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L'animale uomo

Aperto da doxa, 23 Marzo 2025, 12:17:36 PM

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doxa



Guardo questa foto e penso al saggio dell'etologo e zoologo inglese Desmond Morris " La scimmia nuda – Studio zoologico sull'animale uomo", titolo originale "The Naked Ape", pubblicato nel 1967, in lingua italiana nel 1968. 

La tesi principale del libro è che la pelle sia l'organo che distingue di più gli esseri umani dagli altri primati. La relativa assenza di peli (esclusa la testa, le ascelle, il petto maschile e la zona inguinale)  è legata, secondo l'autore, alla necessità del contatto fisico tra la madre  e il suo  bambino.

Non sono d'accordo con quanto scrisse Morris, perché nei filmati sul mondo animale si vedono gli abbracci tra madri e figli.

Il biologo e naturalista Charles Robert Darwin, celebre per aver formulato la teoria dell'evoluzione delle specie vegetali e animali per selezione naturale, pubblicata nel 1859 nel suo libro titolato "L'origine delle specie", afferma che la selezione naturale  agisce sulla variabilità dei caratteri ereditari e della loro diversificazione  e moltiplicazione per discendenza da un antenato comune.

Torno a Desmond Morris. E' ancora vivente: ha 97 anni, ed ha riscritto per i bambini una versione del suo noto libro. L'ha titolato "La scimmietta nuda. Breve storia degli animali" edito da Bompiani.

Il libro aiuta a capire da dove veniamo e cosa siamo.  Morris dice che "Se comprendiamo la nostra natura biologica, allora abbiamo gli strumenti per affrontare la vita. Siamo ancora influenzati dai nostri antichi impulsi animali, e li ignoriamo a nostro rischio e pericolo. Abbiamo trascorso un milione di anni evolvendoci come animali tribali e siamo ancora tribali oggi, anche se viviamo in grandi città. Oggi la tua tribù è nella tua rubrica telefonica, ma il significato resta lo stesso".

Ed ancora: "Uno dei vantaggi di passare  il tempo al cellulare o al computer è che si evitano gravidanze indesiderate ! Lo svantaggio è che si perde il contatto con le gioie del cinema, della tv, dei libri, delle riviste e dei giornali,. E il divertimento di stare con altre persone...".


aurea

Mi piace il tuo post!
C'è una cosa che io non ho mai capito: perché l'animalità viene considerata come una eredità pericolosa e problematica?
 Se l'uomo si comportasse in modo coerente con la sua animalità sarebbe molto più forte e resistente,mobile,agile,libero da molti condizionamenti socioculturali,economici,finanziari,religiosi,
professionali....
Vivrebbe davvero "di pelle",non avrebbe legami fissi,relazioni tipo "sempre...."alleverebbe la prole socialmente,si dividerebbe il cibo,non sarebbe molta importanza alla morte e vivrebbe giorno e notte una vita molto migliore di quella attuale 
I cacciatori raccoglitori facevano questo genere di vita,in piccoli gruppi,nomadi,mobili.
Chi pensa all'umanità di quel genere come a un qualcosa di primitivo,selvaggio, violento,deve essere il fratello Caino di J.J. Rousseau.Non che fossero dei santi....ma erano la specie giusta nel posto giusto e nella vita giusta.
Dopo di che,circa 20000 anni fa, è cominciato il primo medioevo della storia umana: i cacciatori raccoglitori si fermano ,si stanziano e si trovano in un feudo,servi della gleba,feudatari e sacerdoti intorno a templi usati per sacrificare,intimidire,celebrare...Un medioevo che dura ancora oggi.
Allora,io non parlo di "scimmia nuda" ma di "uomo travestito da uomo",il che è ben diverso!
Togliendo i travestimenti e le protesi culturali e materiali,ritrovate l'uomo,il primo e vero uomo,quello che descritto prima.

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