Perché un presunto Dio dovrebbe giudicarci dai nostri comportamenti?

Aperto da Socrate78, 25 Giugno 2018, 20:48:37 PM

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Socrate78

Come mai in molte religioni vi è l'idea secondo cui Dio giudicherebbe le persone in rapporto alla condotta e ai comportamenti avuti nella vita? A ben guardare si possono fare molte obiezioni riguardo a quest'idea. Infatti se Dio è onnisciente Egli saprà già in anticipo come si comporterà quella persona durante il breve spazio della sua vita in terra e, quindi, la sua condotta farebbe già parte di un piano divino prestabilito: sia il bene sia il male compiuto quindi farebbero parte di una trama già scritta e quindi non si potrebbe nemmeno parlare di colpa, di peccato, ma solo di obbedienza ad un disegno. O non è così?

viator

Salve. Per Socrate78 : quesito perfettamente azzeccato. C'è qualcuno che si dichiara essere interprete autorizzato della volontà divina e che proclama che saremo giudicati sulla base di ciò che abbiamo fatto, sottintendendo che condanna ed assoluzione saranno funzione della CORRENTE MORALE UMANA. Ennesima assurdità da parte di quasi tutte le RELIGIONI ORGANIZZATE, che svela quale sia il loro intento.....asservire il fedele agli scopi indiretti della morale di quella data religione.

Invece, ammessa l'esistenza di un Dio giudicante, dovrebbe essere proprio come dici tu. D'altra parte una simile deresponsabilizzazione, se ammessa, non potrebbe che far crollare qualsiasi costruzione religiosa, morale e sociale.

Facciamo così : è tutto come per l'astrologia. Chi vi crede è convinto che il nostro destino sia influenzato, se non addirittura predeterminato, dagli astri. Nel credere ciò si ha contemporaneamente ragione e torto.

Si ha ragione in quanto è indubitabile che noi si discenda e sia stati generati da ciò che ci ha preceduto, cioè il cosmo, e che tutte le nostre caratteristiche, inclusi i nostri minuti comportamente quotidiani, siano effetti di cause originarie prodottesi nel cosmo.

Si ha torto non appena noi si pretenda di conoscere o prevedere quale sia stata, qual è e quale sarà l'azione di tali cause.
Quindi la realtà dovrebbe essere la seguente : "Tutto è scritto negli astri, ma nessuno sarà mai grado di leggerlo".

Anche nei confronti di Dio (che io considero sinonimo di Mondo) quindi si dovrà dire che egli-esso ha tutto predisposto e tutto sa, ma che ce lo tiene celato. Egli-esso però ci ha fatto il dono della coscienza, ciòè di ciò che - da una parte - ci permette di regnare parzialmente sul mondo, mentre dall'altra ci fa responsabili delle conseguenza di ciò.

Noi quindi verremo giudicati da Dio circa le conseguenze degli atti che il nostro (parziale) potere sul mondo avrà generato.

Ed il Codice Morale supremo e divino secondo me contiene un solo articolo : "Nessuno sottragga o distrugga ciò che non sarà in grado di restituire o rigenerare". Si chiama Principio Naturale del Bene.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

myfriend

@socrate
Per quanto riguarda il cristianesimo, l'idea del "giudizio" è una idea di Paolo. Paolo credeva in una visione "apocalitticista".
L'apocalitticismo è una corrente teologica che considera che il mondo sia sotto il dominio di Satana. Da Satana vengono il male, il peccato, la morte.
Ma secondo la visione teologica apocalitticista, arriverà il giorno dell'ira di dio...in cui dio distruggerà il mondo che è sotto il dominio di satana e instaurerà il suo regno di giustizia e di pace. Il "giudizio" riguarderà tutti (vivi e morti - i morti saranno resuscitati per essere sottoposti al giudizio)...e chi supererà il giudizio entrerà nel regno di dio. Gli altri andranno al supplizio eterno.
Questa era le teologia in cui credeva Paolo.
Paolo interpretò la risurrezione di Gesù come l'inizio del "giudizio universale" e l'imminente instaurazione del regno di dio. Da questo ERRORE di Paolo nacque la teologia cristiana che è arrivata fino a noi (opportunamente rimaneggiata).

In realtà, tutto questo non ha nulla a che vedere col Gesù storico e con l'originario messaggio del Gesù storico.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

stelle dell'auriga

Un Dio buono, misericodioso e perfetto non può mettersi lì a guardare e giudicare le sue creature, semmai le dovrebbe guardare con compassione  e amore, noi "dovremmo" essere il suo capolavoro; può un essere perfetto creare qualcosa di imperfetto e non conforme alla sua stessa volontà?

Non è che siamo noi stessi a giudicarci? 8)

viator

Salve. Per Isfrael : la tua non è un'ipotesi : è una diagnosi. Bravo !
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

stelle dell'auriga

Citazione di: viator il 27 Giugno 2018, 20:55:58 PM
Salve. Per Isfrael : la tua non è un'ipotesi : è una diagnosi. Bravo !

Ciao viator, la mia è una semplice riflessione, in fondo la nostra esistenza è  un mistero e ci aggrappiamo a tante ipotesi, ragionamenti, per trovare una qualche ragione plausibile di ciò che la nostra mente non riesce a spiegare.

comunque sono una donna  :)

viator

Salve Isfrael. Grazie della gradita e piacevole precisazione. Non sapendolo, ho usato il maschile poiché mi stavo rivolgendo a te come  bravo UTENTE.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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