Un pò di metafisica.

Aperto da Freedom, 27 Marzo 2020, 14:44:59 PM

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Freedom

Vi linko un ponderoso thread dei vecchi tempi iniziato da un utente, a mio avviso, assolutamente straordinario. L'argomento tratta di metafisica ma non solo.


Se qualcuno vuol darsi la pena di studiare il lavoro svolto dall'utente oroboros penso sia tempo ben speso. Egli, nonostante un carattere leggermente litigioso e scostante, era in grado di dare un apporto notevole, assolutamente straordinario. Si è dichiarato un "iniziato" e ho ragione di credere che non millantasse.


https://www.riflessioni.it/forum/la-riflessione/10413-se-dio-e-uno-perche-tante-religioni-24.html


Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Freedom

Spiace registrare un così scarso interesse nella Metafisica.

Eppure essa è la quintessenza della spiritualità. E l'utente oroboros ne ha dato una spiegazione di una chiarezza formidabile. Ha praticamente "tradotto" e reso comprensibile il pensiero di uno dei più grandi ricercatori spirituali di tutti i tempi: Renè Guenon.

Ma non voglio insistere e forzare le discussioni in un senso piuttosto che in un altro. In effetti bisogna riconoscere che uno dei più grandi ostacoli che il ricercatore deve affrontare è discernere quali fonti, quali studi meritano impegno e approfondimento e quali non lo meritano.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Ipazia

#2
Chiedo venia, ma ultimamente sono nate molte discussioni che hanno come soggetto filosofia e metafisica e di una sono pure responsabile.

Ho letto l'elaborato spinoziano di oroboros. In effetti siamo nella Metafisica che si occupa dell'Uno e dell'Assoluto, alcuni tra gli infiniti nomi di Dio. Non compare l'Essere, ma è sottinteso nell'Uno, per cui l'assenza è giustificata.

Io mi occupo di metafisica dell'essere (umano) che indubbiamente è altra cosa, e altrove ho pure esplicitato come la intendo per cui rimando alla mia discussione. Peraltro la mia posizione è supportata da correnti filosofiche legittimate dalla koinè contemporanea e i rimandi si trovano fino dalla notte dei tempi scritti. Basta andarli a cercare.

Trovo la modellistica geometrica alla Spinoza relegata ad una concezione esoterica del sapere che può trovare solo nel culto del mistero il suo collante metafisico. Non è solo la scienza da Galileo (lettera a Cristina di Lorena) in poi ad avere affermato l'intelligibilità del reale, ma pure la filosofia che dal reale stesso, man mano se ne approfondiva la conoscenza, ha dovuto trarre nutrimento alla propria episteme e alla propria concezione dell'essere che della metafisica è soggetto..
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Dopo il tuo secondo invito, Freedom, ho letto il link. Ho subito pensato, ancora una volta, a "La sottile linea rossa", all'unicità della vita e, contemporaneamente, alla sua esplosione molteplice e differenziata. Il tenere insieme questi due opposti è effettivamente un compito "metafisico". Si potrebbe riassumere definendo l'impulso alla vita come un inesplicabile quanto inevitabile motore della storia della terra, che si traduce in una molteplicità inesauribile di forme di vita.
La cosa interessante sarebbe anche capire perchè, per qualche miliardo di anni sulla terra sono vissuti solo forme di vita unicellulari e pluricellulari semplici, sostanzialmente nella forma di batteri, e 500 milioni di anni fa queste forme di vita esplosero in una gigantesca varietà, simile ed anche più numerosa di quella attuale. Ma qui si sfocia inevitabilmente nella scienza, che è pura phisys.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

paul11

@freedom


citaz oroborus
Unità non è correlativo alla molteplicità, quest'ultima è in apparente opposizione e complementarità con l'unicità. L'unità metafisica, il Principio primo dunque, tutto comprende in principio e non ha correlativi. Come l'uno matematico contiene i molti senza esserne modificato, così l'Unità comprende sia l'unicità che la molteplicità che costituiscono il riflesso della centralità principiale che tutto genera. Unità la quale, a propria volta, è l'affermazione dell'Assoluto nella manifestazione dell'esistenza. L'esistenza è insieme unica e molteplice, ed è per questo che l'Uno ha molti modi per essere concepito.


A me pare contraddittorio e raffazzonato in termini metafisici.
Avrebbe dovuto dire che l'Uno come la molteplicità sono forme e sono eccome correlate, perché non si spiegherebbe del come mai esistono le stesse molteplicità, da dove  scaturirebbero se rispondono gerarchicamente all'Uno?


E visto che siamo nelle discussioni spirituali in modo parallelo direi: la molteplicità del divenire nasce senza la volontà del Dio eterno? Questo è un problema fondamentale in filosofia anche se per altri versi, e teologia.
Alcuni storicamente risposero che fu un demiurgo a creare la molteplicità diveniente nel male .
La correlazione non implica che necessariamente l'uno divenga molteplice, questo sarebbe panteismo alla Spinoza. Perchè significherebbe che se ogni oggetto, in quanto vi è anche Dio, ha una "scintilla" divina, altrettanto si potrebbe dire che Dio si corrompe nel divenire apparendo quindi  anche il male.
E questo problema , per quanto ne conosca, non è mai stato risolto.
Ovvero: perché Dio vuole anche il male ?

paul11

citaz oroborus
La metafisica è, propriamente, la consapevolezza immediata e diretta dei princìpi universali. Alla mente è poi riservato il compito di degradare in consequenzialità descrittiva questo speciale conoscere non mediato dalla mente, che è frutto di una intuizione spirituale possibile solo per coloro che hanno un canale di comunicazione aperto col centro di sé.

questo è un.....miscuglio.
O si segue una via mistica, o si segue una via metafisica, o si seguono meglio ancora entrambe le vie, ma senza sovrapporle facendo caos.
E' come dire che la metafisica è possible seguirla solo da esseri "ispirati". Non si sa nè come  e nè perchè, è un altro modo egocentrico per dire io sono più ispirato di te
Io stò alla larga da chi mi propina in questo modo il suo pensiero.


La metafisica invece va spiegata a tutti, così come la Buona Novella. Poi ognuno è libero per sua volontà di non accettarla. Ma non sta da nessuna parte scritto che una metafisica o un testo sacro, tagli fuori "chi non è ispirato" già in origine.
Poi non si accorge di scrivere una contraddizione. Prima dice che la mente ha il compito di degradare questa speciale conoscenza e poi dice che non è mediata dalla mente. Ma questa mente c'entra o non c'entra?


Ribadisco, la metafisica non ha bisogno di canali di comunicazione con il sè, semmai una mistica con vie personali.

Freedom

Citazione di: paul11 il 30 Marzo 2020, 01:24:46 AM
citaz oroborus
La metafisica è, propriamente, la consapevolezza immediata e diretta dei princìpi universali. Alla mente è poi riservato il compito di degradare in consequenzialità descrittiva questo speciale conoscere non mediato dalla mente, che è frutto di una intuizione spirituale possibile solo per coloro che hanno un canale di comunicazione aperto col centro di sé.
E' come dire che la metafisica è possible seguirla solo da esseri "ispirati". Non si sa nè come  e nè perchè, è un altro modo egocentrico per dire io sono più ispirato di te
Io stò alla larga da chi mi propina in questo modo il suo pensiero.
Sì. E' come dici. Oroboros sosteneva di essere un iniziato cioè di percepire nitidamente senza ombra di dubbio alcuno le cose che scriveva. E ne ha scritte parecchie. Oltre al thread che ho linkato. E questa percezione, per lui indubitabile, era accessibile solo a chi, appunto, aveva avuto il dono dell'iniziazione. E l'iniziazione, in buona sostanza, secondo Oroboros (e non solo per lui), consiste in un ampliamento percettivo.

Ho ragione di credere che non ci fosse menzogna in lui. Nè ammiccamenti alla superbia e nemmeno esibizionismo.
Era sincero e, ritengo, veritiero. Ho parlato privatamente con lui e mi sono convinto, nonostante nessuno sia tenuto a credermi, che quella raccontata da lui sia stata e sia tutt'ora un'esperienza autentica.

Il punto debole della sua esperienza, a mio modesto e forse irrilevante avviso, è che l'esperienza metafisica che lui ha vissuto e, verosimilmente continua a vivere, non apportava automaticamente quella.....non so come dire........crescita animica? conquista della padronanza del sè? introduzione in una dimensione di bene? acquisizione di una dimensione di amore? non so come dirlo, ma insomma, ci siamo, spero, capiti. Ma, quello che secondo me mancava a quella esperienza, non c'entra nulla con i dati di realtà acquisibili con l'esperienza metafisica. Cioè la conoscenza dei principi che reggono la realtà. Che da soli rivestono un ruolo interessantissimo di conoscenza superiore della realtà. Ma non rappresentano, sempre secondo la mia modesta opinione, la sapienza così come la definisce la Bibbia che davvero bisogna ricercare.

Almeno questo è quello che penso.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

paul11

 @freedom


capisco cosa vuoi dire e mi fido  del tuo parere,  per quello che da anni scrivi nel forum e ti trovo sincero e per questo ti stimo.
Ma vedi il problema allora non è la metafisica in senso filosofico, ma la spiritualità (e capisco allora perché lo hai inserito in questo forum), o meglio le vie spirituali seguendo anche un tentativo diciamo secondario di sistematizzazione. Intendo dire che viene prima una necessità, una intenzionalità, una spinta a cercare la propria dimensione umana nell'ambito spirituale, e vi sono diversi motivi e spesso di natura personale. Niente da dire,...anzi.
Diciamo che vie di questo genere non portano necessariamente nei vari gradini, ad una maggiore tranquillità, a volte anzi ci si scontra: con se stessi,con chi ci sta attorno, con un mondo diverso da noi e soprattutto per la difficoltà di comunicare questi tipi di esperienze, e oggi viviamo un mondo dove spesso  si parla troppo e si ascolta poco e si danno subito sentenze. Forse per questo era nervoso,non riusciva a farsi ascoltare,ad essere capito.


E' altrettanto vero, rimanendo in ambito della discussione, che tutte le spiritualità che reggono il tempo si strutturano e si sono strutturate filosoficamente, spesso teologicamente. Perchè deve spiegare la mappa dove si trova la singola persona, ma spesso, proprio perché è personale, è necessario un maestro spirituale, qualcuno che sa leggere e collocare un certo carattere e una certa personalità di ogni singola persona ; una persona che sa ascoltare , sa capire e parla poco.
In un forum eterico ,senza guardarsi negli occhi, è ancora più difficile.


ciao

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