Teoria dei tre mondi...ops! Delle tre scacchiere.

Aperto da Sariputra, 25 Ottobre 2018, 17:22:03 PM

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Sariputra



Quella che vedete è una classica scacchiera tridimensionale. Qualcosa di simile compare anche in alcuni film della serie "Star Trek". Non so se avete mai giocato a scacchi con una simile scacchiera...è estremamente complesso e difficile (almeno per me...).
Oltre alle solite mosse si possono spostare i pezzi in verticale da un piano all'altro e in diagonale ...ma non è questo che ci interessa. Ho pensato di usare questa immagine perché mi è utile per illustrare una teoria che mi frulla per la testa...
Supponiamo che le tre scacchiere siano:
A - quella in basso , che chiameremo mondo materiale.
B - quella centrale, che chiameremo mondo mentale.
C - quella in alto, che chiameremo mondo spirituale.
Dimentichiamoci pure le appendici alla scacchiera inferiore e a quella superiore...torneremo eventualmente più avanti.
Sono a tutti gli effetti tre mondi distinti, ma che condividono le stesse 'regole' (o 'mosse' possibili...). Queste regole che i 'pezzi' seguono però, pur agendo su tre piani distinti, non sono i piani stessi.  I pezzi infatti operano nei piani e tra i piani, ma non sono i piani.
I 'pezzi' cioè sono/non sono materiali, sono/non sono mentali e sono/non sono spirituali (Non sono inteso come"non sono solo"...)
Immaginiamoci le tre scacchiere con tre 'gunas' diversi (materiale=ignoranza, mentale=passione, spirituale=virtù...).
Immaginiamoci adesso quella cosa che comunemente viene definita 'vita' come il movimento dei pezzi in orizzontale e in verticale, sui piani e tra i piani, incessante, ora doloroso e ora piacevole...
Sorgono delle domande:
-Di che 'natura' possono essere i pezzi? Sappiamo che non sono (solo) materiali, né mentali, né    spirituali. Eppure agiscono e trovano supporto dalle scacchiere/mondi stesse. Senza di queste non troverebbero alcun appoggio.
-Per interagire liberamente tutti i pezzi devono passare per B, altrimenti rimangono confinati ad un solo mondo/gunas. La passione è quindi ciò che fa scendere la virtù e fa salire l'ignoranza? Tutto passa attraverso il mentale, se sale verso la virtù o se scende verso l'ignoranza.
Notiamo che B ( il piano/scacchiera 'mentale') ha tre possibilità: verso il basso, in orizzontale e verso l'alto. A e C invece solo due possibilità. Ne consegue che la 'mente' è centrale in questo movimento chiamato vita. Però rimane sempre da definire cosa possono essere i 'pezzi' ...Non sono della stessa natura di A perchè se no non potrebbero stare (trovare 'appoggio'...) in C e viceversa; lo stesso se fossero della natura di B non potrebbero trovare appoggio in A e in C.
I pezzi si potrebbero definire come 'spaesati'. Non si sentono A, né B, né C. Quando sono giù vogliono salire, quando sono su vogliono scendere: la virtù si corrompe e l'ignoranza si dilegua...
Ma di che cosa possono esser fatti questi pezzi? Sono creature che combattono incessantemente; c'è un continuo attrito tra loro...la partita è estremamente complessa...alcuni hanno più 'possibilità' di altri di salire e scendere più rapidamente.
Ecco la mia definizione: queste creature non sono altro che Karma (azione). La loro esistenza non è altro che il loro stesso agire tra i tre piani. La loro 'natura' è il mutare incessante di posizione.
Naturalmente questi pezzi/aggregati kammici  sono dotati di autocoscienza.
Allora:
-Qual'è la 'posizione' nella quale si possono rendere consapevoli di essere solo karma? In quale delle tre scacchiere? A, B o C ?
Una cosa interessante, visualizzando l'esistenza in siffatta maniera, è che i pezzi/creature/aggregati kammici si possono 'incontrare' solo quando condividono lo stesso piano: la virtù s'incontra con la virtù, la passione con la passione e l'ignoranza con l'ignoranza.
Naturalmente 'combattono' sullo stesso piano "mangiandosi" tra loro secondo l'interpretazione della "vita come processo di nutrizione"
Questa teoria bislacca l'ho chiamata "Teoria dei Tre Mondi"...d'accordo rimanda a qualcos'altro...ma non fateci caso. E' sostanzialmente un gioco...magari come spunto di partenza. Come vedete non ci sono riferimenti filosofici, psicologici o spirituali, se non in senso generico. Naturalmente si prtesta subito all'obiezione: e perché non cinque mondi? O sei? O uno solo? Il primo motivo è perché non sono riuscito a trovare una immagine di scacchiera simile :-[ ...ma più seriamente perchè 3 sono le dimensioni dello spazio; tre sono le persone della Trinità divina; tre sono gli dei della Trimurti hindu; tutta la realtà è trinitaria (Dio-uomo-mondo) secondo Panikkar (perichoresis cosmoteandrica); tre erano gli appesi alle croci; tre è il primo numero dispari, poiché l'uno non è considerato un numero, il 3 è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. Infatti tanto il Due separa quanto il Tre riunisce. La sua espressione geometrica è il Triangolo, simbolo esemplare del ritorno del multiplo all'unità: due punti separati nello spazio, si assemblano e si riuniscono in un terzo punto situato più in alto. Inoltre il rapporto della triade con l'unità può essere espresso da un triangolo equilatero, ovvero dall'identità del 3. Qui, in ognuno dei tre angoli diversamente indicati è data ogni volta la triade intera. È il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Per queste e molte altre ragioni (di tipo esoterico... 8) ) ho preferito scegliere il tre .
Dite la verità: non è semplicemente geniale?  :o
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

viator

Salve Sariputra. Parageniale. Io i "pezzi" li vedo annegati all'interno del corpo stesso di ciascuna scacchiera. Si tratta di circuiti elettronici o "chips" che potrebbero interagire tra loro via "Bluetooth" anche senza alcuna limitazione in verticale tra la prima e la terza.
Basta spostare un po' di lato la scacchiera di mezzo.

Per i credenti la connessione tra la materia (il creato inanimato) e Dio (il Creatore) non passa necessariamente dalla mente umana.
Se Dio volesse intervenire direttamente sulla materia (esempio punire il mondo per la propria empietà, inviandogli un bel terremoto, come qualcuno sostiene sia già accaduto)....mica chiederà il permesso alla mente umana ! Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

paul11

#2
ciao Sariputra,
direi di essere d'accordo, è uno schema rappresentativo che aiuta a capire la dinamica.
Noi siamo in B e dipende dall'attrazione che si ha verso la A o verso la C, il karma.
Storicamente oggi si tende verso la A.
Lo schema dialettico è  molto simile. B è la coscienza che media il concreto materiale del piano A dove il fine è portarlo all'astrazione del piano  C con l'intelletto, attraverso il concetto.L'errore è quando il nostro piano di coscienza non media gli altri due piani (A e C), ma rimane solo su di uno, perchè la verità concettuale non può essere nella cosa in sè e per sè (solo del piano A, o solo del piano C) per cui la ricerca della verità concettuale sta nella dinamica razionale, nel movimento che compie la ragione.
In realtà questo schema è applicabile in ogni ambito ,anche in quello spirituale oltre che filosofico.
Il tre è un numero sacro per antonomasia, fra le molte  definizioni potrebbe essere  l'analisi e sintesi, anche la catarsi...........


Sariputra

#4
Tre commenti interessanti... :)
Quello che mi sembra di poter notare, nell'atomizzazione individualistica della società globalizzata postmoderna, è la tendenza, sempre più marcata, di vivere sostanzalmente sul piano B con 'vista' solo su A. In questo concordo con Paul11. E' venuta a mancare la spinta per relazionarsi con C, vuoi per il fallimento di molteplici esperienze che nascevano con questo scopo ma che poi si sono rivolte sostanzialmente anche loro verso A (vedi Chiesismo), vuoi forse per l'attrattiva esercitata dai nuovi strumenti mediatici, in particolare il culto dello smartphone:

Roma, Parigi, Madrid, Londra, New York. Lo scenario nelle metropolitane delle grandi città è sempre lo stesso: al di là di poche eccezioni, sembrano tutti rapiti dal loro smartphone.Sullo sfondo più generale della cooperazione e della competizione, che tradizionalmente hanno sempre animato i rapporti umani, è in atto ormai da decenni un processo di cambiamento sociale, sfociato in nuove forme di sfrenato individualismo. La società di impostazione occidentale vive oggi l'apice di questo processo, fondato su un materialismo storico e un consumismo estetizzante  (Damiano Lembo).

Raffigurandosi questo scenario tracciato dal Lembo, che condivido, sulla scacchiera tridimensionale potremmo vederlo come un'agire senza meta, un passare da B in A e viceversa senza alcun gioco collettivo tra pezzi. Una partita a scacchi che non è più una partita in cui i pezzi/persone/aggregati karmici seguono una strategia al fine di ottenere un risultato comune...ognuno, semplicemente, si muove da solo...
In quest'ottica le due "appendici" che notiamo nella scacchiera A si potrebbero, visualizzando il tutto con uno sforzo notevole di fantasia e semplificando al massimo, essere identificate con il 'mercato' globale, piazzato in A ma che 'domina' A. Infatti son poste in A ma sopra, in posizione di controllo...

... nell'osservanza di valori e canoni fondati sull'edonismo e sul culto di sé, valori di cui si nutre una società ormai priva di qualsivoglia orizzonte collettivo. Tutto questo, a vantaggio di un individualismo post materialista che ha creato un modello di vita riassumibile nella nuova formula vivere per apparire. Ed ecco la mercificazione del proprio corpo assumere una fondamentale rilevanza in questo tipo di contesto. Le proprie forme fisiche vengono utilizzate e sfruttate in ogni genere di occasione per esternare quelle che dall'opinione comune, ormai, sono considerate le fondamenta di una società oltremodo globalizzata: bellezza, divertimento, lusso. (D.Lembo su Ansa.it)

Quello che viene a mancare non è C ma solo lo sguardo che si possa anche solo rivolgere verso C da parte dei pezzi, che ormai vivono solo su due piani esistenziali, con uno dei due (B) che si struttura continuamente per essere asservito ad A...

...quello che sembra raccogliere appieno le istanze dell'attuale panorama sociale è lo smartphone. Esso rappresenta l'emblema di quella che da alcuni è stata definita "mutazione individualista". Questa espressione pare ben identificare la svolta in una direzione atomistica della società, in cui la sfera individuale prevarica sempre più quella collettiva. È ciò che sta avvenendo in tutto il mondo, al di là dei confini nazionali. Milioni e milioni di persone riescono a vedere e farsi vedere in tempo reale, pubblicando foto, video, stati tramite networks. Si realizza così l'apice di quel tanto famigerato just in time che, prima di essere trasposto in ambito sociale, dominava già il campo economico qualche decennio addietro. L'uomo si adatta, così come il mercato, a quello che i nuovi modelli richiedono.(D.Lembo)

Abbiamo quindi il risultato, a mio modesto avviso, di un pezzo/pers./agg.kammico che vive ormai su due piani e che via via rinuncia alla sua tridimensionalità, alla sua capacità di poter usare B anche per mettersi in relazione con C e non solo con A. E' l'adattamento ad un nuovo modello esistenziale o semplicemente la continuazione dello stesso, sotto altra forma? Però il cambiamento è profondo: si passa dal lavorare per vivere al vivere per apparire...ciò che davvero conta sembra essere il bisogno di mostrarsi al meglio, sempre e comunque.
Si può ovviamente obiettare che C ha perso appeal perché 'evanescente', aleatorio e incerto. Secondo me invece ha perso attrattiva perché non funzionale al piano A che è quello che, gravitazionalmente parlando, attrae il bisogno di "nutrizione" (sensoriale) dei pezzi/aggregati karmici. E il 'mercato' non può vivere che su questo incessante bisogno di soddisfazione sensoriale. Abbiamo  così la definizione di pezzo/aggregato/persona monco...

...dal momento che poco conta ciò che avviene intorno a noi, mentre siamo dediti a pensare a come poter apparire meglio degli altri e meglio di sempre.
Si cambiano comportamenti, si cambiano abitudini. Diventa però difficile stabilire il confine tra evoluzione e involuzione.(D.Lembo che ringrazio per gli spunti...).

namaste
Sulla strada del bosco
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Lou

Sari non vorrei complicare le cose e prima della natura sui pezzi, ma tra i tre mondi non c'è una complicazione e una compenetrazione differente dalla semplice separazione raffigurata nelle tre scacchiere iniziali.
Esemplifico con Esher
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

paul11

molto bella la rappresentazione di Escher, grazie Lou.

Il problema,Sariputra è che un tempo spacciarono C per verità e facevano vivere da schiavi gli uomini in A condizionandoli sul piano B,così li resero prevedibil ie "schiavi".
Come purtroppo accade nella storia umana, una rivoluzione culturale spesso non migliora, non trova una soluzione perchè diventando una risposta culturale la nausea fa capovolgere il sistema di riferimento.
Nauseati da C perchè vivevano male, decisero di non credere più in C, chi rifiutando, chi obnulando e trovarono in A la potenza della tecnica e la nuova forma di salvezza.
Ma di nuovo divennero oggetti, sia dalla potenza della tecnica ,che da strumento divenne condizione esigibile del sacrifico umano in quanto individualizzato e nello stesso e totalizzato.
Mi auguro che la prossima rivoluzione culturale armonizzi  i piani e che finisca l'uomo schiavo  e sappia convivere sia con il mondo fisico che con quello spirituale, prendendosi cura  di sè e del mondo, in armonia

Phil

Nella partita attuale molti pedoni sono ronin più che soldati, vogliono essere "alfieri social" di se stessi, scontenti di dover avanzare faticosamente solo una casella per volta, gelosi che persino un cavallo sia più importante di loro (per questo Nietzsche cercò di ingraziarselo ;D ), curiosi dell'ultimo gossip riguardo la casella su cui la regina passerà le vacanze (casella lontana, per loro irraggiungibile, forse solo alla fine di una vita ben gestita o forse mai), inquietati dalla presenza di torri d'avorio che vedono più lontano all'orizzonte; pedoni che non servono volentieri il re perché ne invidiano il ruolo o semplicemente lo considerano un furbacchione che li tartassa. E si sa, i pedoni sono sempre la maggioranza, talvolta bloccano pezzi più importanti (che lo facciano apposta, per opporsi al sistema?), partono in prima linea e, solitamente sono i primi a cadere fuori dalla scacchiera...

Il salto (à la Kierkegaard) verso C è una co(i)mplicazione che alcuni rifuggono perché in A e in B ci sono caselle e interazioni a sufficienza; altri invece necessitano di traiettorie più ampie, di coordinate più aperte e spaziose, così decidono di combattere la gravità e la grevità della vita usando B come trampolino per C... curiosamente sia A che C sono accomunati dalla angosciante/rassicurante (a scelta) esperienza del limite: non si va sotto ad A, non si sale sopra a C, per questo B è forse la scacchiera più trafficata (e non solo dagli idealisti...).


@Lou
Concordo, quei rami/radici possono anche intrecciarsi, ma ogni albero vive della sua propria linfa...

Ipazia

Citazione di: Sariputra il 25 Ottobre 2018, 17:22:03 PM

...ma più seriamente perchè 3 sono le dimensioni dello spazio; tre sono le persone della Trinità divina; tre sono gli dei della Trimurti hindu; tutta la realtà è trinitaria (Dio-uomo-mondo) secondo Panikkar (perichoresis cosmoteandrica); tre erano gli appesi alle croci; tre è il primo numero dispari, poiché l'uno non è considerato un numero, il 3 è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. Infatti tanto il Due separa quanto il Tre riunisce. La sua espressione geometrica è il Triangolo, simbolo esemplare del ritorno del multiplo all'unità: due punti separati nello spazio, si assemblano e si riuniscono in un terzo punto situato più in alto. Inoltre il rapporto della triade con l'unità può essere espresso da un triangolo equilatero, ovvero dall'identità del 3. Qui, in ognuno dei tre angoli diversamente indicati è data ogni volta la triade intera. È il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto. Per queste e molte altre ragioni (di tipo esoterico... 8) ) ho preferito scegliere il tre .
Ma anche il 4 dopo che Einstein ha unificato lo spazio e il tempo nello spaziotempo. Numero più adeguato al tetragono mondo moderno che nella tetralogia wagneriana trova l'apice del suo spiritualismo funereo, come colse un trinitario inguaribile che passò, restando coerentemente tale, da cammello-leone-fanciullo a serpente-aquila-superuomo.

Concordo con l'idea che lo spirituale si sia logorato a forza di fallire la sua missione salvifica e consolatoria. Ma poichè la psicologia umana ha orrore del vuoto quella scacchiera non poteva restare a lungo vuota, pena il dissesto dell'equilibrio antropoligico, per cui hanno provveduto i primi due livelli a ripopolare lo spirituale col misticismo tecnologico che funziona con vecchi e giovani, colti e incolti (l'apprendistato è breve e ben tutorato), idealisti e materialisti. Epilogo inevitabile in una specie animale intelligente che deve alla tecnica, e non certo alla prestanza fisica, il suo successo evolutivo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Interessante la metafora delle tre scacchiere.

Tuttavia, ritengo che la stessa idea dell'esistenza di più mondi possa essere fuorviante.

Perché consiste inevitabilmente nel riproporre le caratteristiche di questo nostro mondo fisico in altri mondi possibili. Sia che questi mondi siano supposti nell'aldilà, sia compresenti come in questo caso.

In sostanza mondi che mantengono la peculiarità dell'esserci, ossia molteplice con la scissione soggetto/oggetto.

In questo caso poi su che base potremmo supporre un'interazione tra i pezzi del mondo mentale? Questi pezzi non farebbero riferimento ad un singolo pezzo del mondo fisico?
E in caso contrario quale evidenza ne avremmo?

Per non parlare del mondo spirituale, dove un lotta tra pezzi distinti non ci getterebbe nello sconforto?

Il mondo è uno solo, quello fisico, che ci rassicura in ogni istante con la sua concretezza.
Una concretezza che siamo chiamati a mettete però in discussione, in nome del Bene.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Sariputra

Quattro contributi ( e immagini) molto interessanti.
Proseguo un pò questo gioco degli scacchi tridimensionali. Prendetelo ovviamente con il necessario beneficio d'inventario, come un pretesto basato su un'immagine affascinante (almeno per me vecchio giocatore ...). Giusto per celiare e discutere amabilmente tra noi...

cit. Paul11:
Nauseati da C perchè vivevano male, decisero di non credere più in C, chi rifiutando, chi obnulando e trovarono in A la potenza della tecnica e la nuova forma di salvezza.
Ma di nuovo divennero oggetti, sia dalla potenza della tecnica ,che da strumento divenne condizione esigibile del sacrifico umano in quanto individualizzato e nello stesso e totalizzato.






 
                                      
Questo, qui visualizzato in tema col topic, potrebbe essere il destino  finale dell'uomo, creatore della tecnica per dominare il mondo...che viene dominato dalla sua stessa tecnica.
Un mio vecchio amico dei tempi della scuola, oggi ricercatore presso la Sanofi Aventis di Francoforte, dopo avermi chiesto se sono ancora interessato al Buddhismo, con aria tranquilla mi ha detto: "Tanto l'homo sapiens è oramai agli sgoccioli, tempo massimo vent'anni e il mondo sarà governato dall'IA. Noi vedremo con i nostri occhi la più grande evoluzione dell'intelligenza, che comporterà il passaggio ad una nuova era, in cui non ci sarà più posto per l'umanità..."
Al che, ovviamente preoccupato , gli ho chiesto che fine avremmo fatto tutti noi, secondo la sua profezia. "Dipenderà dall'IA valutare se gli serviremo ancora o se non saremo più necessari..."
"Ci...ci... faranno fuori tutti?" Gli ho chiesto balbettando.
""Nei primi tempi forse no."
Appena pochi giorni fa ho letto che Elon Musk, il tànghero 'visionario' (cit.del Sari), al quale bisogna dar atto che spesso ci piglia su certe cose, ha dichiarato che, per il futuro dell'umanità, il pericolo più grande non sono eventuali nuove guerre o altro, ma sarà rappresentato dall'IA...Così non me la sono sentita di dare dell'idiota a quel mio vecchio amico (anche perchè non lo è affatto...anzi, tutt'altro direi, dalla carriera che ha fatto).
Pensiamo solo alla futura guida autonoma in cui sarà un'applicazione a decidere se dovremo morire noi o chi stiamo per investire...cit.Viator:Epilogo inevitabile in una specie animale intelligente che deve alla tecnica, e non certo alla prestanza fisica, il suo successo evolutivo.

cit.Phil:
curiosamente sia A che C sono accomunati dalla angosciante/rassicurante (a scelta) esperienza del limite: non si va sotto ad A, non si sale sopra a C, per questo B è forse la scacchiera più trafficata (e non solo dagli idealisti...).

E già, si potrebbe quasi dire che tutti si staziona e si sgomita, 'combattendo' la partita del vivere, stando in B. La differenza è data , a questo punto,  più dall'aspirazione a salire in  C  o a quella di scendere in A ( aspirazione assai mutevole...). Curiosamente due mondi che si considerano solitamente quasi opposti uno all'altro condividono il fatto di essere esperienze del limite. Limite che, per la maggior parte dei pezzi sulla scacchiera B, non val la pena di investigare e vivere...
                                                           ^
                                                            I
                                                            I
                               __________     B  ___________ (sopravvivo divorando)
                                                            I
                                                            I
                                                            V
@Lou
Molto bella l'immagine dell'artista Escher. Anche in questa possiamo notare i 'tre mondi': il pesce (concretezza/ignoranza); le foglie posate (?) similitudine della moltitudine dei pensieri che vagano staccati gli uni dagli altri (mentale/passione) e gli alberi spogli (essenzialità/spirituale).

@Viator:
Ma anche il 4 dopo che Einstein ha unificato lo spazio e il tempo nello spaziotempo.
Quattro sono infatti i lati delle scacchiere/mondi.

cit.Bobmax:
Sia che questi mondi siano supposti nell'aldilà, sia compresenti come in questo caso.In sostanza mondi che mantengono la peculiarità dell'esserci, ossia molteplice con la scissione soggetto/oggetto.
Inevitabilmente sì, sono infatti 'mondi' popolati da moltitudine di pezzi che a loro volta sono aggregati di moltitudini di azioni karmiche, a loro volta soggette a moltitudini di cause e condizioni.

Per non parlare del mondo spirituale, dove un lotta tra pezzi distinti non ci getterebbe nello sconforto?

Il 'salire' in C non può certo annichilire le potenzialità dei pezzi di agire anche in B e in A. Ed essendo sostanzialmente costituiti dal  frutto dell'azione non possiamo pensare che il frutto dell'azione non maturi anche in C. Al massimo, buttandola là, si potrebbe pensare ad una sorta di 'rarefazione' dell'attrito...una 'fame' d'agire e divorare che si placa ( ma che non sparisce...).

Il mondo è uno solo, quello fisico, che ci rassicura in ogni istante con la sua concretezza.Una concretezza che siamo chiamati a mettete però in discussione, in nome del Bene.

Ed è proprio la consapevolezza della possibile tridimensionalità che promette di poter metter in discussione la 'concretezza' di A che ci rassicura in ogni istante...
Namaste
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Kobayashi

#11
Il piano C (mondo spirituale/speculativo) però è l'unico tra i tre mondi che per essere sperimentato ha bisogno di un atto di fede, di uno sforzo di immaginazione.
Deve la propria esistenza al fatto che l'essere umano si rifiuta di credere che la propria vita si esaurisca nei piani A e B, i quali sono invece sperimentati da tutti in modo spontaneo.
Diciamo che di naturale c'è solo il bisogno di andare oltre A e B.
Che poi si soggiorni realmente in esso dipende dall'ostinazione del proprio sogno.

Non credo che negli ultimi tempi sia stato poco frequentato. Piuttosto direi che è stato frequentato attraverso forme diverse dalle spiritualità e filosofie tradizionali. Per esempio, come dice Ipazia, nella forma dei sogni tecnico-scientifici più avveniristici.

Nell'ipotesi di un mondo dominato da IA mi chiedo: per poter arrivare a sconfiggere homo sapiens, IA dovrà costruirsi un proprio mondo C? Si può fare una guerra (che non sia dettata dalla propria esclusiva sopravvivenza) senza un mondo spirituale/speculativo adeguatamente sviluppato?

Sariputra

cit.Kobayashi
Il piano C (mondo spirituale/speculativo) però è l'unico tra i tre mondi che per essere sperimentato ha bisogno di un atto di fede, di uno sforzo di immaginazione.
Deve la propria esistenza al fatto che l'essere umano si rifiuta di credere che la propria vita si esaurisca nei piani A e B, i quali sono invece sperimentati da tutti in modo spontaneo.


Nella 'tridimensionalità' dei mondi/scacchiera il piano C è attingibile all'esperienza esattamente come A e B. Fa parte delle potenzialità dei pezzi/creature/agg.karmici muovere sui tre piani. All'inizio infatti ho stabilito arbitrariamente un guna (qualità) ad ognuno dei tre mondi e assegnato la 'virtù' al piano C (ovviamente virtù in senso ampio...come passione per il mentale in senso ampio e lo stesso ignoranza per il materiale). Quindi non un gioco d'immaginazione ma una potenzialità d'azione possibile e quindi sperimentabile ( nei frutti dell'azione, esattamente come gli altri due piani). Naturalmente stiamo parlando necessariamente di una 'rappresentazione', costruita sulle suggestioni ispirate da un'immagine.

Non credo che negli ultimi tempi sia stato poco frequentato. Piuttosto direi che è stato frequentato attraverso forme diverse dalle spiritualità e filosofie tradizionali. Per esempio, come dice Ipazia, nella forma dei sogni tecnico-scientifici più avveniristici.

Sogni che nascono in B e, come vediamo attorno a noi, questi 'sogni' tecnico-scientifici stanno cambiando la realtà della nostra società. Però sono sogni che si esauriscono in B in quanto, a parer mio, non vanno ad agire sul piano etico/spirituale/essenziale C...

Nell'ipotesi di un mondo dominato da IA mi chiedo: per poter arrivare a sconfiggere homo sapiens, IA dovrà costruirsi un proprio mondo C? Si può fare una guerra (che non sia dettata dalla propria esclusiva sopravvivenza) senza un mondo spirituale/speculativo adeguatamente sviluppato?


Non credo che l'IA arriverà a pensare un mondo C , ma sarà avulsa anche al piano A probabilmente,se non per la produzione dell'energia che le servirà per sopravvivere. Si potrebbe quasi dire che sarà l'apoteosi del piano B. Quando il pianeta sarà dominato dall'IA, secondo quel mio amico ricercatore, l'umanità sarà del tutto impossibilitata a comprendere l'agire dell'IA, stante la gigantesca differenza d'intelligenza. Per lui saremo come dei babbuini che cercano di comprendere l'agire dell'essere umano... ??? Se adesso abbiamo un mondo/scacchiera B formato da 64 possibilità (sempre usando come immagine la scacchiera..) allora avremo un B di 64 X 1.000.000 di volte. Penso che l'IA dovrà liberarsi dell'umanità e sostituirla totalmente con macchine da lei controllate, che creano molti meno problemi e non possono interrompere il flusso d'energia. Allora forse non avremo più dei pezzi/persone/agg.karmici ma dei nuovi pezzi di tipo "dorato" (il nostro colore invece tende al marrone... :) )
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Phil

Direi che il piano A non è dunque solo Ambientale e Animale ma anche quello dell'(intelligenza) Artificiale, trattandosi pur sempre di materia (rivisitata dalla technè informatica); il piano B è quello dei Bisogni (psicologici), del Benessere (cercato) e della Bildung (dar forma, rappresentare, etc.); il piano C non può che essere quello delle Credenze, della Chiamata (vocazione come anelito al divino) e delle Chiese. 
Rigorosamente tre esempi per ogni piano/lettera  ;) (e l'ordine non è casuale: Ambientale-Bisogni-Credenze, Animale-Benessere-Chiamata, Artificiale-Bildung-Chiesa...).

P.s.
A proposito di IA, giusto ieri è stato venduto all'asta (432.000$) il primo quadro "dipinto" da un'intelligenza artificiale... così come esistono già poesie e sonetti composte da programmi (perché di questo si tratta; il termine "intelligenza" è per ora piuttosto una metafora). 
Se volete giocare ad indovinare quali sonetti sono umani e quali sono artificiali, potete andare a sollazzarvi qui.


Citazione di: Kobayashi il 27 Ottobre 2018, 10:48:33 AMNell'ipotesi di un mondo dominato da IA mi chiedo: per poter arrivare a sconfiggere homo sapiens, IA dovrà costruirsi un proprio mondo C? Si può fare una guerra (che non sia dettata dalla propria esclusiva sopravvivenza) senza un mondo spirituale/speculativo adeguatamente sviluppato?
Ipoteticamente, credo che l'IA farebbe solo guerra per sopravvivere (ironicamente, proprio come gli animali), non per ideali o ambizione; almeno che non sia (auto?)programmata per averne...

Sariputra

Direi che il piano A non è dunque solo Ambientale e Animale ma anche quello dell'(intelligenza) Artificiale, trattandosi pur sempre di materia (rivisitata dalla technè informatica); il piano B è quello dei Bisogni (psicologici), del Benessere (cercato) e della Bildung (dar forma, rappresentare, etc.); il piano C non può che essere quello delle Credenze, della Chiamata (vocazione come anelito al divino) e delle Chiese. 

Tu metti l'IA in A, io invece la pensavo piuttosto in B...ma ci sta che si possa sistemare pure in A. In realtà è un pò indefinibile (ancora) 'sta posizione...ma assolutamente no, non possiamo mettere in C le Chiese,che stanno inevitabilmente in B con proiezione continua in A. Caso mai possiamo far agire in C alcuni rappresentanti di queste che alimentano il piano delle virtù, ma non certo le istituzioni...anche le credenze sono tutte ben ancorate in B, a parere mio, salvo quando l'aggregato karmico/pezzo sale verso C  alimentato anche da quello in cui crede...


Ipoteticamente, credo che l'IA farebbe solo guerra per sopravvivere (ironicamente, proprio come gli animali), non per ideali o ambizione; almeno che non sia (auto?)programmata per averne...

Concordo, per sopravvivere e autoalimentarsi che però , guarda caso, e non può essere diveramente temo, è anche la forma del processo di nutrizione dei pezzi della scacchiera... che si autoalimentano nell'incessante salire e scendere fra A-B-C...
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