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Camminate

Aperto da Estack, 27 Aprile 2024, 17:13:03 PM

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Estack

Oggi nelle famiglie si possiedono minimo 2 auto,infatti nei marciapiedi vedi poca gente.Ti chiedo ti capita mai di non prendere la macchina e fare lunghi percorsi a piedi? Se si lo fai spesso o poco?

Jacopus

Praticamente tutti i giorni. Lavorando a Genova, usare l'auto è un suicidio e non ho più l'età per la moto. È però una passeggiata "necessaria", ben diversa da una passeggiata fatta per il piacere di passeggiare. Da questo punto di vista sono deficitario, ma fra tutto gli impegni della vita (lavoro, figli, genitori anziani,gestione casa, rapporti sociali) è difficile ritagliarsi uno spazio anche se talvolta è solo pigrizia.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

La filosofia nasce peripatetica e un grande filosofo dice testualmente "diffidate dai culi di pietra e da tutte le idee che non nascono dal corpo in movimento". Oggi si aggiungano i culi motorizzati alla massima. Anche la filosofia orientale nasce nel preciso momento in cui il principe Siddharta abbandona il palazzo e si inoltra a piedi nel mondo. Chiamando poi "vie" le verità che portano all'illuminazione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Estack

Si poi in auto ti perdi molti dettagli e non vedi molte cose.

Eutidemo

Anche io, tempo permettendo, faccio lunghe passeggiate nella campagna vicino casa mia; a volte anche di corsa, inseguito dai cani randagi :)

Estack

Una volta mi capitò di beccare di notte un gruppo di cani,che scendevano e non mi fecero nulla.

Pio

Io vado spesso a fare marce non competitive. Di solito mi accontento di fare i 6-8 km con un ristoro nel mezzo, dove riprendo di solito tutto quello che avevo bruciato :-[. . Raramente arrivo a fare i 12 km. Naturalmente allora ci sono due ristori.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

iano

Di solito posteggio la macchina lontano, e proseguo a piedi variando i percorsi, allungandoli di solito.
A fare sempre la stessa strada non riesco a sopportarlo, e la macchina mi permette di evitarlo. 
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Aspirante Filosofo58

Vorrei che mi capitasse sempre di poter fare a meno dell'auto, ma Madre Natura o chi per essa ha deciso diversamente. A dispetto della mia disabilità fisica, cerco di muovermi appena posso, ma ultimamente il meteo da queste parti (Brianza) non invoglia certo a camminare. Sono in pensione, per cui con le giornate di sole, mi capita anche di andare in fondo alla via (circa 250 mt), dove ci sono i giardinetti; di fermarmi su una panchina a leggere per mezzora o più e poi di tornare a casa. A dire il vero il mio problema non è dato dal cammino in sé (a dispetto della mia patologia, posso camminare anche per un'ora, a passo lento, molto lento), quanto dallo stare in piedi, fermo immobile, magari a parlare. Per me cinque minuti in piedi, senza camminare, è più stancante di mezzora di cammino lento. Sulla rivista Focus, qualche mese fa ho trovato la spiegazione: camminando si sposta il peso in continuazione da una gamba all'altra, e il movimento fa lavorare alternativamente i muscoli delle gambe, mentre stando fermi tutti i muscoli (ognuno secondo le sue possibilità) debbono concorrere a mantenere l'equilibrio. 

In realtà, la pigrizia non è unicamente in ambito fisico, bensì anche in quello mentale. Quando la vita lavorativa era in campagna, c'era molta più fatica fisica e aveva un senso mangiare cibi ipercalorici. Ora che la vita lavorativa è spesso davanti a un pc, occorre andare in palestra, mangiare cibi "salutari" poveri di grassi, ecc... 

L'essere umano in genere crede che sia importante evitare fatiche inutili, così, invece di andare: allo stadio, a teatro, al cinema, ecc... vede tutto in tv, magari pagando o strapagando. Però dopo è necessario andare in palestra, dal dietologo, o da qualche altro specialista che ci rimetta in sesto. 

Per contro, è capitato più di una volta di sentire che ex calciatori (che di movimento ne hanno fatto parecchio) si siano ammalati di SLA, oppure mi viene in mente Papa Giovanni Paolo II che, da sciatore e nuotatore provetto, poi ha dovuto fare i conti col Parkinson. Quindi io credo che camminare vada bene, purché sia con moderazione. 

La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Ipazia

Facendo la partita doppia tra costi e benefici direi che il risultato va tutto a favore della cura della propria animalità fin dai primi anni di vita. Poi arriveranno i malanni, ma nel frattempo uno si sarà goduto la vita del proprio corpo. Lo sport professionistico mira più al risultato che al benessere fisico e spesso l'una cosa danneggia l'altra.

La disabilità pone ostacoli, ma talvolta più mentali che fisici, tali da escludere anche ciò che è possibile. È per me motivo di gioia incontrare sulle strade e piste da sci disabili che, grazie a supporti mirati, hanno preso il Minotauro per le corna.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Odio passeggiare, camminare a caso, si possono fare tanto cose mentre si cammina, perchè non fare niente? Se c'è un obbiettivo da raggiungere cammino, se c'è qualcosa da fare cammino, altrimenti sto seduto, anche perchè cammino tutto il giorno, per me la pausa è sedermi, quando lavoravo in ufficio era diverso.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Phil

Forse sarebbe ironico parlare proprio oggi della figura del flaneur, comunque si può riflettere anche su questo: