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Spiritualità atea

Aperto da Ipazia, 11 Novembre 2020, 22:35:29 PM

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Ipazia

Citazione di: Gustave FlaubertQuando gli dei non c'erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c'è stato un momento unico in cui è esistito l'uomo, solo

Questa frase, ripresa da Margherite Yourcenar nel suo capolavoro dedicato all'imperatore Adriano, mi pare il miglior prologo all'argomento spinoso e complesso della spiritualità atea, la quale si è presentata a più riprese anche prima e dopo quel "momento unico".

La spiritualità atea ha il suo apeiron, l'infinito leopardiano, che passato il vagamente pascaliano spaurarsi (effraie), felicemente naufraga nel mare eterno della sua immane immanenza.

Ha la sua misura, matura già nella perfetta formulazione di Protagora, a compendio dell'intuizione Parmenidea sull'essere, coniugando tra i due l'impossibilità del non essere e la misura delle cose che non sono in quanto non sono. Il tutto posto in movimento dal panta rei di Eraclito definendo, fin dalla notte classica dei tempi, lo spaziotempo dell'universo antropologico.

La spiritualità atea ha la sua forma, disegnata da Leonardo, e aggiornata recentemente. Ma pure da un anonimo pittore rinascimentale. Forma che si esprime anche nel rispetto delle humanae litterae cui accostarsi con abiti curiali, come raccomanda Machiavelli.

La spiritualità atea ha un suo fondamento:

Citazione di: Nietzsche-ZarathustraVi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Lo sappiano o no: costoro esercitano il veneficio. Dispregiatori della vita essi sono, moribondi e avvelenati essi stessi, hanno stancato la terra: possano scomparire!

Su cui il matematico impenitente Piergiorgio Odifreddi ha scritto un "Credo"

La spiritualità atea ha una sua filosofia etica, un suo antico testamento risalente al tempo degli dei, prima che sorgessero le religioni del libro unico.

Fin dagli albori della rinascita umanistica la spiritualità atea ha trovato nel monito dell'Ulisse dantesco il senso del proprio destino nel "seguir virtute (nel senso laico di virtus romana) e canoscienza"
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

doxa

#1
Nel X libro delle "Leggi" Platone distingue tre forme di ateismo:

negazione della divinità, coincidente con il materialismo naturalistico;

negazione che la divinità  possa curarsi delle vicende umane;

negazione che si possa propiziare la divinità attraverso doni, sacrifici ed offerte.


Gli atei credono che Dio o gli dèi siano costruzioni umane motivate dal bisogno del trascendentale.

Per quanto riguarda la spiritualità, questa è uno "spazio aperto", senza Chiese e senza dogmi imposti da un'ecclesia. Il protagonista è l'individuo. Invece la religione impone regole di vita, omaggi, venerazioni, genuflessioni, adorazioni.

La Chiesa cattolica ha finalmente smesso di scrivere dogmi da credere per fede, ma non dimostrabili,  di qui la graduale decadenza del loro ascendente fra le masse, rivolte a dare fiducia alla scienza.

Pretendere che l'uomo contemporaneo assuma un'affermazione come certa, senza che gliene possa essere data una prova, una dimostrazione, appare oggi in contrasto con il sapere scientifico.

Ormai nelle religioni prevale l'aspetto rituale, sociale ed esteriore.

Per sperimentare la spiritualità  non è necessaria una religione né del sacro.


Ancora Platone, nell'Alcibiade Maggiore, sostiene che per conoscere adeguatamente noi stessi, dobbiamo cercare il divino che è in noi, tramite un percorso spirituale interiore.

InVerno

Ognuno trova ispirazione in ciò che gli pare, tuttavia ritengo stucchevoli i tentativi di ergere l'ateismo oltre a ciò che è, con dei "calendari di santini atei\laici", e di crearne davvero una posizione religiosa, e dando perciò legna da ardere a quelli che sostengono che l'ateismo altro non sia che "un altra fede". L'ateismo non è una posizione che si raggiunge, al massimo è una posizione a cui si ritorna: tutti i bambini del mondo nascono "atei" e tali rimangono a meno che non incontrino per imposizione la religione in voga nella regione. L'esistenza dell'ateismo, se considerata come una posizione filosofica ragionata, è di per se sufficiente a fornire prove logiche della non esistenza di Dio concepito come puro amore (argomento di J.L. Schellemberg e Theodore Drange) ma ancora è considerata in questi come una "eventuale posizione filosofica dell'adulto umano",  quando invece è la posizione filosofica di partenza di ogni nuovo nascituro sulla terra che continua fino in età adulta se esso ritiene di non aver trovato prove sufficienti a maturare diversa opinione, e quindi parafrasando il loro argomento "Se Dio esiste ed è amore puro, ogni nascituro crederebbe in esso, senza necessità di condizionamenti esterni".

La "spiritualità atea" è perciò niente più che un ideale di spiritualità "incondizionata" da retaggi culturali del passato se non in maniera implicita e involontaria, talvolta negandone il valore presente o potenziale, ma non una spiritualità dell'antitesi o una teologia dell'assenza, come il termine implicherebbe. La ricerca perciò di cosa v'è al di là dell'"umano troppo umano" delle costruzioni filosofiche antropiche e le tradizioni culturali, è in definitiva, un porsi a diretto contatto con l'inconosciuto, e di guardarlo con meraviglia e terrore, anche se esso è stato materialmente spiegato dalla scienza (ateismo =\= scientismo) E' un ritorno alla propria infanzia personale, quando l'unica sottomissione comprensibile era quella alla maternità naturale, e un ritorno all'infanzia culturale, quando soffermarsi a contemplare il firmamento non era mediato da informazioni religiose o scientifiche.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Aumkaara

Citazione di: InVerno il 12 Novembre 2020, 10:43:48 AM
L'ateismo non è una posizione che si raggiunge, al massimo è una posizione a cui si ritorna: tutti i bambini del mondo nascono "atei" e tali rimangono a meno che non incontrino per imposizione la religione in voga nella regione.
C'è sempre da fidarsi poco delle ricerche scientifiche che dichiarano una posizione specifica, soprattutto quando riguardano ambiti psicologici, però io l'ho sempre saputa scientificamente al contrario: i bambini hanno una predisposizione innata alla non immanenza, a non vedere il mondo come l'unica realtà.
Non hanno un'idea precisa, cioè non credono né ad un descrizione determinata della causa prima né ad una cosmologia ultraterrena precisa; ma un vero e proprio ateismo, o per meglio dire materialismo, pare che sia una solidificazione mentale posteriore. Magari avviene comunque nei primi anni, magari è più predisposta per alcuni, ma è comunque indotta (anche solo da eventi che si fanno sentire in tutta la loro materiale pesantezza. Ma se anche da adulti dovessimo basare le nostre conclusioni sulla nostra reazione sensoriale ed emotiva, dovremmo considerare reali anche molti sogni).

doxa

InVerno ha scritto
Citazione  [ritengo stucchevoli i tentativi di ergere l'ateismo oltre a ciò che è, con dei "calendari di santini atei\laici", e di crearne davvero una posizione religiosa, e dando perciò legna da ardere a quelli che sostengono che l'ateismo altro non sia che "un altra fede". L'ateismo non è una posizione che si raggiunge, al massimo è una posizione a cui si ritorna: tutti i bambini del mondo nascono "atei" e tali rimangono a meno che non incontrino per imposizione la religione in voga nella regione. L'esistenza dell'ateismo, se considerata come una posizione filosofica ragionata, è di per se sufficiente a fornire prove logiche della non esistenza di Dio concepito come puro amore (argomento di J.L. Schellemberg e Theodore Drange) ma ancora è considerata in questi come una "eventuale posizione filosofica dell'adulto umano",  quando invece è la posizione filosofica di partenza di ogni nuovo nascituro sulla terra che continua fino in età adulta se esso ritiene di non aver trovato prove sufficienti a maturare diversa opinione, e quindi parafrasando il loro argomento "Se Dio esiste ed è amore puro, ogni nascituro crederebbe in esso, senza necessità di condizionamenti esterni"

Ciao Inverno, ma è normale che in questo forum ciò che scrivono gli "atei" è  "stucchevole" ? Oppure come ha scritto Freedoom nel precedente topic
CitazioneSono certo tutti concordiamo sulla noia mortale, sulla stucchevole e immensa rottura di scatole che ogni serio ricercatore subisce a sentire ripetere la stessa manfrina ogni tre per due

Invece ciò che scrivono i cosiddetti "credenti" (a modo loro) è interessante ed è la verità, l'unica verità ?

Per quanto mi riguarda i credenti possono credere in ciò che vogliono, ma non devono salire sul piedistallo per giudicare in modo negativo chi non crede nell'esistenza delle divinità. Devono avere l'umiltà di essere possessori della "verità" solo al 50%, l'altra metà spetta agli atei.

Dove sono in questo forum i "calendari di santini atei\laici" ?

E' passata la moda del Dio è amore. Nel tempo la Chiesa per sopravvivere riesce sempre a trovare slogan per fare proseliti.

Ora torno nella spiritualità. Per sperimentarla non è necessaria una religione. Serve all'individuo  per meditare, riflettere sul significato della vita e della morte, sull'universo, sulla Natura.  Il percorso spirituale aiuta a conoscersi meglio. Invece la religione indica un tipo di ricerca esteriore, formale, mentre per la spiritualità la ricerca dell'Assoluto avviene nel proprio intimo.

Aumkaara

Citazione di: doxa il 12 Novembre 2020, 11:41:12 AM
Dove sono in questo forum i "calendari di santini atei\laici" ?
C'è il link ad un inno religioso, il credo di Odifreddi, nel messaggio di apertura. È sicuramente stucchevole come tutti gli atteggiamenti religiosi, ma va benissimo, è la sezione giusta del forum.

bobmax

Credere in Dio quale ente superiore, distinto dal mondo, non è una fede originaria, incondizionata, che non dipende da altro che non se stessa.

Dipende infatti da altre "verità" credute a prescindere.
E sono proprio queste verità che fondano la fede.

Messe in dubbio queste, anche la fede in Dio vacilla...
Tra queste verità vi è il molteplice, così come il divenire.

Di modo che credere nel Dio ente è una fede ingenua, inconsapevole dei suoi stessi presupposti.

Ma altrettanto ingenuo è l'ateismo che nega l'Assoluto, il Bene.

Che sia ingenuo, semplice gioco di bimbi, lo si può constatare dalla tranquillità con cui questo ateismo viene solitamente proclamato.

È proprio la nonchalance con cui si snobba l'Amore a mostrare la inconsapevolezza di ciò che si sta dicendo.

Perché negare il Bene assoluto è l'autentico ateismo, che è ateismo mistico, e deve necessariamente far tremare chi solo ne avverte il senso.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

InVerno

Citazione di: Aumkaara il 12 Novembre 2020, 11:02:52 AM
C'è sempre da fidarsi poco delle ricerche scientifiche che dichiarano una posizione specifica, soprattutto quando riguardano ambiti psicologici, però io l'ho sempre saputa scientificamente al contrario: i bambini hanno una predisposizione innata alla non immanenza, a non vedere il mondo come l'unica realtà.
Non hanno un'idea precisa, cioè non credono né ad un descrizione determinata della causa prima né ad una cosmologia ultraterrena precisa; ma un vero e proprio ateismo, o per meglio dire materialismo, pare che sia una solidificazione mentale posteriore. Magari avviene comunque nei primi anni, magari è più predisposta per alcuni, ma è comunque indotta (anche solo da eventi che si fanno sentire in tutta la loro materiale pesantezza. Ma se anche da adulti dovessimo basare le nostre conclusioni sulla nostra reazione sensoriale ed emotiva, dovremmo considerare reali anche molti sogni).
I bambini certamente sono tentati dalle modalità di pensiero suggerite dalla pareidolia, che è uno strumento istintivo importante, inscritto in un certo senso nella metaforicità del linguaggio. Detto questo, ateismo è un termine che ha a che fare con il teismo, non con il monismo, non con il deismo, non con l'animismo. La posizione teista è una posizione altamente complessa e strutturata su un sistema ideologico di supporto che in nessun modo può essere abbracciata e compresa dai bambini, motivo per il quale, quando portati a messa, giocano a nascondino e si fanno le linguacce, nel frattempo che il prete è convinto di sommistrare oralmente il corpo di una divinità.

@doxa, due facce della stessa medaglia, i credenti pensano che questo forum non sia ambiente a loro amichevole, tu sostieni il contrario. Quello che tentavo di dire è che essere atei non è una posizione costruttiva, è una negazione, e la negazione può essere un punto di partenza.. per un affermazione, che non è parte dell'ateismo in sé. Conosco atei che credono alle più assurde teorie riguardo alla spiritualità, ma la parte spiritualmente costruttiva non è l'ateismo, ma ciò che costruiscono a partire dall'ateismo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Concordo con il post di InVerno, ma a difesa di Odifreddi va compreso che il suo "Credo" é parodistico e si riassume meno catechisticamente nell'evidenza dell'umano come prodotto evolutivo della Nnatura.

Girandola in positivo, la spiritualità a-tea é umanesimo, e mi pare che anche questo fosse chiaro dalla mia apertura.

L'umanesimo é prodotto dello spirito in quanto aggiunge all'immediatezza dell'approccio infantile la domanda di senso, che peraltro anche l'infante pone assai presto.

La risposta a questa domanda non può essere che positiva, formativa, costruttiva, a dispetto dell'a avversativo rispetto al teismo, la cui referenzialità nasce semplicemente da un errore plurimillenario nell'interrogare il mondo così com'è nella sua immanenza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Socrate78

La spiritualità atea è in realtà una forma estrema di superbia, è l'uomo che vuole farsi Dio al posto del divino ed esalta se stesso e le sue utopie: ad esempio il socialismo reale (o comunismo che dir si voglia) era un'ideologia basata proprio su questo, sull'uomo che rigetta le religioni come oppio dei popoli per creare sulla Terra una sorta di paradiso terrestre senza Dio, in cui la felicità doveva essere assicurata dall'abolizione della proprietà privata e dal mettere in comune ogni cosa. E sappiamo tutti com'è finita, la fine del socialismo reale io sostanzialmente la ritengo una sorta di castigo divino per gli atei illusi e superbi, Dio ha voluto mostrare che i tentativi di costruire la felicità senza di Lui sono destinati a crollare miseramente.

viator

Salve Aumkaara. Citandoti : ".........................però io l'ho sempre saputa scientificamente al contrario: i bambini hanno una predisposizione innata alla non immanenza, a non vedere il mondo come l'unica realtà".


Poveri i nostri soldi, se la ricerca scientifica deve spenderli per arrivare a una simile conclusione ! Significa l'aver scoperto che il bambino, nascendo dotato di una psiche (sfera dell'immaginario e dell'istintuale) ma PRIVO di una MENTE...........non è equipaggiato di cognizioni e memoria immanenziali, le quali si formeranno solo durante la crescita e le relative formazione ed esperienza !!, Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

InVerno

Citazione di: Socrate78 il 12 Novembre 2020, 15:28:47 PM
La spiritualità atea è in realtà una forma estrema di superbia, è l'uomo che vuole farsi Dio al posto del divino ed esalta se stesso e le sue utopie: ad esempio il socialismo reale (o comunismo che dir si voglia) era un'ideologia basata proprio su questo, sull'uomo che rigetta le religioni come oppio dei popoli per creare sulla Terra una sorta di paradiso terrestre senza Dio, in cui la felicità doveva essere assicurata dall'abolizione della proprietà privata e dal mettere in comune ogni cosa. E sappiamo tutti com'è finita, la fine del socialismo reale io sostanzialmente la ritengo una sorta di castigo divino per gli atei illusi e superbi, Dio ha voluto mostrare che i tentativi di costruire la felicità senza di Lui sono destinati a crollare miseramente.
L'universo è stato creato come parco giochi della mia specie, e io sono stato creato a immagine e somiglianza del creatore dell'universo, il resto del creato ha conosciuto inenarrabili dolori ed estinzioni di massa per le vicissitudini di una tribù di pecorai dell'età del bronzo a cui credo di appartenere perchè ho deciso così, quando morirò in realtà continuerò a vivere, a differenza  del resto del creato e di tutti quelli che non hanno creduto alla mia stessa verità che finiranno all'inferno, posseggo inoltre una morale oggettiva con cui giudicare gli altri e un libro sacro infallibile che mi può guidare in ogni anfratto della vita. Mi sembra evidente: la mia dote sarà l'umiltà e la superbia sarà il vizio di tutti quelli che non credono alla storia delle mie umili origini, e lo dimostrerò scrivendo un post che parte dal PolPot.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

sapa

Citazione di: InVerno il 12 Novembre 2020, 18:40:04 PM
Citazione di: Socrate78 il 12 Novembre 2020, 15:28:47 PM
La spiritualità atea è in realtà una forma estrema di superbia, è l'uomo che vuole farsi Dio al posto del divino ed esalta se stesso e le sue utopie: ad esempio il socialismo reale (o comunismo che dir si voglia) era un'ideologia basata proprio su questo, sull'uomo che rigetta le religioni come oppio dei popoli per creare sulla Terra una sorta di paradiso terrestre senza Dio, in cui la felicità doveva essere assicurata dall'abolizione della proprietà privata e dal mettere in comune ogni cosa. E sappiamo tutti com'è finita, la fine del socialismo reale io sostanzialmente la ritengo una sorta di castigo divino per gli atei illusi e superbi, Dio ha voluto mostrare che i tentativi di costruire la felicità senza di Lui sono destinati a crollare miseramente.
... la mia dote sarà l'umiltà e la superbia sarà il vizio di tutti quelli che non credono alla storia delle mie umili origini, e lo dimostrerò scrivendo un post che parte dal PolPot.
Forza, Inverno, "escici" sto post! Siamo pronti a diventare tuoi discepoli!

Aumkaara

Citazione di: viator il 12 Novembre 2020, 16:38:43 PM
Salve Aumkaara. Citandoti : ".........................però io l'ho sempre saputa scientificamente al contrario: i bambini hanno una predisposizione innata alla non immanenza, a non vedere il mondo come l'unica realtà".


Poveri i nostri soldi, se la ricerca scientifica deve spenderli per arrivare a una simile conclusione ! Significa l'aver scoperto che il bambino, nascendo dotato di una psiche (sfera dell'immaginario e dell'istintuale) ma PRIVO di una MENTE...........non è equipaggiato di cognizioni e memoria immanenziali, le quali si formeranno solo durante la crescita e le relative formazione ed esperienza !!, Saluti.
Eppure servono alla stessa scienza, queste dichiarazioni che fanno, altrimenti in essa si rafforza il pensiero che tutta l'impalcatura "immanentista" non sia una semplice costruzione, smentibile da altre angolazioni. È un po' l'argomento venuto fuori nella sezione filosofia.

Freedom

Citazione di: doxa il 12 Novembre 2020, 11:41:12 AM
Ciao Inverno, ma è normale che in questo forum ciò che scrivono gli "atei" è  "stucchevole" ? Oppure come ha scritto Freedoom nel precedente topic
CitazioneSono certo tutti concordiamo sulla noia mortale, sulla stucchevole e immensa rottura di scatole che ogni serio ricercatore subisce a sentire ripetere la stessa manfrina ogni tre per due
L'amico Inverno saprà perdonarmi  :) se mi permetto di rispondere anche se queste parole non sono  dirette a me ma, poiché citato, implicitamente mi sento chiamato in causa.
C'è un problema di comunicazione che sono lieto di chiarire anche perché, subito dopo, nel tuo post doxa, c'è un idem pensare con il sottoscritto che per me ha molto valore.

La frase che hai estrapolato si riferisce al fatto che, alcuni utenti, in qualche caso anche brillanti, quando si tratta di Dio (non solo di quello cristiano ma di qualunque) vanno in loop e ripetono, ossessivamente, la stessa cosa e cioè: chi crede in Dio ha fede mentre chi non crede rileva una semplice evidenza sotto gli occhi di tutti. Posizione rispettabile, legittima e chissà, magari anche quella giusta. Non sta certo a me decidere.

Il problema nasce dal fatto che lo ripetono in quasi tutti i thread andando, evidentemente, Off topic.

Per carità, in questo Forum siamo arciliberali e l'Off Topic è quasi sempre tollerato perché anche nella vita normale, vivaddio, si può divagare e/o comunque guardare la cosa da diverse angolature. A volte solo apparentemente fuori tema. La tolleranza però, nel rispetto di tutti, termina quando il Thread deraglia dal suo intento originale a causa dei troppo numerosi Off Topic. O quando gli Off Topic non fanno deragliare il Thread ma si trovano, alla fine di una stagione, in tutti i Thread. Credo che si possa essere d'accordo se qualcuno la definisce una stucchevole manfrina.

Poi, se si vuole aprire un Thread all'uopo dedicato va benissimo. Anzi, se avrai la pazienza di ricercarli, troverai più di un Topic dedicato all'esistenza o meno di Dio. Alcuni monumentali e di grandissimo interesse. Almeno a mio  modesto giudizio.
Citazione di: doxa il 12 Novembre 2020, 11:41:12 AM
Invece ciò che scrivono i cosiddetti "credenti" (a modo loro) è interessante ed è la verità, l'unica verità ?
Guai se fosse così. Allora il credente si tramuterebbe in fanatico.
Citazione di: doxa il 12 Novembre 2020, 11:41:12 AM
Per quanto mi riguarda i credenti possono credere in ciò che vogliono, ma non devono salire sul piedistallo per giudicare in modo negativo chi non crede nell'esistenza delle divinità. Devono avere l'umiltà di essere possessori della "verità" solo al 50%, l'altra metà spetta agli atei.
Assolutamente condivisibile. Grazie alla memoria del Web potrai trovare nel Forum questa posizione (da me sposata al cento per cento) espressa dal sottoscritto in più di un post.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

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