Il mistero delle valvole per regolare la pressione delle caldaie a gas, almeno secondo me, consiste in questo:

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Se non arriva acqua calda, in genere anche i profani come me sanno che -in genere- questo dipende un calo della pressione dell'acqua nella caldaia; il che è facilmente rilevabile controllando il "barometro" di quest'ultima, in quanto, in tal caso, la lancetta si sposterà eccessivamente sulla sinistra, così come nel mio seguente esempio (tenendo però presente che i "barometri" possono assumere gli aspetti e le forme più diversi).

In tal caso basterà girare una apposita "valvola esterna" alla caldaia (o "rubinetto di carico", anch'esso di vari aspetti e forme), ruotandola in senso orario, finché la pressione non si stabilizzerà intorno a 1-1,5 bar; dopodichè l'acqua tornerà subito calda.

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Viceversa può verificarsi un aumento eccessivo della pressione dell'acqua nella caldaia; il che pure è facilmente rilevabile controllando il "barometro" di quest'ultima, in quanto, in tal caso, la lancetta si sposterà eccessivamente sulla destra, così come nel mio seguente esempio.

In tal caso "basterebbe" ruotare una apposita "valvola esterna della caldaia" (o "rubinetto di scarico", anch'esso di vari aspetti e forme), finché la pressione non cali intorno a 1-1,5 bar.

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Ho usato il condizionale, perchè, sia la mia che le caldaie dei miei conoscenti, mentre hanno tutte un "rubinetto di carico esterno", hanno invece "il rubinetto di scarico interno", per cui, per poterlo manovrare, occorre smontare la plancia esterna della caldaia; operazione, questa, severamente proibita ai comuni mortali, in quanto riservata ai tecnici.

Quindi, per ridurre la pressione della caldaia, è necessario intervenire sulla "valvola di sfiato dei termosifoni" per permettere all'acqua di fuoriuscire dal sistema di riscaldamento.

Ma perchè mai non predisporre un "rubinetto di scarico esterno" ad uso degli utenti, al fine di evitare tale fastidioso ripiego!