la stessa cosa; ma, anche in tal caso, almeno secondo me, la soluzione del prigioniero reggerebbe ugualmente!
***
Ed infatti il prigioniero premette:
- Tu, mio sovrano, sei ovviamente libero di far concretamente verificare una qualsiasi delle ipotesi a), b) e c) che mi hai prospettato; però non è forse "vero" che, <<se>> tu, sovranamente, decidessi di non far verificare nessuna delle ipotesi a), b) e c), dovresti  necessariamente decidere che si "verifichi" l'ipotesi d) (in quanto, come hai premesso, i casi che possono verificarsi entro stasera sono quei  quattro e soltanto uno di quei quattro)?-
***
Dopodichè, secondo me, alla stregua di quanto correttamente premesso, fa una "predizione ellittica", la quale, non può non essere "vera" (prima, dopo e durante).
E, cioè:
- La mia "predizione" è che,  <<se>> entro stasera non mi farai giustiziare, oppure <<se>> non mi farai giustiziare ma non mi lascerai libero, oppure ancora <<se>> non mi farai giustiziare ma mi lascerai libero senza donarmi neanche un fiorino, <<allora>> non solo non mi farai giustiziare, e mi lascerai libero, ma, per giunta, mi donerai anche cento fiorini di "buona uscita".-
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***

Eutidemo

Ciao Iano. :)
La tua formulazione è "simile" a quella di Rastislav, ma non è affatto "uguale" nè "equivalente" alla sua.
***
Ed infatti Rastislav aveva detto:
- Secondo quanto da me sovranamente deciso, i casi che possono verificarsi entro stasera potranno essere quattro e soltanto quattro (essendo ovviamente, "incompatibili" gli uni con gli altri, e con altre eventuali ipotesi):
a) - entro stasera io ti farò giustiziare;
b) - entro stasera io non ti farò giustiziare però non ti lascerò libero, per cui resterai in prigione;
c)- entro stasera io non ti farò giustiziare, anzi, ti lascerò libero, però senza donarti neanche un fiorino.
d) se tu, invece, ora mi predirrai con "verità" quello che farò, non solo non ti farò giustiziare, ma, anzi, entro stasera ti lascerò libero,  donandoti, per giunta cento fiorini di "buona uscita"-.
***
Tu, invece, "scindi" in due proposizioni distinte una proposizione ipotetica che era unitaria, dicendo:
"d)entro stasera non ti farò giustiziare, e  ti lascerò libero,  donandoti  cento fiorini.
Se riesci a prevedere quale caso si verificherà, allora si verificherà il caso d."
Mi sembra evidente che non è esattamente la stessa cosa!
***
Per cui il prigioniero può lecitamente premettere:
- Tu, mio sovrano, sei ovviamente libero di far concretamente verificare una qualsiasi delle ipotesi a), b) e c) che mi hai prospettato; però non è forse "vero" che, <<se>> tu, sovranamente, decidessi di non far verificare nessuna delle ipotesi a), b) e c), dovresti  necessariamente decidere che si "verifichi" l'ipotesi d) (in quanto, come hai premesso, i casi che possono verificarsi entro stasera sono quei  quattro e soltanto uno di quei quattro)?-
***
Dopodichè, secondo me, alla stregua di quanto correttamente premesso, fa una "predizione ellittica", la quale, non può non essere "vera".
E, cioè:
- La mia "predizione" è che,  <<se>> entro stasera non mi farai giustiziare, oppure <<se>> non mi farai giustiziare ma non mi lascerai libero, oppure ancora <<se>> non mi farai giustiziare ma mi lascerai libero senza donarmi neanche un fiorino, <<allora>> non solo non mi farai giustiziare, e mi lascerai libero, ma, per giunta, mi donerai anche cento fiorini di "buona uscita".-
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***

bobmax

Eutidemo, nel caso D il principe dona 100 fiorini al filosofo perché ha predetto in verità che gli avrebbe donato 100 fiorini.
Dove è la verità della predizione, nel momento in cui il principe la verifica per poi donare i 100 fiorini?
Visto che diventa vera solo dopo essere verificata vera?

È un cortocircuito logico.

Presente anche nella tua soluzione.

Che si può solo provare a nascondere, come predire fiorini non donati epperò sì, ma la fallacia resta.

PS
Viste le passate esperienze, non mi aspetto di convincerti.
Sono intervenuto solo per le illogicità manifeste.
Mi fermo qui.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Phil

@Eutidemo 

Provo a (e)semplificare, lasciando da parte le fonti di confusione: se, supponiamo, tu promettessi di darmi subito 10€ se prevedo "con verità" quello che farai entro stasera, e io ti dicessi «se faccio una previsione vera, mi darai 10€», mi darai davvero i 10€ perché ho (pre)detto qualcosa di vero sulle tue azioni, semplicemente parafrasando le tue "regole del gioco" e sebbene non si sia ancora verificato ciò che ho predetto (quindi la previsione non è ancora vera)?

P.s.
Andrebbe poi notato che il principe chiede al prigioniero una previsione, ma non pone limiti di opzioni sulla previsione («ora mi predirai con "verità" quello che farò»), li pone invece solo per quello che potrà accadere al prigioniero entro la serata («i casi che potranno verificarsi entro stasera saranno i seguenti quattro e soltanto ed esclusivamente i seguenti quattro»); quindi tutte le risposte tautologiche e simili sarebbero da considerare valide, ma non sottilizziamo.

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