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"Spazzolare il gatto"

Aperto da doxa, 09 Luglio 2023, 19:15:25 PM

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doxa

Si può considerare scabroso un romanzo d'esordio di una ottantenne  inglese che con sincerità parla di sesso ?

Jane Campbell è l'autrice di "Spazzolare il gatto" (edit. Atlantide, pagg. 166): storie di 13 donne, dei loro corpi e dei loro desideri, che tra amori irrealizzabili e prospettive inaspettate danno vita a questo libro,  che offre una prospettiva inaspettata sulla vecchiaia.

Le loro storie hanno valore paradigmatico, ma anche liberatorio, perché gli atti di ribellione che riescono a compiere sono la migliore risposta alla società borghese, di cui loro sono il prodotto ma anche le vittime, causa cliché sociali e familiari che impongono di riempire la vita degli anziani, la cui esistenza viene percepita da molti solo come anticamera della morte.

Le protagoniste sono personaggi che rivelano un loro ambito  riservato, da tenere nascosto, come se non esistesse, come se fosse "peccato" anche il solo evocarlo.

Il primo racconto di erotico non ha quasi nulla, induce alla malinconia, ma  ha un incipit che fa meditare: "la voglia di un vecchio è disgustosa,  ma la voglia di una vecchia è peggio".

Nel  libro c'è la donna che scopre il desiderio sessuale quando è ormai nella casa di riposo, quell'altra che  deve adattarsi, accettare il tempo che passa e vivere con i figli in casa e un gatto da accarezzare:

"La gatta e io stiamo imparando il processo di espropriazione. Invecchiare è spesso descritto come un accumulo, di malattie, sofferenze, rughe, ma è in realtà un processo di espropriazione, di diritti, di rispetto, di desiderio, di tutte quelle cose che una volta possedevi e di cui godevi con tanta naturalezza".
Le protagoniste sono personaggi che rivelano un loro ambito  riservato, da tenere nascosto, come se non esistesse, come se fosse "peccato" anche il solo evocarlo.


La Campbell ha esordito nella letteratura a ottant'anni e forse proprio per la sua età riesce ad abbracciare mondi diversi: quello di ieri con le donne sottomesse e costrette a seguire uno schema perenne, e quello di oggi:

"Susan sapeva che era importante essere, prima di tutto, una signora. Non era appropriato, non era mai appropriato, pensare in certi modi, vestire o mangiare o parlare in certi modi. E fantasie come quelle erano oltraggiosamente, terribilmente sbagliate. Erano palesemente sbagliate, si disse. Erano disgustose. E distolse gli occhi da Miffy...".

Senza il desiderio, cosa resta della vita?  L'amore è pulsione, ma anche attrazione mentale, romanticismo... a qualunque età. Campbell rompe un tabù e lo fa con la sicurezza di chi ha raggiunto un'età in cui si può dire tutto e con l'incoscienza di chi esordisce.

Claudia K

Citazione di: doxa il 09 Luglio 2023, 19:15:25 PMSi può considerare scabroso un romanzo d'esordio di una ottantenne  inglese che con sincerità parla di sesso ?
Non necessariamente si può considerare scabroso, ma...anche sì...
Dipende. 
Poi, se ti va, approfondiamo. 


Citazione di: doxa il 09 Luglio 2023, 19:15:25 PMSenza il desiderio, cosa resta della vita?  L'amore è pulsione, ma anche attrazione mentale, romanticismo... a qualunque età. 
L'amore non è desiderio sessuale sic et simplicter, neanche a vent'anni. 
Il desiderio sessuale illude che sia "amore" il desiderio, ma così non è, neanche a vent'anni. (Figuriamoci a ottanta, dove il "desiderio" non ha neanche supporto psicofisico di alcun tipo, ed è semplice reminiscenza di desideri passati: se vuoi approfondiamo anche questo). 

P.s. e pure OT : amo Alda Merini e ci sono suoi Versi che mi hanno illuminata e a cui sono grata per sempre. 
Ma...quanto mi scadeva - persino Lei - quando in svariate interviste abboccava questo tema! 

doxa

#2
Ciao Claudia,

è tempo di vacanza, anche breve, perciò ti rispondo con ritardo...  ;D

Si reputo interessante approfondire  gli argomenti.

Comincio con il primo tema.

Sono d'accordo con te nel distinguere tra desiderio sessuale e amore. Ma quando si è giovani tutto confluisce facilmente nella reciproca attrazione fisica (= aspetto estetico corporeo), infatuazione e desiderio sessuale.

In questo tempo i giovani sono molto sbrigativi nell'approccio e nel decidere il rapporto sessuale.

Ma quando io ero giovane tutto era difficile nell'approccio con il mondo femminile. Non c'erano telefoni cellulari né computer, bisognava escogitare per poterla incontrare, e nell'adolescenza era difficile andare oltre i baci. Perciò debbo dirti che sono favorevole all'attuale più spontaneo feeling con tutto quel consegue, anche se molti adolescenti vanno "fuori binario".
 
Altro tema
Hai scritto
CitazioneIl desiderio sessuale illude che sia "amore" il desiderio, ma così non è, neanche a vent'anni. (Figuriamoci a ottanta, dove il "desiderio" non ha neanche supporto psicofisico di alcun tipo, ed è semplice reminiscenza di desideri passati: se vuoi approfondiamo anche questo).
Nel 2008 nelle sale cinematografiche arrivò il film titolato "Settimo cielo".
Narra la storia d'amore tra due anziani: Inge (Ursula Werner) è una donna che ha superato sessant'anni, tranquillamente sposata da trenta con Werner (Horst Rehberg).  Ma la sua vita cambia improvvisamente quando incontra il settantaseienne Karl (Horst Westphal). Inge tradisce il marito ed instaura una relazione extraconiugale passionale. Ritrova gli sguardi d'intesa, l'attrazione fisica, una vita sessuale ormai dimenticata. Improvvisamente si sente di nuovo giovane...Decide di separarsi e di andare a vivere con Karl. Per il dolore Werner si uccide.

L'amore a 80 anni ? Per un uomo in buone condizioni fisiche è difficile rinunciarci. Poco tempo fa un mio amico ha avuto una breve relazione (dispendiosa) con una più giovane di lui di circa 30 anni (la sua domestica) che gli ha detto chiaramente di non voler più fare sesso con lui causa la differenza di età.

Ci sono anche donne danarose, intorno agli 80 anni,  che cercano giovani gigolò per rinnovare i propri ricordi di gioventù.

L'icona femminista americana Gloria Steinem, in occasione del suo 80esimo compleanno,  disse  di "sentire le cellule del proprio cervello, un tempo ossessionate dalla libido, capaci finalmente di dedicarsi ad altro". Nell'invecchiare c'è una grande consolazione: ci si libera dalla voglia di fare sesso.

Altre sue coetanee, invece, sembrano più inclini alla malinconia.

Altre ancora ammettono che il fatto di non dovere più sostenere le aspettative legate alla sessualità "suona come una benedizione".

Linda, 66 anni, dopo l'asportazione delle ovaie aveva avuto un calo di libido che invece è ritornata, imprevista, dopo l'innamoramento con un 73enne (con tanto di orgasmi plurimi).

Tra le 50enni l'invito della Steinem cade nel vuoto. Infatti, ci sono lettrici come Cindy e Christine che dicono che per loro non è cambiato nulla per quanto riguarda la libido se non i partner, che diventano sempre più giovani, e Kate che dice che a quest'età (59 anni nel suo caso) la liberazione consiste nel non perdere più tempo con partner sbagliati.


Nella vita "normale" l'incontro tra anziani si riduce nel piacere della reciproca compagnia, l'affetto, la tenerezza. 

Buon pomeriggio

Claudia K

Citazione di: doxa il 14 Luglio 2023, 16:33:13 PMIn questo tempo i giovani sono molto sbrigativi nell'approccio e nel decidere il rapporto sessuale.

Ma quando io ero giovane tutto era difficile nell'approccio con il mondo femminile. Non c'erano telefoni cellulari né computer, bisognava escogitare per poterla incontrare, e nell'adolescenza era difficile andare oltre i baci. Perciò debbo dirti che sono favorevole all'attuale più spontaneo feeling con tutto quel consegue, anche se molti adolescenti vanno "fuori binario".
Sì, ma qui si parlava di anziani. 
E comunque : nel giovane la forza trainante è quella ormonale. 
E nell'anziano (in cui questa forza è totalmente stravolta/decaduta) cosa ne prende il posto, in tema di desiderio e sessualità? 

La risposta mi fu data da uno Specialista Andrologo, analizzando il caso di un nostro comune conoscente sui 70-75, che stava dilapidando il suo ragguardevole patrimonio con donna di 40 anni più giovane, e che ci diceva testualmente "lo so che mi sto comportando da pazzo, e me lo dicono anche tutti i miei amici, ma le sensazioni e il piacere che provo con lei sono paradisiaci e non li ho mai provati nella vita...".
Io, non medico, ero portata ad attrubuire l'assurdità a malattie neurodegenerative (comunque compresenti), mentre l'Andrologo fu categorico nell'argomentare che la malattia neurodegenerativa avesse ruolo molto marginale e che, in considerazione della storia chirurgico/andrologica e delle conseguenti terapie farmacologiche di quell'uomo, egli NON POTESSE ASSOLUTAMENTE PROVARE ALCUN PIACERE FISICO A LUI DEFINITIVAMENTE PRECLUSO, e che la spiegazione risiede unicamente in suoi desideri molto sentiti e mai appagati nella sua età più verde. Quindi : una sorta di regresso infantile (pernicioso, direi). 
Stesso vale al femminile, sia per anzianità e sia per particolari interventi chirurgici.

Queste le ragioni per cui sono parecchio perplessa circa la valenza di un libro sulla sessualità scritto da una donna in quarta età e basato sulle esperienze personali di coetanee. 
Nel senso che riesco a riconoscere la valenza storica e di costume dell'opera, ma non riesco assolutamente a riconoscere ad esso alcuna valenza ulteriore, perchè sono fermamente convinta che non abbia gran senso tracciare un nuovo percorso della sessualità quando...non solo le sue basi fisiche sono drasticamente ridimensionate dall'età, ma delusioni e frustrazioni pregresse possono indurre a ipotesi e teorie che NON sono quelle dei giovani e dei giovani adulti, nè potrebbero esserlo. 

itazione di: doxa il 14/7/2023, 16:33:13
Citazione di: doxa il 14 Luglio 2023, 16:33:13 PMNella vita "normale" l'incontro tra anziani si riduce nel piacere della reciproca compagnia, l'affetto, la tenerezza. 
Infatti! Sono d'accordissimo. 
O meglio :  è già un miracolo quando vi sia il piacere vero della reciproca compagnia, affetto, tenerezza. 
Perchè nella vita "normale" è di gran lunga più frequente che la relazione tra anziani fondi sul più o meno consapevole rispettivo  opportunismo (anche banale e umanissimo, come può essere quello di vivere il terrore della solitudine). 

Ma, aldilà di film o romanzi in cui si ...romanza, appunto...di una PASSIONE in quarta età...a me (anche pensando alla vita di personaggi pubblici) non risulta nessunissimo caso di <passione> in quella età, ma neanche tra ricchissimi nè tra intellettuali. Trovo antipatico fare i nomi di DECINE di personaggi pubblici che hanno creduto <passione> quella verso il manipolatore di turno, magari più giovane anche di 50 anni, e sono facilmente diagnosticabili, anche dai non addetti ai lavori, come narcisisti in perenne ed ingravescente delirio su parametri  infantilistici. 

A riprova: per caso mi è capitato di ascoltare qualche flash a gran belle donne dello spettacolo, oggi sulla sessantina e sempre belle, che hanno vissuto in Libertà e Intelligenza la loro gioventù, attraversando Amori veri e poi Delusioni altrettanto vere e altrettanto pensate. 
L'ultima della serie è Eleonora Giorgi. 
Alla domanda "sei innamorata?" ha serenamente risposto "ma và...ahahah....non ci penso neanche!" .
E considero che questa sia la "Miglior Risposta" che possa essere data sul tema da chi ha amato ed è sta amata, di passione vera, quando era l'ora, e che ha chiuso con questo gioco, SAPENDO benissimo che una vita intensamente VISSUTA E RIFLETTUTA...rende impensabile il solo pronunciare "passione", ben sapendo quali siano gli umani presupposti della passione. 
:)

doxa

Buon pomeriggio Claudia. Condivido la tua opinione.

Mentre ti scrivo sto pensando al famoso film diretto dal regista Luchino Visconti e titolato "Gruppo di famiglia in un interno". L'hai visto ?

Nel film c'è una scena con Lietta Brumonti (personaggio interpretato dall'attrice Claudia Marsani) e l'anziano professore americano (interpretato da Burt Lancaster).





Lietta: "Che cosa farebbe se io volessi baciarla ?"

Professore: "Ah, non l'invidierei ! Perché se mi mettessi un attimo al suo posto, vedrei avvicinarsi il viso di un uomo che... non è più giovane da tanto tempo".

Amare una persona più giovane significa un forte investimento libidico,  rimette in moto interessi, curiosità, speranze che sembravano perdute, stimola verso nuove mete, in quanto queste rappresentano un modo per tenere vivo il legame e l'interesse dell'altro/a. C'è anche un processo di identificazione con la giovinezza perduta, che non si potrà mai più riconquistare. Infine, c'è la sensazione dell'irripetibilità dell'evento.
Nella tarda età non è la morte a dover far paura ma è l'invecchiamento con le sue conseguenze:  fragilità, impotenza, ridotta mobilità, dolori articolari, perdita dei denti, calo della vista e dell'udito, corruzione fisica del corpo. Bisogna arrendersi, accettare il declino del corpo.
La morte dura un attimo, invece la vecchiaia può prolungarsi per anni, umilia il corpo ed in parte anche lo spirito.
Invecchiando s'impara che quelle che contano non sono le cose  ma è il diverso modo in cui si guarda alle cose.

Il cambiamento di prospettiva verso il futuro, che diventa sempre più breve nella vecchiaia,  dovrebbe facilitare a vivere nel presente. 


p. s. L'amore a ottant'anni  ha lo slancio di chi sa che gli incontri sono contati, ogni volta potrebbe
essere l'ultimo.

Claudia K

Citazione di: doxa il 17 Luglio 2023, 14:51:38 PMIl cambiamento di prospettiva verso il futuro, che diventa sempre più breve nella vecchiaia,  dovrebbe facilitare a vivere nel presente. 
Concordo, ma è proprio quello che non avviene quando ci si approccia o relaziona per rivivere il passato giovanile o addirittura per viverlo ex novo, non essendo stati particolarmente fortunati da giovani...

Citazione di: doxa il 17 Luglio 2023, 14:51:38 PMAmare una persona più giovane significa un forte investimento libidico,  rimette in moto interessi, curiosità, speranze che sembravano perdute, stimola verso nuove mete, in quanto queste rappresentano un modo per tenere vivo il legame e l'interesse dell'altro/a. C'è anche un processo di identificazione con la giovinezza perduta, che non si potrà mai più riconquistare. Infine, c'è la sensazione dell'irripetibilità dell'evento.
Ecco appunto : quando c'è un pricesso di identificazione con la giovinezza irrimediabilmente perduta, e il quadro d'insieme è quello di acciacchi vari che hai descritto in altro passo del tuo post...ma come si può vivere il presente in modo così surreale da "sentirsi" quelli dei 30anni (valido tanto al maschile che al femminile) ? E come si può addirittura parlare e sperare di "passioni" ?  :(

bobmax

Citazione di: doxa il 17 Luglio 2023, 14:51:38 PMIl cambiamento di prospettiva verso il futuro, che diventa sempre più breve nella vecchiaia,  dovrebbe facilitare a vivere nel presente.

Più che vivere il presente, dovrebbe crescere la consapevolezza di cosa conta davvero in questa vita.

Ed è proprio la fine vicina a mostrarlo sempre più chiaramente.
Con i tanti che se ne sono ormai andati, cresce la nostalgia.
E i morti son più vivi dei vivi...

Di una vita depurata da ogni distrazione mondana.
Se ne stanno lì, nella loro bellezza immacolata, innocenti.

E allora può farsi strada la consapevolezza di chi davvero erano, con chi abbiamo avuto a che fare.

E grande è lo struggimento, perché il figlio inizia a rendersi conto del Padre.

Vi è infatti solo il figlio e... il Padre.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

doxa



Claudia ha scritto
CitazioneEcco appunto : quando c'è un pricesso di identificazione con la giovinezza irrimediabilmente perduta, e il quadro d'insieme è quello di acciacchi vari che hai descritto in altro passo del tuo post...ma come si può vivere il presente in modo così surreale da "sentirsi" quelli dei 30anni (valido tanto al maschile che al femminile) ? E come si può addirittura parlare e sperare di "passioni" ?

Buongiorno Claudia,

vivere in modo surreale ?

L'illusione aiuta a vivere meglio. Non inganna la mente facendo pensare al vecchio individuo di avere 30 anni. L'anziano è consapevole del suo aspetto fisico decadente e della sua età, ma l'immaginazione lo aiuta a dargli slancio, vigore, lo/la sprona a progetti a breve termine, a vacanze con il nuovo o nuova partner, ed ha (dovrebbe) presente il detto: "finché dura...".

Innamorarsi a 80 anni si può ?  O si deve rinunciare per timore del pregiudizio sugli amori tardivi ?

Se una persona è sola (per esempio vedovo/a) deve rinunciare per il timore del giudizio altrui ?

Penso che l'innamoramento possa avvenire anche a 80 anni, con o senza attività sessuale.

Ovviamente  è un "innamoramento"  diverso da quello di chi ha 20 anni, ma non meno intenso o importante.

In vecchiaia i nuovi "amori" lasciano  presto il posto all'istinto di scavare in quelli passati. E affiorano i ricordi dell'adolescente ormai vecchio che aspetta ancora l'amore, per non deludersi s'illude. Come  gli "amori" dei bambini,  che si fidanzano all'insaputa dell'altro/a.



Bobmax ha scritto:
CitazionePiù che vivere il presente, dovrebbe crescere la consapevolezza di cosa conta davvero in questa vita.

Ciao Bob.
fra pochi giorni compirò 80 anni e con sincerità debbo dirti che non sono consapevole di ciò che conta in questa vita.

Vivo la quotidianità, non do fastidio agli altri e cerco di vivere tranquillo. Questo basta  ?

Nostalgia ?  Nella tarda età non si può più indugiare su di essa. Non conforta !

L'unico cruccio che ho è lo scorrere veloce del tempo.

Tu hai anche la consolazione che ti deriva dalla religione.

Buongiorno anche a te Ipazia. Dove sei ?

Dai partecipa a questo scambio di opinioni.  ;D

bobmax

Ciao Doxa,
lo supponevo che tu non avessi idea di cosa conta nella vita.

Ritengo che ciò dipenda da un lato dalla tua onestà intellettuale. Che non ti permette di ingannare te stesso.
E dall'altro dal tuo arrenderti a ciò che consideri evidente.
Onestà e resa all'evidenza, implicano necessariamente questa tua posizione agnostica.

D'altronde bisogna pur arrendersi. Se non altro perché la vita non può che finire.
Solo che, non è a ciò che reputi evidente che dovresti arrenderti...

Permettimi, Doxa, ma nella tua visione vi è un fraintendimento di fondo.

Un fraintendimento, che compare anche nella tua considerazione su una mia consolazione dalla religione.

Perché non ho nessuna religione.
E nessuna consolazione.

La mia infatti è semplicemente filosofia. Che consiste proprio nel non arrendersi a ciò che sembra evidente.

Questa è la differenza tra di noi.

Ti ricordi quando osservai la tua opera meritoria con il setaccio, con il quale mostravi come non vi fosse alcuna pepita d'oro in alcuna religione?
E poi ti esortai a usarlo ancora più in profondità, per verificare  l'inconsistenza non solo di ogni credo, ma pure l'assenza di ogni altro "valore"?

Ti invitavo a smettere di stare sul bordo del deserto, e incominciare ad attraversarlo.

Perché così sarebbe emerso alla tua consapevolezza cosa è davvero importante.

Ed è infatti a ciò che è davvero importante che bisogna arrendersi. Non all'evidenza!

Perché tu lo sai cosa è davvero importante. Solo che non lo vuoi ammettere. Perché... implica l'annullamento di te stesso.

Eppure hai lasciato tracce per il tuo ritorno a casa. E l'innamoramento è senz'altro una di queste.

Sei stato gettato nel mondo, ti sei gettato nel mondo.
E il mondo è frutto del tuo amore.
Lo puoi vedere se osservi, per davvero, il tuo amore, passato o presente non importa.
Chi, cosa ami e hai amato?

Non è forse un nulla l'oggetto del tuo amore?
E allora ciò che conta non è proprio questo amore, di per se stesso?

Ma questo implica che pure tu come individuo sia un puro nulla.

Ciò che tu veramente sei, io lo sono.

Tanti auguri per i tuoi 80 anni!

Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Claudia K

Citazione di: doxa il 18 Luglio 2023, 08:45:54 AMInnamorarsi a 80 anni si può ?  O si deve rinunciare per timore del pregiudizio sugli amori tardivi ?

Se una persona è sola (per esempio vedovo/a) deve rinunciare per il timore del giudizio altrui ?
Intanto cari auguri per il tuo prossimo compleanno :-* 

Personalmente non ho mai pensato, Doxa, che si debba rinunciare a nulla in ossequio ai pregiudizi o giudizi altrui. 
Oltretutto , onestamente, non registro tutta questa avversione pregiudizievole nella media delle persone, e anzi vedo (con molta mia contrarietà) che c'è una notevole pressione massmediatica  ad incentivare e promuovere, anche a costo del ridicolo, queste relazioni "passionali" della terza e quarta età. (che peraltro foraggiano nicchie di mercato per nulla trascurabili) .
Mi sovviene un flash da interviste a donne piacevoli, colte e pensanti di accennavo anche nel post precedente. In questo caso parlo della scrittrice Sveva Casati Modignani che, interrogata sulla sua visione degli amori senili, fu rapidissima nel rispondere "cioè gli incontri tra una pancera e una dentiera? Penso non ci sia nulla di peggio! Suvvia...siamo concreti!"

Penso invece, molto convintamente, che questa "tentazione" (per chi la vive come tentazione) andrebbe curata con quel mix di intelligenza e sensibiltà che confluisce in Buon Senso, proprio per evitare a se stessi di cercare di svicolare da amarezze e ritrovarsi a viverne di triplamente amare.  E davvero amare quanto più si è preda (sia al maschile che al femminile) della pura illusione di potersi "innamorare come a vent'anni". 

Citazione di: doxa il 18 Luglio 2023, 08:45:54 AMPenso che l'innamoramento possa avvenire anche a 80 anni, con o senza attività sessuale.

Ovviamente  è un "innamoramento"  diverso da quello di chi ha 20 anni, ma non meno intenso o importante.
Che possano nascere relazioni di bella amicizia e confidenza e "fedeltà" reciproca anche in quarta età...io non lo escludo affatto. 
Escludo soltanto che possano definirsi innamoramenti e che possano includere una sessualità di reciproco appagamento. 
Ma nulla esclude che in nome di vere "affinità elettive" possano nascere legami anche molto intensi e reciproci, purchè non li falsifichi mettendo in gioco la passione amorosa e men che mai la sessualità (solo mia opinione, ma molto radicata).  :)  

Jean

#10
Invito l'amico doxà a legger codesto post a lui dedicato:

https://www.riflessioni.it/logos/percorsi-ed-esperienze/sens-of-humor/msg76151/#msg76151

;D

doxa

#11
Bob, Claudia, Jean grazie per i vostri graditi auguri di compleanno. Avverrà il 2 agosto !  ;D



80 anni fa i miei genitori erano in fuga da Roma, perché bombardata dagli aerei americani.

I bombardamenti cominciarono il 19 luglio. Oggi è il 19 luglio !


Gentile Jean l'altro giorno ho letto nell'altro topic  il tuo simpatico scambio di  ruoli tra Lietta e il professore. ???

A me è capitato tale scambio con una piacevole cinquantenne. La sua non offensiva risposta mi ha costretto alla "ristrutturazione" mentale e da tempo sono rassegnato solo ad osservare la beltà femminile. Respingo i tentativi di Eros che m'inducono in tentazione, perché anche a 80 anni la tentazione c'è !

Hai scritto
CitazioneIn questo Logos delle meraviglie non si vede il tuo corpo fisico, con i suoi acciacchi e connessi e un po' conoscendoti trovo simpatico il tuo approccio con la sempiterna e problematica questione dell'eros.
 Beninteso, problematica per chi vuol farsene un problema poiché etica, morale, regole ecc. son come la forza di gravità terrestre, differente in differenti luoghi.
 
 Rimane il "sempiterna", l'impulso biologico senza il quale si chiuderebbe bottega (specie umana) e dal quale si sono edificate civiltà, religioni (direttamente e/o indirettamente) ecc... infatti senza materia prima (individui) chi gioca in prima?
Eh si, concordo con la tua opinione (eri nel confessionale al posto del prete quando ho elencato i miei peccati ? :)) ) .
 
Per quanto riguarda la fisicità del mio corpo, constato i dolori articolari alle rotule e alla schiena, ma non mi lamento. La mattina frequento la palestra. Apre alle 6 del mattino e a quell'ora sono presente insieme ad altri uomini e donne che poi vanno al lavoro. Tra noi vige un cordiale rapporto.

Così comincia la mia giornata fino alle 7. Quando ho tempo mi dedico al forum "in modo solitario".

 
Bob dici che non bisogna arrendersi all'evidenza. O. K.. Ma la mia evidenza è la quotidianità, non riesco a "vedere" oltre né altro.

Lo sai  che non credo nelle divinità con le connesse religioni, ma apprezzo l'etica che scaturisce dalle loro dottrine.

Sono disponibile ad "attraversare il deserto", però mi manca la motivazione alla partenza e non mi serve come guida e compagnia il clero o i cosiddetti testi sacri durante la "traversata".

Si, come piacevole compagnia posso accogliere Venus (dea della bellezza e dell'amore) come  guida per camminare nella "valle di Giosafat" e risalirne la china.
 
Mi domandi


CitazioneNon è forse un nulla l'oggetto del tuo amore?
 E allora ciò che conta non è proprio questo amore, di per se stesso?
Se ho ben compreso intendi l'amore erga omnes ? In tal caso sono un egocentrico. Arido ? Non lo so.

 
Un bel saluto anche a te Claudia.

Nell'età cosiddetta  "matura" cambia sicuramente il modo di affrontare la relazione: non si pensa "al dopo" ma un rapporto di coppia  che possa durare almeno fino a che la vita lo concede, e incentrato sulla fiducia, sull'accettazione e sulla complicità.
 
Quanti amori rifiutati e allontanati per il quieto vivere di tutti !
(Dico questo perché mia moglie non scruta questo forum).

"Innamorarsi" a 70 anni, 80 anni è una scelta coraggiosa, un brindisi alla vita, un modo di tenere accesa la fiamma dell'esistenza.

"Nulla è più bello, più vero della vita. Prendila sul serio, ma sul serio a tal punto che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi non perché restino ai tuoi figli ma perché non crederai alla morte, pur temendola".
(Nazim Hikmet])

bobmax

Ciao Doxa

Intendo proprio ciò che ami.
Chi, cosa hai amato e ami?
Riesci a individuarlo veramente?
O non è invece inafferrabile l'oggetto del tuo amore?

Perché le possibilità sono solo due:

O in realtà non ami né hai amato mai niente e nessuno.
Oppure vi è e vi è stato in te autentico amore.

Cosa decidi?
Vi è amore in te?
Vero amore?

Se rispondi di sì, allora guarda ciò che ami. Guardalo davvero.

È qualcosa, oppure è un nulla?
Non è forse questo tuo puro amore, in definitiva autosufficiente?
Non prescinde forse dall'oggetto d'amore?

Oggetto d'amore che è solo funzionale alla manifestazione dell'amore. Perché in se stesso è puro nulla.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

doxa

 Buongiorno Bob. 

O. K., inoltriamoci nella "strada per Emmaus".... Durante il tragitto dialoghiamo sull'amore.  

Molto interessanti le tue domande.

L'amore ? Per me è una parola polisemica.  Con questo lemma si può far riferimento a vari sentimenti: dall'affetto parentale o amicale  all'attaccamento per la partner.

L'ampiezza di usi e significati, in combinazione con la complessità dei sentimenti che coinvolgono i soggetti che amano, possono rendere difficoltoso definire in modo univoco l'amore, rispetto ad altri stati emotivi.
 
Mi chiedi
CitazioneChi, cosa hai amato e ami?
 Riesci a individuarlo veramente?
 O non è invece inafferrabile l'oggetto del tuo amore?

Quando ero  adolescente scambiavo il flirt per travolgente innamoramento, ma lo chiamavo amore. 

Con il matrimonio dall'innamoramento son passato nella fase dell'amore altruistico verso mia moglie e i miei figli.
La persona con la quale si condivide la quotidianità, se all'improvviso ci abbandona o muore, provoca un vuoto, la sua perdita crea una lacerazione psicologica, la sofferenza. Fa capire quanto la persona amata sia decisiva per la propria esistenza.

Comunque alla mia tarda età l'amore è ancora  "l'inafferrabile oggetto" del desiderio !

"Che l'amore sia tutto,  è tutto quello che sappiamo dell'amore", declamava la poetessa americana Emily Dickinson. Infatti l'amore è un mistero, conturbante e chimerico. Quando meno te lo aspetti l'arcano squarcia la routine della tua esistenza e quasi si materializza.

Vedi un altro/a  e la  "divina scintilla  scocca e  divampa l'incendio.

Io non vedo che lei, che vede solo me.

Stavamo lontano e non ci eravamo mai visti. Ma ora, ora che ci siamo conosciuti, la vicinanza è il nostro ossigeno, il nostro balsamo. Ci parliamo con gli sguardi e i nostri occhi sono tutti per noi, solo per noi. Non vediamo gli altri e non c'interessa vederli.

Qui mi fermo. Mi accorgo che ti sto parlando della fase dell'innamoramento e non dell'amore.

Ma allora cos'è l'amore ? Continuiamo a parlarne se vuoi  ??? ::)


bobmax

Ciao Doxa

Penso che l'esperienza del deserto sia necessaria.
Ti avevo suggerito di inoltrarti nel deserto, anche se, in effetti, nel deserto ti ci puoi ritrovare in qualsiasi istante.
A me infatti così capita, è sufficiente che mi colga la consapevolezza dell'istante presente, del qui, ora, dove c'è tutto, tranne... ogni traccia di amore.

E che cos'è l'amore?

Secondo me occorre proprio partire da qui. Dal Nulla assoluto, che è l'esistenza senza alcun amore.
Vuoto meccanismo insensato.
Che può però tramutarsi in Paradiso, tramite l'amore.

Difatti tutta l'esistenza è sospesa, è intrisa nel Nulla.
Non solo il Nulla è l'alfa e omega di ogni cosa, il Nulla è ogni cosa!
Solo l'amore lo può far Essere.

D'altronde il male, qualsiasi male, che altro è se non amore negato?

Per cui, secondo me, non ha importanza cosa sia l'amore, ma cosa fa.
Cioè cosa implica la sua presenza o la sua assenza.

Se non c'è, vi è il Nulla assoluto.

Se c'è, il Nulla è la fonte di infinite possibilità.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.