Di nuovo soli - Zygmunt Bauman

Aperto da sileno, 19 Dicembre 2018, 15:51:39 PM

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sileno

Di nuovo soli - Zygmunt Bauman – un'etica in cerca di certezze – Castelvecchi 2018


Abbiamo fiducia nell'altro oppure consideriamo, l' "homo homini lupus?"Si vede a ragione un lato occulto pericoloso in ogni vicino?Sempre incerti sul da farsi. Generalizziamo secondo quello che vediamo, ma chi riceve fiducia diventa degno di fiducia.

Gli esseri umani sono buoni o cattivi? Sono soggetti morali?Agli uomini non piace stare in compagnia, se non per un loro potere di suggestione. Si deve costringere gli uomini a essere virtuosi, devono temere un potere superiore. Un mondo dove si sente la ragione è un mondo morale, tra vita civile e guerra contro tutti.
Se non regna la ragione tutto è fuori controllo.
I virtuosi sono guidati da regole, leggi che specificano cosa si dovrebbe o meno fare in certe situazioni.Un codice etico per prescrizioni e divieti. Il virtuoso impara le regole,in burocrazia e affari razionali escludono emozioni:solo azioni impersonali e lealtà.Buono e cattivo non esistono nell'organizzazione, solo corrette procedure, etica professionale fuori dalla morale.
L'epoca moderna separa affari e famiglia.

Non ha senso accumulare competenze, risparmiare; sono ignote le future regole del gioco, tutto può cambiare in un mondo frammentato, discontinuo, illogico.No progetti,non investire a lungo termine, non legarsi a nulla, non ipotecare il futuro, no impegni.
Ci s'interessa solo a se stessi, ogni luogo è una tappa temporanea, no legami emotivi tra persone, intensi, individuali, no pensieri e sentimenti comuni, no coinvolgimenti per valorizzare la vita, ognuno si salvi da sè.

La vita è privatizzata con meno interesse per la politica, conta il proprio ingegno e furbizia.Anche le marce solidali svaniscono per altro. Si cercano appartenenze per una debole identità sociale.

Per comprenderci si deve capire la nostra tradizione da sostenere, per mantenere propria identità. Una comunita comprensiva, l'amore contro la dura competizione reciproca; tracciamo bene e male con morali valide.

Burocrazia e affari non sono una scuola etica e morale, nè esistono famiglie corrette. Importa la propria coscienza e responsabilità, l'etica degli affetti a lungo termine.
Nei governi non c'è nulla di duraturo, affidabile prevedibile, ponderato. Paura di un futuro, mai sicurezze, certezze, ma potremmo vedere l'altro come condizione per il nostro benessere, più che come ostacolo.
Sì alle relazioni durevoli per responsabilità morali, impegni comuni, responsabilità condivise: rendere armonica la pluralità di voci, identità non più esclusive, ma conviventi, non solo autoaffermazione, ma difesa delle altre identità che fa fiorire la nostra unicità tra altre unità. Consenso tra stato di diritto, libertà di coscienza, di pensiero, uguaglianza di opportunità, di mezzi per tutti.

Possono, ma vorranno? Non è tempo di polis, collaborazione, consenso da discussione, costruzioni pratiche articolando le differenze, i progetti : pretendere che cambino le cose.
Uscire dalle cose che non ci vanno bene e cercarne altre.

Ritiro nelle mura domestiche, no legami tra famiglia e pubblico ; è un ostacolo la privatizzazione delle preoccupazioni umane.
Autonomia degl'individui ma maggior condivisione per responsabilità collettive,opportunità di farci guidare nelle scelte quotidiane, dalle vecchie risorse morali e solidali; codici e regole condivise, inevitabili le incertezze.


Persona morale: forza, resistenza, capacità di resistere alle pressioni,respondabilità morale incondizionata, infinita, sempre con il sospetto di non essere abbastanza morali. Prendersi cura degli affari comuni, giustizia e prudenza da cittadini responsabili, no regole ma risorse per sfide attuali. Nessuna garanzia su tale comunità. Consapevoli della connessione tra cittadini morali,autogestiti e comunità che corregge se stessa: due cose intimamente collegate.

Ipazia

Da un sociologo mi aspetto analisi e risposte non cahiers de doléances e pistolotti vari. Bauman è vissuto a lungo di rendita sulla liquidità. Convertendola in denaro liquido per decenni scrivendo libri sempre più banali e inutili.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

La produzione di Baumann è molto vasta. Vi sono libri molto belli da lui scritti che non hanno nulla a che fare con il filone un po' ripetitivo del liquido. Ne cito 3: modernità e olocausto, l'ambivalenza nella modernità e uno sull'illuminismo di cui non ricordo il titolo preciso. La serie sulla liquidità effettivamente sembra la riproposizione in chiave sociologica del cantante che azzecca una hit e la ripropone ogni estate successiva.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sileno

#3
Anch'io conosco il Bauman non solo della società liquida, per esempio "Consumo e dunque sono."

Mi sono fidato di un consiglio di lettura ed esaltazione del libretto di Augias:


17 DICEMBRE 2018
Racconti, Augias: Bauman ci spiega perché siamo "Di nuovo soli"

Perché è scomparso il senso dell'etica? Prova a dare una risposta il breve e intensissimo saggio "Di nuovo soli" (Castelvecchi) di Zygmunt Bauman. Gesti come la strage di Corinaldo e le 'pietre d'inciampo' divelte a Roma, prima che essere criminali sono gesti stupidi, ovvero fatti da "menti ottenebrate", che hanno perso, appunto, il senso dell'etica. "Nel contesto attuale - spiega Bauman - c'è la tendenza generale a deregolamentare strutture una volta solide e durature". Al posto di lavoro fisso si sostituiscono posti precari. Essere liberi è diventato un principio guida. Sempre più spesso ci confrontiamo con bisogni della comunità "in qualità di contribuenti e non con un senso di responsabilità condivisa". Mentre sono i legami tra vita personale e vita pubblicha quelli che rafforzano la morale



Racconti, di Corrado Augias

video di Valeria Lombardo e Leo Meuti



Libri come bussole per orientarci in un confuso presente. Racconti per estrarre da un libro il condensato delle sue pagine. In sostanza il racconto come un saggio e ogni saggio come una minuscola lampada tascabile



Si poteva comunque avviare un dibattito,e critica, sull'individuo occidentale per natura irrimediabilmente individualista, a differenza delle società etniche la cui felicità coniste nel gruppo allargato e solidale di parenti e amici; sull'etica come fiducia su una "bontà" inesistente,ecc. ecc.

Ipazia

Non ce l'ho con Bauman. La sua metafora della "liquidità" è geniale e può essere estesa all'intera fenomenologia sociale del tardo capitalismo che dissolve ogni tipo di legame umano finalizzando tutto all'accumulazione di Capitale. Ho letto pure "consumo dunque sono".  Altra prospettiva geniale per inquadrare il consumo nella metafisica dell'essere sub specie capitalis. Forse Bauman è stato alla fine troppo strumentalizzato da una socialdemocrazia che aveva poco da dire e molto da nascondere e questa contaminazione ha reso sempre più liquide e meno graffianti sulla realtà sociale le sue ultime opere. Non ha capito per nulla il senso reazionario di chi ha promosso la migrazione di imponenti masse di esercito industriale di riserva, aggregandosi al carro dei Catrambone e Soros. Avrebbe invece dovuto sviluppare le sue geniali intuizioni con studi socioeconomici più approfonditi per smascherare il sistema di potere che faceva capo a quelle persone a cui, con deludente cecità intellettuale, si è infine legato.

Tornando invece al Bauman ricercatore sociologo della liquidità sociale storicamente determinata (con nome, cognome e storia dei suoi artefici) si evita di cadere in banalità giusnaturalistiche sulla natura individualistica dell'uomo occidentale.  Come fosse una variante genetica dell'homo sapiens  :(

CitazioneSi poteva comunque avviare un dibattito,e critica, sull'individuo occidentale per natura irrimediabilmente individualista, a differenza delle società etniche la cui felicità coniste nel gruppo allargato e solidale di parenti e amici; sull'etica come fiducia su una "bontà" inesistente,ecc. ecc."

Se ne può discutere, anche con gli apporti di Bauman, se vanno oltre la fenomenologia a tutti nota. Scavando le cause e individuando le risposte.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri