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Resurrezione

Aperto da daniele75, 21 Novembre 2019, 13:43:34 PM

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daniele75

Noi riapriremo gli occhi, guarderemo il futuro.
Ciò che ci accomuna è che nasciamo con un inconscio pulsionale completo e un io vergine. Il resto della mente è vuota, pronta a registrare gli eventi, a formarsi, a dare strumenti all'io per autorealizzarsi. Questo è quello che siamo alla nascita, poi ovvio ci scindiamo dal mondo, il nostro io comincia a conoscere, il libero arbitrio. Io però mi soffermo sulla parte immortale, il bambino. Esso rinasce sempre uguale con le stesse caratteristiche, un essere automatico, pronto per staccarsi dall'uno divino. Esso rinasce sempre, ma non la nostra cultura, l'ego o il vissuto, solo il bambino è eterno. È un po' complicato da comprendere, ma io e te all'inizio eravamo uguali, identici, e così saranno le future generazioni. La vita è una, l'anima è indivisibile. Da adulti è impossibile ritornare allo stato primario del bambino, ma si può intuire il meccanismo mente. Gli istinti e le pulsioni continuano a esistere tutta la vita e in certi casi dominano le decisioni. Riapriremo gli occhi, tutto è uno, ci scindiamo perché abbiamo un corpo atto a sopravvivere e procreare. Mentalmente si può capire cosa sto esponendo, ma pochi intuiranno la verità nascosta.

Ipazia

#1
Citazione di: daniele75 il 21 Novembre 2019, 13:43:34 PM
Io però mi soffermo sulla parte immortale, il bambino. Esso rinasce sempre uguale con le stesse caratteristiche, un essere automatico, pronto per staccarsi dall'uno divino. Esso rinasce sempre, ma non la nostra cultura, l'ego o il vissuto, solo il bambino è eterno.
...
Mentalmente si può capire cosa sto esponendo, ma pochi intuiranno la verità nascosta.

Invece è proprio il contrario la verità nascosta. Il bambino mica deve inventare la ruota a 3 anni e l'alfabeto a 6. Li trova già pronti. E' proprio la nostra cultura che sopravviverà, nei suoi reperti, anche quando non nasceranno più bambini.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

#2
Salve daniele75. Citandoti : "ma io e te all'inizio eravamo uguali, identici, e così saranno le future generazioni".
Suggestivo ma sbagliato perchè spannometrico.
Io e te siamo portatori, alla nascita di almeno tre tipi di impronte :

  • quella genetica specistica, intesa come eredità biologica trasmessoci attraverso l'intero percorso evolutivo della vita almeno sino all'apparizione della nostra specie. Possiamo considerarla come l'unico contenuto che ci accomuna,  contenendo ciò che rende ciascuno di noi un meraviglioso "archetipo-prototipo" (definizione freudiana) sempre uguale ad un certo modello originario ("archetipo") che deve ogni volta venir riprodotto e poi sempre nuovo ("prototipo") perchè deve introdurre ogni volta una qualche variazione, diversificazione, progresso attraverso l'impronta individuale.
  • quella (direttamente) ereditaria, consistente in quanto trasmessoci dall'assortimento genico di cui sono stati portatori i nostri genitori.
  • quella individuale, intesa come insieme di quanto indirettamente trasmessoci dalla insondabile combinazione genetica dei contenuti di tutti i nostri progenitori, genitori esclusi.
A questo punto, nascendo, siamo pronti e disponibili per la definitiva differenziazione : quella che ci sarà fornita attraverso l'impronta dell'ambiente.

Quindi, alla nascita, risulterebbero "identici" i soli gemelli omozigoti. anche se ho dubbi anche per tale caso. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Sariputra

Possono esserci, a mio avviso, due tipi di resurrezione:

-quella classica dal regno della morte, che può essere resurrezione dell'anima o anche (insieme) del corpo, come nella concezione biblica.

-quella simbolica, come quella di una persona che , dopo aver vissuto per lungo tempo nelle tenebre, all'improvviso o dopo lunga riflessione, risorge a vita nuova; cambia radicalmente, muta fino a rendersi quasi irriconoscibile per coloro che l'hanno conosciuta. Spesso di simili eventi, che succedono magari dopo un periodo di lunga o breve, ma intensa, sofferenza fisica ovvero interiore si dice:"Quel  tipo è molto cambiato", oppure "Non lo riconosco più", ma sempre in senso positivo, esaltandone il profondo miglioramento caratteriale, oppure quello spirituale ("Che profondo è diventato Sariputra.  Che gli è successo?..." per esempio, si sente dire...).

In questa seconda accezione resurrezione e ri-nascita assumono quasi lo stesso significato. Però, mentre nella concezione tipicamente orientale ri-nascita assume qui un valore negativo, una costrizione che si ripete continuamente e che lega, vincola alla sofferenza dell'esistenza, in quella tipicamente cristiana la rinascita/resurrezione ha il significato di trasformazione da uno stato egoistico ("Ma non è quel Sariputra che andava a donne e pensava solo a stesso?.." si dice , per esempio) ad uno aperto, altruistico e compassionevole, così da arrivare quasi ad attirare spiritualmente altre persone ("Come mai quelle donne vanno tutte da Sariputra?.." si sente dire invece, a titolo di esempio). Il 'risorto/rinato' infatti attira a sé le cose, non è più uno che le 'insegue'.
La resurrezione può inoltre essere personale o collettiva ("Quel popolo è risorto", si dice a volte...), ma anche di coppia. Un tipo letterario di resurrezione di coppia, dallo 'sprofondare' dell' esistere chiusi in se stessi,  l'abbiamo nelle mirabili pagine di "Delitto e Castigo" di Dostoevskij. Raskol'nikov e Sonja ri-sorgono alla speranza in ragione dell'amore che provano e che vince ogni loro tentativo di resistere. Spesso, in queste situazione, uno dei due poli attira l'altro a sè e lo 'salva' ("La piccola massaggiatrice shiatsu ha salvato Sariputra" si dice, sempre per fare un esempio esplicativo..).
Infatti anche la resurrezione intesa in senso religioso cristiano (ma il termine E' essenzialmente cristiano, dal tardo latino crist. resurrectio-onis,deri. resurgere/risorgere..) è esattamente questo 'attirare'. Senza resurrezione, nella riflessione teologica, Cristo non avrebbe potuto attirare a sé l'intera creazione perduta nella dualità, dopo essersi cibata dell'Albero della Conoscenza (simboleggiante il delirio non di vera conoscenza, ma bensì d'onni-potenza umano e quindi di separazione...).
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

daniele75

Io intendo che solo il codice primordiale contento nell'inconscio pulsionale sopravvive per sempre. Ogni uomo nasce con quel codice, la formazione del io e la memoria sono vuoto a perdere.

Ipazia

Citazione di: daniele75 il 22 Novembre 2019, 09:09:20 AM
Io intendo che solo il codice primordiale contento nell'inconscio pulsionale sopravvive per sempre. Ogni uomo nasce con quel codice, la formazione del io e la memoria sono vuoto a perdere.

Se per codice primordiale intendi il DNA non si può dire che la natura non abbia fatto le cose perbene, ma se ogni umano partisse da quel codice staremmo freschi: ognuno dovrebbe inventare quello che hanno inventato i cavernicoli e non si uscirebbe mai dalle caverne. Non funziona neppure con gli animali superiori che hanno una vita sociale. Anch'essi tramandano la memoria, la loro "cultura" dai vecchi ai giovani capibranco. Esemplare il ruolo della matriarca nei branchi di elefanti.

E' la qualità di questa memoria tramandata che garantisce il successo esistenziale del branco aldilà degli io individuali che nella trasmissione culturale contano come nel dna: assai poco. Non ci sono vuoti a perdere. In natura si ricicla tutto. E noi abbiamo trovato uno strumento potentissimo per farlo che si affianca alla memoria cerebrale e alla comunicazione orale: la scrittura. Nelle sue molteplici forme e codici. Che sopravviverà nei reperti archeologici anche dopo che ci saremo estinti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Sì, Sariputra, la dualità raggiunge l'apice proprio in quel momento di grande sofferenza.
 
Quando si spalanca l'inferno. E il Bene è perduto per sempre.
 
Il giudice che mi condanna all'inferno... sono io stesso. Perché così è giusto.
 
E perciò non vi può essere salvezza per me, per il mio io.
 
L'io brucia all'inferno.
E in effetti ciò che deve annullarsi, deve bruciare.
 
Può allora succedere l'impossibile, una rinascita.
 
Che a mio avviso non è però mai definitiva, alcune scorie sono state eliminate, ma ne restano altre, che necessitano di un nuovo inferno.
 
Verrebbe da augurare: "Buon inferno a tutti!", ma immagino che pochi gradirebbero questo auspicio... :D
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Sariputra

cit.:alcune scorie sono state eliminate, ma ne restano altre, che necessitano di un nuovo inferno.
 

-Amico mio, la vera verità è sempre inverosimile, lo sapete questo? Per rendere la verità più verosimile è indispensabile mescolarci un pò di bugia. Ed è quel che la gente ha sempre fatto. Forse c'è qui qualcosa che noi non comprendiamo. Che ne pensate: c'è in questo guaire vittorioso  qualcosa che non comprendiamo? Vorrei che ci fosse. Lo vorrei.
Io tacqui. Anch'egli tacque a lungo.
-Dicono che sia lo spirito francese...-mormorò a un tratto, come se avesse la febbre. -E' una bugia: è sempre stato così. Perché calunniare lo spirito francese?...E' la nostra umiliante impotenza a produrre un'idea. Il nostro disgustoso parassitismo...
(F.M.Dostoevskij- "I Demoni"-La notte )
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

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