Politeismo, Spiritualismo, Monotesimo

Aperto da viator, 08 Dicembre 2022, 19:23:47 PM

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viator

Salve bailham. Data l'espressione (cito da Socrate78): " Come vedi se io assumo che dopo la morte vi è il Nulla "..........................essa andrebbe interpretata come "Come vedi, se io Socrate78 assumo che dopo la MIA (di Socrate78) morte vi sia il Nulla per ME Socrate78.........".

Infatti per Socrate78 diventerebbe inutile studiare, fare, disfare etc. etc. poichè a Socrate78 non interessa Nulla (chissà perchè lo scrive con la maiuscola) delle conoscenze e delle opere che andrebbero in eredità al resto dell'umanità anche se per lui si spalancasse il Nulla.

A Socrate78 interessa solo la SUA anima, la SUA immortalità, il SUO qualcosa al posto del Nulla.

Insomma, Socrate78 è uno spiritualista profondamente altruista. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Il terzo nichilismo è quello della metafisica sillogistica tutta bianco o nero. Incapace di arrestarsi dove si arresta l'episteme. Incapace di sintesi. Naturalmente, da atea, concordo col messaggio di niko, che non limiterei al campo edonistico decadente, ma al fondamento stesso della saggezza filosofica che sa valorizzare anche l'impermanenza. Basti pensare al nobile e antico epicureismo.

Delegando a ciascuno la responsabilità delle sue scelte, senza tagliole metafisiche relative alla procreazione e alla morte, ma entrando nel dettaglio delle situazioni esistenziali reali, dalle quali solo possono derivare principi etici fondati.


pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Socrate78

Il suicidio e l'aborto non sono affatto una via d'uscita individuale, anzi, queste cose fanno DANNARE l'anima per me che sono credente, macchiano l'anima di chi le compie e fanno in modo che la persona non sia più degna di rapportarsi a Dio, forse per sempre. Non a caso in molti casi di NDE che hanno per protagonisti i suicidi essi non sono svaniti nel nulla ma si sono visti letteralmente spinti in un mondo di oscurità ed hanno provato una solitudine e un'angoscia senza fine, hanno visto esseri deformi oppure altre entità chiuse come loro nel dolore, un Inferno insomma. Perché è accaduto questo? E' accaduto perché l'anima, lasciando il corpo in uno stato di disperazione, non è riuscita a rapportarsi a Dio che è gioia ed amore, ed è finita per crearsi un mondo attorno a sé di morte, dolore, disperazione, ad immagine di se stessa. L'anima infatti è vibrazione di energia, ma se quest'energia è associata a disperazione ed angoscia l'anima si sintonizzerà con le altre anime che sono nella stessa condizione, e l'inferno a mio avviso è proprio questo, una comunione di dolore tra anime simili. Secondo me bisogna stare attenti a sdoganare il suicidio come un atto di libertà che l'uomo può compiere, non è così, secondo me è un atto molto pesante per l'anima che lo compie, con conseguenze gravi.
Per quanto riguarda l'aborto esso rovina l'anima a causa della gravissima superbia che io vedo nell'atto di chi lo compie, la donna che abortisce decide che quella vita non è degna di essere vissuta, ma tale decisione spetta solo a Dio, quindi chi abortisce si sostituisce a Dio nel decidere chi deve vivere e chi no, e per di più l'aborto è compiuto contro un feto, cioè contro un essere che non può difendersi. Sopraffazione sul debole e suprema superbia, ecco la gravità dell'aborto ed a mio avviso chi lo compie ha commesso un vero e proprio crimine quasi al pari di chi uccide un bambino.

iano

#18
Citazione di: viator il 08 Dicembre 2022, 19:23:47 PMSalve. Riflessione :


  • Il politeismo è fede-convinzione che induce al fatalismo. Il fedele ha a che fare con una quasi sempre mostruosa burocrazia teologica, in cui esistono deità troppo numerose e litigiose, le quali si occupano di ogni minuto aspetto della vita e dei destini. Meglio lasciar fare agli dei, e quel che deve essere sarà.


  • Lo spiritualismo è atteggiamento-convinzione che tende a rifuggire dall'affermazione della esistenza di uno o più deità, preferendo privilegiare il trascendentalismo. Esso sembra proprio che voglia occuparsi essenzialmente di una visione non teistica, ma che che si esprima concentrandosi su valori etici e filosofici di specie metafisica e fondati sulla sensibilità personale assai più che su dogmi dottrinali.


  • Il monoteismo (le tre grandi religioni, cristianesimo, ebraismo, islamismo) sembra proprio fatto apposta per accentarsi sul fanatismo. Richiamandosi alla assolutezza di un unico un Dio, esso inevitabilmente accentua la negazione quanto più – appunto - possibilmente assoluta di ogni e qualsiasi alternativa (arrivando spesso a perseguire e perseguitare ogni genere di dubbiosità dottrinale e gerarchica ed essendo (sempre il monoteismo) costantemente tentato ad ergersi in teocrazia (forse la storia passata e presente ci dice qualcosa in proposito).


Riflessioni vostre ?. Saluti.
Io credo che si possano cestinare in blocco tutte queste alternative che inevitabilmente giungono al paradosso, solo partendo dal paradosso che ci indica Bobmax (vado a memoria) che siamo uno e tanti: la santissima moltitudine, ;) perchè partendo da quello che pure è un paradosso  si giunge a quella banalità che tutti abbiamo sotto gli occhi, ma fatichiamo a vedere, che dopo la vita vi è la vita, ma non altra, sempre questa.
Ma questo è possibile, sempre facendo finta di aver capito tutto di Bobmax, se c'è amore, perchè solo l'amore può giustificare il nostro paradosso di partenza, di essere uno e al contempo tanti, di modo che alla morte dell'uno i tanti rimangono e permane intatto il loro valore se il loro valore non si racchiude in un conteggio.
Non potremo però fare ameno di convenire allora che il conflitto, dovuto all'esistenza di individualità, sia vitale, e non un problematico accidente.
Che non può esistere vita senza conflitto se la vita è un fatto dinamico.
Il risultato di qualunque altra dottrina invece è statico, se non estatico, quando anche si tratti di una statica circolare ripetitiva.
In ogni altra dottrina la vita non è centrale , concentrandosi sulla vita di un individuo che è solo funzionale alla vita, ma pretende per sua intrinseca natura di esserne rappresentativo.
Così per parlare di questa vita ed altre eventuali, e sufficiente riferirsi ad un individuo esemplare, moltiplicandolo poi eventualmente per tanti.
Se invece partiamo dai tanti e giungiamo a quell'uno allora dopo la vita c'è la vita, sempre questa, ma sempre diversa.
C'est plus facile.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

Citazione di: viator il 08 Dicembre 2022, 19:23:47 PMSalve. Riflessione :


  • Il politeismo è fede-convinzione che induce al fatalismo. Il fedele ha a che fare con una quasi sempre mostruosa burocrazia teologica, in cui esistono deità troppo numerose e litigiose, le quali si occupano di ogni minuto aspetto della vita e dei destini. Meglio lasciar fare agli dei, e quel che deve essere sarà.


  • Lo spiritualismo è atteggiamento-convinzione che tende a rifuggire dall'affermazione della esistenza di uno o più deità, preferendo privilegiare il trascendentalismo. Esso sembra proprio che voglia occuparsi essenzialmente di una visione non teistica, ma che che si esprima concentrandosi su valori etici e filosofici di specie metafisica e fondati sulla sensibilità personale assai più che su dogmi dottrinali.


  • Il monoteismo (le tre grandi religioni, cristianesimo, ebraismo, islamismo) sembra proprio fatto apposta per accentarsi sul fanatismo. Richiamandosi alla assolutezza di un unico un Dio, esso inevitabilmente accentua la negazione quanto più – appunto - possibilmente assoluta di ogni e qualsiasi alternativa (arrivando spesso a perseguire e perseguitare ogni genere di dubbiosità dottrinale e gerarchica ed essendo (sempre il monoteismo) costantemente tentato ad ergersi in teocrazia (forse la storia passata e presente ci dice qualcosa in proposito).


Riflessioni vostre ?. Saluti.
Illustre compare di forum, certo che poni questioni un po' particolari per addentrarsi senza il rischio di dire qualche stupidata. Comunque l'intervento di Kobayashy, a parte la parte finale che ho più intuito (penso giusto) che ben compreso, mi è sembrato profondo e pertinente. Non sono certo un entusiasta della vita viator, ma mi ci trovo tutto sommato anche bene. Nulla è importante! sdrammatizzando. Non conosco i motivi per cui hai aperto siffatto topic, ma per me forse hai ragione nel dire che il politeismo induce ad un certo fatalismo. O forse è il contrario. Del monoteismo ne ha già parlato Kobayashy in modo più che esauriente. Dello spiritualismo non so bene cosa si intenda o intendi ... una specie di via ascetica? Comunque, proprio per adeguarmi al rischio di dire una stupidata ti dirò che ho riflettuto sui vizi, che sono un po' come gli Dei, ma al contrario. Beh, ora non vengo certo qui a raccontarti delle mie pirandelliane carriole, o di vari vizi capitali che possano affliggermi, ma mi son fatto convinto che se uno è tendenzialmente affetto da molti vizi possa essere anche tendenzialmente un fatalista. O forse anche qui è il contrario. Ci sarebbe comunque in lui, nel polivizista dico, una specie di abbandono che si conforta del fatto che in mancanza di un vizio ve ne sarà sempre un altro pronto all'uso e così di seguito in questa danza di compensazioni fino a quando si stancherà, o morirà. Non so se il paragone possa calzare, comunque l'importante è la salute ... saluti

Ipazia

Citazione di: Socrate78 il 09 Dicembre 2022, 20:08:26 PMIl suicidio e l'aborto non sono affatto una via d'uscita individuale, anzi, queste cose fanno DANNARE l'anima per me che sono credente, macchiano l'anima di chi le compie e fanno in modo che la persona non sia più degna di rapportarsi a Dio, ...

Se la vita fosse un valore metafisico così assoluto, solo un nume follemente schizofrenico avrebbe creato un mondo di viventi in cui vige la legge naturale: mors tua vita mea.

(per quanti voli pindarici si possano fare sull'amore)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Socrate78 il 09 Dicembre 2022, 20:08:26 PMIl suicidio e l'aborto non sono affatto una via d'uscita individuale, anzi, queste cose fanno DANNARE l'anima per me che sono credente, macchiano l'anima di chi le compie e fanno in modo che la persona non sia più degna di rapportarsi a Dio, forse per sempre. Non a caso in molti casi di NDE che hanno per protagonisti i suicidi essi non sono svaniti nel nulla ma si sono visti letteralmente spinti in un mondo di oscurità ed hanno provato una solitudine e un'angoscia senza fine, hanno visto esseri deformi oppure altre entità chiuse come loro nel dolore, un Inferno insomma. Perché è accaduto questo? E' accaduto perché l'anima, lasciando il corpo in uno stato di disperazione, non è riuscita a rapportarsi a Dio che è gioia ed amore, ed è finita per crearsi un mondo attorno a sé di morte, dolore, disperazione, ad immagine di se stessa. L'anima infatti è vibrazione di energia, ma se quest'energia è associata a disperazione ed angoscia l'anima si sintonizzerà con le altre anime che sono nella stessa condizione, e l'inferno a mio avviso è proprio questo, una comunione di dolore tra anime simili. Secondo me bisogna stare attenti a sdoganare il suicidio come un atto di libertà che l'uomo può compiere, non è così, secondo me è un atto molto pesante per l'anima che lo compie, con conseguenze gravi.
Per quanto riguarda l'aborto esso rovina l'anima a causa della gravissima superbia che io vedo nell'atto di chi lo compie, la donna che abortisce decide che quella vita non è degna di essere vissuta, ma tale decisione spetta solo a Dio, quindi chi abortisce si sostituisce a Dio nel decidere chi deve vivere e chi no, e per di più l'aborto è compiuto contro un feto, cioè contro un essere che non può difendersi. Sopraffazione sul debole e suprema superbia, ecco la gravità dell'aborto ed a mio avviso chi lo compie ha commesso un vero e proprio crimine quasi al pari di chi uccide un bambino.
Condivido, con la specifica che nel caso di esperienze NDE non può trattarsi di suicidio ma bensì di tentativo di suicidio.
Al riguardo io comunque ho trovato testimonianze nelle quali al tentativo di suicidio non corrispondeva necessariamente la precipitazione nel luogo della disperazione, ma una più semplice presa di coscienza della propria vita, similare a quella ricevuta nelle altre esperienze.

Socrate78

@Ipazia: Non puoi decidere che Dio non esista soltanto perché sulla Terra si nota come viga il principio del "Mors tua vita mea" applicato alla catena alimentare. In altri pianeti potrebbe benissimo non essere così, e quindi è sulla Terra che regnerebbe il male ma in altri mondi no. Ricordati anche che oltre a Dio per chi crede esiste anche il diavolo, quindi è anche possibile che il demonio sia intervenuto nella creazione del mondo introducendovi il male oppure quelli che sembrano atti di sopraffazione in natura siano in realtà atti d'amore: se anche gli animali hanno un'anima (cosa non ammessa dalla Chiesa, ma è possibile), l'anima dell'animale che è preda potrebbe aver deciso, prima di nascere, di sacrificarsi al predatore affinché la vita limitata del mondo continui, di conseguenza quello che sembra un atto ingiusto sarebbe un sacrificio deliberato d'amore.

Alberto Knox

Non credo che il fondamento dell etica si basa sulla ragione umana ma dal sentimento e non c è etica, lo ripeto, non c è etica senza l emozione vitale di sentirsi e trovarsi al cospetto di qualche cosa di più grande e di più importante di sè. 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

anthonyi

Citazione di: Alberto Knox il 10 Dicembre 2022, 12:38:54 PMNon credo che il fondamento dell etica si basa sulla ragione umana ma dal sentimento e non c è etica, lo ripeto, non c è etica senza l emozione vitale di sentirsi e trovarsi al cospetto di qualche cosa di più grande e di più importante di sè.
Salvo che questo qualcosa più grande potrebbe essere l'etica stessa. Questo qualcosa, cioé, non deve essere necessariamente un Dio personale, ma potrebbe essere una costruzione ideale, utopica. 

viator

Salve daniele22. Citandoti : " Dello spiritualismo non so bene cosa si intenda o intendi ... una specie di via ascetica?".

Le fedi e le credenze (non gli armadi, che sono altra cosa) spiritualistiche, senza addentrarsi in una loro descrizione di ambito metafisico........sono, per esempio, quelle che escludono dal loro pensiero (diversamente da politeismo e monoteismo) la esistenza di deità specifiche pur ammettendo e coltivando dottrine trascendetalistiche (quindi appunto di ordine filosofico-spiritualistico).

Esse sono coltivate da centinaia di milioni di adepti. Basta pensare - che so - al Buddismo, il quale è fede-disciplina di vita basata sugli insegnamenti di un qualche profeta o "maestro" di umanissima nascita, il quale ha proposto esempio di vita interiore od esteriore basata su virtù ed etiche che tralasciano precetti assolutistici, privi di qualsiasi "copyright" divino. Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Duc in altum!

Ciò che viene dimostrato dagli -ismo (qualsiasi), è l'inevitabilità della fede.
Nessuno (inclusi gli ignavi o gli indifferenti) può scampare dal dover fare quadrato alla sua personale scelta di fede - che condizionerà la sua sfera affettiva e determinerà la propria esistenza - senza nessuna prova/certezza che abbia centrato al 100% l'obiettivo.

L'Io voglio essere questo e non quello o quell'altro, è raggiuto dalla fede e poi dalla ragione.

Se qualcuno potesse evitare/eludere questa inevitabilità, verrebbe meno, automaticamente, il fondamentale su cui si poggia la possibile ipotesi che non andremo tutti nella stessa e uguale dimensione una volta giunti alla morte biologica umana.

Secondo la mia di fede (cattolica) è più importante rammentare ciò, che stare a soppesare quale -ismo ha preferito il mio prossimo, visto che solo la scelta sbagliata può indicarti quella giusta ...morte permettendo!

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Ipazia

Citazione di: Socrate78 il 10 Dicembre 2022, 09:30:51 AM@Ipazia: Non puoi decidere che Dio non esista soltanto perché sulla Terra si nota come viga il principio del "Mors tua vita mea" applicato alla catena alimentare. In altri pianeti potrebbe benissimo non essere così, e quindi è sulla Terra che regnerebbe il male ma in altri mondi no. Ricordati anche che oltre a Dio per chi crede esiste anche il diavolo, quindi è anche possibile che il demonio sia intervenuto nella creazione del mondo introducendovi il male oppure quelli che sembrano atti di sopraffazione in natura siano in realtà atti d'amore: se anche gli animali hanno un'anima (cosa non ammessa dalla Chiesa, ma è possibile), l'anima dell'animale che è preda potrebbe aver deciso, prima di nascere, di sacrificarsi al predatore affinché la vita limitata del mondo continui, di conseguenza quello che sembra un atto ingiusto sarebbe un sacrificio deliberato d'amore.

Io, col mio ateismo evoluzionista, rendo la grazia all'eventuale nume responsabile di questo bailamme infernale, che basta da solo a screditarne l'onnipotenza e tutte le amorevoli intenzioni a lui attribuite.

Fossi quel nume, amerei soprattutto gli atei, che non si curano di tutti i pasticci che ho combinato e ne danno la colpa a Darwin.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: anthonyi il 10 Dicembre 2022, 13:19:39 PMSalvo che questo qualcosa più grande potrebbe essere l'etica stessa. Questo qualcosa, cioé, non deve essere necessariamente un Dio personale, ma potrebbe essere una costruzione ideale, utopica.
Si certo potrebbe .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

viator

Salve Duc in altum!. Citandoti : " Secondo la mia di fede (cattolica) è più importante rammentare ciò, che stare a soppesare quale -ismo ha preferito il mio prossimo, visto che solo la scelta sbagliata può indicarti quella giusta ...morte permettendo!".

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Scusa ......ma che dici ? : se qualcuno crede in uno degli Dei sbagliati (sappiamo benissimo che quello giusto è il tuo) e poi muore, quindi...ahimè....si accorge che il suo Dio era sbagliato......non può avere la sicurezza che il Dio giusto sia quello dei cattolici.

Facciamo che io sia mussulmano e - morendo - mi accorga che Allah non esiste (non mi appare, se ne sta zitto, non mi resuscita, non manda nessun esercito di vergini per il mio sollazzo).........a quel punto resterò di cacca ma non potrò in alcun modo appurare quale delle due rimanenti prospettive fideistiche (dei politeistici oppure Buddismo etc.) risulti qualla valida !!.

Occorrerebbe che io tornassi in vita e provassi nuova e diversa credenza (augurabilmente - stavolta - giusta e certificata da te) e solo dopo una seconda morte avrei infine raggiunto la conoscenza della vera Verità fideistica (avendola stavolta indovinata oppure, al minimo, per esclusione delle due false verità già da me vissute).

Oppure in questi argomenti la logica non conta nulla e conta solo lo "Io speriamo che me la cavo e che abbia indovinato la fede che ha funzionato?"

 (Ne facciamo quindi un puro argomento di fede, come piace a te ?). Saluti.

 
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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