Perché nella società attuale si nascondono sempre le vere emozioni?

Aperto da Socrate78, 28 Febbraio 2023, 21:15:42 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

Socrate78

Secondo voi come mai nella società attuale vi è una forte tendenza alla mancanza di spontaneità e a non manifestare in maniera piena e sincera le emozioni che si provano? Sembra quasi che ci sia una legge non scritta che impone l'aplomb, il fare buon viso a cattivo gioco, il trincerarsi dietro una maschera da cui non devono trapelare le vere emozioni, soprattutto le emozioni cosiddette negative, come la tristezza (guai a piangere ad esempio, si viene scambiati per deboli e fragili!), la malinconia, la rabbia, il disappunto, tutto dev'essere appianato, ridotto ad essere accettabile per evitare di mostrarsi come si è e per non ferire gli altri, fuggendo dal dolore come da una peste bubbonica. Si può piangere ed essere tristi solo se si è subito un lutto, ma anche allora non troppo, anche lì non bisogna mostrare eccesso di tristezza/disperazione o essere scostanti verso chi ci manifesta ad esempio delle condoglianze evidentemente false ed ipocrite. Come mai vi è un simile ostracismo verso la sfera emotiva dell'uomo?

Ipazia

Forse perché le emozioni sono la parte più preziosa e intima dell'anima, la sua nudità.  Che è saggio preservare per chi, e per le situazioni, che le meritano.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Le emozioni sono collegate al corpo al rossore della rabbia, alla pelle d'oca, alla gioia selvaggia che ci riempie di forza. Il corpo è sempre stato svalutato rispetto alla "mente", alla capacità di razionalizzare il mondo e di categorizzarlo, mentre le emozioni ci ricordano quanto siamo unici e quanto collegati l'un l'altro. Le emozioni però ci distolgono dalla produttività ci fanno diventare sognatori, ci richiamano a ciò che non può essere razionalizzato. In un mondo dove comanda l'esprit de geometrie, le emozioni sono un sacrilegio.
L'altro lato, speculare ma che risponde alla stessa logica è l'invito a consumare le proprie emozioni a liberarle senza freni e senza inibizioni, in una sorta di emotional race. In entrambi i casi le emozioni non sono più un modo per sentirsi parte del mondo ma diventano strumentali ad altre finalità, o meglio ad una finalità sempre più mostruosa, il capitalismo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Claudia K

Citazione di: Socrate78 il 28 Febbraio 2023, 21:15:42 PMSembra quasi che ci sia una legge non scritta che impone l'aplomb, il fare buon viso a cattivo gioco, il trincerarsi dietro una maschera da cui non devono trapelare le vere emozioni
Vivo su questa Terra...eppure la mia percezione è diametralmente opposta. O quasi.
Diametralmente opposta perchè mi sembra di assistere alla continua quanto sguaiatissima ostentazione di "emozioni"...praticamente ovunque, siano esse di giubilo o di sofferenza.
Il mio "quasi" è riferito solo al "vere". 
Riassumendo : a me pare che sia in corso una nauseante esternazione-esibizione di "emozioni forti" mai visssute nell'intimo (e pertanto NON vere), piuttosto che il contrario... 

Pensarbene

Io sono piuttosto emotivo e non lo  nascondo più di quel tanto.
Mi sono anche reso conto che la percezione e l'emissione di emozioni ha un aspetto interessante e invisibile.
Noi emettiamo di continuo una nuvola biochimica,feromoni ad esempio,di cui non siamo consapevoli.
Bene,io vi posso dire che una buona parte delle nostre scelte emotive e quello che comunichiamo e riceviamo,ha una natura biochimica legata al DNA ed è DETERMINANTE!!!
Di solito noi pensiamo all'emotività in un modo che non corrisponde al vero,spesso la controlliamo,altre volte la liberiamo credendo di averne,in qualche modo il controllo.
In realtà non è così: noi la trasmettiamo e la riceviamo,soprattutto, per via BIOCHIMICA e,leggete bene,ATTRAVERSO LA NOSTRA PELLE!
Per questo si dice:"amici per la pelle!","mi innamoro di pelle!",  "sei una pellaccia!" e così via.
Se noi vedessimo le nuvole biochimiche in cui viviamo ne saremmo oltremodo meravigliati e forse anche compiaciuti!
Bisogna che noi esseri umani ci rendiamo conto che,dopo tutto,SIAMO FATTI DI MATERIA-ENERGIA,il resto si può pensarlo e descriverlo in molti modi ma,la SIMPATIA E L'EMPATIA,LA SESSUALITÀ E L'AGGRESSIVITÀ sono,soprattutto, DNA e DOTI BIOLOGICHE, cerchiamo di controllarle con la neocorteccia ma è come cercare di fermare l'acqua di un torrente con una diga di carta assorbente ...
In un certo senso siamo dei robot naturali e funzionali, forse per questo Qualcuno ci ha messo un'Anima o qualcosa di simile...




daniele22

Ciao Socrate, ti darò la versione al maschile di quello che ha detto Ipazia. Tanto così per fare un esempio comunque, l'ultima emozione di un certo peso l'ho vissuta venerdì scorso quando è evaso dal carcere Marco Raduano. Beh! A prescindere da chi sia quel tale e non sta a me giudicare quel che solo lui può sapere in relazione alle sue malefatte, dico solo che un grido di libertà così d'altri tempi mi ha aperto il cuore. La velocità in discesa, la fragorosa caduta e la fuga. Una scena epica!! Solo dopo ho pensato alla faccia che avrà fatto la signora Giorgia. Altra piccola emozione.
Dici bene quando accentui le emozioni soprattutto negative. I maschi hanno paura a dire quello che provano perché questo li espone all'altro maschio. Tali paure restano sommesse dentro di noi, ma paradossalmente trovano sfogo nel trovare alleanze con altri individui che manifestano le stesse paure senza però manifestarle apertamente, ovvero manifestandole con progettualità che comprendono anche le loro paure, ma senza renderle chiaramente esplicite ... maestri dell'ambiguità. Paradossalmente quindi perché si ritrovano lo stesso problema di prima, all'interno della loro stessa alleanza ... ovvero quello di continuare a camuffare le loro paure. Un saluto


Claudia K

Citazione di: Pensarbene il 01 Marzo 2023, 01:47:14 AMSe noi vedessimo le nuvole biochimiche in cui viviamo ne saremmo oltremodo meravigliati e forse anche compiaciuti!
Bisogna che noi esseri umani ci rendiamo conto che,dopo tutto,SIAMO FATTI DI MATERIA-ENERGIA,il resto si può pensarlo e descriverlo in molti modi ma,la SIMPATIA E L'EMPATIA,LA SESSUALITÀ E L'AGGRESSIVITÀ sono,soprattutto, DNA e DOTI BIOLOGICHE
Solo una domanda : se assegni un ruolo così totalizzante alla "nuvola biochimica" , come ti spieghi - allora - gli amori platonici (parlo anche di quelli che hanno ispirato grandi poeti e scrittori), o più semplicemente : come ti spieghi amori e amicizie che (oggi più che mai) nascono dalla percezione o illusione di affinità elettive tra persone che neanche si conoscono nè frequentano fisicamente? 

Freedom

Citazione di: Socrate78 il 28 Febbraio 2023, 21:15:42 PMSecondo voi come mai nella società attuale vi è una forte tendenza alla mancanza di spontaneità e a non manifestare in maniera piena e sincera le emozioni che si provano? Sembra quasi che ci sia una legge non scritta che impone l'aplomb, il fare buon viso a cattivo gioco, il trincerarsi dietro una maschera da cui non devono trapelare le vere emozioni, soprattutto le emozioni cosiddette negative, come la tristezza (guai a piangere ad esempio, si viene scambiati per deboli e fragili!), la malinconia, la rabbia, il disappunto, tutto dev'essere appianato, ridotto ad essere accettabile per evitare di mostrarsi come si è e per non ferire gli altri, fuggendo dal dolore come da una peste bubbonica. Si può piangere ed essere tristi solo se si è subito un lutto, ma anche allora non troppo, anche lì non bisogna mostrare eccesso di tristezza/disperazione o essere scostanti verso chi ci manifesta ad esempio delle condoglianze evidentemente false ed ipocrite. Come mai vi è un simile ostracismo verso la sfera emotiva dell'uomo?
Forse può essere utile distinguere tra emozioni (istintive, momentanee e superficiali in risposta ad uno stimolo esterno) e sentimenti (meditati, duraturi e profondi situati nell'interiorità).

Le prime, come qualcuno ha rilevato, sono espresse fin troppo sfacciatamente. I secondi, sono spesso non riconosciuti e/o ignorati. Comunque poco valorizzati.

Mi paiono, entrambi i casi, applicazioni non appropriate del sentire umano. Frutto di un'epoca nella quale le persone sono sempre più smarrite e in difficoltà. E badano, quasi esclusivamente, al loro interesse. O, per meglio dire, a quello che i diktat di un mercato onnipervasivo convince essere il proprio interesse.

Sarebbe invece opportuno lavorare per promuovere e valorizzare i sentimenti ed educare ad un giusto governo delle emozioni. Anche la ragione, per carità, è importantissima, tuttavia mi sembra che ci sia uno schiacciamento delle emozioni/sentimenti a suo favore. Che non solo penalizza la persona nel suo complesso ma, paradossalmente, svilisce la ragione stessa.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Pensarbene

@claudia

Asp,mi spiego meglio.
Se tu incontri un cane che ti piace, non ti innamori di lui come ti innamoreresti di un uomo, questo è dato dal fatto che siamo speci diverse con un DNA incompatibile per la riproduzione e in contrasto con l'evoluzione.
Però lo ami in un certo senso,gli vuoi bene e questo è in armonia con quello che dici.
La simpatia tra esseri umani si sviluppa da un afflato inconscio coltivato poi socialmente, l'empatia ancora di più!
La "nuvola" è il TRACCIANTE positivo o respingente, dopo di che "si spara" , uso le parole in metafora,quello che si vuole e si può.
L'amore platonico è una sublimazione della nuvola e del biologico in ARTE D'AMARE RAREFATTA,cosa apprezzabile e piacevole,per niente strana.
Vedi,il fatto è che la tradizione illuminata ha sempre dato della materia/energia un'idea materialistica,disconfermando una verità:la materia/energia ha una intelligenza, un'informazione e una naturalezza e spontaneità invidiabili.
Allora,noi siamo animali senzienti e intelligenti,ammiriamo molti animali che si comportano con noi in modo naturale e spontaneo secondo la loro materia/energia ed evoluzione,E POI SVALUTIAMO IN NOI LE STESSE CARATTERISTICHE preferendo voli pindarici, astrazioni, esoterismi,alcuni aspetti strani e per me alieni delle religioni, "illuminati" e quant'altro 
Questo non l'ho mai capito.
Io sono credente e penso di avere un quid trascendente interessante e,a volte,sorprendente,ma questo quid è saldamente connaturato con la mia materia/energia.
Perfino nel cristianesimo si parla di Verbo incarnato,quindi la mia carne e il mio sangue sono in totale sintonia con il quid e viceversa.
Non c'è alcuna contraddizione tra il mio essere materiale e il quid, c'è piena integrazione e totale sintonia.
Forse sono un uomo fortunato,ho incontrato le persone "giuste" nella mia vita,forse Dio mi ha graziato e il diavolo ha chiuso un occhio,fatto sta che io sto bene davvero 
Non lo dico immodestamente,è proprio così,io sono così,lo sono sempre stato.







Pensarbene

@freedom
Ti posso dire una cosa: di solito si considera il nostro cervello primitivo,rettiliano e l'amigdala,come "signori dell'emotività e degli istinti"
La cosa è colorata di oscuro mentre la ragione sembra chiara o perlomeno più umana.
Anni fa due gruppi di persone sono stati sottoposti a un esperimento senza saperlo.
Siccome volevano lavorare nell'ambito del sociale,è stato loto proposto questo problema: "siete responsabili di una struttura di sostegno e aiuto all'infanzia abbandonata.Siete in difficoltà finanziaria e vi arriva un carico alimentare sotto livello.Se lo distribuite in parti uguali ai bambini,ognuno riceve l'indispensabile stretto,se lo distribuite ai bambini ultimi arrivati che hanno più fame  e arretrati degli altri,essi ricevono un'alimentazione migliore mentre gli altri si trovano in una certa difficoltà alimentare.
Che cosa scegliete di fare?"
Allora,mentre le persone lavoravano al problema,sono state monitorate con una tac.
Alla fine è risultato che quelle che avevano scelto di distribuire comunque il cibo in parti uguali a tutti i bambini avevano attivato il cervello primitivo rettiliano.Quelkr che avevano deciso di privilegiare gli affamati attivavano la neocorteccia.
Qual è la conclusione o deduzione logica?
Il cervello rettiliano si è mostrato molto più democratico e paritetico evitando,nel contempo di fare degli affamati una "tragedia".La neocorteccia,al contrario,ha discriminato razionalmente i bambini dimostrando la sua caratteristica logica niente affatto affettiva.
Questo esperimento che io ho avuto modo di considerare circa 15 anni fa molto seriamente,dimostra che non sono veri la credenza e il pregiudizio relativi al cervello rettiliano ma,al contrario,esso ha agito con affetto,intelligenza emotiva e senza farsi prendere dalla caratteristica logica intellettuale.
Al contrario,il neo cervello ha agito in base a una priorità che non corrispondeva a un vero pericolo reale,senza intelligenza emotiva verso l' insieme,calcolando.
Bisogna considerare i pregiudizi e certa tradizione come superati,l'uomo sano è sano in ogni sua caratteristica,il cervello primitivo non è oscuro o demoniaco,la neocorteccia non è così chiara e luminosa come sembra.





stelle dell'auriga

Citazione di: Socrate78 il 28 Febbraio 2023, 21:15:42 PMSecondo voi come mai nella società attuale vi è una forte tendenza alla mancanza di spontaneità e a non manifestare in maniera piena e sincera le emozioni che si provano? Sembra quasi che ci sia una legge non scritta che impone l'aplomb, il fare buon viso a cattivo gioco, il trincerarsi dietro una maschera da cui non devono trapelare le vere emozioni, soprattutto le emozioni cosiddette negative, come la tristezza (guai a piangere ad esempio, si viene scambiati per deboli e fragili!), la malinconia, la rabbia, il disappunto, tutto dev'essere appianato, ridotto ad essere accettabile per evitare di mostrarsi come si è e per non ferire gli altri, fuggendo dal dolore come da una peste bubbonica. Si può piangere ed essere tristi solo se si è subito un lutto, ma anche allora non troppo, anche lì non bisogna mostrare eccesso di tristezza/disperazione o essere scostanti verso chi ci manifesta ad esempio delle condoglianze evidentemente false ed ipocrite. Come mai vi è un simile ostracismo verso la sfera emotiva dell'uomo?
Le emozioni, sono emozioni, bisogna farle defluire e cercare di non giudicarle, se uno è triste è normale che pianga o si senta giù, chi è che giudica?
Probabilmente sei il primo tu a pensare che un uomo non debba piangere, così ti reprimi e soffochi un' emozione che col tempo esploderà.
Il corpo non mente, (la mente lo fa) bisognerebbe imparare ad ascoltarlo un pò di più.


Discussioni simili (5)