Teorie personali sul peccato originale.

Aperto da Socrate78, 15 Aprile 2021, 23:13:28 PM

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InVerno

Citazione di: donquixote il 16 Aprile 2021, 17:36:45 PM
P.S. dovresti sapere che anche Gesù Cristo è stato di volta in volta definito (e si è definito lui stesso) "figlio di Dio" e "Figlio dell'uomo" dunque una definizione non è in contraddizione con l'altra.
Se la definizione è descrittiva, e per uomo e Dio si utilizzano definizioni di uso comune, anche antiche, si tratta di una contraddizione, se la definizione è titolativa, e perciò sovrapponibile, non è contraddittoria. Uno può invocare tutti i santi del paradiso e gli studiosi della terra, ma non scoprirà mai se Gesù è entrato a Gerusalemme su un asina (Matteo) su un asinello (Marco) su una puledra (Luca) o su un asino (Giovanni), né se gli animali sono stati creati ex-nihilo (Gen 1:20) o plasmati dalla terra (Gen 2:19), ma sopratutto come sia possibile anche solo immaginabile che da un "resoconto" talmente contradditorio si possa pensare di ragionare di DNA, o scervellarsi a partire dall'immotivato assunto di trovarsi di fronte a qualcosa che "deve" avere un senso logico coerente a livello letterale.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Alexander

Buongiorno a tutti


Per comprendere un testo antico bisogna fare un lavoro filologico profondo. Tutti i testi antichi, anche l'Iliade o l'Odissea per esempio, hanno subito nel corso dei secoli un lavoro continuo di eliminazione delle versioni non originali che circolavano.  Nel lavoro di correzione spesso il filologo a sua volta commetteva degli errori. Conoscere quindi l'esatta stesura originaria dei testi è impossibile.Durante il medioevo tutti i testi antichi sono passati per le mani degli amanuensi, che hanno funzionato come una specie di "grata" attraverso la quale molto è andato perduto e molto è stato modificato. Questi monaci infatti spesso "correggevano" arbitrariamente il testo  di un'opera, anche sacra. Lo scopo di questi studiosi era quello di armonizzare i vari testi, nel caso di quelli sacri, ma non solo. I testi biblici che leggiamo oggi hanno subito questo lavoro e risultano quindi contraddittori su vari punti. Il lavoro del filologo consiste proprio nel cercare quello che, con più probabilità, era presente originariamente. Uno dei criteri è quello di comparare i testi e vedere cosa c'è in comune, nonostante la corruzione subita. Prendiamo quello che ha scritto Inverno e facciamo un esempio terra terra. I 4 evangelisti riportano l'entrata di Gesù in Gerusalemme proponendo 4 versioni leggermente diverse: asino-asinella-puledra-asina. Probabilmente nessuno dei quattro ha assistito alla scena, però l'elemento comune ai quattro racconti è che Gesù è entrato in sella ad un animale da soma. E' molto probabile quindi che il fatto sia realmente avvenuto, anche se le traduzioni o le correzioni successive hanno modificato la descrizione esatta dell'animale montato da Gesù. In generale , quando un fatto è riportato con coerenza in vari testi, anche se con modifiche successive, è molto probabile che l'avvenimento sia originario; mentre se è presente in un solo testo l'attribuzione è molto più problematica e spesso frutto di fantasia dell'autore o di devozione successiva, ecc.

Alexander

Qualcosa di simile è avvenuto per le opere d'arte: pitture e affreschi in particolare. Oltre all'ingiuria del tempo , spessissimo i dipinti sono stati soggetti a rifacimenti, a imbiancature, corrosioni , degradi, cambiamenti di mode, incendi. Nell'opera di restauro attualmente si predilige la conservazione e non il rifacimento. Lo stesso avviene per i testi antichi, dove, al rifacimento dei secoli passati, si preferisce oggi un'opera di conservazione e di cercare  di ristabilire l'originaria forma, o l'originario significato.

iano

#18
@ Alexander.
Diciamo che la trasmissione scritta ,almeno fino a un certo punto , ha mantenuto una certa continuità in negativo con quella verbale.
In positivo la trasmissione scritta ha che , almeno potenzialmente può tenersi ferma, come in effetti oggi è divenuto uso , potendosi affidare a ristampe piuttosto che a trascrizioni.
Paradossalmente in questo modo rimangono anche fissate le contraddizioni  , apparendo sempre più amplificate col passare del tempo e il moltiplicarsi delle critiche che sui "testi fissati una volta per tutte" si concentrano.
Non posso non notare che le grandi religioni hanno iniziato a svilupparsi in concomitanza con la tendenza al fissarsi delle trasmissioni , passando da orali a scritte, e a scritte che non necessitano di trascrizione.
A me , non credente, più che testi sacri, però mi pare di vedere, come una contraddittoria idolatria, la sacralizzazione dei libri.
Non è che voglio farmi bello con un gioco di parole perché , voglio con esso sottolineare che passando dagli idoli animali a quelli cartacei l'attenzione si è spostata dalla natura che quegli animali "produce" all'uomo che quei libri scrive.
Non è banale notare che per cercare di uscire dalle contraddizioni che appaiono sempre più evidenti nei fissati testi sacri, i quali derivano da una scelta ristretta di testi, Socrate provi a riallargare la scelta, non potendosi più modificare i testi, mettendoci dentro i , diversamente apocrifi, testi scientifici .
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Alexander

#19
Buona domenica



Rimangono fissate le contraddizioni che si sono stratificate nel corso dei secoli e dei rifacimenti, ma oggi i filologi dispongono di conoscenze molto maggiori per valutare correttamente un testo e andare a fare quel lavoro di disincrostare necessario. Conoscenze soprattutto di tipo storico e archeologico.
Il passaggio dall'orale allo scritto ha fissato  le contraddizioni, ma ha anche permesso un lavoro di approfondimento che mancava nella tradizione orale. Il problema però è che, quando si è messo per iscritto la tradizione orale, inevitabilmente si sono riportate moltissime interpretazioni non originarie, spesso arbitrarie o legate a gruppi già importanti o addirittura egemoni all'interno delle prime comunità. Spesso gli errori erano in buona fede. Anche le traduzioni  poi hanno la loro importanza. Molti termini ebraici in aramaico non avevano un esatto significato corrispondente in lingua greca; lo stesso successivamente dal greco al latino. Anche questo è un campo di lavoro per il filologo di testi sacri.
Quindi , se è vero che, con il passare del tempo e delle conoscenze, le contraddizioni dei testi appaiono sempre più in evidenza, è anche vero che oggi possiamo passare da una lettura letterale ad un più significativo approfondimento di significati simbolici o metaforici, quindi di un maggior spazio meditativo e di riflessione autonomo, che è quello che il testo in realtà ci suggerisce e che per secoli è stato appannaggio di pochi "illuminati", mentre le masse si attenevano ( o erano costrette ad attenersi) al significato letterale, ma soprattutto alla devozione.
In negativo quello che manca attenendosi al medium del testo è la trasmissione da viso a viso, che permetteva la creatività interpretativa che ha permesso la struttura originaria di una religione. Il libro è già storia. Masticare insieme "i pani e i pesci" domandandosi che cosa intendeva dire il Messia che avevano appena ascoltato, è cosa diversa dall'immaginarsi di farlo.
La sacralizzazione dei testi viene quando la religione è già piuttosto strutturata e inizia a confrontarsi con l'eresia interna. All'origine i vangeli erano dei resoconti in forma di lettera commissionati a discepoli degli apostoli da uomini facoltosi che volevano conoscere  i fatti che si narravano oralmente nelle prime comunità.
Questo processo di sacralizzazione del testo riguarda soprattutto le tre religioni abramitiche. In misura molto minore le religioni dell'oriente dove i commentari hanno un'importanza spesso superiore al testo stesso.

Kephas




Jalal Ad-Din Rumi, mistico sufi, proclamava:


"La Verità è uno specchio caduto dalle mani di Dio, e andato in frantumi.
Ognuno ne raccoglie un frammento e sostiene che li è racchiusa tutta la Verità."


perciò è difficile dire chi è nella verità.
Ho anch'io un piccolo frammento raccolto nelle varie letture, e sono convinto che ci siano delle "Verità"


Sul paradiso terreste!:
Sulla Terra non è esistito mai un Paradiso materiale in cui i pesci già arrostiti nuotassero da se in bocca agli uomini.
L'uomo doveva prima prenderli proprio come fa ora, poi arrostirli e solo allora poteva cibarsene con moderazione.


L'uomo Adamo rappresenta lo spartiacque tra la vecchia umanità degli uomini (genere umano), quali creature di Dio, alla nuova umanità dei figli di Dio a divenire.
Adamo è il primo uomo a cui è stato posto il seme della figliolanza a Dio attraverso la 'Scintilla spirituale divina'.
E cosi si è aperta un nuova era in cui la Terra è diventata una scuola per tutte le creature umane, per la loro mèta finale.


Ma Adamo con la sua compagna Eva, disobbedirono al comandamento di Dio:
<<Adamo prese il frutto del grembo di Eva, divenne infedele al suo amore (per Dio) e godé con brama voluttuosa del frutto proibito del grembo di Eva; e nel piacere riconobbe se stesso come il Primo che andò perduto, per la grande presunzione del suo ceco egoismo>>


Il mistico Jakob Bohme scrive giustamente a proposito del peccato originale:
<<Adamo perse la fanciulla e guadagnò la donna>>


E cosi furono cacciati dal 'Paradiso terreste', con ciò si deve intendere come la vecchia umanità che era in comunicazione con entità spirituali e presenze angeliche.
Ed una Cortina si frappose tra la vecchia e la nuova umanità in cui a l'uomo non era più possibile avvicinarsi a Dio.


Fino all'avvento di Gesù, ed al Suo Sacrificio in cui viene ristabilito il vecchio patto:
" E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rende lo Spirito.
Ed ecco, la Cortina del Tempio si squarciò in due, da cima a fondo".  (Matteo 27:50-51a)


Gesù è stato il Primo (Primogenito) il Modello, lo Stampo, l'Impronta, che deve essere seguita per diventare da creature di Dio, a figli di Dio.
E come? Cosi ci è stato insegnato da lui stesso: <<Ama Dio e il prossimo tuoi come tuoi fratelli>>




"

L'amore è come il mare in tempesta, che tutto travolge nei primi momenti, poi l'arcobaleno che tutto colora, i sogni ed i momenti, poi tutto con il tempo si placa, rimane l'onda tranquilla che torna e ritorna a lambire le sponde.

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