Rastislav e l'enigma della linea retta

Aperto da Eutidemo, 03 Ottobre 2023, 17:19:59 PM

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Eutidemo

Rastislav decise di far visita ad un saggio eremita, di nome Poemen, che viveva in un angusto tugurio, costruito con rozze pietre in una monotona pianura in prossimità della spiaggia del Mar Baltico; ed infatti Rastislav si era incuriosito per la fama di Poemen di poter operare dei veri  "miracoli".
O, almeno, così diceva la gente!
***
Una volta entrato dentro la modesta abitazione di Poemen, però,  rimase stupito di come il suo "interno" fosse molto più "curato" e "rifinito" di quanto non apparisse dall'"esterno"!
Ed infatti, anche se non c'era un vero pavimento, il nudo terreno era stato però accuratamente levigato e ripulito da ogni possibile imperfezione; ed anche le pareti ed il tetto di pietra erano stati accuratamente levigati e ripuliti, tanto da sembrare stuccati.
Nel locale c'erano soltanto un letto, una sedia ed un tavolo, realizzati col legname del luogo dallo stesso Pormen; ma erano così "perfetti", "lindi" e "squadrati", che sembravano il prodotto di un esperto falegname.
***
Dopo i soliti convenevoli, Rastislav chiese all'eremita se poteva posare un leggero foglio di pregiatissima "carta di Amalfi" sul suo tavolo; e, ottenutone il permesso, gli fece notare la sottile linea retta che vi era stata accuratamente disegnata sopra.
***
- Vedi quella retta?- chiese Rastislav al vegliardo.
- Sono vecchio, ma mica cieco!- rispose sorridendo Poemen.
- Bene!
Allora, visto che dicono che tu sei in grado di operare miracoli, saresti in grado di far sì che la "linea retta" disegnata su quel foglio diventi una "linea curva"; fermo restando, ovviamente, che deve restare sempre la stessa linea che ho disegnato io su quel foglio, e non un'altra?
Però devi ottenere questo:
- senza poter toccare "in alcun modo" il foglio, nè con le tue mani, nè con altre parti del tuo corpo nè con altri oggetti;
- senza toccare "in alcun modo" il tavolo, nè con le tue mani, nè con altre parti del tuo corpo nè con altri oggetti.-
- Certamente!- rispose Poemen, e fece immediatamente quanto chiestogli da Rastislav.
Cosa fece? ::)

bobmax

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Citazione di: bobmax il 03 Ottobre 2023, 18:16:51 PMVi ha alitato sopra.
Ottima ipotesi, come tuo  solito; ma la carta di Amalfi non era deformabile alitandoci sopra! :)

Eutidemo

                                    MIA SOLUZIONE
Poemen si limitò a soffiare fortemente sul foglio, il quale, quindi, cadde ondeggiando in terra.
***
- Embe'?- fece Rastislav stizzito -Io vedo sempre la stessa linea retta di prima!-
- Io pure- replicò il vecchio - Ma quello che "vediamo" e quello che "sappiamo" non sempre coincidono!-
- Cosa vuoi dire?-
- Non sai che già dall'epoca di Eratostene, nel III Secolo a.C., la sfericità della Terra si considerava ormai  assodata; non tanto e non solo in virtù di una dimostrazione matematica, ma soprattutto a seguito di una serie di osservazioni che l'ipotesi di una Terra sferica spiegava nel modo più semplice e naturale.-
- Certo che lo sapevo, non sono mica un contadino ignorante!-  replicò piccato Rastislav
***
- E allora, adesso, quella linea non è più così perfettamente "retta", come quando avevi posato il foglio sul mio tavolo accuratamente  squadrato; ed infatti, come vedi, ora la tua pregiatissima carta di Amalfi aderisce perfettamente al suolo, e, quindi, ora, è diventata una linea "curva", per quanto "in modo assolutamente impercettibile", in quanto è "soggetta l'impercettibile curvatura della terra!"-
***
- E questo sarebbe il tuo "miracolo"?- sghignazzò Rastislav.
- No, principe!- rispose Poemen - Io non faccio miracoli, perchè non ce n'è alcun bisogno; ed infatti "TUTTO" è già miracoloso per conto suo!
***
NOTA 1
Secondo la "geometria sferica" anche in tal caso la "linea" dovrebbe continuare a considerarsi una "retta"; ma questo potrebbe e dovrebbe costituire il tema di un apposito interessante ed autonomo "THREAD", e non certo di questo aforismatico indovinello.
NOTA 2
A parte il tipo di carta, riflettendoci, anche la soluzione di Bobmax, secondo me, risulta egualmente valida; ed infatti, quantomeno, e molto meno "paradossale" della mia (che voleva avere soprattutto un valore "aforismatico" più che "realistico").
Comunque entrambe le nostre soluzioni si somigliano, perchè si basano entrambe su un uso appropriato del "fiato"! :D

iano

#4
Citazione di: Eutidemo il 04 Ottobre 2023, 18:12:28 PM
Secondo la "geometria sferica" anche in tal caso la "linea" dovrebbe continuare a considerarsi una "retta"; ma questo potrebbe e dovrebbe costituire il tema di un apposito interessante ed autonomo "THREAD", e non certo di questo aforismatico indovinello.

Bello questo enigma e potremmo dire che la soluzione funziona, e il prigioniero quindi si salva, perchè esso condivide col principe la nozione di vivere in uno spazio euclideo, cioè uno spazio che viene descritto dalla geometria euclidea, con la quale si può anche ben descrivere la superficie sferica della terra. Quindi non c'è bisogno di alcuna geometrica sferica.
Si potrebbe dire ancora qualcosa sul tavolino ben squadrato, costruito probabilmente da un falegname provetto forse, e del come questo abbia fatto ad ottenere una superficie perfettamente  piana, e chiedersi a quale scopo inoltre avrebbe dovuto ottenerla.
Ottenere una superficie quasi piana è più che sufficiente infatti per le funzioni che deve svolgere un tavolino.
Anzi, a dirla tutta, un tavolino perfettamente squadrato non si adatta al meglio a stare sopra una superficie sferica come quella della terra, quindi non si può dire che il falegname abbia fatto un buon lavoro, a meno che il suo scopo non fosse costruire un tavolino funzionale ad altro scopo di quello cui assolve di solito un tavolino.
Si fà pour parler, ovviamente.
Il prossimo passo potrebbe essere trasportare l'enigma nello spazio tempo di Einstein, dove rette sono le traiettorie percorse dai raggi luminosi, che però descritti dentro uno spazio Euclideo sarebbero curve.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Il thread autonomo che Eutidemo suggerisce in effetti mi sta già maturando in testa.
Io lo accenno. Poi se qualcuno trova il seguente  spunto interessante lo apra.

La geometria sferica immagino la usino in modo esclusivo i naviganti, perchè a loro di fatto interessano solo le traiettorie delle navi.
Il loro lavoro viene in questo modo a semplificarsi.
Ma se usassimo la geometria sferica per descrivere il mondo intero ciò non risulterebbe agevole.
Quindi ne potremmo dedurre che il mondo non abbia una precisa geometria, ma che noi usiamo per descrivere il mondo di nostro interesse geometrie ad hoc.


Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano :)
Ti ringrazio per il complimento, e, soprattutto per il tuo commento, che trovo molto "intrigante" ed "interessante".
***
Su un solo punto non concordo con te; e, cioè, che "un tavolino perfettamente squadrato non si adatta al meglio a stare sopra una superficie sferica come quella della terra".
Ma non è così, in quanto non è la "superficie piatta del tavolo" a poggiare sulla sfera, bensì le sue "gambe"; le quali, se ben squadrate, stanno perfettamente "a cavalcioni" della sfera, poggiando su "quattro punti equidistanti della stessa".
***
Per esemplificare "analogicamente" la cosa, guarda questo esempio che ho fatto con una "retta" disegnata su un foglietto posato sopra il fondo perfettamente "piatto" di un bicchiere capovolto; e come la stessa "retta" diventi "curva" sul foglietto posato su una sfera sottostante il bicchiere.
Se si posasse nuovamente il foglietto sopra il fondo perfettamente "piatto" dello stesso bicchiere capovolto "a cavalcioni della sfera", la linea tornerebbe, ovviamente, ad essere "retta"!
Quindi ti risparmio la foto!
***
Un cordiale saluto :)
***
P.S.
La "geometria sferica" la usano gli "astronomi", oltre che i "naviganti"!

iano

Citazione di: Eutidemo il 05 Ottobre 2023, 05:35:11 AM
***
Su un solo punto non concordo con te; e, cioè, che "un tavolino perfettamente squadrato non si adatta al meglio a stare sopra una superficie sferica come quella della terra".
Ma non è così, in quanto non è la "superficie piatta del tavolo" a poggiare sulla sfera, bensì le sue "gambe"; le quali, se ben squadrate, stanno perfettamente "a cavalcioni" della sfera, poggiando su "quattro punti equidistanti della stessa".

Si, hai ragione.
Ma in un tavolino ben squadrato la base delle gambe è piana, però poggia su una superficie sferica, per cui un tavolino ben ''sferato'' ha la base delle gambe sferiche, cosa che a dirla suggerirebbe la soluzione.

La tua soluzione è giusta, ma cosa succede se un terrapiattista ti chiede di dimostrarlo misurando la curvatura della superficie della terra?
Se gli strumenti per misurarla avessero la precisione degli strumenti usati dal falegname per squadrare il tavolino la terra risulterebbe piatta.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano. :)
Se un terrapiattista mi chiedesse di dimostrargli la curvatura della superficie della terra, io lo inviterei a guardare col binocolo un veliero, ancora molto lontano, che sta arrivando in porto; noterebbe subito che, per prima cosa, apparirà la vela, e poi, pian piano, anche il resto della nave.
E questo accadrebbe, allo stesso modo, in qualsiasi altro porto della Terra.
Un cordiale saluto. :)

iano

#9
Citazione di: Eutidemo il 06 Ottobre 2023, 05:08:17 AM
Ciao Iano. :)
Se un terrapiattista mi chiedesse di dimostrargli la curvatura della superficie della terra, io lo inviterei a guardare col binocolo un veliero, ancora molto lontano, che sta arrivando in porto; noterebbe subito che, per prima cosa, apparirà la vela, e poi, pian piano, anche il resto della nave.
E questo accadrebbe, allo stesso modo, in qualsiasi altro porto della Terra.
Un cordiale saluto. :)


In qualche modo siamo tutti ''terrapiattisti'' perchè ognuno di noi ha un orizzonte oltre il quale si rifiuta di guardare, oppure, pur guardando di trarne le giuste conseguenze, pur potendolo fare.
Naturalmente lui non potrà non osservare ciò che tu gli indichi, ma troverà spiegazioni che gli consentano di restare entro i limiti che si è più o meno volontariamente prefissato.
Tu ad esempio ti rifiuti di guardare cosa c'è oltre l'orizzonte della geometria euclidea.
Io a mia volta mi rifiuto di guardare oltre non sò cosa....perchè dovresti dirmelo tu oltre cosa mi rifiuto di guardare.
I limiti, specie quelli che ci poniamo da soli, sono fatti per essere superati, ma finché sono poco chiari restano insuperabili.
Penso che la ricerca filosofica sia un modo di far luce su questi limiti, per poterli superare.
Nel momento in cui sono chiariti sono di fatto superati.
Quindi non è difficile superare i nostri limiti, difficile è vederli.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano. :)
Quello che hai scritto mi ricorda un po' di quando Galileo cercò di persuadere alcuni alti prelati vaticani, convinti "a priori" della teoria tolemaica della "perfetta sfericità dei corpi celesti", che, in realtà, non era affatto così come credevano loro; pertanto fece loro vedere ravvicinatamente la superficie della luna attraverso il suo telescopio.
E, così, essi si resero conto che tale superficie non era affatto "glabra", bensì era ricoperta di crateri e dislivelli vari.
***
Ma sai come come si "salvarono in corner" gli alti prelati vaticani?
a)
Alcuni dissero che il telescopio era uno strumento diabolico, e che, quindi, non rappresentava il vero.
b)
Altri, molto più "sottilmente", ammisero che il telescopio rappresentava il vero, ma che la luna era tutta ricoperta di un "trasparentissimo strato di ghiaccio", completamente "sferico" e "liscio", molto più alto dei crateri e dei dislivelli; per cui la teoria telematica restava salva!
***
Pertanto concordo con te, ma sono un po' più pessimista; ed infatti ritengo che sia difficile superare i nostri limiti, anche quando riusciamo a vederli.
***
Un cordiale saluto! :)
***

iano

#11
Citazione di: Eutidemo il 08 Ottobre 2023, 12:25:54 PM
Ciao Iano. :)
Quello che hai scritto mi ricorda un po' di quando Galileo cercò di persuadere alcuni alti prelati vaticani, convinti "a priori" della teoria tolemaica della "perfetta sfericità dei corpi celesti", che, in realtà, non era affatto così come credevano loro; pertanto fece loro vedere ravvicinatamente la superficie della luna attraverso il suo telescopio.
E, così, essi si resero conto che tale superficie non era affatto "glabra", bensì era ricoperta di crateri e dislivelli vari.
***
Ma sai come come si "salvarono in corner" gli alti prelati vaticani?
a)
Alcuni dissero che il telescopio era uno strumento diabolico, e che, quindi, non rappresentava il vero.
b)
Altri, molto più "sottilmente", ammisero che il telescopio rappresentava il vero, ma che la luna era tutta ricoperta di un "trasparentissimo strato di ghiaccio", completamente "sferico" e "liscio", molto più alto dei crateri e dei dislivelli; per cui la teoria telematica restava salva!
***
Pertanto concordo con te, ma sono un po' più pessimista; ed infatti ritengo che sia difficile superare i nostri limiti, anche quando riusciamo a vederli.
***
Un cordiale saluto! :)
***

Diciamo che i freni critici che pongono gli alti prelati, o chi per loro, per quanto possano apparire ridicoli col senno di poi, hanno il pregio di rallentare il trasferimento da un vecchio mondo ad un nuovo mondo, di modo che anche chi và piano riesca ad effettuare la traversata.
Noi non ci saremo più per fortuna quando i posteri ridicolizzeranno i nostri paraocchi, perchè ogni epoca ha i suoi.
Personalmente ritengo che il fare una traversata tutti insieme abbia più valore della traversata in sè, senza perciò voler schiacciare il pedale del freno, perchè il processo è già lento per sua natura, e comunque non lo si può rallentare ad arte.
E' nella nostra natura procedere col freno tirato.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Citazione di: iano il 08 Ottobre 2023, 14:40:11 PMDiciamo che i freni critici che pongono gli alti prelati, o chi per loro, per quanto possano apparire ridicoli col senno di poi, hanno il pregio di rallentare il trasferimento da un vecchio mondo ad un nuovo mondo, di modo che anche chi và piano riesca ad effettuare la traversata.
Noi non ci saremo più per fortuna quando i posteri ridicolizzeranno i nostri paraocchi, perchè ogni epoca ha i suoi.
Personalmente ritengo che il fare una traversata tutti insieme abbia più valore della traversata in sè, senza perciò voler schiacciare il pedale del freno, perchè il processo è già lento per sua natura, e comunque non lo si può rallentare ad arte.
E' nella nostra natura procedere col freno tirato.
Basta che chi tiene il piede su freno non mandi chi ha il piede sull'acceleratore al rogo; che Galileo ha evitato per un pelo! ;)

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