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Senz'anima?

Aperto da acquario69, 28 Dicembre 2016, 07:01:36 AM

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jsebastianB

Citazione di: Fharenight il 28 Dicembre 2016, 23:31:13 PM
Citazione di: jsebastianB il 28 Dicembre 2016, 23:05:39 PM
Citazione di: jsebastianB il 28 Dicembre 2016, 23:05:39 PM
 

 
Ma la ragione non è neppure sempre dalla vostra parte.
Dov'è la vostra umiltà? Leggo solo sarcasmi e supponenza. Anche la vostra supponenza è proverbiale, anzi, diventa stucchevole, esattamente come quella dell'esaltato religioso.

Dove mai leggo nei post degli atei "secondo me" o "secondo noi"?
La verità assoluta la spacciano pure molti atei. Ognuno spaccia quello che gli è più consono.
Non hai mai letto Hawking? :D

Caro mio.. tu scordi quando imperava la ( sedicente ) sapienza della santa ekklesia - la compassionevole !
RI-leggiti quei cupi tempi ove bastava mostrare qualche minima incertezza / non solo sulla ( santa ) dottrina - ma anche la pesante critica riguardante la condotta degli illuminati dallo (santo) Spirito.. e la tortura e il rogo erano assicurati ! 

Leggiti ( se puoi e/o vuoi ) l' ultima enciclica del defunto papa polacco !
Trattasi della Incanationis Mysterium ( per l' indizione giubileo anno 2000 ). In essa il santo vicario - per la prima volta nella storia della santa ekklesia di Roma - Riconosceva la brutalita', la disumanita', la crudelta', la spietatezza dei suoi "figli" ( sic!) nel diffondere il santo vangelo !
Stermini, genocidi, torture, auto-daFe' e gli immancabili roghi .. 
Leggiti il suo celeberrimo Mea Culpa contro :
- la donna , gli ortodossi, gli Indios, gli ebrei, gli Hussiti, protestanti...

altro che arroganza ( sic! ) - 
Leggiti la storia della (tua ) santa ekklesia - quel (pseudo)monoteismo che si è distinto - rispetto le altre due religioni abramitiche - per la sua perdurante disumanita' ( parole del (tuo) vicario Francesco - in occasione della sua richiesta del perdono nel tempio Valdese di Torino ! 

Per tua comodita'.. eccoti il link della santa ekklesia su quella celeberrima bolla : 
http://www.vatican.va/jubilee_2000/docs/documents/hf_jp-ii_doc_30111998_bolla-jubilee_it.html


E poi discutiamo "ancora" - 
                                                 ----------------------------------------------------------------------
Tu scrivi : Dove mai leggo nei post degli atei "secondo me" o "secondo noi"? 

Per il Male che avete elargito al mondo  - dovete essere voi ( la tua ekklesia ) a chiedere il perdono ( segui l' esempio del (tuo) santo papa polacco ! 

acquario69

Citazione di: jsebastianB il 28 Dicembre 2016, 23:51:54 PM
E poi discutiamo "ancora" 
                                                 

casomai si può continuare a discutere sull'argomento (se interessa veramente) e non su chi ha ragione o chi ha torto..


se invece ti va..come mi sembra dimostri ogni volta..solo di prendere di mira le nefandezze vere o presunte della chiesa,del clero,dei preti e dei papi... (la Dottrina e' del resto distante anni luce da queste vicende -umane- e relative considerazioni che diventano fuori luogo)
puoi sempre aprirci un topic a parte!

Fharenight

JsebastianB, stai buono, calmati, non ti atteggiare a sapiente, non lo sei. Non ti  atteggiare a intelligentone, non lo sei. Anche se ti dichiari "ateo" non fai impressione a nessuno. Anche questo tuo intervento è aggressivo e supponente, quindi sei un fanatico.
Dimostrazione che anche l'ateo può essere irrazionale e ragionare con la pancia. Si può essere atei anche solo per motivi psicologici e chi dialoga con supponenza dimostra  emotività non ragionevolezza. "Leggiti questo"... "leggiti quest'altro"... "Leggiti la storia della (tua) Ekklesia"... ecc.. ecc. Perché (mia) Ekklesia? Non ho mica detto di essere credente. Nella tua veemenza hai immaginato che io fossi credente.Visto che sei fanatico? Non c'è nulla di nuovo nelle tue critiche; la solita solfa. Vedo solamente un feroce e fanatico anticlericalismo, null'altro. Non critichi le religioni in sé, non critichi l'esistenza di un Dio, ma, come dice giustamente Acquario69, prendi di mira solo le nefandezze del clero, vere o presunte (qualche volte inventate proprio) da cui la Dottrina è distante anni luce, e considetazioni fuori luogo.
Hai soltanto un cieco odio verso il Cattolicesimo, e in questo sí, possono esserci alla radice motivazioni psicoligiche. Pertanto non ti ritengo un vero ateo e perciò non perdo tempo in inutili discussioni, tanto, immagino già dove andresti a parare, e comunque non sei nella disposizione d'animo per discutere con tranquillità.

Non ho visto nessuna supponenza invece nelle risposte degli utenti credenti. Giona mi pare un po' fissato con satana...vabbè. Negli interventi di Duc in Altum non trovo nessun fanatismo, mi sembrano equilibrati, intelligenti, e si esprime con pacatezza. In quanto a testardaggine poi in questo forum siete  (siamo) tutti testardi!  Lo si evince dal fatto che per ogni post che si apre  replicate in continuazione anche a costo di ripetere le stesse cose, ognuno vuole l'ultima parola. 

bluemax

Citazione di: Duc in altum! il 28 Dicembre 2016, 19:40:55 PMBeh, manca solo che mi assolvi dai peccati, visto che senza prove hai già deciso che sai tutto senza fede.   :-\
Condizione accentuata maggiormente dal fatto che sei anche in grado di stabilire a quali leggi dovrebbe sottostare  Dio.  :-[  Bingo!!  ;D  ;D  ;D



No, tranquillo, non esiste alcun peccato da cui devi essere assolto :) e sopratutto non ho deciso nulla anzi... è proprio quella "fede" a cui alludi che, per quanto mi riguarda, è un severo ostacolo alla ricerca interiore. Se avessi "fede" in qualcosa la ricerca sarebbe terminata, avrei quella presunzione di "sapere", causa della sgradevole sensazione di aver ragione, motivo quindi per creare un "IO" differente da "TU"... e quindi... scoprirei nuovamente di non aver compreso nulla ;) 

il mistero della GENESI a cui alludi è un concetto molto, secondo me naturalmente, infantile. La mente umana crea il tempo e tale cosa deve necessariamente avere un inizio e quindi una fine. Beh... non è necessario che vi sia un inizio, tanto meno una fine. La mente in quanto "non materia" e "non prodotta" è di natura impermanete e quindi non necessita di un tempo di inizio e di un tempo di fine. Del resto se tu credi che il tuo Dio sia senza tempo, non credo tu abbia difficoltà a credere che anche la mente sia di natura "chiara e cognitiva" che non necessita di un tempo di inizio ne di fine.

La manifestazione di ogni cosa, corpo fisico compreso, avviene grazie a delle condizioni, condizioni che mutano nel tempo e portano inevitabilmente alla trasformazione di questo corpo in altro (morte). Ma il tutto avviene sottoforma di "manifestazione". Come ad esempio un suono. Prima non esisteva (non vi era un luogo dei suoni da cui è stato preso, e non esiste un luogo dove i suoni vanno a finire dopo aver terminato il loro "impiego") dopo non esiste... ma si è manifestato grazie a delle precise cause e condizioni. Lo stesso vale per noi tutti... uomini, animali, piante, terra, acqua, fuoco, aria... ed il tutto è incredibilmente meraviglioso, stupendo, gioioso... :D saper di far parte di tutto e tutto fa parte di te... è una sensazione bellissima ;) tranquillissima ;) non esiste un IO ed un TU e sopratutto non vi è motivo di creare un ipotetico DIO prettamente inutile :) 

ciao :)

bluemax

Citazione di: Fharenight il 28 Dicembre 2016, 23:11:25 PM
Bravo, bel colpo sferrato ad Altamarea e a Bluemax. Uno a zero per Duc In Altum!

No :D , per quanto mi riguarda non c'è alcun colpo da sferrare :D a meno che la discussione non sia un qualcosa simile al tifo da stadio dove l'ego (inesistente ed illusorio) ha sete di avere la ragione a scapito della "conoscenza". Sappi comunque che con me il "colpo" non funziona bene ;) un colpo deve avere un bersaglio... e tale bersaglio deve essere "ferito" affinchè l'obbiettivo sia raggiunto. Ti comunico che non esiste ne bersaglio, ne possibilità di "ferimento" alcuno. 


Di fatti, a giudicare dalla veemenza e il disprezzo con cui rispondono, è la prova inconfutabile che anche la posizione dell'ateo (almeno di molti atei) è una fede, esprime devozione incondizionata nelle loro convinzioni e spesso sfocia in fanatismo. Dove sono i dubbi e l'autocritica di questi atei? Sembra che sappiano tutto loro, che la Verità sia un privilegio riservato solo a pochi eletti dalla natura: gli atei. Essere o dichiararvi atei non vi rende automaticamente migliori, superiori, o più intelligenti degli altri.

Ateo non significa NON SPIRITUALE. Ateo significa non credere in un Dio e nulla di piu' considera il fatto che altri possono seguire altri percorsi. La credenza ad un Dio limita enormemente la propria ricerca spirituale e miglioramento interiore. Ti comunico ad esempio che anche l'ipotetico DIO in quanto "prodotto" dalla mente degli uomini ha natura di "impermanenza". Ogni cosa prodotta da cause e condizioni è di natura impermanente e la storia insegna come quanti DEI sono stati nel tempo "sostituiti" da nuovi.



E' il caso di esclamare "Oddio!!!" Siamo arrivati al culmine della disfatta totale.

Oppure è il caso di dire... puo' darsi ? Verifichiamo, confutiamo, discutiamo. La scelta del resto non è mia. Ognuno segue il proprio percorso ed ognuno ha i suoi risultati. 
Considera che l'anima, quella credenza imposta da antichi testi fatti da popoli tutto sommato primitivi che non necessitavano di molte spiegazioni, che dovevano solo FEDE in cambio di qualcosa, oggi è se non superata al quanto illogica e dannosa per la nostra mente. Oltre al fatto che non puo' esistere ma qui il discorso sarebbe abbastanza complesso da dimostrare.



Come dire: Possiamo fare qualsiasi cosa, tanto, non dipende da noi, è tutto un meccanismo psicologico, è tutta un'illusione.

In verità (anche se su questo nutro ancora qualche dubbio, devo indagare in meditazione ammetto) pare che in ogni pensiero vi sia una minuscola frazione di secondo dove la "volontà" prende il sopravvento e permette una azione karmika. La volontà nasce nella mente, si trasforma in pensiero, passa alla parola quindi in azione. Le conseguenze di tale pensiero poi si svilupperanno nel tempo. Per questo motivo è ESTREMAMENTE importante imparare a governare la mente... tutto parte da essa ed una mente instabile o poco domata è motivo di "malattia" (notare virgolette)

L'ideologia dominante ha compiuto il suo corso, il suo massacro. Gli ultimi colpi di grazia sono stati non più la banalizzazione del male (era solo il primo passo) ma rendere il male qualcosa di indifferente, normale, e poi le teorie gender. E il pensiero espresso da Blumax ne è la tangibile dimostrazione. Infatti la nostra società è diventata priva di anima, lo constatiamo tutti i giorni dalle cronache dei giornali e da ciò che succede sui social, dagli ultimi casi di omicidi seriali negli ospedali, dai maltrattamenti negli asili, nelle case di cura per anziani e portatori di handicapp; roba da fare accapponare la pelle, altro che Terzo Reich.

Beh... osservando bene trovo che l'umanità sia migliorata rispetto al passato o per lo meno non sia peggiorata ma sia sempre uguale. La società non ha un' anima ma è un susseguirsi di eventi causati per giunta... ;) il loro effetto attuale è  semplice manifestazione... ma forse sono io a "vedere" cosa vi è di buono nel mondo e quindi mi appare migliore. Del resto ognuno ha la propria realtà per lo piu' falsata da innumerevoli fattori mentali

ciao  ;D


Duc in altum!

**  scritto da bluemax:
CitazioneSe avessi "fede" in qualcosa la ricerca sarebbe terminata,

Citazioneil mistero della GENESI a cui alludi è un concetto molto, secondo me naturalmente, infantile.
Non riesci a uscire dalla contraddizione (io credo che non puoi giacché non vuoi per fede).
Un concetto è (da google): Opinione o giudizio formulabile in seguito a una più o meno intensa osservazione; quindi il tuo:


CitazioneLa mente umana crea il tempo e tale cosa deve necessariamente avere un inizio e quindi una fine. Beh... non è necessario che vi sia un inizio, tanto meno una fine. La mente in quanto "non materia" e "non prodotta" è di natura impermanete e quindi non necessita di un tempo di inizio e di un tempo di fine.
...è vero solo per fede, per la fiducia senza certezze che hai riposto in esso, dunque, per adesso, la tua ricerca è terminata in esso!  :-[


CitazioneDel resto se tu credi che il tuo Dio sia senza tempo, non credo tu abbia difficoltà a credere che anche la mente sia di natura "chiara e cognitiva" che non necessita di un tempo di inizio ne di fine.

Benissimo, ma c'è una grande differenza tra il credere che Dio abbia creato la nostra mente, e tra l'avere fede che la nostra mente si sia generata da sola e per caso.
Come vedi il tuo fondamento (che potrebbe anche essere la verità assoluta), che dirige il chi hai deciso di essere, è sull'ipotesi, quindi anche tu non dovresti avere difficoltà a renderti conto che questa tua ipotesi:
CitazioneLa manifestazione di ogni cosa, corpo fisico compreso, avviene grazie a delle condizioni, condizioni che mutano nel tempo e portano inevitabilmente alla trasformazione di questo corpo in altro (morte).
...è incoerente, giacché le condizioni dell'origine della manifestazione del Tutto, non ci sono pervenute ancora, ossia, non ci è stato concesso ancora di sapere e conoscere se fossero avvenute per coincidenza o per Dio-incidenza.
Quindi tutto il tuo dire non è altro che un'alternativa, giustamente permessa dal libero arbitrio e dalla volontà razionale umana, al primo libro del Pentateuco, e per credergli c'è bisogno solo di fede ...altro che illudersi di esistere senza di essa!  ;)

Un abbraccio  :)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

bluemax

Citazione di: Duc in altum! il 29 Dicembre 2016, 09:38:49 AM
**  scritto da bluemax:
CitazioneSe avessi "fede" in qualcosa la ricerca sarebbe terminata,

Citazioneil mistero della GENESI a cui alludi è un concetto molto, secondo me naturalmente, infantile.
Non riesci a uscire dalla contraddizione (io credo che non puoi giacché non vuoi per fede).
Un concetto è (da google): Opinione o giudizio formulabile in seguito a una più o meno intensa osservazione; quindi il tuo:


CitazioneLa mente umana crea il tempo e tale cosa deve necessariamente avere un inizio e quindi una fine. Beh... non è necessario che vi sia un inizio, tanto meno una fine. La mente in quanto "non materia" e "non prodotta" è di natura impermanete e quindi non necessita di un tempo di inizio e di un tempo di fine.
...è vero solo per fede, per la fiducia senza certezze che hai riposto in esso, dunque, per adesso, la tua ricerca è terminata in esso!  :-[


CitazioneDel resto se tu credi che il tuo Dio sia senza tempo, non credo tu abbia difficoltà a credere che anche la mente sia di natura "chiara e cognitiva" che non necessita di un tempo di inizio ne di fine.

Benissimo, ma c'è una grande differenza tra il credere che Dio abbia creato la nostra mente, e tra l'avere fede che la nostra mente si sia generata da sola e per caso.
Come vedi il tuo fondamento (che potrebbe anche essere la verità assoluta), che dirige il chi hai deciso di essere, è sull'ipotesi, quindi anche tu non dovresti avere difficoltà a renderti conto che questa tua ipotesi:
CitazioneLa manifestazione di ogni cosa, corpo fisico compreso, avviene grazie a delle condizioni, condizioni che mutano nel tempo e portano inevitabilmente alla trasformazione di questo corpo in altro (morte).
...è incoerente, giacché le condizioni dell'origine della manifestazione del Tutto, non ci sono pervenute ancora, ossia, non ci è stato concesso ancora di sapere e conoscere se fossero avvenute per coincidenza o per Dio-incidenza.
Quindi tutto il tuo dire non è altro che un'alternativa, giustamente permessa dal libero arbitrio e dalla volontà razionale umana, al primo libro del Pentateuco, e per credergli c'è bisogno solo di fede ...altro che illudersi di esistere senza di essa!  ;)

Un abbraccio  :)

Per quanto ti voglia sforzare di giustificare tutte le tue "effimere" e "discutibili" certezze con la fede ;) ricordo che ad ingegneria era molto usata la dimostrazione delle cose per "induzione" ;) 


ciao :)

Duc in altum!

**  scritto da bluemax:
CitazioneAteo non significa NON SPIRITUALE. Ateo significa non credere in un Dio e nulla di piu' considera il fatto che altri possono seguire altri percorsi. La credenza ad un Dio limita enormemente la propria ricerca spirituale e miglioramento interiore.
No, a-teo significa senza-Dio, altrimenti si dovrebbe dichiarare credente in questa divinità o filosofia o movimento spirituale.
Chi si dichiara senza-Dio è perché ha posto come suo Dio il proprio Io (osservare la società, please); causa principale del limite spirituale e della difficoltà di migliorare interiormente, ossia, di divenire davvero se stesso.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

**  scritto da bluemax:
CitazionePer quanto ti voglia sforzare di giustificare tutte le tue "effimere" e "discutibili" certezze con la fede  ricordo che ad ingegneria era molto usata la dimostrazione delle cose per "induzione"
Io non giustifico le mie certezze, infatti:"la fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono" - ma rendo invalido il tuo essere certo per fede, che non esista la fede, e con deduzione elementare, per conseguenza logica.

:)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

giona2068

Citazione di: Duc in altum! il 29 Dicembre 2016, 09:50:02 AM
**  scritto da bluemax:
CitazioneAteo non significa NON SPIRITUALE. Ateo significa non credere in un Dio e nulla di piu' considera il fatto che altri possono seguire altri percorsi. La credenza ad un Dio limita enormemente la propria ricerca spirituale e miglioramento interiore.
No, a-teo significa senza-Dio, altrimenti si dovrebbe dichiarare credente in questa divinità o filosofia o movimento spirituale.
Chi si dichiara senza-Dio è perché ha posto come suo Dio il proprio Io (osservare la società, please); causa principale del limite spirituale e della difficoltà di migliorare interiormente, ossia, di divenire davvero se stesso.


Vedo che le anime o chi c'è al posto delle anime si sta scaldando. Questo succede ogni volta che un inganno viene scoperto perché l'ingannatore  sente il pericolo di perdere in potere su chi è sotto il suo dominio fondato sull'inganno, quindi suo strumento per mietere altre vittime. In ogni caso il fatto di scaldarsi è il segno che si sta trattando un argomento che induce alla verità! Il Signore Gesù ha accettato la crocefissione proprio per rivelare a noi cosa c'è nel mondo invisibile, ma ha anche detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti e non buttare le perle davanti a chi non può apprezzarle!
L'anima è l'essenza della persona, certificarne la non esistenza vuol distruggere o aver distrutto l'uomo stesso!
Può un uomo distrutto sapere che esiste ciò che in Lui è stato distrutto?
Sarebbe come andare in cimitero e parlare di vita ai morti che non sono in condizione di sapere o ricordare cos'è la vita. Infatti per ricordare occorre essere vivi!
Per questo intervengo poco!

Sariputra

Credo che la domanda iniziale posta da Acquario non sia stata evasa del tutto. Se non interpreto male, la domanda nasce dal constatare che , nella società che ci circonda, moltissime persone sembrano vivere "prive" di quella somma di emozioni e sentimenti che convenzionalmente vengono definiti come "anima". Quindi non è tanto un incipit ad approfondire la visione sostanziale o meno dell'anima ( termine che presenta molte definizioni diverse), che rimane sullo sfondo, ma piuttosto un'indagare se è possibile vivere privati di quella somma che ci fa autentici esseri umani. E' chiaro che la definizione stessa di "autentico essere umano" è molto controversa. Cosa fa di un essere umano una creatura autenticamente umana? Vediamo che , proprio quel complesso di sentimenti, emozioni e volontà che chiamiamo "anima", è in perenne mutamento e porta sempre con sé come un'ombra che lo segue. Mentre proviamo amore un'ombra di malvagità ci sovrasta; nel mentre compiamo un'azione dannosa per noi o per gli altri, una spina di luce ci trafigge il cuore. Questa ambiguità, questo tendere ora verso la luce e ora verso le tenebre , mi sembra proprio la caratteristica esistenziale tipicamente umana. Così come non si può vivere una vita di sola luce, non penso sia possibile vivere tutta una vita solo di vuote tenebre. Diventa allora fondamentale scoprire se c'è modo di far sì che la propria vita sia protesa più verso l'aspetto salutare, per sé e per gli altri, che non l'opposto. Intendo "salutare" nel senso di perseguire un'ideale di vita che cagioni la minor misura possibile di sofferenza a sé stessi e agli altri, con consapevolezza che, per il solo fatto di esistere, diventiamo motivo di sofferenza per noi stessi e per gli altri ( pensiamo solo alla necessità di sfamarci continuamente e quanto questo sia sofferenza per altri esseri senzienti. La riflessione sulla vita come incessante processo di nutrizione, mentale e corporale, è molto  importante e di aiuto a sviluppare una maggiore consapevolezza e rispetto). Probabilmente anche quello che a noi appare come il peggior essere umano possibile, quello che viene definto come "senz'anima", nella sua vita avrà sentito almeno una volta il calore riscaldante della luce, che l'ha colpito nel gelo dell'ombra in cui viveva. Perché alcuni si aggrappano a quel raggio di luce mentre altri lo lasciano andare e si nascondono ancora nelle tenebre? Innumerevoli fattori costituenti l'essere umano entrano in gioco: in primis, a mio modesto parere, la carenza d'amore patita  e la violenza precoce subita nella propria vita da altri esseri vuoti d'amore e poi  la debolissima  "consapevolezza" del carattere provvisorio, impermanente dell'esistenza e quindi l'attaccamento all'idea di un Io sostanziale che deve soddisfarsi continuamente ( mancanza della consapevolezza del carattere insaziabile del desiderio umano). L'essere umano è paragonabile, a mio avviso, ad un universo intero in costante movimento. Così possiamo trovare Imperatori cinesi che scrivono meravigliose poesie piene di nobili sentimenti nel mentre mandano l'esercito a conquistare una nuova regione e compiere orribili massacri...
Se spostiamo però la prospettiva e non parliamo più di una cosa come un'"anima" che possiede determinate qualità, positive e negative, ma invece osserviamo che sono le qualità a possedere l'"anima" dell'uomo e a formarlo, possiamo pure vedere che esiste in noi uno spettatore silenzioso e consapevole che ha la possibilità di non identificarsi con queste pulsioni di cui non può liberarsi e che, questo testimone del fluire dell'"anima", può diminuire la carica di dolore che questo fluire incessante comporta proprio non identificandosi e quindi non assecondando le "ombre" che lo inseguono.
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

bluemax

Citazione di: Duc in altum! il 29 Dicembre 2016, 09:50:02 AM
**  scritto da bluemax:
CitazioneAteo non significa NON SPIRITUALE. Ateo significa non credere in un Dio e nulla di piu' considera il fatto che altri possono seguire altri percorsi. La credenza ad un Dio limita enormemente la propria ricerca spirituale e miglioramento interiore.
No, a-teo significa senza-Dio, altrimenti si dovrebbe dichiarare credente in questa divinità o filosofia o movimento spirituale.
Chi si dichiara senza-Dio è perché ha posto come suo Dio il proprio Io (osservare la società, please); causa principale del limite spirituale e della difficoltà di migliorare interiormente, ossia, di divenire davvero se stesso.

Ateo significa semplicemente "che nega l'esistenza di Dio" e non necessariamente pone l' IO come suo DIO (anzi a dire il vero è proprio il contrario) ;)
la dottrina buddista (che sego ormai da una vita)  ad esempio è una dottrina A TEISTICA nel senso che nega l'esistenza di un Dio o per lo meno non se ne pone il problema visto che "lui" non puo' essere causa della tua felicità ne tanto meno esistenza. Forse sarebbe piu' corretto dire AGNOSTICA ma non è questo IL problema. 

come dicevo è proprio questo EGO (effimero, illusorio) necessario ai molti che crea questo ipotetico DIO per giustificare la sua esistenza anche dopo la cessazione del corpo terreno.
Sconfitto l'EGO ossia questa voglia di "esistere" e sensazione di "essere" indipendente dal resto dell'universo e non farne parte, non è necessario nè un Dio ne altro. Dio è una assicurazione mentale di esistenza del proprio EGO in altre parole :) 

ciao :) 

bluemax

#27
Citazione di: giona2068 il 29 Dicembre 2016, 10:11:05 AM


Vedo che le anime o chi c'è al posto delle anime si sta scaldando. Questo succede ogni volta che un inganno viene scoperto perché l'ingannatore  sente il pericolo di perdere in potere su chi è sotto il suo dominio fondato sull'inganno, quindi suo strumento per mietere altre vittime. In ogni caso il fatto di scaldarsi è il segno che si sta trattando un argomento che induce alla verità! Il Signore Gesù ha accettato la crocefissione proprio per rivelare a noi cosa c'è nel mondo invisibile, ma ha anche detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti e non buttare le perle davanti a chi non può apprezzarle!
L'anima è l'essenza della persona, certificarne la non esistenza vuol distruggere o aver distrutto l'uomo stesso!
Può un uomo distrutto sapere che esiste ciò che in Lui è stato distrutto?
Sarebbe come andare in cimitero e parlare di vita ai morti che non sono in condizione di sapere o ricordare cos'è la vita. Infatti per ricordare occorre essere vivi!
Per questo intervengo poco!
Scaldarmi io ? :D credimi... non mi riesce anche a volerlo.
E questa ESSENZA della persona dove era prima della nascita e dove va dopo la morte ? :) In un luogo ? In uno stato ? 
Se quel che tu chiami "anima" è paragonabile a quel che io chiamo "mente" beh... ci sono ben molte differenze da chiarire. Tra le quali la sua natura, la sua funzione, la sua origine, la sua essenza ecc... ecc... ecc... 

L'anima, mi pare di capire, tu la traduci come un qualcosa di "a se stante" indipendente dal tutto, anche dal tuo Dio. Sai benissimo che cosi' non è e non puo' essere in quanto se per te l'anima è qualcosa di "energetico" o... boh ? non so (dimmi te) ti faccio notare che doveva per forza di cose ESISTERE prima della tua nascita per poter ESISTERE anche dopo la tua morte. E se non prendi in considerazione certe "situazioni" che ho sopra elencato (Anche se a dire il vero l'ho fatto molto superficialmente visto che servirebbero settimane) la tesi di una anima ed il suo Dio perde di qualsiasi significato, a meno che non si ricorra alla "fede" che spiega tutto e nulla...

ciao ;)

Apeiron

Citazione di: Sariputra il 29 Dicembre 2016, 11:07:18 AMCredo che la domanda iniziale posta da Acquario non sia stata evasa del tutto. Se non interpreto male, la domanda nasce dal constatare che , nella società che ci circonda, moltissime persone sembrano vivere "prive" di quella somma di emozioni e sentimenti che convenzionalmente vengono definiti come "anima". Quindi non è tanto un incipit ad approfondire la visione sostanziale o meno dell'anima ( termine che presenta molte definizioni diverse), che rimane sullo sfondo, ma piuttosto un'indagare se è possibile vivere privati di quella somma che ci fa autentici esseri umani. E' chiaro che la definizione stessa di "autentico essere umano" è molto controversa. Cosa fa di un essere umano una creatura autenticamente umana? Vediamo che , proprio quel complesso di sentimenti, emozioni e volontà che chiamiamo "anima", è in perenne mutamento e porta sempre con sé come un'ombra che lo segue. Mentre proviamo amore un'ombra di malvagità ci sovrasta; nel mentre compiamo un'azione dannosa per noi o per gli altri, una spina di luce ci trafigge il cuore. Questa ambiguità, questo tendere ora verso la luce e ora verso le tenebre , mi sembra proprio la caratteristica esistenziale tipicamente umana. Così come non si può vivere una vita di sola luce, non penso sia possibile vivere tutta una vita solo di vuote tenebre. Diventa allora fondamentale scoprire se c'è modo di far sì che la propria vita sia protesa più verso l'aspetto salutare, per sé e per gli altri, che non l'opposto. Intendo "salutare" nel senso di perseguire un'ideale di vita che cagioni la minor misura possibile di sofferenza a sé stessi e agli altri, con consapevolezza che, per il solo fatto di esistere, diventiamo motivo di sofferenza per noi stessi e per gli altri ( pensiamo solo alla necessità di sfamarci continuamente e quanto questo sia sofferenza per altri esseri senzienti. La riflessione sulla vita come incessante processo di nutrizione, mentale e corporale, è molto importante e di aiuto a sviluppare una maggiore consapevolezza e rispetto). Probabilmente anche quello che a noi appare come il peggior essere umano possibile, quello che viene definto come "senz'anima", nella sua vita avrà sentito almeno una volta il calore riscaldante della luce, che l'ha colpito nel gelo dell'ombra in cui viveva. Perché alcuni si aggrappano a quel raggio di luce mentre altri lo lasciano andare e si nascondono ancora nelle tenebre? Innumerevoli fattori costituenti l'essere umano entrano in gioco: in primis, a mio modesto parere, la carenza d'amore patita e la violenza precoce subita nella propria vita da altri esseri vuoti d'amore e poi la debolissima "consapevolezza" del carattere provvisorio, impermanente dell'esistenza e quindi l'attaccamento all'idea di un Io sostanziale che deve soddisfarsi continuamente ( mancanza della consapevolezza del carattere insaziabile del desiderio umano). L'essere umano è paragonabile, a mio avviso, ad un universo intero in costante movimento. Così possiamo trovare Imperatori cinesi che scrivono meravigliose poesie piene di nobili sentimenti nel mentre mandano l'esercito a conquistare una nuova regione e compiere orribili massacri... Se spostiamo però la prospettiva e non parliamo più di una cosa come un'"anima" che possiede determinate qualità, positive e negative, ma invece osserviamo che sono le qualità a possedere l'"anima" dell'uomo e a formarlo, possiamo pure vedere che esiste in noi uno spettatore silenzioso e consapevole che ha la possibilità di non identificarsi con queste pulsioni di cui non può liberarsi e che, questo testimone del fluire dell'"anima", può diminuire la carica di dolore che questo fluire incessante comporta proprio non identificandosi e quindi non assecondando le "ombre" che lo inseguono.

Bellissimo intervento Sariputra. Comunque indipendentemente sulla sostanzialità o meno dell'anima credo che qui Acquario si intendeva proprio quello che dici tu, ossia l'anima come "valorizzazione" della vita. Forse non dovremmo usare la parola anima per non iniziare le polemiche...
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

giona2068

#29
Citazione di: bluemax il 29 Dicembre 2016, 11:29:23 AM
Citazione di: giona2068 il 29 Dicembre 2016, 10:11:05 AM


Vedo che le anime o chi c'è al posto delle anime si sta scaldando. Questo succede ogni volta che un inganno viene scoperto perché l'ingannatore  sente il pericolo di perdere in potere su chi è sotto il suo dominio fondato sull'inganno, quindi suo strumento per mietere altre vittime. In ogni caso il fatto di scaldarsi è il segno che si sta trattando un argomento che induce alla verità! Il Signore Gesù ha accettato la crocefissione proprio per rivelare a noi cosa c'è nel mondo invisibile, ma ha anche detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti e non buttare le perle davanti a chi non può apprezzarle!
L'anima è l'essenza della persona, certificarne la non esistenza vuol distruggere o aver distrutto l'uomo stesso!
Può un uomo distrutto sapere che esiste ciò che in Lui è stato distrutto?
Sarebbe come andare in cimitero e parlare di vita ai morti che non sono in condizione di sapere o ricordare cos'è la vita. Infatti per ricordare occorre essere vivi!
Per questo intervengo poco!
Scaldarmi io ? :D credimi... non mi riesce anche a volerlo.
E questa ESSENZA della persona dove era prima della nascita e dove va dopo la morte ? :) In un luogo ? In uno stato ?
Se quel che tu chiami "anima" è paragonabile a quel che io chiamo "mente" beh... ci sono ben molte differenze da chiarire. Tra le quali la sua natura, la sua funzione, la sua origine, la sua essenza ecc... ecc... ecc...

L'anima, mi pare di capire, tu la traduci come un qualcosa di "a se stante" indipendente dal tutto, anche dal tuo Dio. Sai benissimo che cosi' non è e non puo' essere in quanto se per te l'anima è qualcosa di "energetico" o... boh ? non so (dimmi te) ti faccio notare che doveva per forza di cose ESISTERE prima della tua nascita per poter ESISTERE anche dopo la tua morte. E se non prendi in considerazione certe "situazioni" che ho sopra elencato (Anche se a dire il vero l'ho fatto molto superficialmente visto che servirebbero settimane) la tesi di una anima ed il suo Dio perde di qualsiasi significato, a meno che non si ricorra alla "fede" che spiega tutto e nulla...

ciao ;)
L'anima è ciò che il Signore Dio soffiò in quella statua d'argilla che prese il nome di Adamo, ossia uomo. Non tutte le anime s'incarnarono nello stesso momento, ma solo alcune. Le altre s'incarnano ogni volta che un bimbo viene concepito. NB: dico concepito non nasce. L'anima viene fatta incarnare per essere messa in prova, cioè per vedere se sceglie il bene o il male. Quelle che scelgono il bene, l'obbedienza al Signore della vita, che è sapiente ed amorevole, vanno  nel modo dell'amore e della pace, il Paradiso. Quelli che scelgono il male consapevolmente o inconsapevolmente, chi lo sceglie inconsapevolmente è inconsapevole perché ha già perso lo Spirito, vanno in un posto dove c'è urlo pianto e stridore di denti - l'inferno!
Come già detto nel mio primo post di questo topic, quelli che vanno all'inferno non ci vanno dopo la morte ma già in questa vita perché, in quelli ancora vegeti ,che hanno scelto il male,  l'anima si è staccata dal corpo per far posto al peccato. Vedi conte Ugolino nella Divina commedia.
Questi sono quelli che vivono senza anima e non sono più umani anche se appartengono agli umani anagraficamente, ma solo anagraficamente.
In ogni caso quelli che scelgono il bene vivono il paradiso già in questo mondo.