Tutte le strade portano a Dio?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 04 Maggio 2023, 17:02:44 PM

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Duc in altum!

Citazione di: Pensarbene il 14 Febbraio 2024, 05:34:15 AMPer questo aspetta da millenni il Principe che la svegli e la salvi dal sonno eterno.
Il Principe è già venuto.
Poi, che non si voglia credere in ciò, è una realtà personale.

Infatti, è qui replico alla tua osservazione:
Citazione di: Pensarbene il 14 Febbraio 2024, 05:34:15 AMLogico per una specie che non ha ancora capito chi è,cos'è,cosa fa sulla terra,cosa vuole veramente...
...con la Sacra Bibbia - fattasi fantascientificamente Uomo terrestre - già sappiamo chi siamo, cosa siamo, cosa facciamo sulla terra e cosa dobbiamo volere veramente.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: InVerno il 14 Febbraio 2024, 09:06:22 AMe altrettanto certamente troverà poche organizzazioni e persino pochi edifici, sopravvissuti all'arroganza dei conoscitori della Verità universale.
Anche questo è stato già detto (profetizzato dal teologo dei teologi, addirittura nel 1969):

Quando Ratzinger predisse il futuro della Chiesa 
In una trasmissione del 1969 alla radio tedesca non fingeva di predire il futuro. Era fin troppo saggio per farlo. Di fatto, temperò le sue considerazioni iniziali dicendo: "Dobbiamo quindi essere cauti nei nostri pronostici. Quello che ha detto Sant'Agostino è ancora vero: l'uomo è un abisso; nessuno può prevedere quello che uscirà da queste profondità. E chiunque creda che la Chiesa sia non solo determinata dall'abisso che è l'uomo, ma raggiunga l'abisso più grande, infinito, che è Dio, sarà il primo a esitare con le sue predizioni, perché questo ingenuo desiderio di sapere con certezza potrebbe essere solo l'annuncio della sua inettitudine storica". Ma quest'era, traboccante di pericolo esistenziale, cinismo politico e caparbietà morale, anelava a una risposta. La Chiesa cattolica, faro morale nelle acque turbolente del suo tempo, aveva sperimentato di recente alcuni cambiamenti sia tra i propri aderenti e che tra i dissenzienti, che si chiedevano cosa sarebbe diventata la Chiesa in futuro. E così, in una trasmissione della radio tedesca del 1969, padre Joseph Ratzinger offrì la sua risposta accuratamente pensata. Ecco le sue considerazioni conclusive: "Il futuro della Chiesa può risiedere e risiederà in coloro le cui radici sono profonde e che vivono nella pienezza pura della loro fede. Non risiederà in coloro che non fanno altro che adattarsi al momento presente o in quelli che si limitano a criticare gli altri e assumono di essere metri di giudizio infallibili, né in coloro che prendono la strada più semplice, che eludono la passione della fede, dichiarandola falsa e obsoleta, tirannica e legalistica, tutto ciò che esige qualcosa dagli uomini, li ferisce e li obbliga a sacrificarsi. Per dirla in modo più positivo: il futuro della Chiesa, ancora una volta come sempre, verrà rimodellato dai santi, ovvero dagli uomini le cui menti sono più profonde degli slogan del giorno, che vedono più di quello che vedono gli altri, perché la loro vita abbraccia una realtà più ampia. La generosità, che rende gli uomini liberi, si raggiunge solo attraverso la pazienza di piccoli atti quotidiani di negazione di sé. Con questa passione quotidiana, che rivela all'uomo in quanti modi è schiavizzato dal suo ego, da questa passione quotidiana e solo da questa, gli occhi umani vengono aperti lentamente. L'uomo vede solo nella misura di quello che ha vissuto e sofferto. Se oggi non siamo più molto capaci di diventare consapevoli di Dio, è perché troviamo molto semplice evadere, sfuggire alle profondità del nostro essere attraverso il senso narcotico di questo o quel piacere. In questo modo, le nostre profondità interiori ci rimangono precluse. Se è vero che un uomo può vedere solo col cuore, allora quanto siamo ciechi! In che modo tutto questo influisce sul problema che stiamo esaminando? Significa che tutto il parlare di coloro che profetizzano una Chiesa senza Dio e senza fede sono solo chiacchiere vane. Non abbiamo bisogno di una Chiesa che celebra il culto dell'azione nelle preghiere politiche. È del tutto superfluo. E quindi si distruggerà. Ciò che rimarrà sarà la Chiesa di Gesù Cristo, la Chiesa che crede nel Dio che è diventato uomo e ci promette la vita dopo la morte. Il tipo di sacerdote che non è altro che un operatore sociale può essere sostituito dallo psicoterapeuta e da altri specialisti, ma il sacerdote che non è uno specialista, che non sta sugli spalti a guardare il gioco, a dare consigli ufficiali, ma si mette in nome di Dio a disposizione dell'uomo, che lo accompagna nei suoi dolori, nelle sue gioie, nelle sue speranze e nelle sue paure, un sacerdote di questo tipo sarà sicuramente necessario in futuro. Facciamo un altro passo. Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diventerà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare molti degli edifici che aveva costruito nella prosperità. Poiché il numero dei suoi fedeli diminuirà, perderà anche gran parte dei privilegi sociali. In contrasto con un periodo precedente, verrà vista molto di più come una società volontaria, in cui si entra solo per libera decisione. In quanto piccola società, avanzerà richieste molto superiori su iniziativa dei suoi membri individuali. Scoprirà senza dubbio nuove forme di ministero e ordinerà al sacerdozio cristiani che svolgono qualche professione. In molte congregazioni più piccole o in gruppi sociali autosufficienti, l'assistenza pastorale verrà normalmente fornita in questo modo. Accanto a questo, il ministero sacerdotale a tempo pieno sarà indispensabile come in precedenza. Ma nonostante tutti questi cambiamenti che si possono presumere, la Chiesa troverà di nuovo e con tutta l'energia ciò che le è essenziale, ciò che è sempre stato il suo centro: la fede nel Dio Uno e Trino, in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fattosi uomo, nell'assistenza dello Spirito, che durerà fino alla fine. Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede e la preghiera al centro dell'esperienza e sperimenterà di nuovo i sacramenti come servizio divino e non come un problema di struttura liturgica. Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la sinistra e ora con la destra. Essa farà questo con fatica. Il processo infatti della cristallizzazione e della chiarificazione la renderà povera, la farà diventare una Chiesa dei piccoli, il processo sarà lungo e faticoso, perché dovranno essere eliminate la ristrettezza di vedute settaria e la caparbietà pomposa. Si potrebbe predire che tutto questo richiederà tempo. Il processo sarà lungo e faticoso, come lo è stata la strada dal falso progressismo alla vigilia della Rivoluzione Francese – quando un vescovo poteva essere ritenuto furbo se si prendeva gioco dei dogmi e insinuava addirittura che l'esistenza di Dio non fosse affatto certa – al rinnovamento del XIX secolo. Ma dopo la prova di queste divisioni uscirà da una Chiesa interiorizzata e semplificata una grande forza. Gli uomini che vivranno in un mondo totalmente programmato vivranno una solitudine indicibile. Se avranno perduto completamente il senso di Dio, sentiranno tutto l'orrore della loro povertà. Ed essi scopriranno allora la piccola comunità dei credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per sé stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto. A me sembra certo che si stanno preparando per la Chiesa tempi molto difficili. La sua vera crisi è appena incominciata. Si deve fare i conti con grandi sommovimenti. Ma io sono anche certissimo di ciò che rimarrà alla fine: non la Chiesa del culto politico, che è già morto, ma la Chiesa della fede. Certo essa non sarà più la forza sociale dominante nella misura in cui lo era fino a poco tempo fa. Ma la Chiesa conoscerà una nuova fioritura e apparirà come la casa dell'uomo, dove trovare vita e speranza oltre la morte". La Chiesa cattolica sopravvivrà nonostante uomini e donne, non necessariamente a causa loro, e comunque abbiamo ancora la nostra parte da fare. Dobbiamo pregare e coltivare la generosità, la negazione di sé, la fedeltà, la devozione sacramentale e una vita centrata in Cristo.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: taurus il 14 Febbraio 2024, 10:38:45 AME (noi tutti) ragazzini in coro.. come scimmiette del circo rispondevamo a squarciagola:
- "egli" ci ha creato per servirlo (!), adorarlo..ecc.. e poterlo goderlo nel fantastico paradiso (sic!) _ e poi tutti contenti a fare meranda ------
Potrebbe essere la Verità...
Non sarà certo il tuo borbottare a renderla trascurabile o insignificante.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Pensarbene

Chi è l'unico Principe che ha successo sulla Terra da millenni? 
Colui che piace all' umanità!
Perché piace all'umanità?
Perché si propone in pillole e edulcoranti connessi al resto.
Le pillole, se prese una a una e diluite col resto fanno bene,non fanno male.
Per questo ha successo: è come la Coca Cola!
Gli umani amano queste cose,lasciamogliele amare,dopo tutto la Terra è solo uno dei molti pianeti  abitati nell' Universo.





Ipazia

Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 16:08:02 PMCi sei cascata di nuovo.
Anche per "l'oltreuomo" ci vuole fede (...che sia così!).

Una fede ragionevole, evoluzione di qualcosa che esiste. Ben diversa la fede nelle creazioni dell'immaginario umano, con tutto l'ambaradan che segue. Ho pure fede che, se premo il pulsante della luce, la lampadina si accenda. E se non si accende la soluzione si trova, al contrario dei misteriosi numi, facilmente.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

taurus

Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 16:31:48 PMPotrebbe essere la Verità...Non sarà certo il tuo borbottare a renderla trascurabile o insignificante.

Piuttosto che manifestare il tuo abnorme travaso di bile.. con il pericolo di trasformarti in un pericoloso Hulk.. dovresti prendertela con il tuo papismo... che inculca, nell' acerbo gregge,  stravaganti fiabe spacciandole come assoluta verita'  !


:D :D :D :D


taurus

Citazione di: Pensarbene il 14 Febbraio 2024, 15:09:22 PMNon è vero: è Dio che si è allontanato da tutte quelle strade!


Non tanto l' iddio si sarebbe allontanato dall' uomo - semmai è il contrario.
E questo lo spiegava magnificamente il pastore luterano Bonhoeffer !

Un teologo fuori dagli abituali schemi di stretta osservanza curiale.. ma liberi di esprimersi ! 

Cosi' infatti riportava questo martire del nazismo:
- Grazie alla conoscenza/scienza (la grande nemica del clero della croce !) i vari fenomeni possono essere svelati senza ricorrere all' abituale e comoda  "trascendenza" di un ignoto dio!

Per questo detto iddio è stato allontanato dagli umani.. poichè del tutto inutile (da qui la rabbia degli stregoni..).
Dunque, per l' impavido Bonhoeffer, il menzionato dio è del tutto Inutile/Inservibile.. per "spiegare" i segreti della Natura.

S-piegare.. portare alla luce, in superficie, ovvero "Togliere le pieghe" da quello che è (ancora) Inconoscibile !

Da qui la sua dura sentenza: Il mondo attuale NON è religioso _ non sa che farsene di questo (sedicente) dio !

Ecco quindi il nuovo epiteto coniato da questo (scomodo) teutonico teologo.. il celebre dio-Tappabuchi !

Espressione questa che serve piu' che altro alla chiesa e/o  al suo clero.. e chiama in causa il "suo" dio quando non si possono dare (ancora !) risposte a determinate domande.

E pertanto _ non che dio si è allontanato dal mondo _ ma l' uomo NON sa che farsene di un (supposto) dio.
Come si vede è' un po' diverso......

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Aspirante Filosofo58

Citazione di: Pensarbene il 14 Febbraio 2024, 15:09:22 PMDice ipazia: Oggi pare che tutte le strade portino lontano da Dio.
Non è vero: è Dio che si è allontanato da tutte quelle strade!
 
Il che è anche peggio....  :D :P
Che cosa te lo fa pensare?    
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Pio

Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 16:27:27 PMAnche questo è stato già detto (profetizzato dal teologo dei teologi, addirittura nel 1969):

Quando Ratzinger predisse il futuro della Chiesa
In una trasmissione del 1969 alla radio tedesca non fingeva di predire il futuro. Era fin troppo saggio per farlo. Di fatto, temperò le sue considerazioni iniziali dicendo: "Dobbiamo quindi essere cauti nei nostri pronostici. Quello che ha detto Sant'Agostino è ancora vero: l'uomo è un abisso; nessuno può prevedere quello che uscirà da queste profondità. E chiunque creda che la Chiesa sia non solo determinata dall'abisso che è l'uomo, ma raggiunga l'abisso più grande, infinito, che è Dio, sarà il primo a esitare con le sue predizioni, perché questo ingenuo desiderio di sapere con certezza potrebbe essere solo l'annuncio della sua inettitudine storica". Ma quest'era, traboccante di pericolo esistenziale, cinismo politico e caparbietà morale, anelava a una risposta. La Chiesa cattolica, faro morale nelle acque turbolente del suo tempo, aveva sperimentato di recente alcuni cambiamenti sia tra i propri aderenti e che tra i dissenzienti, che si chiedevano cosa sarebbe diventata la Chiesa in futuro. E così, in una trasmissione della radio tedesca del 1969, padre Joseph Ratzinger offrì la sua risposta accuratamente pensata. Ecco le sue considerazioni conclusive: "Il futuro della Chiesa può risiedere e risiederà in coloro le cui radici sono profonde e che vivono nella pienezza pura della loro fede. Non risiederà in coloro che non fanno altro che adattarsi al momento presente o in quelli che si limitano a criticare gli altri e assumono di essere metri di giudizio infallibili, né in coloro che prendono la strada più semplice, che eludono la passione della fede, dichiarandola falsa e obsoleta, tirannica e legalistica, tutto ciò che esige qualcosa dagli uomini, li ferisce e li obbliga a sacrificarsi. Per dirla in modo più positivo: il futuro della Chiesa, ancora una volta come sempre, verrà rimodellato dai santi, ovvero dagli uomini le cui menti sono più profonde degli slogan del giorno, che vedono più di quello che vedono gli altri, perché la loro vita abbraccia una realtà più ampia. La generosità, che rende gli uomini liberi, si raggiunge solo attraverso la pazienza di piccoli atti quotidiani di negazione di sé. Con questa passione quotidiana, che rivela all'uomo in quanti modi è schiavizzato dal suo ego, da questa passione quotidiana e solo da questa, gli occhi umani vengono aperti lentamente. L'uomo vede solo nella misura di quello che ha vissuto e sofferto. Se oggi non siamo più molto capaci di diventare consapevoli di Dio, è perché troviamo molto semplice evadere, sfuggire alle profondità del nostro essere attraverso il senso narcotico di questo o quel piacere. In questo modo, le nostre profondità interiori ci rimangono precluse. Se è vero che un uomo può vedere solo col cuore, allora quanto siamo ciechi! In che modo tutto questo influisce sul problema che stiamo esaminando? Significa che tutto il parlare di coloro che profetizzano una Chiesa senza Dio e senza fede sono solo chiacchiere vane. Non abbiamo bisogno di una Chiesa che celebra il culto dell'azione nelle preghiere politiche. È del tutto superfluo. E quindi si distruggerà. Ciò che rimarrà sarà la Chiesa di Gesù Cristo, la Chiesa che crede nel Dio che è diventato uomo e ci promette la vita dopo la morte. Il tipo di sacerdote che non è altro che un operatore sociale può essere sostituito dallo psicoterapeuta e da altri specialisti, ma il sacerdote che non è uno specialista, che non sta sugli spalti a guardare il gioco, a dare consigli ufficiali, ma si mette in nome di Dio a disposizione dell'uomo, che lo accompagna nei suoi dolori, nelle sue gioie, nelle sue speranze e nelle sue paure, un sacerdote di questo tipo sarà sicuramente necessario in futuro. Facciamo un altro passo. Dalla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto. Diventerà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi. Non sarà più in grado di abitare molti degli edifici che aveva costruito nella prosperità. Poiché il numero dei suoi fedeli diminuirà, perderà anche gran parte dei privilegi sociali. In contrasto con un periodo precedente, verrà vista molto di più come una società volontaria, in cui si entra solo per libera decisione. In quanto piccola società, avanzerà richieste molto superiori su iniziativa dei suoi membri individuali. Scoprirà senza dubbio nuove forme di ministero e ordinerà al sacerdozio cristiani che svolgono qualche professione. In molte congregazioni più piccole o in gruppi sociali autosufficienti, l'assistenza pastorale verrà normalmente fornita in questo modo. Accanto a questo, il ministero sacerdotale a tempo pieno sarà indispensabile come in precedenza. Ma nonostante tutti questi cambiamenti che si possono presumere, la Chiesa troverà di nuovo e con tutta l'energia ciò che le è essenziale, ciò che è sempre stato il suo centro: la fede nel Dio Uno e Trino, in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fattosi uomo, nell'assistenza dello Spirito, che durerà fino alla fine. Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede e la preghiera al centro dell'esperienza e sperimenterà di nuovo i sacramenti come servizio divino e non come un problema di struttura liturgica. Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la sinistra e ora con la destra. Essa farà questo con fatica. Il processo infatti della cristallizzazione e della chiarificazione la renderà povera, la farà diventare una Chiesa dei piccoli, il processo sarà lungo e faticoso, perché dovranno essere eliminate la ristrettezza di vedute settaria e la caparbietà pomposa. Si potrebbe predire che tutto questo richiederà tempo. Il processo sarà lungo e faticoso, come lo è stata la strada dal falso progressismo alla vigilia della Rivoluzione Francese – quando un vescovo poteva essere ritenuto furbo se si prendeva gioco dei dogmi e insinuava addirittura che l'esistenza di Dio non fosse affatto certa – al rinnovamento del XIX secolo. Ma dopo la prova di queste divisioni uscirà da una Chiesa interiorizzata e semplificata una grande forza. Gli uomini che vivranno in un mondo totalmente programmato vivranno una solitudine indicibile. Se avranno perduto completamente il senso di Dio, sentiranno tutto l'orrore della loro povertà. Ed essi scopriranno allora la piccola comunità dei credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per sé stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto. A me sembra certo che si stanno preparando per la Chiesa tempi molto difficili. La sua vera crisi è appena incominciata. Si deve fare i conti con grandi sommovimenti. Ma io sono anche certissimo di ciò che rimarrà alla fine: non la Chiesa del culto politico, che è già morto, ma la Chiesa della fede. Certo essa non sarà più la forza sociale dominante nella misura in cui lo era fino a poco tempo fa. Ma la Chiesa conoscerà una nuova fioritura e apparirà come la casa dell'uomo, dove trovare vita e speranza oltre la morte". La Chiesa cattolica sopravvivrà nonostante uomini e donne, non necessariamente a causa loro, e comunque abbiamo ancora la nostra parte da fare. Dobbiamo pregare e coltivare la generosità, la negazione di sé, la fedeltà, la devozione sacramentale e una vita centrata in Cristo.
Molto profetico lo scritto di Ratzinger. Datato 1969. Lo condivido parecchio. Intellettuale di grande statura. Sull'attuale, stendo ...
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Pensarbene

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 14 Febbraio 2024, 17:34:41 PMChe cosa te lo fa pensare?
Ti riferisci al fatto che Dio si sia allontanato dalle strade prese da questo mondo?
Se io avessi dei figli che prendono una brutta strada  per libera scelta loro,non li obbligherei a lasciarla ma direi loro la mia opinione e farei loro notare le conseguenze possibili.
Questo se la mia educazione loro fosse stata basata non sul potere ma sulle persone.
Vedi,nessuna educazione garantisce risultati sicuri se permette scelte e esperienze libere quando i figli sono in grado di farlo.
Dio non è un dittatore o un esclusivo, un esclusore e un partigiano,non obbliga nessuno  e non insiste quando vede che non serve.
Quindi si ritira e non supporta strade che non sono  le sue un po' come ha fatto il padre del figlio prodigo della parabola.
Quel figlio ha preso una strada e il padre l'ha lasciato e non l'ha seguito . 
Io penso che questa sia una cosa saggia  e quindi ritengo che Dio la segua sulla terra .
Io capisco poi anche che gli abitanti della terra considerino questo pianeta "il mondo" dimenticandosi che esistono 300 miliardi di galassie visibili ognuna delle quali ha circa 200 miliardi di stelle.
Quindi gli esseri umani si rendono conto di non essere né privilegiati nè disprezzati.ma supportati quel tanto che basta e fino a quando ne vale la pena.



Duc in altum!

Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2024, 16:39:17 PMUna fede ragionevole, evoluzione di qualcosa che esiste.
L'oltreuomo è e resta una figura metaforica, che forse sorgerà ...forse, chissà, chissà...

Quindi sempre bisogna avere fede, fede sempre senza prova assoluta.

Né più né meno di un cristiano. 

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: Pio il 14 Febbraio 2024, 17:46:06 PMMolto profetico lo scritto di Ratzinger. Datato 1969. Lo condivido parecchio. Intellettuale di grande statura. Sull'attuale, stendo ...
E' attualmente visibile (questa profezia) nella Chiesa (soprattutto per chi la vive e frequenta come me).
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Ipazia

Citazione di: Duc in altum! il 14 Febbraio 2024, 19:42:02 PML'oltreuomo è e resta una figura metaforica, che forse sorgerà ...forse, chissà, chissà...

Quindi sempre bisogna avere fede, fede sempre senza prova assoluta.

Né più né meno di un cristiano.


La differenza non sta nella fede, ma nella sua fondatezza e ragionevolezza. La stessa differenza tra la fede di superare l'esame di ammissione ad una scuola per piloti aeronautici e la fede che ti crescano le ali. È questo a rendere diverso un ateo da un teista.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Duc in altum!

Citazione di: Ipazia il 14 Febbraio 2024, 21:27:36 PMLa differenza non sta nella fede, ma nella sua fondatezza e ragionevolezza. La stessa differenza tra la fede di superare l'esame di ammissione ad una scuola per piloti aeronautici e la fede che ti crescano le ali. È questo a rendere diverso un ateo da un teista.
Bene, nel frattempo, aspetteremo nel vedere il primo ateo essere promosso come pilota aeronautico.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Pensarbene

Io adoro Dio e tutto quello che ha fatto,fa e farà e tutto quello che non ha fatto,non fa e non farà.
Parlarne o non parlarne,dirne bene o male,credere o non credere:per gli uomini ciò che non è umano è fuori portata.
Stiano attenti a chi li vuole portare via da una umana umanitá,quello è il Nemico, lo è sempre stato e sempre sarà.
Il vero nemico dell'umanità.

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