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Teologia LGBTQ+

Aperto da Jacopus, 25 Agosto 2024, 21:54:54 PM

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Phil

Citazione di: InVerno il 27 Agosto 2024, 10:53:40 AMLa tolleranza non è mai amore, accettazione incondizionata, la condizione poi magari diventa quella di Curarsi per superare quella distanza che la tolleranza non ha mai eliminato.
Non posso fare le veci della suora in questione, tantomeno spacciarmi per esegeta dei vangeli, ma l'accento a cui mi riferivo (e forse anche lei, non so) è posto sull'amore, non sulla tolleranza: siamo tutti fratelli, ama il prossimo tuo, etc. non sono incentrati sulla tolleranza. Se questa fratellanza è il messaggio originario di Cristo (e il suo traguardo ideale), non serve spulciare i vangeli per constatare che non si parla di LGBTxyz, di bioetica, di relazioni internazionali, di vaccini, di ecologia, etc. per poi concludere che il cristianesimo non ha nulla da dire (o addirittura non deve dire nulla) al riguardo. Se si è colto il senso del messaggio di "imprinting", si tratta piuttosto di cercare di coniugarlo anche con questioni che, per ovvi motivi, non potevano essere state scritte esplicitamente in testi di quasi duemila anni fa.
La difficoltà e, al contempo, la necessità (per i praticanti) di questo aggiornamento, di questo sapersi coniugare anche con l'attualità, ce le dimostrano spesso, anche qui sul forum, alcune ideologie (politiche o filosofiche o altro) che finché restano incapaci di "scollarsi" dai loro significati letterali e dai loro contesti storici originari, risultano inattuali e impraticabili. Lo "spirito" di alcune proposte può essere aggiornato alcuni secoli dopo mantenendo una certa coerenza, ma se si pensa che un testo va inteso solo alla lettera e tutto ciò che non vi è trattato nero su bianco non può essere compreso con le categorie proposte nel testo, allora spesso il testo diventa semplicemente inutilizzabile, oggi.
Per il resto è inevitabile che la chiesa pontifichi, fa parte della missione che si è autoassegnata, anche perché non può più fare leggi come ai tempi dello stato pontificio, quindi non le resta che comunicare con i suoi fedeli. Mi "stupisce" (sarcasticamente, da ateo) che faccia notizia l'approccio usato dalla suora che, come detto, mi sembra banalmente "da manuale", considerando il messaggio di Cristo (quindi è chiaro che se "salta all'occhio" ciò che è fedele al messaggio originario, i fedeli hanno sicuramente qualcosa su cui riflettere, in termini di percorso storico della "faccenda"...).

iano

#16
Citazione di: InVerno il 27 Agosto 2024, 10:53:40 AMLa tolleranza non è mai amore, accettazione incondizionata, la condizione poi magari diventa quella di Curarsi per superare quella distanza che la tolleranza non ha mai eliminato.
Giusto, ma la condizione non deve essere posta necessariamente all'oggetto della mia tolleranza, in quanto posso imporla a me stesso, che avendo preso coscienza del mio pregiudizio, ammettendolo, posso  provare a condizionarmi tacitandolo, ''curando'' al contempo di non apparire ipocrita fingendo amore.
Anche perchè nella misura in cui non riesco poi a sostenere la finzione rischio di fare più danno di quello che sto cercando di evitare.

Se io mi creo un pregiudizio, così come l'ho creato, lo posso disfare, ma non è questo il caso di cui parliamo.
Parliamo di pregiudizi che non ci siamo creati da soli, come dimostra il fatto che anche chi ne è vittima, non perciò ad essi mostra di essere del tutto immune, se non fingendo amore verso se stesso.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

InVerno

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMNon posso fare le veci della suora in questione, tantomeno spacciarmi per esegeta dei vangeli, ma l'accento a cui mi riferivo (e forse anche lei, non so) è posto sull'amore, non sulla tolleranza: siamo tutti fratelli, ama il prossimo tuo, etc. non sono incentrati sulla tolleranza. Se questa fratellanza è il messaggio originario di Cristo (e il suo traguardo ideale), non serve spulciare i vangeli per constatare che non si parla di LGBTxyz, di bioetica, di relazioni internazionali, di vaccini, di ecologia, etc. per poi concludere che il cristianesimo non ha nulla da dire (o addirittura non deve dire nulla) al riguardo. Se si è colto il senso del messaggio di "imprinting", si tratta piuttosto di cercare di coniugarlo anche con questioni che, per ovvi motivi, non potevano essere state scritte esplicitamente in testi di quasi duemila anni fa.
La difficoltà e, al contempo, la necessità (per i praticanti) di questo aggiornamento, di questo sapersi coniugare anche con l'attualità, ce le dimostrano spesso, anche qui sul forum, alcune ideologie (politiche o filosofiche o altro) che finché restano incapaci di "scollarsi" dai loro significati letterali e dai loro contesti storici originari, risultano inattuali e impraticabili. Lo "spirito" di alcune proposte può essere aggiornato alcuni secoli dopo mantenendo una certa coerenza, ma se si pensa che un testo va inteso solo alla lettera e tutto ciò che non vi è trattato nero su bianco non può essere compreso con le categorie proposte nel testo, allora spesso il testo diventa semplicemente inutilizzabile, oggi.
Per il resto è inevitabile che la chiesa pontifichi, fa parte della missione che si è autoassegnata, anche perché non può più fare leggi come ai tempi dello stato pontificio, quindi non le resta che comunicare con i suoi fedeli. Mi "stupisce" (sarcasticamente, da ateo) che faccia notizia l'approccio usato dalla suora che, come detto, mi sembra banalmente "da manuale", considerando il messaggio di Cristo (quindi è chiaro che se "salta all'occhio" ciò che è fedele al messaggio originario, i fedeli hanno sicuramente qualcosa su cui riflettere, in termini di percorso storico della "faccenda"...).
L'esempio dell'adultera è fallace perché l'adulterio è un gesto, e come si dice in certi ambiti, si condanna il gesto non l'uomo, ma nel caso dell'omosessualità non si tratta di gesti, ma di uomini, concetto che pare di difficile comprensione e da adito a teorie che poi portano alle "cliniche per la conversione" (che si spera presto vengano rese illegali anche in Italia). Come tu dici Gesù non era a favore dell'adulterio, ma il gesto si può tollerare per amare l'uomo che lo commette, perciò come porsi di fronte all'omosessualità parte innanzitutto da come la si prefigura, e ho come l'impressione che il contesto cristiano sia quasi obbligato a considerarlo un gesto, per l'essenzialismo di fondo con cui tratta i sessi, e perciò "condannato alla tolleranza". La chiesa pontifica e non potrebbe fare altrimenti, soprattutto su questi temi, che per dirla con le parole del pontifex sono molto sentiti perché "c'è troppa frociaggine in questa chiesa".
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMSe questa fratellanza è il messaggio originario di Cristo (e il suo traguardo ideale), non serve spulciare i vangeli per constatare che non si parla di LGBTxyz, di bioetica, di relazioni internazionali, di vaccini, di ecologia, etc. per poi concludere che il cristianesimo non ha nulla da dire (o addirittura non deve dire nulla) al riguardo.

Nei Vangeli il messaggio originario di Gesù e il suo traguardo ideale non è la fratellanza degli uomini, ma il suo messianesimo: chi non lo segue lo condanna all'inferno.

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMSe si è colto il senso del messaggio di "imprinting", si tratta piuttosto di cercare di coniugarlo anche con questioni che, per ovvi motivi, non potevano essere state scritte esplicitamente in testi di quasi duemila anni fa.

Duemila anni fa la transessualità era forse impossibile e impraticabile, l'omosessualità, la bisessualità e ogni altra forma di relazione sessuale erano possibili e praticate.

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 12:39:11 PMLo "spirito" di alcune proposte può essere aggiornato alcuni secoli dopo mantenendo una certa coerenza, ma se si pensa che un testo va inteso solo alla lettera e tutto ciò che non vi è trattato nero su bianco non può essere compreso con le categorie proposte nel testo, allora spesso il testo diventa semplicemente inutilizzabile, oggi.
Infatti il testo evangelico è vecchio, inutilizzabile per sostenere concezioni sessuali moderne.
Quello che contesto è che l'interpretazione della suora sia sostenuta dal testo evangelico.

Il significato dell'amore è incerto, ma amare un uomo o una donna x.sessuale per me significa amare la sua  x.sessualità, altrimenti si vuole bene, si accetta, si comprende, ma non è amore, non è sessualità.
Amore che si dà a pochi, non a molti: Gesù chi amava?






iano

#19
Citazione di: baylham il 27 Agosto 2024, 18:38:08 PMQuello che contesto è che l'interpretazione della suora sia sostenuta dal testo evangelico.
Ovviamente questo è un modo di dire, in quanto un testo non può sostenere alcuna sua interpretazione.
Ogni frase in effetti richiede di essere interpretata, essendo l'ambiguità una  caratteristica del linguaggio.
Il problema si moltiplica se dobbiamo interpretare un testo fatto di tante frasi le cui relative interpretazioni ci appaiono incoerenti fra loro.
Mi pare che la nostra suora sia ben consapevole della problematicità di ogni interpretazione, compresa la sua.
Ammiro la sua scelta di voler cambiare la chiesa restandone parte, impresa difficile, ma non disperata, perchè non sarebbe la prima volta che ciò avviene.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Phil

@InVerno

Non sono sicuro di seguirti:
Citazione di: InVerno il 27 Agosto 2024, 17:05:32 PMl'adulterio è un gesto, e come si dice in certi ambiti, si condanna il gesto non l'uomo, ma nel caso dell'omosessualità non si tratta di gesti, ma di uomini
e
Citazione di: InVerno il 27 Agosto 2024, 17:05:32 PMcome porsi di fronte all'omosessualità parte innanzitutto da come la si prefigura, e ho come l'impressione che il contesto cristiano sia quasi obbligato a considerarlo un gesto
(corsivi miei) rappresentano uno "scisma" esegetico del cristianesimo? L'omosessualità è questione di uomini o di gesti umani?
Per quanto riguarda l'adulterio, non sopravvalutarlo: l'ho citato "a braccio" come ipotetico esempio di attualizzazione (e non sono certo il più indicato a fare certi parallelismi), anche perché, come detto, se si comprende l'"imprinting" di una certa visione del mondo, non servono citazioni, appoggi o forzature testuali (v. sopra alcune questioni troppo contemporanee per essere incastrate nei vangeli a suon di allegorie; semplicemente non se ne parla, ma se si è "capita l'antifona", e qui rimando bayllam al catechismo "da manuale" sul tema dell'amore e dintorni, si può provare a coniugare quei paradigmi antichi con i fatti attuali).
Resta il fatto che, seguendo te (ma forse anche la suora e altri), se il cristianesimo tollera l'adulterio per amare comunque l'adultera, potrebbe benissimo tollerare l'omosesssualità per amare l'omosessuale (giacché, come dici, e credo il cristianesimo concordi appieno, l'uomo non si riduce a un gesto, per quanto abitudinario).
Mi pare quindi che non sia la suora a proporre qualcosa di rivoluzionario o insolito (per la cristianità), ma sia la chiesa cristiana (non l'ebraismo) ad essersi, con i secoli, "rivoluzionata" lontana dall'albero cruciforme da cui è caduta (albero che, potrei sbagliarmi, non entrava troppo nelle lenzuola dei suoi fedeli: Sodoma e Gomorra non sono state distrutte da Cristo, così come Cristo non si è sbilanciato sul sesso degli sposi, etc.).

Duc in altum!

Citazione di: baylham il 27 Agosto 2024, 18:38:08 PMIl significato dell'amore è incerto, ma amare un uomo o una donna x.sessuale per me significa amare la sua  x.sessualità, altrimenti si vuole bene, si accetta, si comprende, ma non è amore, non è sessualità.
Hai colto nel segno (...e spero di aver ben compreso).

La Chiesa, realtà viva del Vangelo (di Gesù e su Gesù), consiglia di amare - pure sessualmente - senza "fornicazione" agli "omosessuali", ma soprattutto all'eterosessuale (che s'illude di essere più morigerato, dal punto di vista del cristianesimo, degli "omosessuali").

E' questo il "problema": tutto ciò che è lussuria - addirittura in una relazione/coppia eterosessuale - è peccato [non nel senso latino di trasgressione, ma nell'originale significato greco: hamartia = errare, mancare il bersaglio (tirando con l'arco) o per estensione: prendere una strada sbagliata; in questo contesto: allontanarsi da Dio, non percorrere la via consigliata/indicata dal Cristo].

Quindi si ritorna sempre a Dio, a suo Figlio e alla fede che ognuno può o non vuole riporre in Essi ...suora compresa!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

niko

#22
Citazione di: Duc in altum! il 27 Agosto 2024, 20:21:17 PMHai colto nel segno (...e spero di aver ben compreso).

La Chiesa, realtà viva del Vangelo (di Gesù e su Gesù), consiglia di amare - pure sessualmente - senza "fornicazione" agli "omosessuali", ma soprattutto all'eterosessuale (che s'illude di essere più morigerato, dal punto di vista del cristianesimo, degli "omosessuali").

E' questo il "problema": tutto ciò che è lussuria - addirittura in una relazione/coppia eterosessuale - è peccato [non nel senso latino di trasgressione, ma nell'originale significato greco: hamartia = errare, mancare il bersaglio (tirando con l'arco) o per estensione: prendere una strada sbagliata; in questo contesto: allontanarsi da Dio, non percorrere la via consigliata/indicata dal Cristo].

Quindi si ritorna sempre a Dio, a suo Figlio e alla fede che ognuno può o non vuole riporre in Essi ...suora compresa!


Ma fornicare significa avere qualsiasi rapporto sessuale fuori dal matrimonio (religioso), quindi, dato che la chiesa non celebra matrimoni tra gay, qualsiasi rapporto sessuale abbia un gay secondo i suoi gusti e preferenza, e' (sicuramente) fornicazione: il "consiglio" per loro di non fornicare, corrisponde perfettamente al consiglio di essere casti a vita.

Altroche' amore "sessuale".

Anche la masturbazione e' vietata, cosa che fa pure male alla salute, se non hai rapporti ne' masturbazione ti rovini la salute, ma sai che gliene importa agli adepti della religione della vita morte.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Sommersi dalla canea inclusivista mainstream si trovano in rete contributi specialistici interessanti (tra cui l'endocrinologo Giovanni Frajese) sull'esclusività sessuale che vanno oltre la evidente truffa trans e riguardano fenomenologie sessuali definite dal mainstream ideologico di "intersessualità", in cui l'anatomia degli organi sessuali esterni non è sufficiente a definire il sesso reale e si deve ricorrere alla mappa genetica.

La questione può essere irrilevante nelle preferenze erotiche, religiose e negli ambiti professionali, con una "esclusione" ineccepibile laddove la supremazia in gioco sia la forza fisica, in quanto la disparità di struttura ossea e muscolare di una genetica maschile (xy) avrà sempre un indebito vantaggio su quella femminile (xx), mascherabile farmacologicamente con trattamenti ormonali, ma mai azzerabile una volta raggiunta la maturità somatica.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: Phil il 27 Agosto 2024, 19:03:50 PM@InVerno

Non sono sicuro di seguirti:
e(corsivi miei) rappresentano uno "scisma" esegetico del cristianesimo? L'omosessualità è questione di uomini o di gesti umani?
Per quanto riguarda l'adulterio, non sopravvalutarlo: l'ho citato "a braccio" come ipotetico esempio di attualizzazione (e non sono certo il più indicato a fare certi parallelismi), anche perché, come detto, se si comprende l'"imprinting" di una certa visione del mondo, non servono citazioni, appoggi o forzature testuali (v. sopra alcune questioni troppo contemporanee per essere incastrate nei vangeli a suon di allegorie; semplicemente non se ne parla, ma se si è "capita l'antifona", e qui rimando bayllam al catechismo "da manuale" sul tema dell'amore e dintorni, si può provare a coniugare quei paradigmi antichi con i fatti attuali).
Resta il fatto che, seguendo te (ma forse anche la suora e altri), se il cristianesimo tollera l'adulterio per amare comunque l'adultera, potrebbe benissimo tollerare l'omosesssualità per amare l'omosessuale (giacché, come dici, e credo il cristianesimo concordi appieno, l'uomo non si riduce a un gesto, per quanto abitudinario).
Mi pare quindi che non sia la suora a proporre qualcosa di rivoluzionario o insolito (per la cristianità), ma sia la chiesa cristiana (non l'ebraismo) ad essersi, con i secoli, "rivoluzionata" lontana dall'albero cruciforme da cui è caduta (albero che, potrei sbagliarmi, non entrava troppo nelle lenzuola dei suoi fedeli: Sodoma e Gomorra non sono state distrutte da Cristo, così come Cristo non si è sbilanciato sul sesso degli sposi, etc.).
Intendo dire che, il contesto del tempo ebraico prefigura quasi certamente l'omosessualità come un comportamento e perciò separabile dall'uomo e forse tollerabile, ma non amabile. Oggi sappiamo che gay non si diventa, si è, è inalienabile dalla persona e fa parte della sua natura, ma cercare di portare Cristo sulla stessa linea d'onda è un operazione che cozza con molteplici punti. Vedi, il buon Duc sostiene che il problema sia la lussuria, perché la sessualità a fini procreativi è inalienabile, ma secondo lui la sessualità a scopi ricreativi è comportamento, si può magari tollerare ma è comunque un surplus di nurtura che comporta la disperazione onanistica del seme. Io penso che tutti gli indizi, quasi tutti veterotestamentari, indichino che l'omosessualità è considerata nurtura, correggibile addirittura convertibile. Per il resto io stesso ho detto che la regola d'oro e che il senso primario del messaggio cristiano dovrebbe bastare, ma in un ambito di "rivelazione continua" dove si accetta in questo caso che l'omosessualità è natura, anche se i testi suggeriscono altrimenti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

niko

#25
Citazione di: Ipazia il 28 Agosto 2024, 05:20:09 AMSommersi dalla canea inclusivista mainstream si trovano in rete contributi specialistici interessanti (tra cui l'endocrinologo Giovanni Frajese) sull'esclusività sessuale che vanno oltre la evidente truffa trans e riguardano fenomenologie sessuali definite dal mainstream ideologico di "intersessualità", in cui l'anatomia degli organi sessuali esterni non è sufficiente a definire il sesso reale e si deve ricorrere alla mappa genetica.

La questione può essere irrilevante nelle preferenze erotiche, religiose e negli ambiti professionali, con una "esclusione" ineccepibile laddove la supremazia in gioco sia la forza fisica, in quanto la disparità di struttura ossea e muscolare di una genetica maschile (xy) avrà sempre un indebito vantaggio su quella femminile (xx), mascherabile farmacologicamente con trattamenti ormonali, ma mai azzerabile una volta raggiunta la maturità somatica.


Chi nasce con la vagina ha diritto illimitato ad essere considerato a tutti gli effetti donna.

Quantomeno perche' finche' non ha gravi sintomi e non arriva a fare un raro e specifico test diagnostico (mappatura genica), e' sempre stato considerato donna dalla societa'.

Ha ricevuto un nome da donna, vestiti da donna, aspettative per il futuro da donna eccetera eccetera.

E chiedergli di "cambiare" in maniera imperativa in base al risultato di un test, a cui si giunge di solito nella adolescenza o preadolescenza, non e' umano.

Cambiera' se lo vuole. Con calma.

Perche' se fosse nato in una societa' in cui quel test non esiste e non e' disponibile, anche solo un villaggio di cacciatori nell'amazzonia, che magari esiste al mondo anche oggi, o un luogo molto degradato e povero, che sicuramente, esiste al mondo anche oggi, quell'individuo sarebbe stato considerato donna per sempre. E probabilmente, avrebbe campato molto meglio.

Insomma fare l'esperienza di avere un sesso alla nascita e non cambiarlo (mai, fino alla morte), dovrebbe essere un diritto, facoltativo ma universale, di tutti.
Sancito ufficialmente.
Quantomeno, perche' questa e' l'esperienza comune, dei piu', fatta praticamente da tutti.
Senno' si arriva, in un modo o nell'altro a forme perniciose, e pericolose, di transessualismo forzato, in individui che, transessuali, non vogliono essere.

A cui tu, di solito, dici di essere contraria.

Ma stavolta, chissa' perche'... :D



 
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Phil

Citazione di: InVerno il 28 Agosto 2024, 11:46:42 AMOggi sappiamo che gay non si diventa, si è, è inalienabile dalla persona e fa parte della sua natura, ma cercare di portare Cristo sulla stessa linea d'onda è un operazione che cozza con molteplici punti.
Forse cozza con molteplici "editti" ecclesiastici, ma non credo cozzi con la "parola di Cristo". Se «gay non si diventa, si è», ovviamente ha più buon gioco la suora (o il sottoscritto) a rendere l'omosessualità compatibile con la "parola di Cristo", che un cristiano a rendere l'omosessualità compatibile con le dottrine della chiesa. Il fulcro della differenza è sempre la solita: la chiesa, nei secoli, si è presa licenze interpretative per legiferare su questioni non strettamente esplicitate nei vangeli, scendendo a un livello di dettaglio spesso eccessivo, ai limiti dell'arbitrario.
Si tratta di uno dei possibili effetti collaterali dell'aggiornamento di cui parlavo sopra: una volta compresa l'impostazione di base del discorso cristiano (letteralmente: "di Cristo", non della tradizione ebraica), si può tentare di attualizzarlo, ma bisogna anche fare attenzione ai limiti "semanticamente intrinseci" di tale impostazione.
Ad esempio, che il sesso debba essere finalizzato solo alla procreazione, per il cristianesimo, è una questione scontata solo apparentemente: dove Cristo ha fatto almeno intuire il suo messaggio in merito? Cosa, della sua impostazione valoriale, fa pensare che sia coerente con la sua parola l'assenza di copulazione matrimoniale non finalizzata alla procreazione? I passi solitamente citati in merito, vengono interpretati a posteriori secondo la tradizione ecclesiastica, in un circolo vizioso per cui il passo ha quel senso secondo la tradizione e la tradizione ha senso secondo quel passo.
Questo non significa però che tutto ciò che non è proibito nei vangeli, allora sia conseguentemente lecito; si tratta sempre di coglierne lo "spirito" e il senso ed è questa la sfida esegetica a cui è chiamata la teo-logia. Ad esempio, nei vangeli non si parla di pistole o mine-antiuomo, ma è sufficiente considerare quello che si dice sulla violenza ("altra guancia" e simili) per concludere che sparare al prossimo o seminare mine anti-uomo non è esattamente un gesto squisitamente cristiano.
Fermo restando che è sicuramente possibile che alcune questioni, presenti o future, risultino estremamente difficili da attualizzare, siano troppo specifiche o semplicemente avulse dal contesto religioso: la questione della genetica delle atlete alle Olimpiadi, probabilmente non richiede necessariamente che il cristianesimo sia coniugato con la questione, trattandosi di arbitrari regolamenti sportivi, plausibilmente non troppo influenti sulla salvezza delle anime.

Duc in altum!

Citazione di: niko il 27 Agosto 2024, 21:56:00 PMMa fornicare significa avere qualsiasi rapporto sessuale fuori dal matrimonio
No, significa lussuria, ossia, incontrollata sensualità/sessualità.
Infatti, come ho già scritto, non interviene solo sugli "omosessuali", ma, specialmente, sugli eterosessuali.

Nella Prima Lettera ai Corinzi (6, 9-10), San Paolo di Tarso, specifica, punto per punto, gli atti (non solo sessuali) che generano un certo disordine nell'umanità intera.

Nella nostra discussione in questione precisa, separandoli, sia gli adulteri (fornicazione/lussuria eterosessuale), sia i depravati (omosessualità passiva, molle = malakoi, in greco), sia i sodomiti (omosessualità attiva =arsenokoi, sempre in greco); entrambi, quest'ultimi due, a parere del Nuovo Testamento, fornicazione/lussuria omosessuale.

Se può servire per una ulteriore "riflessione", da cattolico che dà fastidio soprattutto in parrocchia, mi domando: come mai nel 2024 siamo ancora a parlare solo di alcune categorie di persone che rientrano disordinate - sempre secondo quei due versetti - mentre non si parla dei ladri, dei fedifragi, degli ubriaconi, dei calunniatori, ecc. ecc.? ...che rientrano nella stessa condanna dei malakoi e degli aersenokoi?!

Non è mia intenzione apostrofare nessuno, ma solo chiarire la posizione della Sacra Scrittura cristiana, ergo Teologia LGBTQ+ ...tutto qui!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: InVerno il 28 Agosto 2024, 11:46:42 AMOggi sappiamo che gay non si diventa, si è, è inalienabile dalla persona e fa parte della sua natura
Quindi, di conseguenza, ragionando così, mi viene da pensare che anche mandrillo e ninfomane sono categorie naturali, inalianenabili dall'essere, esistere e vivere di quelle determinate persone che vivono quella circostanza, a volte pagando un caro prezzo, per colpa di un tradimento che per loro non è altro che naturale...

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

iano

#29
Citazione di: Duc in altum! il 31 Agosto 2024, 15:21:22 PMQuindi, di conseguenza, ragionando così, mi viene da pensare che anche mandrillo e ninfomane sono categorie naturali, inalianenabili dall'essere, esistere e vivere di quelle determinate persone che vivono quella circostanza, a volte pagando un caro prezzo, per colpa di un tradimento che per loro non è altro che naturale...


Però mi sembra un ragionamento diverso, in quanto mandrilli e ninfomani si diventa.

Il problema secondo me è il seguente:
 è imperfetta la descrizione dell'uomo su cui si basa una società, aut, sono imperfetti gli uomini che vengono descritti.
Nel primo caso si cercherà per quanto possibile di perfezionare la descrizione, mentre nel secondo caso si cercherà per quanto possibile di perfezionare gli uomini.


Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

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