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Pandemia - autori vari

Aperto da Ipazia, 21 Maggio 2024, 17:15:26 PM

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Ipazia

Come raccomanda Primo Levi, l'esercizio della memoria è obbligato quando si ha a che fare con vicende epocali dai risvolti criminali:



Pandemia - Visioneditore - 15 € + spese postali

La "rivista" è in realtà un lavoro di 300 pg. con 24 interventi che spaziano dalla storia alla sociologia, medicina, diritto, circo, religione, fino agli aspetti ideologici e metafisici della covidemia. Caratteri generosi e agilità delle prose rendono la lettura facile, malgrado la criticità della materia e il desiderio (colpevole) di amnesia.

Uno stralcio di Francesco Carraro illumina lo scopo di questo lavoro collettivo, purtroppo privo di tutto ciò che il pensiero unico attribuisce al dissenso no-qualcosa, ma curato da professionisti legittimati ciascuno nel suo campo professionale:

"...Se un domani si chiederanno "come" sia potuto accadere ciò che è accaduto, la risposta non andrà cercata (solo) nei fini reconditi (inconfessati perché inconfessabili) di certe agende riservate a talune élite. Andrà ricercata anche (se non soprattutto) nell'accettazione supina e obbediente delle masse. Di quanti pur potendo informarsi non lo fecero, pur potendo capire non l'hanno saputo fare, pur potendo reagire non l'hanno voluto fare.

I giorni dell'infamia - concluderanno i posteri - furono possibili non solo per la proterva iattanza dei potenti, ma anche per l'atavica predisposizione all'infamia del popolo.

Tuttavia, coltiviamo non una speranza, ma una certezza: contro la verità finiranno per schiantarsi tutte le bugie e tutti i mentitori. Perché la verità non "si adegua", neanche se possiedi, e governi, il novantanove per cento di un sistema mediatico servile. Ce lo ricorda la celebre storiella del faro.

Era notte e l'ammiraglio della nave avvistò una luce a dritta. Allora comunicò, in codice morse: «Siete in rotta di collisione con noi, virate a ovest». Per tutta risposta, arrivò un messaggio insolente: «Virate voi». Allora l'ammiraglio replicò, perentorio: «Qui è la nave imperiale, siete in rotta di collisione con noi, virate a ovest». Di nuovo, tuttavia, il dirimpettaio ribadì: «Virate voi». Allora l'ammiraglio, furibondo, ordinò di trasmettere: «Spostatevi subito, io sono l'ammiraglio in persona della prima nave imperiale». E dall'altra parte, per l'ultima volta: «Spostatevi voi, io sono un faro».

La verità non si sposta."
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

green demetr

Il lavoro su quanto è accaduto sarà oggetto di studio veramente per tantissimi settori della ricerca, da quella scientifica a quella sociologica.
Per ora noto invece che è ancora alta la voglia di amnesia, oltre a quella di amnestia.
Speriamo solo sia una questione identitaria, e non l'ennesimo magheggio dello stato.



Un piccolo manipolo di coraggiosi.

Diritti della persona (questo sconosciuto).
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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