Rastislav e l'enigma del numero segreto

Aperto da Eutidemo, 06 Agosto 2023, 13:09:03 PM

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bobmax

Ti spieghi benissimo Eutidemo, solo che non vuoi proprio ascoltare ciò che ti dice Phil.

Penso dipenda da un tuo pregiudizio verso la matematica. Che tratti come un mondo a sé.
Mentre la matematica è parte integrante di ogni aspetto del mondo.
Niente può prescindere dalla matematica.
A maggior ragione se abbiamo a che fare con dei numeri.

L'espediente linguistico permette di definire una chiave per poter dedurre il numero segreto a partire da quello detto.
Ma non per questo è allora soddisfatto il requisito che non vi sia alcuna attinenza matematica!
Perché l'attinenza prescinde dall'espediente utilizzato.

Al principe non gliene può fragá de meno dell'espediente linguistico.
Tra i due numeri c'è attinenza matematica?

Sì.

Difatti è inevitabile. Inoltre in questo caso è pure smaccata.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bobmax. :)
Forse hai ragione tu!
Ma non è  che io non voglia ascoltare quello che mi dice Phil "per fargli dispetto" (perchè, oltretutto lo stimo molto e mi sta anche simpatico), ma solo per il fatto che, essendo io digiuno di matematica, proprio "non riesco a capire i suoi ragionamenti"; ma, se lo dici tu, può senz'altro darsi che abbiate ragione voi! ;)
***
Però può anche darsi che il "qui pro quo" derivi da un'altro aspetto della questione, che, finora, non avevamo preso in considerazione; cioè la differenza che intercorre tra una "accezione linguistica" univoca (quale quella recepita dalle due spie), e l'"accezione matematica" generica a cui fate riferimento tu e Phil.
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Ed infatti, ad esempio, se il numero segreto è 97, il numero 1697 ha significanza e valore per la spia B) solo se "linguisticamente" limitata alle "SOLE" sei lettere di "se dici", derivate per "scambio alfanumerico" con il numero "16".
Il numero "16" viene in rilievo particolare solo sotto tale aspetto!
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Cioè, esplicitando alternativamente i concetti:
a)
Sotto il "profilo linguistico", se la spia A) dice alla spia B) "1697" , la spia B) capisce inequivocabilmente che il numero da indovinare è "97", perchè intuisce "linguisticamente" che lo scambio "alfanumerico" utile  è <<16/se dici>>, e non certo che  lo scambio "alfanumerico"  è <<169/cento sessantanove>>, che non significa niente;
b)
Sotto il "profilo matematico", invece, se la spia A) dice alla spia B) 1697 , la spia B) non necessariamente deve prendere come "chiave di comprensione" del numero segreto il numero "16" (con le equazioni che ne derivano), ma può anche prendere come "chiave di comprensione" il numero "169" ovvero il numero 9 o il numero 6 (con le equazioni che ne derivano), ottenendo così risultati diversi, e non univoci come quelli che, invece, derivano dallo scambio "alfanumerico" <<16/se dici>>.
Che non ha alternative semantiche!
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Non so se riesco a spiegarmi! :(
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                                  CONCLUSIONE
In parole ancora più semplici, per capirci meglio, dimentichiamoci del "trucco linguistico", come se Rastislav lo avesse espressamente proibito; per cui la prima spia non può usare il numero 16 con valenza linguistica di "se dici", ma solo con la sua valenza esclusivamente matematica "numero 16".
Ok?
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Quindi Rastislav dice all'orecchio della spia A) un determinato numero (che ora io mi segno su un foglio di carta), e la spia A) dice alla spia B) il numero 16.678.890.
Ora, di grazia, dove diamine sta scritto che la "chiave matematica" per indovinare il numero che Rastislav ha detto all'orecchio della spia A),  stia per forza nel numero "16"  in quanto tale (visto che abbiamo proibito lo scambio alfanumerico) , e non, invece, per esempio, nel numero "678" ovvero nel numero 890?
La spia B), ragionando solo "matematicamente", non può assolutamente indovinarlo; perchè ogni numero o gruppo di numeri vale tanto quanto l'altro.
E neanche tu e Phil!
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Un cordiale saluto ad entrambi! :)
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Phil

@bobmax
Concordo; infatti anteporre un numero ad un altro numero è sempre un "espediente matematico", a prescindere da come si pronunci il numero anteposto. Eutidemo, secondo me, commette la leggerezza di focalizzarsi troppo sulla "necessità" di risolvere la questione e si mette "empaticamente" nei panni dei prigionieri, apprezzandone giustamente l'ingegno, ma al contempo rendendo il principe-giudice "un pollo", incapace di riconoscere un espediente matematico da scuole elementari (e non giova che nel suo penultimo post lo incoroni beffardamente «grande matematico»; anzi, ciò rende ancora più assurda la negazione della violazione delle sue regole; un grande matematico coglierebbe tale attinenza al volo, come abbiamo fatto noi, che grandi matematici non siamo; soprattutto io...).

@Eutidemo
Hai ragione nell'osservare che il prigioniero, in assenza di un "codice" prestabilito o intuibile sul momento, non potrebbe trovare il numero segreto, proprio come io (né bobmax, suppongo) non posso dedurlo dal numero che hai fornito. Tuttavia, dovresti, per seguire l'ordine di esecuzione dell'enigma, prima fare un passo indietro e spostare il tuo focus sul principe-giudice: se un prigioniero dà una risposta che il giudice boccia (perché irregolare), non conta se tale risposta sia utile o meno all'altro prigioniero. Il principe non si pone, come prima questione, il problema di come il prigioniero interpreti la riposta del compagno e se la capisca o meno. Essendo anzitutto giudice, il principe deve accertarsi che la risposta prima di tutto rispetti le regole: non contenga il numero segreto né attinenze matematiche con esso (e qui si torna a quanto ripetuto nei post precedenti e alla tua stessa ammissione nel post numero 14).
Non è affatto obbligatorio che il prigioniero indovini, soprattutto se tale esito positivo comporta la violazione delle regole. In ogni gioco il rispetto delle regole è ciò che dà un senso al gioco, a prescindere da chi vince (il principe, che pone sadicamente regole iper-restrittive) e chi perde (i prigionieri, che pensano ingenuamente che il principe "grande matematico" non si accorga che stanno banalmente anteponendo 1 e 6 al numero segreto che egli conosce; un'attinenza matematica ai limiti dell'impudenza masochista).

Eutidemo

Ciao Phil. :)
Per me è più che sufficiente che tu, onestamente, ammetta che, in mancanza di un  "codice" intuibile sul momento, non sia possibile indovinare  "matematicamente" nessun "numero segreto" contenuto in un altro diverso numero; proprio come nè tu (né Bobmax) siete stati in grado di dedurre "matematicamente" il mio "numero segreto", dal diverso numero che io vi avevo fornito, e che pure lo conteneva per intero.
***
Non sono invece per niente d'accordo sul fatto che la (presunta) violazione di una regola invalidi il risultato ottenuto dalla spia B), se tale (presunta) violazione non era affatto preordinata e funzionale  ad ottenere tale scopo; ma questo è "opinabile", a seconda che sia abbia una concezione "formalistica" ovvero "sostanzialistica" delle norme.
Per cui non mi è affatto lecito affermare che la tua sia una opinione "oggettivamente errata";  così come a te non è affatto lecito affermare che lo sia la mia.
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E, al riguardo, penso di aprire un altro autonomo TOPIC, partendo da una controversia giuridica che ho dovuto personalmente affrontare circa un "semaforo".
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Cioè:
- se sia in ogni caso sanzionabile chi passa col "rosso" per aver infranto "formalmente" una prescrizione del codice della strada;
- ovvero se non sia sanzionabile chi passa col "rosso", quando l'incrocio non sia nè "transitato" nè "transitabile" in senso  "ortogonale".
Ma, per cortesia, non parliamo di questo caso qui, in quanto anticiperemmo il dibattito di un apposito "thread" che devo ancora ben definire ed aprire!
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Un cordiale saluto! :)
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Eutidemo

CONCLUSIONE
Ciao Phil e Bobmax. :)
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70 certezza avete di aver ragione, pur di concludere questa discussione ve la concedo volentieri senza ulteriori repliche da parte mia; ed infatti 80 voglia di farla finita con questa diatriba. :D
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Un cordiale saluto ad entrambi! :)
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Phil

Citazione di: Eutidemo il 13 Agosto 2023, 06:32:54 AM
Non sono invece per niente d'accordo sul fatto che la (presunta) violazione di una regola invalidi il risultato ottenuto dalla spia B), se tale (presunta) violazione non era affatto preordinata e funzionale  ad ottenere tale scopo; ma questo è "opinabile", a seconda che sia abbia una concezione "formalistica" ovvero "sostanzialistica" delle norme.
Per cui non mi è affatto lecito affermare che la tua sia una opinione "oggettivamente errata"così come a te non è affatto lecito affermare che lo sia la mia.
Direi che la violazione della regola (della non-attinenza matematica) sia "preordinata e funzionale" ad ottenere lo scopo di comunicare il numero segreto (obiettivo del gioco); salvo supporre che il prigioniero "parli a caso" o non risponda con la finalità di salvarsi la vita, ma solo "pour parler". Molto "probabile" (per non dire «sicuro») che egli abbia usato tale violazione per provare a vincere; non mi pare sia questione di interpretazione delle regole e buttarla sull'opinabile, di fronte ad un'oggettività, non sempre funziona. Non credo nemmeno che c'entrino molto formalismo o sostanzialismo: il divieto di violare una regola per vincere è forse la prima meta-regola di ogni gioco (salvo suddetta regola contempli eccezioni, ma, a quanto esplicitamente dichiarato dal principe, non è questo il caso).
Come già detto, aver ragione non mi è mai interessato, ma il fatto che bobmax, con quello che ha scritto, mi abbia dimostrato di aver capito i miei ragionamenti e le mie conclusioni (al di là del fatto che li condivida o meno), mi rassicura sul fatto che non è stato tutto "inchiostro virtuale" sprecato (in altri post, non di bobmax, ho trovato "sospetti evitamenti", ma preferisco non pensar male, si fa peccato...).

Eutidemo

Ciao Phil :)
Ma perchè insisti?
Ed infatti mi pare di aver già scritto che, 70 certezza hai di aver ragione, pur di concludere questa discussione te la concedo volentieri senza ulteriori repliche da parte mia; ed infatti 80 voglia di farla finita con questa stucchevole diatriba, da essere disposto a qualsiasi concessione, pur di porvi termine.
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Un cordiale saluto :)
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Phil

La questione della "violazione della regola preordinata e funzionale" che hai proposto era un nuovo (ed interessante) elemento di discussione e mi è sembrato opportuno far notare come nemmeno questo escamotage consenta di "salvarsi in corner". Se vuoi insistere con altri tentativi di rendere la faccenda opinabile (tentativi di cui ti ringrazio perché sono davvero un'ottima "palestra dialogica"), sarò lieto di analizzarli e, se interessanti, commentarli.
Come detto, non bado al fatto che tu mi dia ragione o meno, poiché il sollazzo del forum è per me commentare e comunicare (non convincere o ottenere consensi; non sono mica un politico...).

Eutidemo

Ciao Phil. :)
Sono d'accordo con te che la questione della diversa rilevanza che ha violazione di una regola preordinata e funzionale ad un preciso scopo, e la violazione di una regola di carattere soltanto formale, costituisce un interessante  elemento di discussione; il quale, però, merita un'apposito THREAD nell'apposito settore, per cui sarebbe troppo "riduttivo" ed "O.T." trattarlo in questa sede.
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Un cordiale saluto :)
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