Senza Dio la storia umana è priva di senso

Aperto da Alexander, 22 Ottobre 2021, 10:14:37 AM

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daniele22

Qualcuno la vedrebbe di sicuro diversa da te. Per quel che mi riguarda sottoscrivo la tua veduta. Tra l'altro mi piace molto l'immagine "Il diritto alla sopraffazione del perdente". Come dire: era già stato sopraffatto, era necessario andare oltre? Il culto al dominio permanente, ideologia dell'egoismo ... lo svuotamento delle energie vitali dei perdenti fino a mantenerli in una specie di vivarella. Una volta però si diceva almeno boikot Jaffa ... ma la Palestina era distante. Come mai oggi i perdenti non dicono boikot amazon, o facebook, o la macchina nuova ogni quattro o cinque anni etc.etc.? Perché la gente non posa penna o martello? In fondo, oggi non ti sparano mica addosso. Questa è la complicità del perdente di cui parlo, complicità che si esprime a livelli minimi se vuoi, ma non per questo si può escluderla come fondamentale all'alimentazione del regime vigente

Ipazia

#181
Certo che il perdente va sopraffatto perchè senza catene sono pochi gli schiavi che rimangono tali. Nelle contese umane il perdente perde pure se stesso, in toto o parzialmente. Il catename dei sottomessi moderni ha una componente immateriale ideologica (giuridica e propagandistica) che sommata al "panem et circenses" rende la sua sopraffazione la più efficace, microchirurgica, a memoria umana. Evoluzione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Citazione di: Ipazia il 17 Novembre 2021, 18:01:13 PM
Certo che il perdente va sopraffatto perchè senza catene sono pochi gli schiavi che rimangono tali. Nelle contese umane il perdente perde pure se stesso, in toto o parzialmente. Il catename dei sottomessi moderni ha una componente immateriale ideologica (giuridica e propagandistica) che sommata al "panem et circenses" rende la sua sopraffazione la più efficace, microchirurgica, a memoria umana. Evoluzione.


Ipazia, perdona, ma non capisco in modo chiaro cosa intendi con "componente ideologica (giuridica e propagandistica)"

Ipazia

#183
Per la parte giuridica dell'ideologia intendo il sedimento secolare di giurisprudenza a tutela, pure armata, degli sfruttatori di altri umani ed espropriatori di beni comuni essenziali. Per la parte propagandistica intendo il mainstream di politicanti, esperti, cortigiani, nani e ballerine occupati nella lobotomia full time no stop dei popoli.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Ho capito. Concordo, forse è solo perché sono un uomo che percepisco una complicità

Ipazia

La sindrome di Stoccolma c'è. Anche per le donne che si avvelenano l'esistenza in rapporti sbagliati. Ma è sindrome indotta dallo strapotere materiale e ideologico del boia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Sì, se così fosse. Ma mi riferivo più che altro al rapporto che vi è tra il maschio ed il coraggio. Nell'immaginario collettivo, per varie ragioni, il coraggio è prevalentemente associato alla virilità. Sarebbe punto di debolezza soprattutto per il maschio un'espressione del tipo "non lo faccio .. ho paura". Il maschio concede alla femmina l'aver paura senza che la dignità di questa ne venga più di tanto scalfita. Naturalmente, dall'alto della sua superbia, non si cura nemmeno di interpellare la femmina in proposito. Ma il coraggio non si esprime solo attraverso funamboliche piroette mentali o corporee che siano, ma si può esprimere anche dicendo no. Il prezzo può esser carissimo per un singolo o per pochi, ma non per una nutrita schiera di individui. Le persone non sono lobotomizzate del tutto, percepiscono malessere, ma non riescono ancora a razionalizzarlo in modo soddisfacente. Questa è la complicità forse prettamente maschile che io imputo nel processo di sostentamento del sistema

Freedom

Io però mica l'ho ancora capito il senso della storia umana senza un Dio al quale chiederlo.

Non ho nemmeno capito come non si possa riconoscere che nell'uomo, in tutti gli uomini c'è una percentuale (variabile a seconda dei soggetti) di bene e male. Spesso, per vederli con chiarezza, è necessario si creino determinate condizioni però, credo che ognuno di noi, nel corso della propria vita, abbia visto all'opera questi principi nel proprio animo. O no?
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Alexander


Oggi a Malta, un uomo in stato di confusione mentale minacciava di buttarsi da un muraglione alto 30 metri. Mentre la polizia cercava di farlo desistere, la folla radunatasi sotto lo incitava, con schifoso cinismo, a gettarsi, con frasi come: "Buttati! Che figura ci fai adesso se non ti butti?"; "Sbrigati, che dobbiamo tornare al lavoro" ecc.
Tantissimi erano con il braccio in alto, puntando lo smartphone, a immortalare la sofferenza altrui.
Alla fine non si è buttato, per fortuna. Il governatore della Campania ha affermato che, contro coloro che sono restii a vaccinarsi contro il sars-cov2, bisognerebbe usare il napalm, come dire che sarebbero da eliminare fisicamente. Lo stesso governatore che ha saltato la fila e sgomitando è andato a vaccinarsi per primo. In questa disumanità la pietas piange ormai. Dio dov'è? Si chiede il credente. Continua a chiederselo da molto tempo. Ogni volta che vede ingiustizia, morte, sopraffazione e dominio uno sull'altro. Per il credente il sentimento della vanità della storia può essere ancora più penoso che per il non credente che in fondo, seppur sperando in un miglioramento, alla fine non si aspetta granché dalla vicenda umana. Moltissimi anzi si aspettano che il caos alla fine c'inghiotta tutti e si vestono di una maschera cinica, senza più una speranza.
E sì, Freedom, neanche io ho ancora capito il senso della storia umana senza un autore a cui rivolgersi.

Ipazia

Cercare risposta al senso della storia umana in un dio che è la personificazione del senso della storia umana secondo una particolare visione del mondo umana che ha codificato il suo senso del bene e del male è un circolo vizioso, una tautologia antropo-logica.

Un dialogo allo specchio, prendendo per vero ed altro da noi quello che lo specchio riflette. Letteralmente ed etimologicamente è una speculazione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve alexander. Citandoti : "Dio dov'è? Si chiede il credente. Continua a chiederselo da molto tempo. Ogni volta che vede ingiustizia, morte, sopraffazione e dominio uno sull'altro. Per il credente il sentimento della vanità della storia può essere ancora più penoso che per il non credente che in fondo, seppur sperando in un miglioramento, alla fine non si aspetta granché dalla vicenda umana".


Scondo me Dio c'è ma ha interessi assai diversi dai nostri, visto che ci considera - giustamente - solo delle minuscole pedine all'interno del suo Gioco. Io non ho mai capito il perchè Dio (quello dei filosofi, non quello delle sacrestie) dovrebbe muoversi e commuoversi di fronte alle nostre piccole (per lui) vicende, con tutto quello cui ha da badare e con cui trattenersi all'interno del mondo,cioè di sè stesso. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

#191
Se vi fosse un senso a cosa servirebbe?
Esso certamente guiderebbe le nostre scelte.
La sua mancanza però non ci impedisce di fare scelte.
Senza scomodare il bene  e il male facciamo previsioni a breve scadenza, o studiamo strategie su scadenza più lunga, fino a parlare di un senso da dare a tutte le nostre azioni a seguire, cioè a dare un senso alla nostra vita.
Diamo quindi nomi diversi alla stessa cosa relativamente alla sua estensione temporale.
Non si può fare ameno quindi di darsi un senso, così come non si può fare a meno di fare una previsione, quando usiamo consapevolezza.
Più si allunga il tempo che interessa la previsione, più andiamo indietro a richiamare dalla memoria l'esperienza pregressa, fino a cercare un senso nella nostra  storia intera, e al limite un'etica che trascende l'esperienza specifica e la storia  del singolo.
La vita per essere non sembra avere stretta necessità  di ciò , ma ciò fa' parte comunque della vita .
Avere un senso significa mantenere una rotta fissa in un lungo viaggio senza farsi fuorviare dalle esperienze contingenti, considerate come non significative.
Le nostre azioni consapevoli si svolgono quindi su diverse scale temporali.
Una vita intera ha bisogno di un senso per essere consapevolmente vissuta.
Che sia una previsione, una strategia, un senso, o allungando ancora i tempi all'infinito, un Dio , non cambia la sostanza.
Non c'è un senso certo, perché non è possibile fare certe previsioni, se non a breve scadenza, come nella scienza, che però non valgono un senso, perché non prevedono la storia intera.
Comunque facciamo sempre previsioni e cerchiamo di dare un senso alla vita.
Ma forse la domanda interessante è, in che modo la ricerca di senso influenza la vita?
Non è la vita a richiedere un senso, ma è la ricerca di senso a farsi vita, colmando continuamente il vuoto futuro.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#192
Senso è il nome che diamo a una previsione da cui si astragga la scadenza, rendendola vana.
La realtà però ha sempre una scadenza, ed è un altra storia.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Citazione di: iano il 20 Novembre 2021, 04:41:29 AM
Senso è il nome che diamo a una previsione da cui si astragga la scadenza, rendendola vana.
Direi di no rispetto alla vanità - della previsione e/o della scadenza - perché il senso è un prodotto, non un risultato. Un prodotto che si autolegittima e realizza nel momento in cui produce.
CitazioneLa realtà però ha sempre una scadenza, ed è un'altra storia.
Come insegna Epicuro, quando c'è la scadenza noi non ci siamo e finché ci siamo non c'è la scadenza.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: Alexander il 19 Novembre 2021, 21:06:19 PM

Oggi a Malta, un uomo in stato di confusione mentale minacciava di buttarsi da un muraglione alto 30 metri. Mentre la polizia cercava di farlo desistere, la folla radunatasi sotto lo incitava, con schifoso cinismo, a gettarsi, con frasi come: "Buttati! Che figura ci fai adesso se non ti butti?"; "Sbrigati, che dobbiamo tornare al lavoro" ecc.
Tantissimi erano con il braccio in alto, puntando lo smartphone, a immortalare la sofferenza altrui.
Alla fine non si è buttato, per fortuna. Il governatore della Campania ha affermato che, contro coloro che sono restii a vaccinarsi contro il sars-cov2, bisognerebbe usare il napalm, come dire che sarebbero da eliminare fisicamente. Lo stesso governatore che ha saltato la fila e sgomitando è andato a vaccinarsi per primo. In questa disumanità la pietas piange ormai. Dio dov'è? Si chiede il credente. Continua a chiederselo da molto tempo. Ogni volta che vede ingiustizia, morte, sopraffazione e dominio uno sull'altro. Per il credente il sentimento della vanità della storia può essere ancora più penoso che per il non credente che in fondo, seppur sperando in un miglioramento, alla fine non si aspetta granché dalla vicenda umana. Moltissimi anzi si aspettano che il caos alla fine c'inghiotta tutti e si vestono di una maschera cinica, senza più una speranza.
E sì, Freedom, neanche io ho ancora capito il senso della storia umana senza un autore a cui rivolgersi.
Beh, se ti sfugge il significato di questi due eventi senza la presenza di un senso macroscopico alle vicende umane, posso umilmente suggerire che si tratta di un tuo cruccio personale? Perchè a me, e penso a molti altri, pare abbastanza chiaro...  In ogni caso non posso fare a meno di farti notare che conciliare la presenza del male in un libro scritto da un autore onnipotente del bene, è esattamente la missione logica che i "vignaioli" falliscono da almeno duemila anni.. e forse anche la ragione principale per cui la maggior parte non gli crede più.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

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