TRE FUCILI AL BIVACCO (riflessione sulla preghiera e sul pregare)

Aperto da Mario Barbella, 19 Aprile 2016, 21:48:35 PM

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Sariputra

Citazione di: Freedom il 15 Agosto 2016, 22:25:16 PM
Citazione di: Sariputra il 15 Agosto 2016, 21:45:27 PM
 
Balle! ;) Noi, carissimo Sari, vogliamo vivere, vivere e ancora vivere! La morte, addirittura lo scomparire nel nulla, precipitare nell'oblio è un pensiero che fa impazzire. Se ci pensi c'è da diventare matti. E' inaccettabile: tutto il nostro essere si ribella furiosamente. Ti ricordi la scena epica di Blade runner dove il replicante (Rutger Hauer) chiede disperato: "vita, dammi più vita!" al suo creatore? Non nego che, talvolta, io stesso sono tentato dall'oblio, ma è solo una finzione mentale, un pensiero nel quale è dolce naufragare. (per finta! 8) ) In fondo traiamo le conseguenze del poeta quando recita la poesia "L'albatro" di Baudelaire. Leggila e sostituisci te stesso al poeta. In fondo non sarai famoso ma, quando ti ci metti, scrivi come uno scrittore...... La verità è che dentro di noi c'è l'inestinguibile SETE di vita. Solo che, giustamente, ragionevolmente, vorremmo che fosse un tantino, appena un po' perbacco! di qualità superiore a quella attuale. ;)

Ma caro Freedom, se anche noi vogliamo vivere, vivere e ancora vivere, furiosamente vivere, alla vita non importa nulla: finiremo lo stesso nell'oblio! 
Se anche il pensiero di finire nell'oblio ci fa impazzire, alla vita non importa nulla: ci finiremo lo stesso!
Se anche vogliamo "Più vita", se preghiamo l'ipotetico nostro creatore di darcene di più, sempre di più, ancora, alla vita stessa, non importa nulla: ci darà invece oblio!
Tutto il nostro essere si ribella perchè è vivo, ma poi è un attimo, si rilassa , si irrigidisce, i lineamenti si distendono e...precipita nell'oblio!
E' proprio una sete la vita, un'arsura inestinguibile, che non si placa fino alla fine, ma poi...per un pò vivremo ancora nei ricordi, nelle foto, sorridenti. Vivremo finchè qualcuno ci ricorderà, finchè anche loro non sprofonderanno nell'oblio, come noi...Il tempo è il Grande Assassino. 
La volontà di vita non ci salverà. Vivere in eterno è il nostro sogno. "Volete andarvene anche voi?" chiede Yeoshwa agli apostoli e Pietro: " Da chi andremo Signore? Solo tu hai parole di vita eterna..."
Ma ti immagini vivere in eterno cosa significa? Potremmo sognarlo solo se non fossimo più "noi stessi", non più quegli esseri che si stancano di tutto e ricercano continuamente...cosa? Soddisfazioni sempre più attraenti? Cosa Freedom ?...Io non so cosa cerchiamo e perchè nulla , alla fine, soddisfa l'uomo. Non c'è mai pienezza nell'ottenere qualcosa, il desiderio è inappagabile. La vita è quel tanto...e non di più!
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Freedom

Citazione di: Sariputra il 15 Agosto 2016, 23:40:32 PM
Ma caro Freedom, se anche noi vogliamo vivere, vivere e ancora vivere, furiosamente vivere, alla vita non importa nulla: finiremo lo stesso nell'oblio!
Se anche il pensiero di finire nell'oblio ci fa impazzire, alla vita non importa nulla: ci finiremo lo stesso!
Se anche vogliamo "Più vita", se preghiamo l'ipotetico nostro creatore di darcene di più, sempre di più, ancora, alla vita stessa, non importa nulla: ci darà invece oblio!
Tutto il nostro essere si ribella perchè è vivo, ma poi è un attimo, si rilassa , si irrigidisce, i lineamenti si distendono e...precipita nell'oblio!
E' proprio una sete la vita, un'arsura inestinguibile, che non si placa fino alla fine, ma poi...per un pò vivremo ancora nei ricordi, nelle foto, sorridenti. Vivremo finchè qualcuno ci ricorderà, finchè anche loro non sprofonderanno nell'oblio, come noi...Il tempo è il Grande Assassino.
La volontà di vita non ci salverà. Vivere in eterno è il nostro sogno. "Volete andarvene anche voi?" chiede Yeoshwa agli apostoli e Pietro: " Da chi andremo Signore? Solo tu hai parole di vita eterna..."
Ma ti immagini vivere in eterno cosa significa? Potremmo sognarlo solo se non fossimo più "noi stessi", non più quegli esseri che si stancano di tutto e ricercano continuamente...cosa? Soddisfazioni sempre più attraenti? Cosa Freedom ?...Io non so cosa cerchiamo e perchè nulla , alla fine, soddisfa l'uomo. Non c'è mai pienezza nell'ottenere qualcosa, il desiderio è inappagabile. La vita è quel tanto...e non di più!
Stai facendo i conti con i numeri che scappano da tutte le parti cambiando di posto e di valore.
Dici che l'eternità ti spaventa se vissuta in queste condizioni ed hai certamente ragione. Ma la verità è che non sai (sappiamo) se ci sarà un oblio o un'eternità. E qualora ci fosse un'eternità non sai (sappiamo) di quale fattura.

Non ti pare che congetturare su 'sti argomenti vada giusto bene per una notte passata a rimirar le stelle con l'ausilio di un buon alcolico?

Io lascerei il pensiero dell'oblio galleggiare nella sua dimensione: l'ignoto. Nel senso che non sai (sappiamo) nulla sulla nostra destinazione.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

paul11

Citazione di: Sariputra il 15 Agosto 2016, 21:45:27 PM
Citazione di: paul11 il 15 Agosto 2016, 21:05:29 PM
Citazione di: Sariputra il 15 Agosto 2016, 09:47:35 AM
Citazione di: paul11 il 14 Agosto 2016, 23:49:19 PMPenso che se si hanno tre fucili puntati ( rifacendomi al titolo del thred) anche un ateo comincia a mormorare, a bisbigliare qualcosa di simile ad una preghiera. Nei momenti più assurdi, quando non c'è ragione che tenga, quando il destino sta per compiersi viene il momento della verità, quello di riconoscere che c'è qualcosa di più grande di noi a cui rimettersi.
Io invece lo vedo più come la dimostrazione che la preghiera nasce dalla paura. Preghi perchè non trovi alcuna via d'uscita al pericolo, alla malattia e alla morte. Il bimbo impaurito non prega un dio ma fugge dalla madre. L'adulto impaurito, non trovando le braccia amorevoli, protettive e rassicuranti del genitore, le immagina, se le crea nell'idea di un dio amorevole e protettivo come la mamma...ma poi i fucili, a volte, sparano. Tutto finisce...l'attimo della paura e della preghiera disperata è passato...rimane il silenzio e i corpi freddi...
.......e uno psicanalista direbbe che sogniamo ancora la beata posizione fetale intrauterina. E siamo ancora all'essenza fisica, al negativo dell'autocoscienza. Manca il positivo per risolvere la contraddizione conoscitiva . Se tutto si risolvesse in un corpo morto e nel silenzio del nulla, sarebbe l'esegesi dell'oblio.
Ma l'autocoscienza non è proprio la coscienza del nostro inevitabile cadere nell'oblio? L'oblio poi non è necessariamente una concezione negativa, almeno non lo consideravano così gli antichi, anzi ...l'oblio di sè come pace da tutte le formazioni mentali, come riposo dell'animo,come completa e perfetta realizzazione del desiderio di non-esistere, come fuga definitiva dalla vita sentita come malvagia...in definitiva oblio come il luogo per eccellenza lontano da ogni paura, quindi anche lontano dalla paura di esistere, soffrire e non trovare appagamento alla fame di sensazioni della coscienza mentale. Oblio come Nirvana. Estinzione della fame di esistere. Non lo trovo negativo ( neanche positivo). Oblio anche del concetto di negativo.

L'autocoscienza come luogo in cui si raccolgono le essenze e le contraddizioni è autocontraddittoria se tutto finisse in nulla e nell'oblio.
E'come dire che capisco il mondo e il mondo non  mi capisce.
Ho una intelligenza per capirne significati e sensi, ma il mondo stesso di cui io faccio parte mi risponde che vengo dal nulla e finisco nel nulla? 
Non si capisce  che c'è una evidente contraddizione?

acquario69

sono perfettamente d'accordo con paul sull'evidente contraddizione.


siccome mi sembra che da questi ultimi post si andrebbe un po fuori dall'argomento sulla preghiera,ne avrei aperto uno apposta,ovviamente se avrete voglia di approfondire meglio e continuare a discuterne

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