Rastislav e l'enigma del buio e della luce

Aperto da Eutidemo, 16 Marzo 2024, 12:38:35 PM

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Eutidemo

Rastislav entra nella cella di un suo prigioniero filosofo, e gli chiede a bruciapelo: "Cosa c'è nel buio, che non ci sia anche alla luce?"
Cosa risponde il prigioniero filosofo?

iano

#1
Il prigioniero risponde che non c'è nulla, essendo ''Cosa c'è nel buio, che non ci sia anche alla luce?'' un modo dire che non indica alcun luogo.
Quindi chiederebbe al principe cosa intende precisamente col suo modo di dire, di precisare cioè il luogo, sapendo di non rischiare così, almeno per questa volta, la vita. :))
A non voler essere pignoli si può intendere ''nel buio'' come un qualunque luogo da cui non proviene luce, e viceversa ''alla luce''.
Ma rimarrebbe il fatto che ''luce'' interpretato in modo letterale, indicherebbe come in modo esclusivo   l'esistenza di qualcosa, il che non è vero.
Quindi dovremmo intendere cosa c'è  la luce può indicare in modo esclusivo, escludendo cioè ciò che può esserci senza che la luce lo possa indicare?
E quindi cosa rimane di ciò che la luce indica quando la ''spegniamo''?
Con certezza possiamo dire cosa non rimane, i fotoni di luce, perchè questo equivale appunto a spegnere la luce.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano. :) 
Hai indovinato, BRAVISSIMO!!! 8)
Ed infatti il prigioniero filosofo, anche secondo la mia "Weltanschauung", risponde: "Niente!"
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Però il "niente" che intendo io, forse è un po' diverso da quello che intendi tu!
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Ed infatti fu così che convinsi i miei figli piccoli a dormire con la luce spenta, senza nessuna paura che nell'oscurità si potesse nascondere qualche misterioso pericolo; dicendo loro: "Non c'è niente nel buio che non ci sia anche alla luce!".
Ed infatti, se accendi l'interruttore della luce, non ti apparirà altro che quello che si trovava nella stanza quando essa era nel buio più completo (e viceversa).
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La  questione può utilizzarsi "metaforicamente" anche in campo filosofico; però, in tale ambito, essa può essere interpretata in maniera "diversa" ed anche in modo alquanto "controverso".
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Quindi, così come te, lascio libero ciascuno di interpretarla come preferisce!
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Un cordiale saluto! :)
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Phil

Il prigioniero, se fosse stato anche un po' sofista, avrebbe potuto rispondere: «L'assenza di ombre».

Eutidemo

Ciao Phil. :)
Come sofisma è senz'altro molto divertente, però non risponde a tono alla domanda di Rastislav.
Il quale, in effetti, aveva chiesto: "Cosa <<c'è>> nel buio, che non ci sia anche alla luce?"; ma non aveva affatto chiesto: "Cosa <<non c'è>> nel buio, che invece c'è alla luce?", e, cioè, appunto, le "ombre".
Ed infatti. se mi consenti il gioco di parole, l'"assenza" non ha alcuna "essenza"!
Un cordiale saluto! :)

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