Perché il cattolicesimo considera i santi come un modello assoluto di virtù?

Aperto da Socrate78, 01 Ottobre 2018, 20:08:43 PM

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Socrate78

Spesso mi è capitato di leggere le biografie di molti santi canonizzati dalla Chiesa cattolica e, pur essendo sicuramente da ammirare per la loro abnegazione nel vivere i dettami evangelici, ho riscontrato anche degli aspetti problematici nel loro agire. Gesù infatti avrebbe detto "Ama il prossimo tuo COME te stesso", mentre invece il comportamento di molti santi si è caratterizzato come un estremo donarsi al prossimo negando però i propri bisogni, con forme di autopunizione come digiuni, punizioni corporali, disprezzo degli stessi naturali bisogni corporali sino a minare la salute stessa della persona. Di conseguenza non è anche questo un atteggiamento condannabile, visto che celerebbe uno scarso amore per se stessi, per la propria materialità e quindi per lo stesso Dio da cui il corpo comunque deriverebbe?

viator

Salve Socrate78. Non riesco a capire se le tue perplessità di fronte a certi argomenti siano genuine oppure rappresentino una provocazione od un tentativo di critica nei confronti delle ovvie discrepanze tra la realtà dottrinale, la strategia di magistero ed il buon senso.

Saprai certamente che una parte importante della dottrina cattolica è imperniata sull'elogio del sacrificio e della sofferenza. Tali due concetti (che io chiamo "strumenti") dottrinali hanno la funzione di orientare ed educare il fedele facendo in modo che :

1 - sviluppi un certo qual senso di colpa che lo porti a sopportare i sacrifici quali contrappassi per i propri peccati, a partire dal Peccato Originale.

2 - che tale senso di colpa lo induca a sentirsi impuro, indegno, e perciò moralmente inferiore al significato dei precetti dottrinali ed al livello etico di chi li insegna.

3- che l'accettazione della sofferenza sia necessaria - il sacrificio di Cristo insegna - per purificarsi e santificarsi.

4 - il tutto sottolineato dalla necessaria mortificazione del corpo, del piacere, dell'egoismo.

A fronte di tutto ciò l'agiografia (la celebrazione dei meriti dei Santi) deve svolgere opportuna azione di supporto.

Il risultato deve essere la subordinazione del credente e la sua rinuncia ad usare il buonsenso individuale, che egli deve imparare a considerare viziato dalla propria imperfezione.

Che vuoi che sia poi se un qualsiasi Socrate78 farà sorgere giusti scrupoli circa l'interpretazione della parola (tramandata) di Cristo. Vuoi che le masse si soffermino su simili quisquilie ?

Anche se il Cristo avesse affermato ciò, lo avrà fatto ben conoscendo i limiti umani (da Lui trascesi) i quali impediscono a chiunque - in via perfettamente naturale - di amare qualcun altro PIU' DI SE' STESSO.

Infatti l'amare qualcuno più di sé stessi è cosa biologicamente impossibile poiché consisterebbe nel rinnegare il proprio istinto di sopravvivenza per poter raggiungere LA TRASCENDENZA. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

green demetr

Citazione di: Socrate78 il 01 Ottobre 2018, 20:08:43 PM
Spesso mi è capitato di leggere le biografie di molti santi canonizzati dalla Chiesa cattolica e, pur essendo sicuramente da ammirare per la loro abnegazione nel vivere i dettami evangelici, ho riscontrato anche degli aspetti problematici nel loro agire. Gesù infatti avrebbe detto "Ama il prossimo tuo COME te stesso", mentre invece il comportamento di molti santi si è caratterizzato come un estremo donarsi al prossimo negando però i propri bisogni, con forme di autopunizione come digiuni, punizioni corporali, disprezzo degli stessi naturali bisogni corporali sino a minare la salute stessa della persona. Di conseguenza non è anche questo un atteggiamento condannabile, visto che celerebbe uno scarso amore per se stessi, per la propria materialità e quindi per lo stesso Dio da cui il corpo comunque deriverebbe?

I martiri hanno capito benissimo, che il corpo non deriva da DIO.
E' il contrario, essi hanno seguito il loro demone interiore, che li ha portati a DIO.

La Chiesa, questa vile organizzazione per genti vili, fà dei suoi martiri lo scudo con cui difendersi dalle loro sconcezze. Poichè sono un esempio assoluto, sono il sacrificio richiesto perchè gli altri continuino a maciullare le carni altrui.
Anzi sono la promessa di future persuzioni, sono il contrapasso, al cannibalismo simbolico umano, quello degli zombie, dei non morti. Quello dell'orripilante teatrino mediatico contro la coalizione lega-5stelle, che si è permessa di schierarsi con la gente, e non contro.

I nuovi martiri di queste belve caudate, sono i migranti. E' lo stesso perverso meccanismo figlio del Diavolo. La finzione, la mimesi. Tutto l'abietto mondo che dopo Heidegger è venuto. Tutto lo strutturalismo, l'etica del darwinismo sociale, l'eugenetica camuffata da neuroscienza, l'etica schizofrenica di Habermas, i frizzi e i lazzi dell'italiano medio.

Ma ascoltatevi i Baustelle!!! https://www.youtube.com/watch?v=cF1UF_7yBMY&list=RDo7rpn1I_tis&index=6


per carità!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

viator

Salve. Per Socrate78: gli interventi mio e di Green Demetr, come vedi, si sono accavallati nel giro di minuti. Dal loro tono noterai che né siamo parenti nè abbiamo frequentato le stesse scuole. Risalutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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